Barca a vela “dispersa” e in semi-affondamento, salvati tre diportisti

Erano usciti in barca a vela, patiti da Agnone Bagni e non avevano fatto ritorno. Per questo, ieri pomeriggio, è stato chiesto, ieri pomeriggio, il soccorso della Capitaneria di Porto di Augusta.
La sala operativa ha tentato di contattare telefonicamente i diportisti, i cui numeri di cellulare erano stati forniti dal segnalante, ma le telefonate, nonostante gli squilli, andavano a vuoto.
La motovedetta CP 879 ha iniziato a perlustrare il versante sud rispetto alla località Agnone Bagni, mentre la motovedetta CP 328 ha iniziato a perlustrare il versante nord.
Le condizioni del mare erano proibitive, con vento teso e mare agitato.
Nel frattempo, l’autopattuglia ha raggiunto la zona.
L’equipaggio della motovedetta CP 328 ha scorto la barca a vela, proprio al largo di Agnone, ormai in procinto di affondare a causa delle cattive condizioni meteo-marine, traendo in salvo i tre diportisti, fradici ed infreddoliti, e lasciando alla deriva la barca a vela a causa dell’impossibilità di rimorchiarla poiché, ormai, al termine delle operazioni di recupero dei pericolanti, in stato di semi-affondamento, con lo scafo a mezz’acqua.
I tre diportisti sono quindi stati condotti dalla motovedetta CP 328 nel porto di Catania, per le eventuali cure del caso.
Della presenza di tale imbarcazione alla deriva si è dato avvertimento diramando un avviso ai naviganti.
Il positivo epilogo della vicenda, con l’operazione “Mare Sicuro” che ormai sta volgendo al termine, non esime dal dover raccomandare, ancora una volta, di prestare massima attenzione allo stato del mare e del tempo, oltre che di recare sempre con sé dei telefoni cellulari e, se autorizzati, anche degli apparati portatili rice-trasmittenti, e di non avventurarsi in mare nel momento in cui le condizioni meteo-marine dovessero volgere al peggio.




Colpisce l’auto della Municipale e minaccia gli agenti, denunciato 44enne a Siracusa

Scene di ordinaria follia in corso Umberto, a Siracusa. Nella tarda mattina del 30 agosto, un 44enne ha iniziato a colpire con forza i finestrini di un’auto di servizio della Polizia Municipale. Senza alcun motivo apparente, si è avvicinato e poi ha sfogato la rabbia, proferendo frasi senza senso e sconnesse.
Gli agenti hanno cercato di calmarlo e comprendere i motivi di quel tipo di atteggiamento. Per tutta risposta, ha rivolto una serie di minacce agli operatori. In supporto, sono arrivate altre pattuglie e si è proceduto con il fermo dell’uomo, accompagnato nella sede del comando dopo aver informato il magistrato di turno. E’ stato denunciato per resistenza e minacce a pubblico ufficiale.




Pugno al custode del cimitero, denunciato titolare di agenzia funebre

Non avrebbe gradito il rimbrotto del custode del cimitero, che gli ricordava il mancato versamento del contributo previsto per i diritti di una sepoltura.
Così, il titolare di un’agenzia funebre di Pachino sarebbe andato su tutte le furie, aggredendo il dipendente e colpendolo con un pugno. Sul posto sono intervenuti gli agenti del locale commissariato. La vittima, dopo essere stata colpita, è rovinata a terra, ferendosi peraltro ad un braccio con i vetri della porta d’ingresso del suo ufficio che, durante quei momenti concitati, era andata in frantumi. Per lui sono stati necessari sei punti di sutura.
A seguito dell’accaduto, il cimitero è stato chiuso. L’aggressore, oltre che per violenza e lesioni personali ad un incaricato di pubblico servizio, è stato denunciato anche per danneggiamento ed interruzione di pubblico servizio.




Ladri seriali, 14 furti tra negozi e case. Arrestati due giovani

Ordinanza di custodia Cautelare in carcere nei confronti di due soggetti, entrambi già noti alle forze dell’ordine, rispettivamente di 21 e 25 anni, ritenuti responsabili di 14 episodi di furto pluriaggravato e furto in abitazione, nonché dei reati di porto abusivo di armi e ricettazione.
La complessa attività di indagine, espletata dagli investigatori del Commissariato di Avola, ha consentito di individuare i presunti responsabili dei numerosi reati consumati, specie nell’ultimo periodo estivo, a danno di diversi esercizi commerciali nonché di private abitazioni in cui i due si erano introdotti in orario notturno generando un forte stato di apprensione nella cittadinanza.
L’indagine ha previsto l’esecuzione di servizi straordinari di controllo del territorio, l’analisi di diverse ore di immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, l’esecuzione di molteplici e approfondite perquisizioni personali e domiciliari nonché l’attività di rilievo tecnico eseguite dalla Polizia Scientifica.
Il ventunenne era già stato arrestato in flagranza per altro analogo fatto nella notte del 25 agosto a seguito di un’apposita operazione di Polizia Giudiziaria e già condotto presso la Casa Circondariale Cavadonna. Anche il presunto complice è stato condotto in carcere. Rinvenuta parte della refurtiva, che a breve sarà restituita ai proprietari.
Foto: repertorio




Detenuto muore in carcere per infarto, dubbi sui soccorsi

“Un detenuto è morto per arresto cardiaco nel carcere di Augusta, dove scontava l’ergastolo per omicidio”.
A segnalarlo è la segreteria provinciale del Sippe,sindacato di polizia penitenziaria.
Secondo quanto è stato reso noto, l’uomo avrebbe avvertito un malore, a cui sarebbe seguito l’esito irreparabile. Da verificare se, con soccorsi maggiormente tempestivi, la vittima avrebbe potuto salvarsi. Il sindacato evidenzia, a questo proposito, la carenza importante di organico a disposizione.

“Siamo rammaricati- il commento della segreteria provinciale- Pare che in turno, per vigilare 4 sezioni, in quel momento ci fosse un solo agente penitenziario. Ci domandiamo se tutto ciò possa essere ritenuto normale. Adesso è subito caccia all’anello più debole”.




A passeggio brandendo un bastone e con un coltello, denunciato 59enne a Palazzolo

A Palazzolo Acreide, intervento dei Carabinieri che hanno denunciato un uomo di 59 anni per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere. Nei pressi del palazzo comunale, poco distante dal centrale corso, hanno intercettato e bloccato il 59enne che brandiva un bastone, allarmando i passanti. Addosso aveva anche un coltello a serramanico. Le armi sono state sequestrate e il 59enne è stato, come detto, denunciato.




Paolo Arena lascia il commissariato di Noto, nuovo incarico a Jesi

Il Vice Questore Paolo Arena lascia la guida del commissariato di Noto per un nuovo incarico a Jesi, in provincia di Ancona.
Il funzionario, negli oltre sei anni trascorsi a Noto, secondo il resoconto inviato dalla Questura, ha conseguito “incisivi e brillanti risultati nel settore della polizia giudiziaria, della prevenzione generale, di polizia amministrativa ed ordine pubblico. Molteplici le operazioni di Polizia, in particolare dando esecuzione alle misure interdittive antimafia adottate dalla Prefettura di Siracusa provvedendo alla chiusura di 5 esercizi nel centro storico netino, massiccio il lavoro per contrastare il fenomeno delle truffe online, determinante nell’ambito dell’ordine pubblico la gestione degli sbarchi autonomi di migranti, pressoché costanti lungo il litorale costiero e l’azione di prevenzione e contrasto all’abusivismo commerciale e in particolare il sequestro di oggettistica varia (tra cui giocattoli non conformi alla normativa CE venduti da ambulanti non autorizzati).
Inoltre il funzionario ha tenuto numerose conferenze sulla legalità nelle scuole netine di ogni ordine e grado”.




Rientra in Italia con i migranti di Lampedusa, espulso dopo il trasferimento ad Augusta

Nuovamente in Italia nonostante fosse stato respinto con decreto del questore di Catania nel 2020.
Non è sfuggito alle fitte maglie della Polizia di Stato un cittadino di 40 anni di origine tunisina sorpreso dagli agenti della Squadra Mobile nella flagranza del reato di rientro illegale nel territorio nazionale.
L’uomo fa parte di un gruppo di 173 migranti sbarcati a Lampedusa e trasferiti giorno 27 agosto scorso al porto commerciale di Augusta.
L’Autorità Giudiziaria competente ha rilasciato il nulla osta alla sua espulsione.




La ex come ossessione: messaggi e chiamate anche dai domiciliari, finisce in carcere

Non sono bastati i domiciliari per “placarlo” dalla sua ossessione: la ex convivente. Finito agli arresti in casa per maltrattamenti nei confronti della donna, su ordinanza del Tribunale di Modena, ha inviato messaggi minacciosi alla vittima, oltre a tentativi di videochiamata. In entrambi i casi, violazioni delle prescrizioni imposte dalla misura cautelare.
L’uomo, un floridiano di 45 anni, è stato allora trasferito in carcere a Cavadonna. Ad intervenire ed eseguire il nuovo arresto sono stati i Carabinieri.




Musica ad alto volume nel cuore della notte, denunce e sanzioni tra Noto e Portopalo

Erano passate le 3 di notte ma la musica era ancora ad altissimo volume in pieno centro storico a Noto.
Questa la ragione per cui gli agenti del locale commissariato hanno raggiunto un locale pubblico, in cui circa 40 persone, con deejay al lavoro utilizzando un mixer, continuavano a godersi la serata. In base alle verifiche effettuate è emerso che il titolare dell’esercizio disponeva di autorizzazione alla diffusione di musica fino all’1:30. E’ stato, pertanto, denunciato per disturbo del riposo delle persone e per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità essendo stato già diffidato lo scorso mese per le stesse ragioni.
La polizia di Pachino, invece, in uno stabilimento balneare di Portopalo, hanno denunciato una donna di 40 anni ed un uomo di 38 anni, entrambi già conosciuti alle forze di polizia, per aver organizzato una serata danzante non autorizzata e per disturbo della quiete pubblica.
Inoltre, gli agenti hanno elevato una sanzione amministrativa dell’importo di 10.000 euro per la violazione dell’ordinanza sindacale in materia dei limiti orari, emissioni sonore ed inquinamento acustico.
Quella della musica dal vivo è una proposta amatissima dal pubblico.Poco rispettate, invece, le normative vigenti in materia, di cui spesso gli organizzatori degli eventi non hanno adeguata conoscenza. In sintesi, le regole dicono che “senza licenza del Questore non si possono dare in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, feste da ballo, né altri simili spettacoli o trattenimenti. L’Autorità di Pubblica Sicurezza non può concedere la licenza prima di aver fatto verificare da una commissione tecnica la solidità e la sicurezza dell’edificio e l’esistenza di uscite pienamente adatte a sgombrarlo prontamente nel caso di incendio”. Inoltre, la Legge Quadro sull’inquinamento acustico stabilisce che nei locali ove si diffonde musica, a prescindere se trattasi di musica dal vivo o di sottofondo musicale, è obbligatoria la “perizia fonometrica” da presentare agli enti preposti ai controlli. Infine va richiesta autorizzazione SIAE (Società Italiana Autori Editori). Tutti questi documenti vanno prodotti ed esibiti in occasione dei controlli, pena l’emissione di sanzioni amministrative e/o penali.
Foto: repertorio.