Ad una settimana dall’episodio della cosiddetta pioggia oleosa ricaduta su parte di Città Giardino e Belvedere, la Procura di Siracusa ha iscritto un procedimento penale per illecito amministrativo per reati di natura ambientale a carico di Isab. Dall’impianto topping degli stabilimenti sud della grande raffineria era fuoriuscito per due minuti un mix di vapore acqueo e sostanza oleosa poi ricaduto nell’area a ridosso dell’industria.
All’indomani dell’episodio, in attesa di tutti i necessari accertamenti, i magistrati siracusani avevano posto sotto sequestro probatorio l’impianto dove si era verificata l’anomalia, con fuoriservizio lamentati dai residenti. Un provvedimento che non aveva portato al blocco della linea produttiva, garantita a patto che non venissero modificate le condizioni di esercizio.
Nei giorni scorsi, la polizia giudiziaria ha effettuato analisi e controlli per verificare lo stato dei luoghi colpiti dalla ricaduta oleosa e “perimetrare” l’area colpita dal fenomeno dovuto all’anomalia registrata nell’impianto industriale.
Il procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino, ha spiegato all’Ansa che sono in corso di accertamento “le cause che hanno determinato l’evento, gli effetti ambientali e sulla salute umana derivati dallo stesso. In quest’ottica, con la collaborazione delle forze di polizia locale interessate e con l’Asp di Siracusa, si è disposta l’acquisizione di tutte le segnalazioni di rilievo da parte della cittadinanza, già effettuate o comunque da ricevere”.
L’indagine interna avviata da Isab, intanto, ha portato alle prime conclusioni. I tecnici della società spiegano che lo scorso lunedì è stata rilasciata in atmosfera – dall’impianto U100 della raffineria Isab Sud – “una miscela di vapore acqueo e idrocarburi, per una durata di circa 2 minuti”. Il rilascio in atmosfera “è stato conseguenza della corretta attivazione delle valvole di sicurezza dell’unità. L’evento, di natura straordinaria, è uno degli scenari di rischio previsti dall’analisi di sicurezza della raffineria”.
Per quel che concerne le ricadute sul suolo, “in accordo a quanto previsto dalla normativa vigente, è stato avviato l’iter di verifica con il Ministero dell’Ambiente e gli Enti preposti e che, in via preliminare, verrà avviata a breve una campagna di caratterizzazione ambientale (prelievo di campioni da sottoporre ad analisi di laboratorio), secondo modalità da concordare con gli Enti di controllo”.
Quanto ai danni subiti dai privati, in particolare alle auto su cui è ricaduta la sostanza oleosa, Isab ha attivato una casella di posta elettronica (segnalazioni@isab.com) dove indirizzare le segnalazioni.