Si innamora online di Jasmine, ma la donna è un 24enne siracusano, denunciato per truffa

Un 24enne siracusano è stato denunciato per truffa dai Carabinieri di Castelfranco. Spacciandosi per una donna di nome Jasmine, si era guadagnato la fiducia di un 23enne trevigiano. Ne era nata una relazione a distanza, durata per diversi mesi che, però, altro non era che un raggiro.
Nascondendosi dietro un’identità femminile dal nome suggestivo, il siracusano si è prima guadagnato la fiducia del quasi coetaneo di Castelfranco. E quando è riuscito a farsi consegnare le password per l’home banking, non ha esitato a sottrarre dal conto corrente dell’innamorato truffato ben 6mila euro.
Un brusco risveglio per il ragazzo di Treviso che, sino a poco prima, era convinto di star vivendo in una vera e propria relazione amorosa, seppur a distanza. Una convinzione più forte anche dei dubbi che, eppure, sollevava una storia di questo tipo. Non gli è restato altro da fare che rivolgersi ai Carabinieri che sono riusciti in poco tempo a risalire all’identità della finta Jasmine che, in realtà, altri non era che un giovane truffatore.
A rivelare la storia, TrevisoToday.




Imbarcazione semiaffondata nelle acque di Augusta: la Guardia Costiera salva 6 persone

Grande spavento questo pomeriggio per un gruppo di ragazzi catanesi salvati dalla Guardia Costiera di Augusta dopo che la loro barca ha iniziato ad affondare nelle acque antistanti la località di punta Izzo, ad Augusta.
Nello specifico, nelle prime ore del pomeriggio, la sala operativa della Guardia Costiera di Augusta ha ricevuto una richiesta d’intervento dalla Guardia Costiera di Catania a seguito di una segnalazione al numero di emergenza in mare 1530 di un’unità da diporto che stava imbarcando acqua. Una volta richiamato il telefonino da cui era stata fatta la segnalazione, il proprietario del natante ha riferito di trovarsi ad Augusta, vagamente nella zona del golfo Xifonio. La sala operativa della Guardia Costiera di Augusta ha quindi inviato in zona la motovedetta CP 764 e un’autopattuglia, rimanendo nel frattempo al telefono con il malcapitato che comunicava che la barca era semisommersa e che tutti gli occupanti, sei ragazzi, si trovavano in salvo sulla scogliera. Nel momento in cui il telefono ha cominciato ad asciugarsi, l’uomo è riuscito ad inviare la propria posizione: i naufraghi si trovavano in località punta Izzo.
La zona è stata immediatamente raggiunta dalla motovedetta, che ha confermato la presenza sulla scogliera dei naufraghi. Sul posto sono giunte la prima autopattuglia, una seconda autopattuglia sempre della Guardia Costiera, due pattuglie dei Carabinieri e un’ambulanza del 118. I ragazzi, che presentavano varie escoriazioni, sono stati immediatamente soccorsi e condotti all’interno del Lido Ufficiali della Marina Militare.




Si libera del braccialetto elettronico e si rende irreperibile: 31enne finisce in carcere

Un pregiudicato di 31 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Floridia, in esecuzione di un provvedimento di aggravamento della misura cautelare emesso dal Tribunale di Siracusa.
L’uomo, già sottoposto all’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento ai suoi genitori per maltrattamenti in famiglia, con l’applicazione del braccialetto elettronico, si è liberato del dispositivo e ha fatto perdere le sue tracce.
I militari hanno prontamente segnalato la violazione all’Autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento a seguito del quale il 31enne è stato nel frattempo rintracciato e condotto presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa.




Pioggia oleosa, la Procura dispone analisi e accertamenti. Ipotesi illecito amministrativo

Ad una settimana dall’episodio della cosiddetta pioggia oleosa ricaduta su parte di Città Giardino e Belvedere, la Procura di Siracusa ha iscritto un procedimento penale per illecito amministrativo per reati di natura ambientale a carico di Isab. Dall’impianto topping degli stabilimenti sud della grande raffineria era fuoriuscito per due minuti un mix di vapore acqueo e sostanza oleosa poi ricaduto nell’area a ridosso dell’industria.
All’indomani dell’episodio, in attesa di tutti i necessari accertamenti, i magistrati siracusani avevano posto sotto sequestro probatorio l’impianto dove si era verificata l’anomalia, con fuoriservizio lamentati dai residenti. Un provvedimento che non aveva portato al blocco della linea produttiva, garantita a patto che non venissero modificate le condizioni di esercizio.
Nei giorni scorsi, la polizia giudiziaria ha effettuato analisi e controlli per verificare lo stato dei luoghi colpiti dalla ricaduta oleosa e “perimetrare” l’area colpita dal fenomeno dovuto all’anomalia registrata nell’impianto industriale.
Il procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino, ha spiegato all’Ansa che sono in corso di accertamento “le cause che hanno determinato l’evento, gli effetti ambientali e sulla salute umana derivati dallo stesso. In quest’ottica, con la collaborazione delle forze di polizia locale interessate e con l’Asp di Siracusa, si è disposta l’acquisizione di tutte le segnalazioni di rilievo da parte della cittadinanza, già effettuate o comunque da ricevere”.
L’indagine interna avviata da Isab, intanto, ha portato alle prime conclusioni. I tecnici della società spiegano che lo scorso lunedì è stata rilasciata in atmosfera – dall’impianto U100 della raffineria Isab Sud – “una miscela di vapore acqueo e idrocarburi, per una durata di circa 2 minuti”. Il rilascio in atmosfera “è stato conseguenza della corretta attivazione delle valvole di sicurezza dell’unità. L’evento, di natura straordinaria, è uno degli scenari di rischio previsti dall’analisi di sicurezza della raffineria”.
Per quel che concerne le ricadute sul suolo, “in accordo a quanto previsto dalla normativa vigente, è stato avviato l’iter di verifica con il Ministero dell’Ambiente e gli Enti preposti e che, in via preliminare, verrà avviata a breve una campagna di caratterizzazione ambientale (prelievo di campioni da sottoporre ad analisi di laboratorio), secondo modalità da concordare con gli Enti di controllo”.
Quanto ai danni subiti dai privati, in particolare alle auto su cui è ricaduta la sostanza oleosa, Isab ha attivato una casella di posta elettronica (segnalazioni@isab.com) dove indirizzare le segnalazioni.




Nel porto di Portopalo detenuta una nave battente bandiera della Guinea-Bissau per gravi irregolarità

Detenuta nel porto di Portopalo di Capo Passero una nave da carico, battente bandiera Guinea-Bissau, per gravi irregolarità. Nella giornata di ieri la nave “livestock carrier”, adibita al trasporto di avannotti di pesce – è stata bloccata a seguito di un’ispezione dettagliata condotta dal Nucleo PSC (Port State Control) delle Capitanerie di Porto di Siracusa e di Pozzallo.
Gli Ispettori della Guardia Costiera hanno emanato un provvedimento di fermo per gravi carenze dell’unità inerenti agli standard di sicurezza internazionali vigenti in materia di sicurezza della navigazione, di prevenzione dell’inquinamento marino e di condizioni di vita dell’equipaggio a bordo.
Nello specifico, le numerose deficienze riscontrate hanno riguardato il malfunzionamento e la scarsa manutenzione di vari apparati di bordo e dotazioni di emergenza, come ad esempio l’inoperatività del generatore di avviamento del motore, l’assenza di diverse porte tagliafuoco, la presenza in sala macchine di numerosi colaggi di sostanze oleose infiammabili – nonché le scadenti condizioni igienico/sanitarie dei locali di vita destinati al personale di bordo e l’irregolare pagamento dei salari di alcuni membri dell’equipaggio.
Al momento l’unità è ancora in stato di detenzione nel porto di Portopalo di Capo Passero, in attesa che vengano ripristinati gli standard minimi per poter essere nuovamente autorizzata ad intraprendere la navigazione.




Vìola più volte l’obbligo di dimora in orario notturno, 41enne finisce ai domiciliari

I Carabinieri di Francofonte hanno arrestato un pregiudicato di 41 anni, che da agosto 2023, era sottoposto all’obbligo di dimora per maltrattamenti in famiglia, violenza, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale con il divieto di uscire di casa in orario notturno, in esecuzione di un provvedimento di aggravamento della misura cautelare in atto emesso dalla Corte d’Appello del Tribunale di Catania.
I militari, nel corso dei quotidiani controlli alle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, più volte non lo hanno trovato in casa negli orari in cui era obbligato a permanervi, segnalando all’Autorità giudiziaria le infrazioni rilevate che hanno portato all’emissione del provvedimento con il quale il 41enne è stato collocato agli arresti domiciliari.




Multe record in autostrada, la PolStrada: “I siracusani sottovalutano i rischi alla guida”

“I rischi alla guida sono costantemente sottovalutati”. Non è il giudizio di un qualunque automobilista di passaggio ma l’amara considerazione del comandante della PolStrada di Siracusa, Giovanni Martino. “E’ una lotta senza quartiere, ormai, quella quotidianamente intrapresa dalla Polizia Stradale al fine di contrastare i comportamenti pericolosi per la circolazione”, aggiunge dopo aver esaminato i dati relativi all’ultimo massiccio dispositivo di controlli in autostrada, tra gli svincoli di Siracusa e Cassibile.
In poche ore la Polizia Stradale di Siracusa, insieme con gli uomini dei Distaccamenti di Noto e Lentini, ha accertato una sessantina di violazioni. “Molti gli utenti che non indossavano le cinture di sicurezza ma c’era anche chi utilizzava il telefono cellulare alla guida, chi circolava sprovvisto della regolare copertura assicurativa, chi procedeva a velocità superiore a quella consentita e chi non aveva effettuato la revisione al proprio veicolo, per un totale di 213 punti decurtati dalle patenti e 4 sequestri amministrativi”, elenca il comandante Martino.
Numeri che mostrano in maniera chiara quella diffusa “superficialità” alla guida. “Da contrastare con un approccio culturale in materia di sicurezza alla guida da modificare”, spiegano dalla Stradale che annuncia controlli a cadenza periodica. In attesa del cambio di cultura, per ora lavoreranno le sanzioni. “Nessuno si diverte nel fare multe per il puro piacere di farlo. Ma occorre prendere consapevolezza che l’auto è un’arma, quando utilizzata in modo scorretto”, sottolinea ancora il comandante della PolStrada di Siracusa. Alta velocità, uso dello smartphone ed in genere la distrazione alla guida restano purtroppo – in contesto urbano come in autostrada – i pericolosi “vizi” che presentano un conto sempre più salato in provincia di Siracusa, in termini di incidenti gravi e mortali.




Víola più volte gli arresti domiciliari, 44enne finisce in carcere

Un uomo di 44 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Cassaro in esecuzione di un provvedimento di aggravamento della misura cautelare emesso dalla Corte d’Appello del Tribunale di Catania
L’uomo, già ai domiciliari con braccialetto elettronico dallo scorso settembre per maltrattamenti in famiglia, ha più volte violato la misura in quanto è stato trovato, in diverse circostanze, fuori dalla propria abitazione senza autorizzazione.
I militari hanno segnalato le violazioni all’Autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento di aggravamento a seguito del quale il 44enne è stato condotto presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa.




Non comunica le generalità delle persone alloggiate nella struttura turistica: 32enne denunciata

La titolare di una struttura ricettiva situata a Noto Antica, una 32enne, è stata denunciata dai Carabinieri del N.A.S. di Ragusa per aver omesso di comunicare all’Autorità le generalità delle persone alloggiate.
L’attività ispettiva rientra nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute.




Fiamme al Pta di Pachino, paura ma nessun ferito. Avviate indagini

Apprensione al Presidio territoriale di assistenza (Pta) di Pachino. Un incendio è divampato nel primo pomeriggio. Le fiamme si sarebbero originate in un’area esterna alla palazzina dove viene prestata assistenza sanitaria ai cittadini dell’area sud della provincia. Secondo una ricostruzione , nell’area vi erano del materiale edile accatastato e relativo ad un cantiere avviato nella zona. Il vento caldo ha alimentato le fiamme.
Sono stati gli stessi sanitari ad allertare i Vigili del Fuoco che hanno faticato non poco per circoscrivere e domare le fiamme. Intervenuta anche la Polizia. Una parte della facciata è risultata annerita. Nessun ferito tra i pazienti.
Cautelativamente, i pazienti della RSA sono stati spostati in tutta sicurezza in un’altra area dell’edificio, al fine di potere areare i locali parzialmente interessati dal fumo proveniente dall’esterno.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone ringrazia i Vigili del Fuoco per la tempestività di intervento nonché le Forze dell’Ordine e i tecnici dell’Asp per il supporto: “Collaboreremo con le Forze dell’Ordine – dichiara il manager Caltagirone – acquisendo le immagini delle telecamere al fine di potere accertare eventuali comportamenti dolosi che hanno potuto generare l’incendio. Provvederemo ad effettuare tutte le perizie del caso e a ripristinare in tempi celeri lo stato dei luoghi”.