In giro in moto senza patente, denunciato sorvegliato speciale: accompagnava a scuola il figlio
Sei denunce, 4 daspo “Willy”, sequestro di 30 dosi di sostanza stupefacente di hashish e cocaina e il sequestro preventivo di un locale, luogo di un circolo di una tifoseria sportiva. Sono i risultati dei servizi di controllo dei Carabinieri di Siracusa, coadiuvati da personale della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento “Sicilia” e del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT), al fine di contrastare episodi di movida violenta e disturbo alla quiete pubblica.
I Carabinieri hanno avviato la serie di controlli dopo un’aggressione avvenuta in un ristorante di Ortigia in danno di un cittadino inglese, riuscendo a identificare e denunciare in stato di libertà 5 persone, di età compresa tra i 18 e i 34 anni, per lesioni personali e danneggiamento in concorso, risultate appartenenti alla frangia estrema di una tifoseria sportiva locale. Per quattro di loro, i Carabinieri di Ortigia hanno richiesto anche l’emissione della misura di prevenzione del daspo “Willy”.
All’interno della sede del club ultrà frequentato da alcuni degli indagati, “Riley”, il cane antidroga dell’unità cinofila dei Carabinieri, ha segnalato la presenza di droga, complessivi 19 grammi di sostanza suddivisa in cocaina e hashish, già predisposta in dosi e pronta per lo spaccio, nascosta in intercapedini appositamente ricavate dietro gli scaffali in legno utilizzati per l’esposizione di magliette e striscioni. Due uomini, di 32 e 68 anni, già denunciati in passato per reati legati agli stupefacenti, sono stati nuovamente denunciati per detenzione a fini di spaccio.
Questa volta, tutto è filato liscio tra le tifoserie di Siracusa e Ragusa. Nessun episodio degno di cronaca, se non quella meramente sportiva con l’ampio successo dei leoni di Marco Turati. Merito anche del buon lavoro delle forze dell’ordine, con il dispositivo della Questura di Siracusa che ha evitato ogni occasione di contatto. Controlli rafforzati dopo il precedente di Coppa Italia dello scorso primo settembre, quando si sono affrontate al De Simone sempre Siracusa e Ragusa. Al termine dell’incontro, mentre agenti di Polizia di Stato scortavano il pullman della tifoseria ospite, notavano tre uomini a bordo di un ciclomotore e senza casco che lanciavano oggetti in direzione del bus dei ragusani: un fumogeno e pericolose bottiglie di vetro. Subito dopo, i tre sono fuggiti.
Poco dopo, il pullman veniva raggiunto da altri nove siracusani – sempre a bordo di scooter – che hanno lanciato altre bottiglie contro il bus dei tifosi ospiti. Il raid violento è stato contenuto anche dal personale in borghese della Polizia. Scattate le indagini della Digos, sono stati identificati due dei responsabili delle condotte violente: due ultras siracusani di 19 anni e di 67 anni.
Il diciannovenne è stato denunciato per aver lanciato il fumogeno rosso e diverse bottiglie di vetro in direzione del pullman della tifoseria ospite, come il sessantasettenne trovato in possesso di oggetti contundenti.
Inoltre, quest’ultimo, già destinatario di un Daspo sportivo, è stato sottoposto anche alla misura della sorveglianza speciale di P.S.
Un uomo di 58 anni, già conosciute alle forze di polizia, è stato arrestato in flagranza di reato dagli agenti del Commissariato di Avola, con il prezioso coordinamento della Procura della Repubblica aretusea.
Un’articolata indagine di polizia giudiziaria ha consentito di acquisire riscontri su un debito a carico di una persona derivante dall’acquisto di sostanza stupefacente. In un primo momento, gli agenti della Polizia hanno individuato colui che doveva materialmente ricevere il denaro e sono state riscontrate condotte minacciose dell’indiziato con l’obiettivo di ottenere, in tempi celeri, il denaro. Oltre alle minacce, l’indagato aveva applicato un tasso di interessi usurario (di circa il 30%) sulla cifra.
I Poliziotti avolesi, dopo un’attenta attività di osservazione, sono riusciti ad arrestare in flagranza di reato l’uomo, immediatamente dopo aver ricevuto la somma di 400 euro dalla vittima. Una successiva perquisizione, inoltre, ha consentito di rinvenire e sequestrare 3.810 euro in contanti. Il 58enne, oltre i reati di usura ed estorsione è anche accusato dello spaccio di stupefacenti. Al termine delle incombenze di legge, l’arrestato è stato condotto in carcere.
Duro colpo al clan Trigila. Tredici condanne, comprese tra sei anni e 24 anni e sei mesi, per complessivi 190 anni circa di reclusione e tre assoluzioni: questa la sentenza emessa dal Tribunale di Siracusa contro il clan mafioso Trigila di Noto, accusato di gestire un traffico di droga e di imporre il controllo e la gestione di attività economiche che avrebbero avuto una posizione dominante nei comparti del trasporto su gomma di prodotti orto-frutticoli, della produzione di pedane e imballaggi e della produzione e commercio di prodotti caseari.
Da un’indagine della Squadra mobile di Siracusa che, nel 2021, portò a termine l’operazione “Robin Hood”, attività coordinata dai magistrati della Dda di Catania con la collaborazione di carabinieri e Guardia di finanza, ne è scaturito il processo.
Antonio Giuseppe Trigila, 73 anni, storico capo dell’omonimo clan che avrebbe continuato a gestire dal carcere tramite i familiari, è stato condannato a 24 anni e sei mesi. Giuseppe Trigila, 50 anni e figlio di Antonio Giuseppe Trigila, è stato condannato a 20 anni, poiché entrambi ritenuti i capi e i promotori dell’associazione. Condannati anche Giuseppe Crispino, 16 anni, la figlia del capomafia, Angela Trigila, 12 anni, e sua moglie, Nunziatina Bianca, 16 anni, indicati quali organizzatori della cosca.
Ecco le atre condanne: Marcello Boscarino, 6 anni, Graziano Buonora, 13 anni, Giuseppe Caruso, 17 anni e sei mesi, Giuseppe Crispino, 16 anni, Francesco De Grande 16 anni e otto mesi, Emanuele Eroe, sei anni, Angelo Monaco, 12 anni, Trigila Gianfranco di 50 anni condannato a 15 anni di reclusione. Assolti invece: Alessandro Della Luna, Giovanni Gallieco e Carmelo Trigila, di 64 anni.
Minicar a fuoco nella notte in viale Teracati. Le fiamme hanno completamente distrutto il veicolo, posteggiato sulle strisce pedonali, accanto ad un’altra auto, un’Audi Q3. L’incendio si sarebbe sviluppato intorno all’1:20. Dopo la segnalazione del rogo, giunta pochi istanti dopo al centralino del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di via Von Platen, una squadra ha raggiunto il luogo in cui l’incendio si era ormai propagato al punto da distruggere completamente la microcar. Danni anche alla Q3. Dopo lo spegnimento delle fiamme, i vigili del fuoco hanno effettuato i rilievi del caso. Gli elementi raccolti serviranno per determinare le cause all’origine delle fiamme.
Un uomo di 32 anni, già noto alle forze di polizia, è stato denunciato dagli uomini del Commissariato per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Grazie al contributo dell’unità cinofila della polizia penitenziaria, la perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo ha consentito di rinvenire e sequestrare 596 grammi di marijuana.
Un giovane 19enne di Sortino è stato denunciato dai Carabinieri di Augusta per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nello specifico, nell’ambito di mirati servizi finalizzati alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani, i militari all’interno di un garage, utilizzato come ritrovo per i ragazzi del quartiere, hanno rinvenuto 16 grammi di hashish e due bilancini, occultati in una scatola per le scarpe.
A Ferla i Carabinieri hanno invece denunciato un 38enne che, multato per uso del telefono cellulare mentre era alla guida della propria autovettura, sottoposto a perquisizione personale a causa dell’atteggiamento irrequieto che dimostrava, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico custodito nel marsupio che portava a tracolla.
I carabinieri hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare relativi a due distinti episodi di abusi su minori commessi nel siracusano. I militari di Portopalo di Capo Passero e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Noto hanno arrestato un 42enne catanese gravemente indiziato di violenza sessuale commessa nei confronti di una bambina di 7 anni. L’episodio, risalente a fine agosto, è stato denunciato dalla madre della bambina: la donna ha riferito che la figlia le aveva raccontato di essere stata palpeggiata da un uomo mentre si trovava in spiaggia in contrada Guardiani. L’attività investigativa scaturita dalla denuncia, coordinata dalla Procura di Siracusa, ha consentito di identificare e trarre in arresto l’uomo, attualmente ristretto presso la casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.
I Carabinieri di Palazzolo Acreide hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un 65enne siracusano, gravemente indiziato di violenza sessuale e lesioni personali commesse nei confronti una 14enne, cui è legato da lontana parentela. Le indagini, sempre coordinate dalla Procura, hanno preso il via dalla coraggiosa denuncia della giovane vittima. E’ così emerso che l’uomo si sarebbe reso responsabile, per circa due anni, di molestie e violenza sessuale nei confronti della ragazzina. Arrestato, è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.
“In attesa di ulteriori approfondimenti da parte della Magistratura, è necessario ribadire con forza che l’abuso sessuale è una profonda violazione della dignità e della speranza dei minori, ferite gravissime che non possiamo e non dobbiamo mai tollerare”. Così don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter l’associazione che da anni lotta contro la piaga della pedofilia. “Il nostro pensiero va, innanzitutto, alla famiglia delle due bambine vittime di questa terribile violenza. In questo momento di dolore inimmaginabile, esprimiamo la nostra profonda vicinanza e solidarietà, consapevoli che nessuna parola potrà mai alleviare il trauma subito. Meter e l’intera comunità si stringono attorno alle vittime e ai loro cari, offrendo tutto il sostegno necessario affinché possano affrontare e superare questa prova così drammatica”.
Grave incidente stradale nella tarda mattinata lungo il centrale viale Teocrito, a Siracusa. Un motociclista è stato trasportato in ospedale dopo il violento impatto che lo ha visto sbalzato dalla sella e scagliato contro una seconda vettura.
La Polizia Municipale ha chiuso al traffico il tratto interessato, quello in direzione del Santuario della Madonna delle Lacrime, riaperto poco dopo le 12.30.
La dinamica è al vaglio degli investigatori che stanno anche raccogliendo le testimonianze di quanti hanno assistito alla scena. L’incidente ha coinvolto inizialmente un’auto e una moto. Secondo quanto si apprende, l’utilitaria stava procedendo in direzione Teracati quando avrebbe svoltato per via Pausania, attraversando la carreggiata, proprio quando stava sopraggiungendo la due ruote. L’impatto è stato inevitabile e terribile. Il centauro – spiegano alcuni testimoni – sarebbe stato sbalzato contro una seconda vettura, per poi finire sull’asfalto.