Spaccata in Cittadella, grande danno per rubare spiccioli dai distributori automatici

Dopo qualche giorno di tregua, tornano in cronaca le “spaccate” ovvero quegli odiosi furti commessi nottetempo mandando in frantumi vetrine e porte in vetro. Presa di mira la Cittadella dello Sport di Siracusa: con un piede di porco è stata ridotta in mille pezzi una delle due ante a vetri che permette l’accesso all’area uffici. Una volta dentro, il malintenzionato ha scassinato le gettoniere dei distributori automatici di snack. Per arraffare pochi spiccioli, buoni magari per l’acquisto di qualche dose di droga, notevole è il danno alla collettività. Con soldi pubblici, infatti, si dovrà riparare l’elegante porta in vetro temperato.
A denunciare l’accaduto, nelle prime ore del mattino, è stato l’assessore Giuseppe Gibilisco. Non è la prima volta che ignoti prendono di mira la casa dello sport siracusano, in questi ultimi mesi. Dopo l’ultimo raid vandalico, era stato annunciato il ricorso a telecamere. E proprio gli occhi elettronici avrebbero ripreso la scena su cui indagano le forze dell’ordine. In questi casi, però, difficile andare oltre una denuncia. A meno che non riescano a contestare più episodi simili. In queste ultime settimane c’è stata una recrudescenza di spaccate, con diverse attività commerciali prese di mira in Ortigia e nella zona alta della città.




Dai domiciliari a Cavadonna, arrestato 37enne di Noto

Era agli arresti domiciliari dallo scorso maggio perché riconosciuto colpevole di detenzione ai fini di spaccio di droga ma la Corte d’Appello di Catania ha emesso un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare a suo carico.
Ad eseguire quanto disposto a carico di un uomo di 37 anni sono stati i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Noto.
I militari, impegnati nell’attività di controllo del territorio, hanno più volte accertato violazioni da parte dell’uomo alle prescrizioni impostegli, tutte segnalate all’Autorità giudiziaria, che ha quindi emesso il provvedimento di aggravamento.
Il 37enne è stato, pertanto, condotto presso il carcere di Cavadonna, a Siracusa.




Aggravamento della misura cautelare per un 25enne, sorpreso fuori casa

Ordine di custodia cautelare in carcere in aggravamento della precedente misura.
Gli agenti delle Volanti l’hanno eseguito ieri a Siracusa a carico di un giovane di 25 anni.
L’aggravamento della misura è dovuto alle violazioni delle prescrizioni cui l’uomo era sottoposto poiché lo stesso è stato trovato in compagnia di un altro soggetto, già conosciuto alle forze di polizia.

Inoltre, nell’ambito dei quotidiani controlli a coloro che in città sono sottoposti a misure limitative della libertà personale, agenti delle Volanti hanno denunciato per evasione un giovane di 23 anni.




Grave incidente in rotatoria, ragazza di 15 anni ricoverata a Catania

E’ ricoverata a Catania la 15enne rimasta vittima di un incidente stradale autonomo nella notte tra sabato e domenica. La ragazza, originaria di Floridia, era su uno scooter Sh con alla guida un amico di poco più grande. La dinamica è ancora al vaglio degli investigatori che stanno cercando di chiarire alcuni aspetti relativi agli istanti che hanno preceduto il sinistro. Secondo quanto ricostruito sino ad ora, il ragazzo avrebbe perduto il controllo della moto, rovinando sull’asfalto. Un impatto particolarmente violento, tra l’asfalto ed un palo.
Ad avere la peggio, la 15enne. Le sue condizioni sono subito apparse particolarmente gravi. E’ stato trasportata dal 118 in ospedale a Siracusa, con un serio trauma cranico. Alla luce delle sue condizioni, i sanitari aretusei hanno disposto il trasferimento a Catania, prima al Cannizzaro e poi al Policlinico dove si trova ricoverata con politrauma. Le comunità di Floridia e Solarino seguono con apprensione e con il fiato sospeso, stretti attorno alla famiglia della 15enne.
Se l’è cavata con una prognosi di qualche giorno, invece, il ragazzo che era alla guida dello scooter.

foto archivio




Discarica sequestrata a Solarino, 8 persone denunciate: i rifiuti venivano bruciati

I Carabinieri di Solarino hanno denunciato 8 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di illecito smaltimento di rifiuti e detenzione di animali di specie protetta. Le indagini hanno portato al sequestro di un’area di circa 700 metri quadri, di proprietà di un 66enne e di una 52enne, utilizzata come deposito continuativo di rifiuti di vario genere, anche di tipo speciale e pericoloso che, sistematicamente, venivano incendiati.
Sono stati effettuati accertamenti dal personale di Arpa, intervenuto per le verifiche sulla possibile contaminazione delle falde acquifere, mentre i veterinari dell’Asp di Siracusa hanno effettuato verifiche e sequestrato, amministrativamente, i capi di bestiame presenti nel sito e che non risultano registrati presso il Dipartimento di settore.
Intervenuti anche i Carabinieri Forestali Cites di Catania che hanno sequestrato 4 esemplari di tartarughe di specie protetta, detenuti dal 66enne senza la prevista documentazione, e riscontrato la presenza di 3 tartarughe palustri di specie esotica invasiva per le quali, l’uomo, non ha denunciato la detenzione incorrendo, quindi, nella violazione amministrativa prevista dalla legge, oltre alla denuncia all’Autorità giudiziaria aretusea per ricettazione e per detenzione abusiva di animali di specie protetta.




Fendente contro il compagno, donna denunciata e allontanata dalla casa familiare

Una donna di 36 anni è stata denunciata per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Nella tarda serata di ieri, gli agenti delle Volanti sono intervenuti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I di Siracusa, dove un uomo di 36 anni si era recato dichiarando di essere stato aggredito dalla convivente con un coltello da cucina.
L’arma da taglio gli ha procurato una ferita al gomito destro.
La donna, una giovane di 27 anni, è stata denunciata e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, allontanata dalla casa familiare.




Subacqueo soccorso e poi multato dalla Guardia Costiera: pescava in zona vietata

E’ stato prima soccorso e poi multato dalla Guardia Costiera di Augusta il subacqueo che si era immerso nei pressi di uno dei pontili industriali, nel porto Megarese di Augusta. I militari hanno accertato come l’uomo, insieme al padre, stesse effettuando pesca subacquea illecita in porto.
L’attrezzatura da pesca, consistente in fucili subacquei, maschere e pinne, è stata sequestrata. Ai trasgressori è stata elevata una sanzione amministrativa pari a circa 2mila euro.
La Guardia Costiera di Augusta ricorda che “l’attività di pesca in ambito portuale è assolutamente vietata, sia ai pescatori professionisti che ai dilettanti, giacché si corre il rischio che finiscano sulle tavole dei consumatori prodotti ittici insalubri, oltre ai rischi connessi all’esercizio dell’attività subacquea ed in genere della balneazione in uno specchio acqueo caratterizzato dalla presenza di navi, di grandi dimensioni, in attività di manovra”.




Nascosto in bagno per sfuggire alla polizia, 45enne in carcere: violava i domiciliari

Si nascondeva dietro la porta del bagno sperando di non essere notato dalla polizia. Si trovava, infatti, in casa di un’altra persona nonostante sottoposto ai domiciliari.
Gli agenti delle Volanti hanno eseguito un’ordinanza di carcerazione nei confronti di un uomo di 45 anni, in aggravamento della precedente misura cui era sottoposto.
Dopo le incombenze di rito, l’uomo è stato accompagnato nel carcere di Cavadonna.




L’addio a Martin, chiesa gremita per il pasticcere morto in un incidente

Chiesa gremita questa mattina per i funerali di Giuseppe Martin Iannello, il giovane di 31 anni, originario di Floridia, morto in provincia di Arezzo a causa di un terribile incidente stradale. Giuseppe si era trasferito anni fa in Toscana, dove lavorava come pasticcere in un ristorante gourmet, all’Osteria del Borro.
Nella parrocchia di Sant’Antonio da Padova, alla Pizzuta, si sono ritrovati i familiari, gli amici, le persone che hanno conosciuto il giovane, tragicamente scomparso a causa di un violento incidente in moto, probabilmente autonomo.
La celebrazione dei funerali è stata affidata a Padre Carlo D’antoni. Parole di conforto per il papà del giovane, la famiglia, la fidanzata, da è partito l’allarme quando, dopo ore, il 31enne non dava notizie di sé e non faceva ritorno a casa. Martin è stato descritto come esempio di altruismo, di gioia di vivere, un grande lavoratore, come anche i suoi datori di lavoro e i suoi colleghi hanno evidenziato subito dopo la notizia della sua tragica scomparsa.
Fiori anche dallo chef Vissani, che lo aveva conosciuto e apprezzato.Durante i funerali, grande commozione durante la lettura di una lettera da parte del padre.
Il giovane era uscito in moto con un amico. Dopo ore senza notizie, la fidanzata ha lanciato l’allarme, dando inizio alle ricerche, da cui è purtroppo emersa la tragica verità. La moto è andata fuori strada, per cause ancora da accertare, finendo la sua corsa in un vigneto. Un volo di diversi metri per il 31enne e per l’amico, rimasto gravemente ferito.

 




Scia di furti in Ortigia, denunciati i due presunti autori

Sarebbero gli autori dei furti perpetrati ai danni di negozi ed esercizi pubblici di Ortigia.
Una scia di episodi che, nelle scorse settimane, ha allarmato i negozianti e la cittadinanza, preoccupati per l’escalation registrata.
Tutti furti perpetrati con modalità più o meno analoghe e in diversi casi attraverso la tradizionale “spaccata”, effettuata, con metodi artigianali, senza troppa organizzazione.
I carabinieri della Stazione di Ortigia hanno identificato e denunciato due persone, che secondo quanto appurato dagli inquirenti, avevano preso di mira alcune note attività del centro storico.
Soddisfazione viene espressa dalla Cna di Siracusa, che aveva lanciato l’allarme e chiesto un impegno ancor più massiccio da parte delle istituzioni.
“Esprimiamo grande soddisfazione ma soprattutto un sincero ringraziamento ai Carabinieri di Siracusa, la cui attività investigativa, altamente qualificata, ha permesso con celerità l’individuazione dei responsabili dei recenti furti alle attività commerciali di Ortigia -dichiarano Rosanna Magnano e Gianpaolo Miceli, presidente e segretario della Cna provinciale- Si tratta di un segnale forte della presenza dello Stato, un messaggio chiaro a chi pensa di poter delinquere impunemente sulle spalle delle imprese siracusane”.