Violenza sessuale, revenge porn, minacce di morte: arrestato 38enne violento

Percosse, minacce,anche di morte, insulti fortemente offensivi e perfino violenza sessuale. Da mesi una donna era vittima della violenza dell’ex compagno, anche in presenza della figlia, minore, della coppia. Un clima di penose condizioni di vita, a cui la polizia ha messo fine con l’arresto dell’uomo, un trentottenne di origini siracusane.
La vittima, in svariate occasioni,sarebbe stata seguita e raggiunta dall’ex compagno presso la sua abitazione. L’uomo si sarebbe anche arrampicato alla finestra con l’intenzione di accedere e di riprendere la relazione sentimentale interrotta. A nulla serviva chiedergli di andare via. Alla donna, l’ex compagno avrebbe anche rivolto minacce di morte, utilizzando anche messaggi vocali inviati a terze persone ed in un’occasione tale minaccia sarebbe perfino stata riferita alla figlia. Anche la violenza sessuale sarebbe stata messa in atto alla presenza della minore.
Nel corso delle indagini venivano acquisiti numerosi elementi a riscontro delle dichiarazioni della parte offesa, escussi numerosi soggetti informati sui fatti e trascritti svariati contenuti informatici, rilevatisi tutti indispensabili per la contestazione delle accuse a carico dell’indagato.
L’attività investigativa svolta ha consentito di compendiare un cospicuo quadro probatorio che ha determinato il P.M. procedente a condividere l’ipotesi accusatoria prospettata, richiedendo tempestivamente, attesa l’urgenza di interrompere l’azione criminosa, l’emissione del provvedimento cautelare nei confronti dell’indagato.
Al termine delle incombenze di rito, l’indagato è stato condotto nel carcere di Cavadonna. Non sarebbero mancati episodi in cui l’uomo avrebbe anche messo in atto furti e revenge porn nei confronti della donna. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile con il coordinamento della Procura della Repubblica, sono partite subito dopo la prima denuncia, vista la gravità dei fatti contestati.




Violento con i carabinieri, distrusse anche un tavolo in caserma: arrestato

Violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.
Queste le accuse di cui dovrà rispondere un pregiudicato 43enne di Francofonte.
I Carabinieri della locale Stazione l’hanno arrestato in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Catania.
L’uomo, già agli arresti domiciliari per ricettazione, detenzione abusiva di armi e stupefacenti, è stato ritenuto responsabile di violenza, minaccia ed oltraggio a Pubblico Ufficiale poiché, nel 2019, accompagnato presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Francofonte per accertamenti a seguito di una rissa tra familiari, si era scagliato contro i militari distruggendo anche un tavolino all’interno della sala d’attesa della Caserma, per questi fatti l’uomo fu posto ai domiciliari.
Con il provvedimento odierno l’arrestato, al quale è stata rigettata l’istanza di affidamento in prova ai servizi sociali e che dovrà espiare la pena detentiva di nove mesi di reclusione, dopo le formalità di rito è stato tradotto presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa come disposto dall’Autorità giudiziaria Etnea.




Moto contro furgone, centauro finisce in ospedale: incidente in via Elorina

Ancora un grave incidente stradale con un motociclista ferito e trasportato in ospedale. Lo scontro è avvenuto lungo via Elorina, all’altezza dell’incrocio con via palude Lisimelia, nella corsia in direzione sud. Per cause al vaglio degli investigatori, la moto è andata ad impattare contro il furgone che dallo stop doveva immettersi su via Elorina.
L’impatto è stato particolarmente violento. Le condizioni del centauro sonno apparse subito particolarmente serie. In pochi minuti sul posto è arrivata l’ambulanza del 118 che ha trasferito l’uomo all’ospedale di Siracusa, per tutti gli accertamenti del caso.
La Polizia Municipale si è occupata dei rilievi e dell’assistenza alla circolazione veicolare. Notevole il rallentamento in entrambe le direzioni.




Droga, lotta alle piazze di spaccio. Due arresti a Siracusa

Lotta alle piazze dello spaccio siracusane.
Agenti della Squadra Mobile, nel corso dei suddetti servizi antidroga svolti nella zona nord della città di Siracusa, hanno arrestato un uomo di 32 anni per detenzione ai fini di spaccio di droga.
Gli investigatori, a seguito di indagini di polizia giudiziaria, hanno effettuato, a casa dell’arrestato, una perquisizione domiciliare che ha consentito di rinvenire 337 grammi di marijuana, 4 grammi di hashish, 2 bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga.
La vendita sul mercato illegale dello stupefacente avrebbe consentito di ricavare un importo di oltre 8.400 euro.
L’arrestato, dopo le incombenze di legge e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, è stato posto ai domiciliari.
Inoltre, gli agenti del Commissariato di Polizia “Ortigia” hanno arrestato un uomo di 27 anni, già noto alle forze dell’ordine, nella nota piazza di spaccio di via Santi Amato.
L’uomo è stato sorpreso durante un rituale controllo mentre si aggirava con fare sospetto mal celando un certo nervosismo. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di 19 dosi di cocaina, 28 dosi di crack, 11 di hashish e 11 di marijuana, oltre alla somma di 20 euro, probabile provento dell’attività di spaccio.
Dopo le incombenze di rito, l’arrestato è stato condotto in carcere.




Ordigno nascosto in casa, intervengono gli artificieri: denunciato 51enne

Agenti della Squadra Mobile hanno denunciato un uomo di 51 anni per possesso illegale di materiale esplodente.
A seguito di mirati servizi finalizzati al contrasto della detenzione illegale di armi ed esplosivi, gli investigatori diretti dalla dirigente Di Natale hanno effettuato una perquisizione domiciliare che ha consentito di rinvenire e sequestrare un ordigno costruito con l’utilizzo di 2 prodotti esplosivi illegali saldamente legati tra loro da un nastro adesivo, 4 ordigni denominati “Black Thunder”, privi di certificazione CE e con elevata potenzialità esplosiva e potenzialmente letali.
Attesa la pericolosità degli ordigni, sono stati fatti intervenire gli artificieri della Polizia di Stato di Catania che, con le cautele del caso, hanno preso in consegna il materiale esplodente.




Pusher a 16 anni, sorpreso in un garage con sei grammi di marijuana

A seguito di indagini di polizia giudiziaria, gli agenti del Commissariato hanno arrestato un minore (di 16 anni) sorpreso all’interno di un garage mentre tentava di disfarsi di 6 grammi di marijuana.
La conseguente perquisizione, svolta all’interno del locale, ha consentito di sequestrare materiale utile al confezionamento di droga e appunti sui quali era annotata l’attività di spaccio.
Dopo le incombenze di legge, il sedicenne è stato condotto presso l’istituto minorile di Catania.




Drammatico volo dal settimo piano, muore un 68enne. Tragedia a Lentini

Lentini sotto shock, nella notte un anziano si è tolto la vita. L’uomo, 68 anni, secondo quanto si apprende, si sarebbe lasciato cadere dal balcone della sua abitazione, al settimo piano di una palazzina della cittadina siracusana. Un volo che non gli ha lasciato scampo. Il personale del 118 intervenuto, dopo l’allarme lanciato dai vicini, non hanno potuto fare altro che prendere atto del decesso. Vedovo, viveva da solo in casa. Non avrebbe lasciato alcun biglietto per motivare il suo gesto estremo.
Mercoledì, ad Avola, un 28enne si era tolto la vita in casa. A dare l’allarme la madre, rientrata dopo alcune commissioni in giro per la città.

foto archivio




Sbarco ad Augusta, fermati tre egiziani. Sarebbero gli scafisti

Sono ritenuti gli scafisti dello sbarco del 18 ottobre scorso al porto commerciale di Augusta, quando un’imbarcazione in legno partita dalle coste libiche è stata intercettata e scortata fino al porto. Nel pomeriggio di ieri, agenti della Squadra Mobile hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria tre stranieri di nazionalità egiziana, rispettivamente di 39, 35 e 43 anni. A bordo del barcone viaggiavano 57 migranti .

Foto a titolo esemplificativo.




Militare morto dopo il vaccino: “Non fu colpa di Astrazeneca”

Archiviazione per l’amministratore delegato di Astrazeneca, Lorenzo Wittum, indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Stefano Paternò, il militare deceduto il 9 marzo 2021 qualche ora dopo la somministrazione della prima dose del vaccino. La decisione è stata assunta dal gip del Tribunale di Siracusa. Si procedeva sull’ipotesi di omicidio colposo.
La Procura aveva già chiesto l’archiviazione per l’amministratore e per due sanitari, un infermiere dell’ospedale militare di Augusta in cui il vaccino fu somministrato e un medico del 118 intervenuto , in casa dell’uomo, per rianimarlo nel momento in cui il militare ha avvertito il malore che gli è poi stato fatale. Anche in questo caso la posizione era stata archiviata.
Le indagini hanno riguardato il lotto del vaccino utilizzato a Paternò. La fiala inoculata al militare è risultata regolare.
L’autopsia effettuata sulla salma del giovane di Paternò determinò che il decesso fu determinato “dall’arresto irreversibile delle funzioni vitali, consecutivo a sindrome da distress respiratorio acuto dopo circa 12 ore dalla somministrazione della prima dose del vaccino Astrazeneca, in virtù delle concomitanza con la pregressa infezione da Sars-Cov2, decorsa del tutto asintomatica”.
In altre parole,secondo quanto stabilito, sarebbe stata l’attivazione immunitaria eccessiva a far scattare il meccanismo che ha infine determinato la morte del militare.




Tentato furto in un panificio mentre il personale è in laboratorio, denunciato

Tentato furto in un panificio di Noto. Con questa accusa gli agenti del commissariato di Noto hanno denunciato un uomo di 49 anni, già noto alle forze dell’ordine. Sarebbe l’autore di un tentato furto ai danni di un’attività, messo in atto il 17 ottobre scorso, mentre il panificio era ancora chiuso ed i panettieri si trovavano all’interno del laboratorio. In quell’occasione, l’uomo, dopo essersi introdotto da una finestra aperta, avrebbe tentato di asportare il registratore di cassa non riuscendo nell’intento e dandosi alla fuga subito dopo.