Truffa dello specchietto, in carcere 36enne: l’episodio risale al 2014

Truffa dello specchietto commessa nel 2014 in provincia di Taranto.

Un uomo di 36 anni è stato arrestato dai carabinieri di Noto dopo essere stato riconosciuto colpevole dell’episodio, con un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica della città pugliese. I militari hanno dato esecuzione al provvedimento, raggiungendo il giovane ed accompagnandolo, dopo le formalità di rito, presso la Casa Circondariale di Cavadonna, a Siracusa.




Scontri tra ultras, denunciati altri 19 pseudo-tifosi per i disordini del post partita

Altri 19 facinorosi sono stati denunciati per i tafferugli avvenuti all’esterno dello stadio, dopo la partita tra Siracusa ed Acireale. Le indagini della Polizia hanno portato ad identificare questo secondo gruppo di violenti.
Alcuni di loro sono già noti alle forze di polizia e i reati a loro contestati si riferiscono al lancio pericoloso di razzi, petardi, bengala e altri fuochi pirotecnici che hanno messo in pericolo l’incolumità pubblica.
Uno dei denunciati è accusato anche del reato di rapina perchè, con il volto travisato, approfittando della confusione, è riuscito ad impossessarsi di una videocamera utilizzata da un operatore della Polizia Scientifica, strappandola con violenza e causando lesioni all’agente.
Anche per questi 19 pseudo-tifosi scatterà il Daspo per evitare la loro partecipazione ad altri eventi sportivi.
Continuano le indagini per identificare altri tifosi violenti.
In precedenza, la Questura aveva già denunciato 46 persone per gli scontri del post partita.




Minaccia i medici in ospedale e distrugge statua della Madonna, denunciato 33enne

Un 33enne è stato denunciato ad Augusta dai Carabinieri per violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. L’uomo si era recato al Pronto Soccorso dell’ospedale Muscatello, pretendendo – raccontano i militari – la visita prioritaria per un familiare che accusava un malore.
Non essendo disposto ad attendere il suo turno, determinato dal codice assegnato dai sanitari, ha raggiunto il reparto di chirurgia minacciando i medici presenti. Nel momento concitato, ha distrutto una statua in gesso raffigurante la Madonna che si trovava nel corridoio del reparto.
Per riportare la calma è stato necessario l’intervento dei Carabinieri che hanno denunciato l’uomo all’Autorità giudiziaria aretusea.




Pistola a salve modificata e caricatore, arrestato un 33enne a Siracusa

I Carabinieri di Siracusa hanno arrestato un 33enne per detenzione abusiva di armi e munizionamento. Una mirata perquisizione personale e domiciliare ha portato al rinvenimento di una pistola a salve modificata e resa offensiva, munita di un caricatore con due proiettili.
L’arma era nascosta all’interno del case di un vecchio computer. Inoltre, l’uomo è stato trovato in possesso di circa 4 grammi di stupefacente, tra hashish e crack.
E’ stato condotto in carcere a Cavadonna, come disposto dall’Autorità giudiziaria aretusea.




Rete da pesca “fantasma” nei fondali, recuperata dai sub della Guardia Costiera

Una rete da pesca di circa 100 metri, abbandonata sul fondale marino, è stata recuperata dalla Guardia Costiera di Siracusa. La rete si trovava in zona A dell’area marina protetta del Plemmirio, dove massima è la tutela per un habitat complesso e sensibile.
L’operazione di recupero è stata condotta dal personale del Nucleo Sub arrivato dalla Guardia Costiera di Messina, con il supporto del battello GC B149 di stanza presso la Capitaneria di porto di Siracusa.
L’attività rientra nella più ampia operazione denominata ‘bonifica reti fantasma’ lanciata dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto nel 2019. La sua finalità è quella di recuperare le reti da pesca abbandonate lungo i fondali che deturpano e alterano l’ecosistema acquatico, per la salvaguardia degli habitat marini.




Nuovo furto sacrilego, rubate le ostie consacrate dalla cappella dell’ospedale di Avola

Un nuovo furto sacrilego turba la chiesa siracusana ed i credenti. E’ avvenuto nella cappella dell’ospedale Di Maria di Avola. Ignoti hanno profanato il tabernacolo, portando via le ostie lì custodite. “Peccato gravissimo”, sottolinea dalla Diocesi di Noto il vescovo Salvatore Rumeo.
“Mentre esprimo il mio più assoluto sconcerto, esorto gli autori di questo grave reato a pentirsi e a restituire le ostie consacrate sottratte al cappellano dell’ospedale”, l’appello contenuto in una nota della Diocesi netina, sotto shock per l’accaduto.
Domenica il vescovo Rumeo ha anticipato una sua visita ad Avola per una “messa di riparazione”. Intanto, l’appello: “Mi rendo disponibile ad incontrare questi fratelli che hanno gravemente peccato per aiutarli a ponderare la gravità del loro atto e invitarli a ritornare sui propri passi e a ravvedersi”, le parole del vescovo Rumeo.
A giugno scorso un analogo episodio si verificò a Siracusa. Ignoti profanarono il tabernacolo della chiesa di Grottasanta. Tra le ipotesi, anche il satanismo.

la foto è relativa al precedente furto sacrilego, avvenuto a Grottasanta




Pesca di frodo in zona militare, multa da 2.000 euro per un subacqueo ad Augusta

Pescatore di frodo sorpreso dalla Guardia Costiera di Augusta in area vietata: dentro il porto e nei pressi di zona militare. Le attrezzature del subacqueo sono state trattenute a bordo della motovedetta: si tratta di uno scooter subacqueo e di un fucile subacqueo. Una volta a terra, al trasgressore è stata comminata una sanzione di circa 2.000 euro. Sequestrata l’attrezzatura.
“Rimane sempre molto alta l’attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta nel contrasto alla pesca di frodo, prestata per mezzo di una continua attività di vigilanza, mirata al contrasto delle illecite condotte in materia, ed alla tutela della pesca sostenibile e dell’ambiente”, spiegano i militari megaresi.




Furto a Belvedere, individuati i responsabili: sono gli stessi dei “colpi” in Ortigia

Dopo aver fatto luce sui furti consumati in Ortigia, i Carabinieri hanno chiuso anche il caso di un episodio commesso a Belvedere. Le indagini hanno permesso di identificare come responsabili del furto aggravato consumato a settembre un uomo e una donna. I due, di 22 e 46 anni, sono stati denunciati in concorso. Da un’attività commerciale nel centro di Belvedere hanno rubato i contanti conservati nel registratore di cassa.
I due sono già oggetto di misura cautelare perchè sospettati di essere gli autori – insieme ad altre due persone – dei “colpi” commessi in danno di attività di ristorazione nel centro storico di Siracusa.
Non è probabilmente un caso se, dopo l’intervento dei Carabinieri, è tornato il sereno tra i commercianti del centro storico, preoccupati dai continui furti. Un contributo importante è arrivato anche dalle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza. Spesso entravano in azione a volto scoperto, verosimilmente perchè sicuri di farla comunque franca o di cavarsela tutt’al più con una denuncia. In un caso, però, i Carabinieri sono riusciti a sorprenderli in fragranza e quindi sono scatti gli arresti.




Motocarrozzette per trasporto turisti, altri due sequestri: non avevano la licenza

Altre due ape calessino utilizzate in Ortigia per il trasporto di turisti sono state sequestrate nelle ore scorse. In due diverse azioni, sono stati Polizia Municipale e Carabinieri a bloccare i mezzi contestando a vario titolo alcune irregolarità amministrative: dalla mancanza della licenza necessaria per svolgere quel servizio, alla mancanza dell’autorizzazione al trasporto di persone.
A fine settembre erano state sequestrate altre tre ape calessino, sempre nel centro storico di Siracusa, nell’ambito di un’operazione congiunta che ha visto insieme Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia Municipale.
Con il sequestro, il libretto dei mezzi finisce in Prefettura. In base alla contestazione mossa, si può anche arrivare alla confisca della motocarrozzetta al termine del prescritto periodo di fermo.
Le forze dell’ordine rilevano oggi come, grazie a questi continui controlli disposti dopo l’eccessiva libertà nel settore, siano in contrazione le motocarrozzette che scorrazzano in Ortigia per il caratteristico “giro” offerto ai turisti. Ed anche gli autorizzati (meno di una decina a fronte di oltre 30 mezzi in circolazione) si mostrano soddisfatti.
Intanto, Siracusa continua a vivere una delle stagioni turistiche più lunghe degli ultimi anni. Grazie al clima mite, continua il pienone nelle strutture ricettive ed in Ortigia.




A processo con l’accusa di essere una falsa Oss, ma era vittima di truffa: assolta

Si è chiusa con l’assoluzione la particolare avventura di una trentenne di Avola, finita sotto processo a Savona perchè ritenuta operatrice socio-sanitaria “abusiva”. Il giudice monocratico del Tribunale della città ligure ha però disposto l’assoluzione perché “il fatto non costituisce reato”.
Nel corso del dibattimento, gli avvocati difensori della giovane avolese – Antonino Campisi ed Antonio Cappello – hanno dimostrato che la loro assistita era stata invece vittima di una truffa. Nel 2013 aveva infatti partecipato ad un corso per il titolo di Oss, con tanto di esame presso la sede dell’ente che figurava come accreditato dalla Regione Lombardia. E grazie all’attestato ricevuto, ha poi lavorato in una clinica savonese. Ma quel titolo professionale, in verità, è risultato non abilitante all’esercizio professionale essendo non riconosciuto. Insomma, quel corso pagato peraltro 2.500 euro si è rivelato una truffa senza che la donna ne avesse contezza, come hanno sostenuto i suoi legali. La loro tesi è stata accolta dal giudice che ha riconosciuto la buona fede della 30enne. L’accusa aveva invece chiesto una condanna 6 mesi di reclusione e 10.000 euro di multa per esercizio abusivo della professione.

foto dal web a scopo esemplificativo