E’ durata meno di dieci minuti l’operazione speciale degli incursori dei Carabinieri, entrati in azione lo scorso venerdì sera alla Borgata. Le immagini del blitz sono state diffuse solo ieri, subito rilanciate anche dai media nazionali.
L’obiettivo era la liberazione di un ragazzo residente a Modica e tenuto prigioniero in una palazzina a due piani, poco distante da piazza Santa Lucia. In un contrasto per un debito di droga tra due bande, una ragusana e l’altra siracusana, era maturato il sequestro.
In poco meno di 24 ore, gli investigatori sono riusciti ad individuare il covo grazie alla conoscenza del territorio ed a preziose informazioni acquisite su quell’appartamento, già interessato in passato da alcune indagini. A quel punto, sono stati allertati i Gis che – da Livorno – hanno raggiunto Siracusa per l’operazione speciale, con il supporto dei Carabinieri di Siracusa e Scicli.
Il resto, si vede nelle immagini che sembrano tratte da un film. Un drone riprende la scena dall’alto. Sono da poco passate le 22 e gli incursori entrano in azione. Alcuni arrivano a bordo di un “anonimo” furgoncino. Scendono e si avviano senza esitazione verso l’obiettivo. Si vedono dei lampi ripetuti, come esplosioni: sono le cosiddette flashbang ovvero granate stordenti che generano un intenso lampo luminoso che provoca un accecamento di circa 5 secondi. Si scorgono anche fasci di luce, sono dei puntatori laser. Anche qui, roba vista nei migliori action movie. Ma questa, invece, è la realtà. Abbattendo anche qualche ostacolo fisso (pareti, porte) i Gis ci mettono pochi istanti nel sorprendere e bloccare il 17enne che funge da carceriere. Viene arrestato. Con sè aveva una pistola.
“L’edificio è stato accerchiato – spiega il tenente Salvatore Cortese, del Nucleo Investigativo di Siracusa – una squadra era piazzata sul tetto mentre le altre due sono entrate dall’ingresso principale e dal retro della palazzina. E’ stato un intervento rapido”. Rapido ma non per questo meno complesso, nella pianificazione e nella realizzazione. Anche perchè “c’era una festa nel frattempo in piazza Santa Lucia e la zona era gremita di turisti che avevano affittato degli appartamenti”. Solo al termine dell’incursione tutti si sono accorti dell’improvviso movimento, con il via vai di Carabinieri ed auto a sirene spiegate.