Tragedia a Olbia, poliziotto di Floridia si toglie la vita

Tragedia a Olbia, un poliziotto di Floridia si è tolto la vita nella notte tra mercoledì e giovedì. Il giovane agente prestava servizio alla Polizia di Frontiera di Olbia. Sono poche le informazioni trapelate dalla Questura sarda e i motivi alla base del gesto estremo non sono ancora noti. Indagini in corso per ricostruire l’esatta dinamica e per comprendere cosa possa esserci stato alla base.




Gommone finisce sugli scogli a Brucoli, soccorse sei persone

Brutta avventura per una famigliola che voleva trascorrere qualche ore di relax andando per mare, con un gommone.
A causa di condizioni meteo-marine non ottimali, spiega la Guardia Costiera di Augusta, l’imbarcazione è finita sugli scogli, a Brucoli. Forse un’avaria tecnica ha contribuito all’incidente.
Le sei persone a bordo, quattro adulti e due bambini, se la sono fortunatamente cavata con qualche escoriazione e tanta paura.
A prestare i primi soccorsi, alcune persone presenti sulla scogliera. Allertati i soccorsi, sul posto sono arrivati Guardia Costiera, Carabinieri, Vigili del Fuoco ed un’ ambulanza del 118.




Cocaina, crack e marijuana nascosta negli slip, arrestato 22enne

Un 22enne è stato arrestato da Carabinieri di Siracusa per essere gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nello specifico, l’uomo è stato fermato in via Santi Amato e sottoposto a perquisizione dai militari che hanno rinvenuto circa 25 grammi di stupefacente tra cocaina, crack e marijuana suddivisa in oltre 100 dosi, occultata negli slip.
Lo stupefacente è stato sequestrato per i successivi esami di laboratorio e il 22enne, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari nella sua abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria aretusea.
I continui sequestri di stupefacente operati dai militari di Siracusa nelle zone note come “piazze di spaccio” della città aretusea hanno inflitto un duro colpo alla criminalità che ha perso l’egemonia su quei territori.
L’attività dell’Arma contro il traffico di stupefacenti proseguirà senza sosta su tutto il territorio provinciale affinché non ci siano più zone franche controllate dalla criminalità.  




Controlli nei locali notturni, sanzionati discopub a Noto e Floridia

Controlli a campione nei locali della movida siracusana. In campo gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale diretti dal dirigente Francesco Giordano. Verificano le autorizzazioni, il rispetto delle prescrizioni di Polizia e delle norme ce che disciplinano la somministrazione di alimenti e bevande. Da questo punto di vista, grande attenzione è prestata al rispetto del divieto assoluto di vendita di alcolici ai minori.
Nel territorio di Noto, è stato sanzionato il titolare di un esercizio commerciale che ha organizzato un evento, pubblicizzato nei social network, senza le dovute autorizzazioni.
Emerse, poi, una serie di violazioni che hanno portato all’emissione di sanzioni amministrative per i titolari di due esercizi, uno sempre di Noto e l’altro di Floridia.
Nel primo, un locale adibito a discoteca, gli operatori hanno riscontrato che risultava sprovvisto di almeno un apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico di tipo precursore chimico o elettronico, a disposizione dei clienti che intendessero verificare il proprio stato di idoneità alla guida dopo l’assunzione di alcool.
Nel secondo, invece, accertati volumi oltre il consentito durante una esibizione live di una band in un noto pub. In totale, sono state comminate sanzioni amministrative per cui è previsto un pagamento in misura ridotta per un importo pari a 3.400 euro.
I controlli nei locali notturni continueranno nelle giornate di sabato e domenica.




“Turismo a casaccio”, Noi Albergatori chiede progettualità ed un patto tra politica e imprenditori

“Fare uscire Siracusa dal fondo della classifica per qualità della vita e programmare seriamente un’offerta turistica, a cui lavori un nucleo polito-imprenditoriale e di addetti ai lavori in possesso di un’idonea professionalità”.
Il presidente dell’associazione Noi Albergatori, Giuseppe Rosano propone la sua “ricetta” per mantenere alto il numero di visitatori che scelgono il territorio per le proprie vacanze. Il punto di partenza è determinato dalla crescita del settore registrato nelle ultime settimane. I dati aggiornati al 31 maggio 2024, censiti a Siracusa dal Centro Studi di Noi albergatori e filtrati con l’Osservatorio regionale del turismo siciliano e l’Istat parlando di: pernottamenti italiani 113.003 + 2.377 (+2,1% sul 2023); stranieri 174.450 + 21.509 (+14.1% sullo scorso anno). Totale soggiorni, italiani e stranieri: 287.453 + 23.886 (+9,1% raffrontati sullo stesso periodo 2023)». Un buon risultato che Rosano ritiene trainato “principalmente dal mercato estero e non certamente, come osservato da alcuni, dalla domanda domestica, ossia italiana”.
Il rappresentante degli albergatori torna sui numeri: la Sicilia ha registrato nel 2023 il record di 16,8 milioni di presenze turistiche: +13,9% sul 2022. All’ottavo posto in Italia. Al pari della Puglia ma sotto la Campania, il Veneto, la Toscana, la Lombardia, il Lazio e dietro la Provincia di Bolzano che, con soli 7.400 Km quadri di territorio, assomma 36,7 milioni di presenze turistiche, mentre la Trinacria, con un’area di 25.711 km quadri, registra meno della metà. Quindi c’è molta strada da fare per urlare ai record. Siracusa ha fatto meglio nel 2023, brillando come destinazione turistica, toccando il miglior risultato mai raggiunto: 1 milione di pernottamenti +37,0% sul 2022».
A prescindere dai numeri, il presidente di Noi Albergatori fa notare come sia “finito il tempo dell’autoreferenzialità ed è il momento di adottare scelte ragionate. Il turismo in Sicilia, e in particolare a Siracusa-prosegue Rosano- è stimato in crescita. Nel giro di 4/5 anni la nostra città raggiungerà 1,5 milioni di soggiorni: circa il 50% in più dello scorso anno. Esaurito lo stato di euforia, è giunto il momento di determinare un patto di progettualità sul tipo di turismo che “Siracusa vivibile” intende adottare in futuro e soprattutto quali servizi garantire ai viaggiatori e ai cittadini: non solo a parole. Lo impone l’attuale situazione negativa dei nostri competitor anche a causa delle guerre in corso”.
Secondo Rosano “per evitare che l’improvvisazione e l’assenza di programmazione, assieme all’inefficiente gestione dei flussi turistici, ci trascini al declino anziché al successo, occorre rimuovere il ricorso alla ricetta di un etto di turismo di qualità, due di sostenibile, tre di overturismo, quattro di crocieristico, un’oncia di spettacoli canori e sale e pepe quanto basta. Perseverare su codesto minestrone non è la terapia giusta. Quali quindi le soluzioni? Metodologicamente-dice ancora- il percorso da seguire, a nostro avviso, si dovrà articolare, attraverso un patto di progettualità, denominato “Siracusa dei bisogni”, generato da un nucleo politico-imprenditoriale e di addetti ai lavori, in possesso di professionalità, che abbiano idee ed energie fresche e la capacità di aggregare l’amministrazione comunale, gli albergatori (promotori dell’offerta e domanda ricettiva) e altre parti integranti del settore, da condividere anche con le “componenti distanti”. L’obiettivo è quello di mettere in atto concreti e decisivi percorsi comuni di sviluppo, tesi a pretendere dal governo della città la soluzione dei problemi endemici che affliggono Siracusa, tra i quali viabilità, trasporti urbani e parcheggi”.
Poi l’elenco delle priorità: “fare uscire Siracusa dal fondo della classifica per qualità della vita; analisi, in un disegno unico, per decidere: modello di accoglienza, densità delle strutture ricettive, quantità e qualità della ristorazione, al fine di chiarire su quale sviluppo turistico Siracusa vuole puntare nel prossimo futuro: massa, elitario, culturale, crocieristico, o altro; vivibilità e sostenibilità di Ortigia per residenti e turisti. Arrestare la crescita di strutture ricettive, di ristorazione e dehors. Pedonalizzazione. Servizio navetta. Movida. Piazza Duomo off-limits a tutti i veicoli. Argomenti, questi, da discutere con il “Comitato Ortigia cittadinanza resistente”.
Rosano conclude con un invito rivolto all’amministrazione comunale, affinché si “avvii, in sintonia con la cittadinanza ed il supporto dei residenti di Ortigia, un percorso condiviso per fare di Siracusa un territorio sostenibile ed un’eccellente meta turistica” .




Maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, 4 anni di reclusione

Tre anni e 10 mesi di reclusione. Dovrà scontarli un 44enne per essere stato riconosciuto colpevole di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale commessi a Solarino nel 2014.
L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri di Solarino in esecuzione di un provvedimento del Tribunale di Siracusa.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Esercizio abusivo di professioni sanitarie, i Carabinieri denunciano 6 persone

Continuano i controlli svolti dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ragusa, con l’obiettivo di contrastare l’esercizio abusivo delle professioni sanitarie.
I militari durante le ispezioni, hanno rilevato irregolarità procedendo alla segnalazione di 6 persone all’Autorità Giudiziaria e al sequestro di un locale per un valore complessivo di circa 70.000 euro.
In particolare a Siracusa hanno denunciato un 82enne, che esercitava abusivamente l’attività di fisioterapista senza essere in possesso dei previsti titoli abilitativi, inoltre, l’attività veniva svolta presso un garage adibito a studio fisioterapico, che è stato sequestrato unitamente alle attrezzature rinvenute, per un valore di circa 70.000 euro.
In un secondo caso, a Floridia, al termine di approfonditi accertamenti, i Carabinieri del NAS, hanno segnalato una 44enne di Siracusa, per esercizio abusivo della professione sanitaria, nella fattispecie la donna, svolgeva illegalmente la professione di dietologa, effettuando atti medici in assenza di titolo abilitante nonché per aver aperto e mantenuto in esercizio una struttura sanitaria senza la prescritta autorizzazione.
Inoltre, in un poliambulatorio di Lentini, a conclusione di attività investigativa, è stato segnalato il gerente, un 43enne, perché esercitava la professione di odontoiatra in assenza della prescritta laurea e altri due dipendenti odontoiatri, rispettivamente di 37 e 52 anni, perché in concorso con l’odontotecnico, permettevano, in più circostanze, che questi effettuasse prestazioni odontoiatriche su diversi pazienti.
Infine, a Siracusa, a seguito di attività ispettiva e successive verifiche, hanno deferito una 21enne, legale responsabile di una struttura ricettiva per anziani, per non aver adempiuto all’ordinanza del SUAP, con la quale le ordinava la chiusura e disponeva lo sgombro degli ospiti.




Un casolare trasformato in una serra per la coltivazione di marijuana, 35enne arrestato

Un pregiudicato di 35 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Lentini e dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia per essere gravemente indiziato di produzione di stupefacenti.
Nello specifico, nell’ambito dei servizi finalizzati alla repressione del traffico di droga, i militari hanno effettuato perquisizioni domiciliari a seguito delle quali è stato scoperto un casolare rurale, nella disponibilità dell’uomo, trasformato in una serrahi-tech per la coltivazione “indoor” di canapa indiana, con 79 piante di marijuana in infiorescenza per un’altezza media di circa un metro e mezzo e un sofisticato sistema di irrigazione, areazione e illuminazione alimentato da corrente elettrica sottratta dalla rete pubblica.
Lo stupefacente, sequestrato per i successivi esami di laboratorio, se immesso sul mercato avrebbe fruttato circa 300mila euro.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari nella sua abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria, nonché denunciato per il furto di energia elettrica.




Scomparsa una donna di 65 anni, avviate le ricerche. L’appello: “Chi la vedesse, segnali subito alla polizia”

Ore di apprensione per le sorti di Angela Mangano, 65 anni, di cui da ieri i familiari non hanno alcuna notizia.
Secondo una prima ricostruzione, la donna si è allontanata da casa per non farvi, fino ad ora, rientro. Vani i tentativi di contattarla al cellulare per riuscire a rintracciarla. Lo smartphone, dopo alcune ore in cui risultava acceso, sembra adesso essersi spento, probabilmente per via della batteria scarica. La polizia, con le Volanti agli ordini della dirigente, Giulia Guarino, ha avviato le ricerche. Chiunque l’avesse vista o dovesse incontrare Angela, che potrebbe sembrare smarrita – questo l’appello delle forze dell’ordine- lo segnali immediatamente alla questura. Ogni informazione può essere preziosa per il buon esito delle ricerche.




Violenza sessuale, ai domiciliari imprenditore 56enne: abusava del ruolo per molestarla

Un imprenditore siracusano di 56 anni è stato posto ai domiciliari con l’obbligo di braccialetto elettronico. Gli agenti di Polizia gli hanno notificato l’ordinanza del Gip di Siracusa con cui viene disposta la misura cautelare. L’uomo risulta “gravemente indiziato” – spiegano gli investigatori – di violenza sessuale ed atti persecutori ai danni di una dipendente della sua azienda.
Le indagini sono state condotte dalla Mobile di Siracusa, sotto l’attento coordinamento della locale Procura della Repubblica. La donna ha denunciato quelle che vengono definite “reiterate violenze sessuali e molestie”, compiute dal datore di lavoro. Una serie di atteggiamenti che l’hanno spinta a dimettersi.
Le investigazioni hanno accertato che la donna già da alcuni mesi subiva violenze. L’uomo – secondo l’accusa – abusando della sua autorità di datore di lavoro, la richiamava nel proprio ufficio apparentemente per questioni lavorative “per poi molestarla sessualmente lontano da occhi indiscreti e sotto la minaccia di un imminente licenziamento”.
E se non si presentava a lavoro, la donna riceveva numerosissimi messaggi di carattere personale sul telefono aziendale, “con fare volgare ed autoritario”.
Nel corso delle indagini sono stati raccolti diversi elementi di prova che hanno portato alla contestazione della pesante accusa. Gli investigatori parlano di “un cospicuo quadro probatorio”. Tale da determinare il pm a richiedere tempestivamente l’emissione del provvedimento cautelare nei confronti dell’indagato.

foto di repertorio