Auto contro moto, nuovo incidente. Elisoccorso al Plemmirio, ferito in prognosi riservata

Ancora un grave incidente tra un’auto e una moto a Siracusa. Lo scontro è avvenuto poco fuori dal centro urbano, all’incrocio tra traversa Le Fornaci e la strada provinciale 58 Capo Murro di Porco. L’uomo alla guida della moto è rimasto sull’asfalto, alcuni passanti hanno allertato i soccorsi.
Una volta stabilizzato sul posto da personale del 118, è stato trasferito in elisoccorso a Catania. L’elicottero è atterrato in un terreno accanto alla strada, richiamando una piccola folla di curiosi.
Polizia Municipale e Polizia Provinciale di Siracusa stanno procedendo con i rilievi e le operazioni di messa in sicurezza della strada. Il tratto è stato chiuso al transito per la necessità di liberare l’area per consentire l’atterraggio dell’elicottero. Il ferito è stato ricoverato con lo staff medico che si è riservato la prognosi sulla vita.




Coltre nera su Siracusa, incendio nel cantiere abbandonato dell’ex porto turistico. Domato con schiume

Una sensazione colonna di fumo nero è visibile da tutta la linea di costa che si affaccia sul porto Grande di Siracusa, da Ortigia al Plemmirio. Ad originare la nube scura è un incendio sviluppatosi poco prima delle 15 all’interno del cantiere abbandonato alle spalle del Comando della Polizia Municipale, lungo il molo Sant’Antonio.
A bruciare, secondo le prime informazioni, sarebbero vari materiali plastici, rifiuti abbancati all’interno di un cassone. Sul posto due squadre dei Vigili del Fuoco di Siracusa che in poco più di un’ora hanno domato le fiamme facendo uso anche di schiumogeni.
A causa della combustione di plastica, da valutare l’immissione in atmosfera di diossina. Le rivelazioni di Arpa, la cui sede di Siracusa è a due passi dal luogo dell’incendio, forniranno un quadro esaustivo.
Il cantiere, da anni in stato di abbandono, è diventato “casa” per alcuni senza fissa dimora e stranieri.




Gatto ucciso a colpi di scopa a Francofonte, è il secondo episodio in pochi giorni

Gatto ucciso a colpi di scopa a Francofonte. Il Partito Animalista fa denuncia in Procura. Non si fermano gli episodi violenti nel comune siracusano, infatti è il secondo fatto in pochi giorni. La morte di Scream (il gatto di proprietà ucciso a colpi di scopa, ndr) fa seguito all’uccisione di Pallino, il gattino morto, secondo la denuncia del Partito Animalista, dopo essere stato preso a calci in piazza Vittorio Emanuele.
Sull’uccisione di Scream è intervenuto il Partito Animalista che ha depositato un esposto in Procura. “L’uccisione di un gatto a colpi di scopa è un gesto abominevole. Un’azione di inaudita ferocia che va condannata fermamente. – ha spiegato Patrick Battipaglia, Coordinatore regionale del Partito Animalista Italiano – E’ difficile trovare le giuste parole per commentare un fatto così terribile. Un ulteriore fatto di sangue contro poveri animali indifesi che ci fa comprendere quanto sia importante agire al più presto per migliorare le leggi a tutela degli animali. Proprio per questa ragione – conclude Patrick Battipaglia – la prossima settimana presenteremo in Parlamento la nostra Legge Angelo, che prende il nome del cane torturato e ucciso qualche anno fa in Calabria, con la quale si prevede un inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide gli animali. E’ necessario mettere fine a questo clima di odio verso gli animali”.




VIDEO. Sotterrati in una serra 9 kg di hashish, un arresto e due denunce

Un uomo di 44 anni, già conosciuto alle forze di Polizia, è stato arrestato dagli agenti di Pachino per il reato di detenzione ai fini del traffico di sostanze stupefacenti.
Nello specifico, nell’ambito del quotidiano contrasto al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti condotto dagli Uffici operativi della Questura e dei Commissariati della provincia, ieri, agenti della Polizia di Stato in servizio al Commissariato di di Pachino, nel corso di un’operazione antidroga, hanno arrestato il 44enne.
Gli investigatori pachinesi, diretti da Giuseppe Arena, hanno effettuato, con il prezioso contributo di unità cinofile della Questura di Palermo, una perquisizione domiciliare nell’abitazione rurale del 44enne, poi estesa al terreno adiacente, dove il cane poliziotto King scovava, sotterrati all’interno di una serra, quasi 9 chilogrammi di hashish suddivisi in 86 panetti.
Nello stesso contesto operativo, i poliziotti del Commissariato hanno denunciato altre due persone, un uomo di 40 anni e una donna di 32 anni, per detenzione di sostanze stupefacenti.




Addetto alle pulizie di una sala giochi “ripulisce” anche il denaro dalle slot machine, arrestato

Un 59enne è stato arrestato dai Carabinieri di Siracusa per essere gravemente indiziato di furto.
Dopo la denuncia del gestore di una sala giochi, che ha notato mancanza di denaro durante la contabilizzazione degli introiti delle slot machines, i militari hanno sorpreso un dipendente della sala giochi, addetto alle pulizie che, con uno stratagemma, “ripuliva” anche le slot, aprendole senza effrazioni per poi portare via le monete.
I Carabinieri stanno visionando le telecamere installate all’interno del locale poiché si presume che l’uomo, che per ragioni di lavoro aveva libero accesso alla sala giochi anche in orario di chiusura, più volte ha rubato denaro dalle slot machines.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari nella sua abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




A spasso con un chilo di marijuana sotto il sedile, arrestato 35enne

Un catanese di 35 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Siracusa per essere gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nello specifico, i militari hanno fermato l’uomo a bordo della sua autovettura in contrada Targia e lo hanno sottoposto a perquisizione personale veicolare rinvenendo, sotto il sedile, 1 kg di marijuana, oltre a materiale per il confezionamento.
Lo stupefacente è stato sequestrato per i successivi esami di laboratorio.
Dopo le formalità di rito, il 35enne è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Priolo, bomba nell’auto dell’assessore Bosco: era un petardo già esploso. Indagini in corso

“L’Amministrazione comunale di Priolo Gargallo condanna fermamente il vile gesto intimidatorio perpetrato ai danni dell’assessore Christian Bosco, il quale questa mattina ha rinvenuto una bomba inesplosa nel cofano della sua macchina. Auspica che la Procura di Siracusa e le Forze dell’Ordine facciano al più presto chiarezza su quanto accaduto e che dispongano tutte le misure necessarie a proteggere sia lui sia le persone che gli stanno vicino”. E’ quanto scrive il sindaco della cittadina industriale, Pippo Gianni, in una nota inviata alle redazioni dopo il rinvenimento di un ordigno inesplosa nell’auto dell’assessore comunale.
Sul posto sono intervenuti gli artificieri della Polizia di Stato e secondo le prime informazioni sembrerebbe trattarsi di un grosso petardo già esploso e rinvenuto nel vano motore. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Siracusa. Al lavoro gli inquirenti per indagare sull’accaduto.
“Fatti di questo genere ci fanno tornare in mente i momenti più bui della nostra Sicilia. La risposta delle Istituzioni deve essere forte. Noi – conclude il sindaco Gianni – continueremo ad andare avanti per la nostra strada ed a portare avanti le nostre idee ed i nostri progetti. Non ci fermeremo neanche davanti alle bombe. Priolo non si piegherà mai”.




Nella cassaforte, un supermarket della droga. La Polizia arresta un 48enne siracusano

Un 48enne è stato arrestato al termine di un’operazione della Squadra Mobile di Siracusa. Con l’accusa di detezione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, è stato posto ai domiciliari in attesa della direttissima.
I poliziotti sono costantemente impegnati in azioni di contrasto al fiorente mercato della droga, con controlli ripetuti nelle aree sensibili. Nel corso di questi controlli, hanno effettuato una perquisizione domiciliare nell’abitazione del 48enne, trovato in possesso di 2,5 chilogrammi di hashish, 750 grammi di marijuana e 150 grammi di cocaina celata all’interno di una cassaforte. Sequestrato anche vario materiale utilizzato probabilmente per il confezionamento della droga.




Gattino torturato a Francofonte, la denuncia: “usato” come fosse una palla

Gattino torturato e seviziato a Francofonte, nel siracusano, il Partito Animalista fa denuncia in Procura. Il fatto risale a qualche giorno fa, nella centrale piazza Vittorio Emanuele, nei pressi della chiesa Madre. Autori di questo gesto un gruppo di ragazzini del posto. Sembrerebbe che gli stessi abbiano utilizzato l’animale come se fosse una palla, lanciandolo più volte. Il gattino è stato salvato dai vigili urbani che hanno prestato i primi soccorsi al povero animale. Successivamente è stato trasportato in una clinica veterinaria per il ricovero. Su questo fatto particolarmente grave che, ricorda tanto “Leone” il gatto ucciso barbaramente qualche mese fa ad Angri (SA), è intervenuto il Partito Animalista Italiano che ha presentato una denuncia in procura per maltrattamenti.
“Ci tocca commentare l’ennesimo caso di violenza contro un povero animale indifeso. – ha spiegato Patrick Battipaglia, Coordinatore regionale del Partito Animalista Italiano – Un episodio davvero grave, che ci fa capire che c’è ancora tanto da fare per sensibilizzare le nuove generazioni sul rispetto verso la vita e verso gli animali. Un fatto così grave va condannato fermamente. Chiediamo al sindaco di Francofonte di intervenire al più presto coinvolgendo gli assistenti sociali del comune. Fatti del genere – conclude Patrick Battipaglia – non possono passare impuniti, proprio per questa ragione il nostro ufficio legale ha depositato una denuncia in Procura. Nei prossimi giorni presenteremo in Parlamento la nostra “Legge Angelo” che prevede l’inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide gli animali”.




Conclusa l’operazione della Guardia Costiera: 5 tonnellate di tonno sequestrate nel siracusano

La Guardia Costiera di Siracusa e di Riposto ha sanzionato il Comandante di un peschereccio intercettato al largo di Portopalo, con circa 5 tonnellate di tonno illegalmente detenuto e un conducente di un furgone isotermico con a bordo oltre 2 tonnellate di tonno rosso. Nei confronti dei contravventori sono state elevate sanzioni per circa complessive 5.300,00 euro, con decurtazione dei punti al titolare della licenza di pesca e al comandante del peschereccio.
A seguito di accertamento sanitario da parte dei medici veterinari delle competenti Aziende Sanitarie Provinciali, la maggior parte del prodotto ittico sequestrato è stato donato alle associazioni caritatevoli e di beneficienza.
Si è conclusa l’operazione complessa “BFT FISHING CAMPAIGN 2024” della Guardia Costiera della Sicilia orientale a tutela della filiera pesca alla quale ha partecipato la Capitaneria di porto di Siracusa. Diverse mirate operazioni di controllo, a terra e in mare, con particolare riguardo alla pesca, trasporto e commercializzazione del “Tonno Rosso”, che vede proprio in questo periodo dell’anno attività di cattura.
Il dispositivo messo in campo – coordinato a livello regionale, e articolato a livello territoriale dal Centro di Controllo Area Pesca (CCAP) della Direzione Marittima di Catania – ha portato, in questi ultimi giorni, nell’area di giurisdizione della Guardia costiera della Sicilia orientale all’effettuazione di oltre 500 controlli, sia in mare con l’impiego di mezzi navali e sia a terra negli approdi, punti di sbarco e lungo la filiera commerciale, a cura di qualificato personale militare “Ispettori pesca”, in forza ai Comandi territoriali.
Questi i dati salienti: 16 illeciti tra amministrativi e penali, 1 attrezzo da pesca sequestrato; sanzioni pecuniarie che ammontano a circa 32 mila euro, per un complessivo circa di 8 tonnellate di prodotto ittico sequestrato.
Dall’analisi delle specifiche attività condotte dai militari emerge una certa riacutizzazione degli illeciti connessi alla cattura ed ai tentativi di commercializzazione della pregiata specie ittica (Tonno Rosso), derivante da pesca illegale ad opera di unità da pesca prive di specifiche autorizzazioni per questa tipologia di pesca ed in taluni casi, benché in possesso di tali autorizzazioni, che abbiano effettuato catture eccedenti la quota loro assegnata.
In tale contesto, assume particolare rilevanza l’attività condotta dai militari dei “Team Ispettivi” della Guardia Costiera di Catania, Siracusa, Riposto ed Acireale, che a seguito attività di intelligence hanno rinvenuto circa 7 tonnellate di tonno rosso privo di idonea documentazione che ne certificasse la tracciabilità e la legale cattura.
Si evidenzia anche il sequestro di 7 esemplari di tonno rosso per un peso di circa 750 Kg, operato da militari della Guardia Costiera di Messina durante un controllo allo sbarco, nei confronti di un peschereccio assegnatario di quota “Tonno”, il cui prodotto detenuto è stato riscontrato in evidente cattivo stato di conservazione, in quanto riposto al di fuori di idonee celle frigo, così come accertato dal personale dell’Asp di Messina.
Il prodotto ittico in questione è stato avviato alla distruzione a carico del trasgressore, in quanto pericoloso per la salute umana qualora posto in commercio, mentre il comandante dell’unità è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria.
In ultimo, riveste anche il sequestro di una rete da posta derivante “ferrettara”, con caratteristiche irregolari rispetto a quanto previsto da vigenti normative comunitarie e nazionali, compiuto nelle acque dell’arcipelago eoliano, dai militari della Capitaneria di porto di Milazzo in coordinamento con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari.