Drammatico volo dal sesto piano, 49enne muore in via Tisia

Non ce l’ha fatta l’uomo che questa mattina si è lanciato dal balcone della sua abitazione, al sesto piano di un edificio di via Tisia.

Il 49enne sarebbe deceduto in ospedale, dove era arrivato a bordo di un’ambulanza del 118 dopo essere stato rianimato sul posto. Le sue condizioni erano subito apparse particolarmente gravi.  Secondo alcuni testimoni, questa mattina, poco dopo le 10:00, l’uomo si sarebbe volontariamente gettato nel vuoto.
Tremendo l’impatto, sul tetto di alcuni garage del complesso. A dare l’allarme sono stati alcuni operai, impegnati in un vicino cantiere di ristrutturazione. In pochi istanti, sono arrivati i soccorritori. Con l’ausilio di alcune scale, i Vigili del Fuoco – insieme a personale del 118 – hanno raggiunto l’uomo che è stato intubato e stabilizzato sul posto, prima del trasferimento in ambulanza in ospedale, dove il suo cuore si è fermato.  Sul posto anche i Carabinieri.




Incubo furti e spaccate, ancora attività commerciali prese di mira a Siracusa

Non si arresta la scia di furti con spaccata a Siracusa. Prese di mira ancora attività commerciali, con almeno tre episodi consumati nelle notte scorse tra via Necropoli Grotticelle e Scala Greca. Serpeggia preoccupazione tra i titolari di esercizi pubblici, dopo i casi in Ortigia e adesso anche nella parte alta del capoluogo.
Emblematico quanto accaduto nel caso dell’attività di toelettatura per cani “Qua la Zampa”. Due furti a distanza di pochi ore uno dall’altro, una sorta di record di cui il titolare avrebbe volentieri fatto a meno. Nella notte tra venerdì e sabato scorsi la prima “spaccata”, con la porta d’ingresso mandata in frantumi con un improvvisato “ariete”, forse un grosso oggetto. Una volta all’interno, i malviventi hanno portato via la cassa che conteneva al suo interno circa 500 euro. Non paghi, sono entrati nuovamente in azione due notti addietro, sfruttando ancora una volta la precedente apertura ricavata mandando in frantumi la vetrata e non ancora del tutto riparata. In questo secondo episodio, si sono impadroniti del pc che era all’interno del negozio e ritenuto verosimilmente “merce” facile da piazzare per ricavare qualche euro.
Le indagini sono in corso. Come per i furti precedenti, anche per via del modus operandi, gli investigatori stanno concentrando le loro attenzioni su tossicodipendenti già noti alle forze dell’ordine. Non esiterebbero a commettere atti criminali (le “spaccate”) pur di procurarsi i soldi necessari per acquistare le dosi. Grazie alle immagini fornite dagli impianti di videosorveglianza, avrebbero già individuato i responsabili e si attenderebbe solo il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria per fare scattare gli arresti.




In casa una coltivazione di canapa indiana (e tartarughe), 29enne arrestato a Belvedere

Un 29enne è stato arrestato a Belvedere dai Carabinieri. E’ accusato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Una mirata perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire 9 piante di canapa indiana e circa 40 semi, 1 flacone di fertilizzante, alcuni grammi di marijuana e hashish, oltre a materiale per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente.
Nell’abitazione è stato anche accertato il furto di energia elettrica attraverso un allaccio diretto alla rete pubblica.
Inoltre, con l’ausilio di personale dei Nuclei Carabinieri Forestali di Catania, sono state sequestrate 27 tartarughe di specie protetta che il 29enne deteneva senza la prevista documentazione. L’uomo è stato arrestato per la detenzione dello stupefacente e denunciato all’Autorità giudiziaria per furto di energia elettrica, ricettazione e detenzione abusiva di animali di specie protetta.




Minacce in carcere all’agente, manca la querela: sentenza di non doversi procedere

(cs) Il giudice monocratico del Tribunale di Siracusa ha emesso sentenza di non doversi procedere nei confronti di un pachinese di 34 anni. L’uomo, difeso dall’avvocato Paolo Caruso Verso, era accusato di resistenza a pubblico ufficiale perchè avrebbe minacciato in carcere a Cavadonna un agente di polizia penitenziaria in quanto non sarebbero stati prestati i soccorsi ad un compagno di cella, colpito da un malore e poi ricoverato in infermeria.
Il giudice, accogliendo le richieste del difensore, ha derubricato il reato di resistenza a pubblico ufficiale (perseguibile d’ufficio) in quello di minacce, preseguibile solo a querela di parte. Mancando la querela, ha emesso sentenza di doversi procedere.




Droga, ancora un sequestro in via Santi Amato. Crack sotto al materasso in pineta

Dopo le indagini che hanno permesso di sgominare una rete di spaccio attiva in viale dei Comuni, ancora un importante sequestro di droga a Siracusa. Agenti del commissariato Ortigia, in servizio di pattuglia nella zona di via Santi Amato – altra nota piazza di spaccio del capoluogo – hanno rinvenuto e sequestrato 22 dosi di cocaina, 19 dosi di crack e 8 dosi di marijuana. Erano occultate sotto un materasso, nella pineta della piazza e pronte per essere cedute dai pusher agli assuntori della zona.
La Questura di Siracusa, come le altre forze dell’ordine, sta dedicando grandi attenzioni al contrasto dello spaccio, fenomeno che è alla base anche della recrudescenza di diversi episodi criminali. Sono spesso tossicodipendenti a commettere furti e spaccate, pur di procurarsi i soldi necessari per acquistare le dosi. Questo – ricordano i vertici della sicurezza provinciale – è il cuore del problema.




Diportisti stranieri in difficoltà in acque internazionali, soccorsi dalla Guardia Costiera

Una motovedetta della Guardia Costiera di Augusta ha tratto in salvo diportisti in difficoltà. Erano a bordo di una imbarcazione in avaria ed in balia delle onde, a circa 16 miglia da capo Santa Croce, in acque internazionali.
La distanza dalla costa rendeva impossibile l’uso del telefonino per contattare le persone a bordo e conoscere la posizione esatta. Con il contributo di una terza imbarcazione che aveva notato quell’equipaggio nei guai ed attraverso il ricorso ad una app di messagistica istantanea, è stato possibile concludere positivamente il soccorso. Tramite il consueto apparato radio VHF “non si è riusciti a contattare l’imbarcazione”, spiegano fonti della Guardia Costiera.
La motovedetta ha poi rimorchiare l’imbarcazione fino al porto di Augusta, dove il convoglio è giunto nella serata di ieri. I diportisti, stranieri, hanno ringraziato i militari, visibilmente rincuorati per la felice conclusione della disavventura iniziata ore prima.
La Guardia Costiera ricorda di prestare sempre massima attenzione alle dotazioni di bordo, da implementare con telefoni cellulari e, se autorizzati, anche apparati portatili rice-trasmittenti.




Controlli sulla movida, sanzionati due locali pubblici ad Augusta e a Brucoli

Agenti del Commissariato di Augusta hanno effettuato controlli amministrativi sui luoghi della movida, tra la cittadina e la frazione di Brucoli. In un locale sono state riscontrate alcune violazioni riguardanti lo svolgimento di una serata danzante. L’organizzatore non era autorizzato a rappresentare il titolare della licenza di Polizia e, inoltre, l’emissione musicale mediante amplificatori si prolungava oltre l’orario stabilito dall’Ordinanza comunale (1.30). Il titolare del locale era stato già diffidato ed invitato al rispetto delle autorizzazioni di Polizia.
Sul posto, inoltre, sono stati sorpresi 4 lavoratori privi di contratto e 3 persone addette ai servizi di sicurezza e controllo prive della necessaria iscrizione all’albo Prefettizio. Il titolare dell’attività è stato sanzionato amministrativamente per un totale di 20.000 euro. E’ stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria competente per le violazioni di carattere penale.
Violazioni riscontrate in un secondo locale pubblico, sempre in occasione di una serata con musica e dj non autorizzata. Dai controlli è emerso che i locali non erano stati sottoposti a preventiva verifica di agibilità, come disposto dalle norme del TULPS.
Anche in questo caso, è stata riscontrata la presenza di una persona addetta ai servizi di sicurezza e controllo priva della necessaria iscrizione all’albo Prefettizio. Segnalata anche la presenza di un lavoratore non autorizzato che sovrintendeva le attività di somministrazione di alimenti e bevande.
Il titolare dell’attività è stato multato per un totale di 6.000 euro e segnalato all’Autorità Giudiziaria per le irregolarità di natura penale.
Infine, nell’occorso, a margine dei controlli amministrativi, sono state identificate 57 persone avventori della movida locale e 30 veicoli.

foto dal web a titolo esemplificativo




Scassina villa per un furto, 30enne arrestato ad Avola dopo un inseguimento

Arrestato ad Avola un uomo di 30 anni, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora. I poliziotti lo hanno sorpreso all’interno di una villetta, dove si era introdotto danneggiando il cancello ed il portone d’ingresso. Dopo un rocambolesco inseguimento, è stato bloccato e tratto in arresto con l’accusa di furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e possesso di utensili atti allo scasso.
La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario. Il 30enne è stato posto agli arresti domiciliari.




Fiumi di cocaina e hashish, sgominata piazza di spaccio in viale dei Comuni a Siracusa

Ancora una brillante azione di contrasto allo spaccio di droga a Siracusa. Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura, hanno permesso di colpire un’organizzazione attiva nei portici di viale dei Comuni, nella parte alta di Siracusa. Eseguite questa mattina misure cautelari personali, emesse dal Gip del Tribunale di Siracusa, nei confronti di 5 siracusani. Sono “gravemente indiziati”, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, nonché di detenzione di arma clandestina, detenzione abusiva di munizionamento e ricettazione.
Un trentenne è finito in carcere, un 24enne ai domiciliari (con braccialetto elettronico) mentre altri tre ragazzi di età compresa tra 20 e 33 anni, sono destinatari dell’obbligo di presentazione giornaliera entro le ore 16.00 alla Polizia Giudiziaria.
Le indagini sono partite la scorsa estate, dopo il rinvenimento di una bomba carta sul parabrezza di un’autovettura che, dai successivi accertamenti, è risultata riconducibile ad una persona vicina ad uno degli odierni indagati. Gli elementi raccolti hanno permesso di porre in luce l’esistenza di una piazza di spaccio, gestita attraverso un’articolata organizzazione con una continua attività di cessione di sostanze stupefacenti.
Lo spaccio avveniva sotto i portici di viale dei Comuni, nei pressi dell’abitazione di uno degli organizzatori. Pochi e fidati pusher smerciavano grosse quantità di cocaina e hashish, con veri e propri turni di “lavoro”.
I due principali indagati si occupavano di organizzare l’attività illecita, gestendo il rifornimento della sostanza stupefacente ai diversi spacciatori, tenendo la contabilità ed occupandosi anche della diretta cessione ai consumatori, insieme agli altri tre pusher.

Nel corso dell’indagine, sono state sequestrate oltre 200 dosi di cocaina già confezionata ed altri quantitativi sfusi di cocaina, crack ed hashish, unitamente a 1891 euro verosimile provento dell’attività di spaccio. In flagranza di reato erano stati già arrestati due degli odierni indagati (uno per ben due volte).
I due “capi” dell’organizzazione criminale detenevano anche una pistola a salve, artigianalmente trasformata in arma comune da sparo, perfettamente funzionante, munita di caricatore rifornito di tre cartucce calibro 7,65.
L’arma clandestina, sequestrata, era detenuta in circostanze di tempo e di luogo coincidenti con l’attività di spaccio, elemento che ha aggravato ulteriormente la posizione dei due indagati. Era nascosta nel terrazzo condominiale di un edificio in viale dei Comuni, nella loro disponibilità.




La morte di Calogero Giuliana, ad ottobre si decide sull’archiviazione. Gli elementi “nuovi”

Terza richiesta di archiviazione nel procedimento per la morte della guardia giurata privata Calogero Giuliana. E’ la Procura generale di Catania – che ha avocato le indagini da Siracusa – a presentare la richiesta che ha subito trovato l’opposizione della famiglia dell’uomo che perse la vita notte del 3 marzo del 2017, in circostanze ritenute “anomale”: venne raggiunto da un colpo di pistola, partito dalla sua arma di ordinanza. Unico indagato, il collega che era in servizio con lui, in quella drammatica notte.
L’avvocato Alessandro Cotzia, che segue la famiglia Giuliana, annuncia battaglia per il 17 ottobre, quando è stata fissata udienza per la trattazione dell’opposizione. Due comunque i fattori di novità: la Procura di Catania fa riferimento, nel provvedimento, alla parola omicidio ed inoltre accenna ad indagini da completare, dando così nuovo stimolo su ulteriori aspetti da esaminare. Per un tecnicismo, non è stato possibile prorogare i termini per proseguire nell’investigazione, come era stato richiesto.
Paradossalmente, quindi, questa terza richiesta di archiviazione potrebbe rivelarsi una spinta decisiva per far luce sulla morte di Giuliana e su eventuali responsabilità di altri soggetti da chiamare in causa, insieme all’unico indagato.
Sin dalle prime battute di questa triste vicenda, la famiglia Giuliana ha sostenuto la necessità di indagini accurate per definire l’esatta dinamica dei fatti avvenuti in quella notte del 2017. Calogero Giuliana venne raggiunto da un colpo di pistola, partito dalla sua arma di ordinanza, al termine di un presunto inseguimento nei pressi della raffineria Esso di Augusta, dove stava svolgendo con un collega attività di vigilanza.