Siracusa. Controlli a tappeto dei carabinieri a Fontane Bianche, impiegato anche l’elicottero

Controlli a tappeto nel fine settimana da parte dei Carabinieri della Compagnia di Siracusa con particolare attenzione alle località balneari. A Fontane Bianche i militari hanno effettuato un servizio specifico,su strada e per chi è sottoposto a misure restrittive.
I controlli alla circolazione stradale, effettuati anche con il supporto aereo di un velivolo dell’Arma del Nucleo Elicotteri di Catania, hanno interessato oltre le arterie stradali più frequentate dai cittadini siracusani, le zone della frazione siracusana di Cassibile a maggiore presenza turistica. Impiegate 8 pattuglie auto e moto montate. Sabato sera le pattuglie hanno controllato 165 persone a bordo di 122 veicoli,sottoponendo 10 ciclomotori a fermo amministrativo e sanzionando i rispettivi conducenti per la guida senza casco, di cui 2 senza patente ed assicurazione. Tre i denunciati per violazioni dell’obbligo cui sono sottoposti .




Pachino. Rapina in farmacia, bottino di 1.500 euro

Rapina in una farmacia di via Garrano, a Pachino. Un uomo con il volto travisato e armato di coltello, si è fatto consegnare la somma di 1.500 euro e si è poi allontanato. Indagini in corso da parte della Polizia.




Bombe da mortaio ripescate dai palombari della Marina nei pressi di Cassibile

Per conto della Prefettura di Siracusa, il Nucleo di Palombari di Comsubin è intervenuto a Cassibile per rimuovere dal fondo 4 bombe da mortaio ed una bomba a mano inglese, tutte a caricamento speciale.
Questi particolari ordigni, non bonificabili in mare, hanno imposto un’operazione congiunta con gli artificieri dell’Esercito del 4° Reggimento Guastatori di Palermo che li hanno presi in consegna per la loro definitiva inutilizzazione.




Siracusa. Reati contro la pubblica amministrazione e droga: 9 anni a un 61enne

I Carabinieri della Stazione di Ortigia, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pavia, hanno arrestato  Angelo Tagliata,  61 anni siracusano operaio pregiudicato. Dovrà scontare una pena di 9 anni di reclusione in carcere poiché ritenuto responsabile di reati contro la pubblica amministrazione e in materia di sostanze stupefacenti.
L’arrestato, accompagnato presso i locali della Compagnia Carabinieri di Siracusa per le formalità di rito, è stato poi condotto presso la Casa Circondariale di “Cavadonna”, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.




Lentini. Controllo straordinario del territorio con il Reparto Prevenzione Crimine di Catania

Controllo straordinario del territorio . L’hanno condotto in sinergia, negli scorsi due giorni, gli agenti del commissariato di Lentini con il Reparto Prevenzione Crimine di Catania, nell’ambito dell’operazione Trinacria. Il bilancio parla di 80 persone identificate. I veicoli controllati sono stati 37. Controllate, inoltre, 18 persone sottoposte ai domiciliari . Con sistemi elettronici, i controlli si veicoli sono stati 838. Ritirate 6 carte di circolazione  e una patente. Effettuati 5 fermi amministrativi.




Augusta. Evade dai domiciliari, arrestato: torna ai domiciliari

Arrestato per evasione dai domiciliari e posto nuovamente ai domiciliari. L’intervento è stato condotto dagli agenti del commissariato di Augusta a carico di Andrea Rapina, 43 anni. L’uomo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è tornato agli arresti domiciliari.




Muddica: il sindaco di Melilli, Peppe Carta, lascia i domiciliari

Dopo oltre cinque mesi ai domiciliari, torna in libertà il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta. Per il Tribunale sono venute meno le condizioni che richiedono il mantenimento della misura cautelare.
Carta era stato arrestato lo scorso14 febbraio nell’ambito dell’operazione “Muddica”.




Siracusa. Incendio nella scuola di via Algeri: a fuoco materiale di risulta

Incendio di origine dolosa ieri sera all’interno dell’istituto scolastico di via Algeri, attualmente in disuso. Gli agenti sono intervenuti alle 22 insieme ai Vigili del fuoco. Qualcuno è entrato, ha accumulato materiale vario per poi darvi. Fortunatamente pochi danni, anche grazie al pronto intervento dei Vigili del fuoco. Ma la struttura è già fatiscente di suo. Uno stato di degrado aggravato dalla chiusura a cui non sono seguiti lavori di riqualificazione.




Detenuto tenta evasione in ospedale: bloccato da agenti della Polizia Penitenziaria

La Polizia Penitenziaria ha sventato un’evasione. Un detenuto ha cercato di darsi alla fuga dall’ospedale Muscatello, approfittando della situazione. Ritrovati poi in altra operazione due telefonini, all’interno della struttura carceraria, utilizzati verosimilmente per comunicazioni con l’esterno.
Il detenuto che ha tentato l’evasione – secondo quanto racconta il segretario generale Uilpa Sicilia, Gioacchino Veneziano – avrebbe cercato di eludere la vigilanza del personale addetto alla custodia, cercando di scappare mentre si trovava in ospedale.
Per bloccarlo, gli agenti non hanno esitato ad ingaggiare “una furente colluttazione e senza usare le armi sono riusciti ad evitare l’evasione, riportando tutto in condizioni di sicurezza”.
Per i poliziotti intervenuti, 15 giorni di prognosi per le ferite riportate. Sono poi stati ritrovati due mini telefonini abilmente celati all’interno del carcere.
“Ringrazio i Poliziotti Penitenziari di Augusta che hanno evitato l’evasione di un criminale da una struttura esterna evitando con grande preparazione l’uso delle armi, augurando a loro una veloce guarigione. E ci complimentiamo per l’altra operazione che ha consentito il ritrovamento di ben 2 micro-cellulari, ma nel frattempo scriveremo al Ministro Bonafede e al Capo del Dipartimento Basentini e al Provveditore Regionale delle carceri siciliane per fare luce a questi aberranti episodi”.




Siracusa. La nuova mappa della criminalità in provincia nel report della Dia

Le difficoltà congiunturali dell’economia lasciano spazio alla criminalità organizzata in provincia di Siracusa, con interventi in diversi ambiti socio-economici. A dirlo è la nuova relazione semestrale della Dia, riferita alla seconda parte del 2018. La Direzione investigativa antimafia ritiene che la provincia di Siracusa risenta della diminuzione della competitività del territorio, con la conseguente esigenza di incrementare e rendere più moderne le infrastrutture. Per quanto riguarda il modus operandi in provincia, il crimine continua a scegliere il basso profilo. Le consorterie locali trovano ancora linfa vitale in quella pax mafiosa che consente ai sodalizi una gestione redditizia delle attività illecite. A Siracusa operano due organizzazioni criminali, una legata ai Cappello di Catania e la seconda riferita a Cosa nostra catanese. Sono i clan Bottaro – Attanasio (particolarmente attiva nello spaccio di stupefacenti e nelle estorsioni) e Santa Panagia, legata alle famiglie Nardo – Aparo – Trigilia, a sua volta legate ai Santapaola – Ercolano. I gruppi criminali sono stati colpiti in diverse occasioni, con arresti di numerosi esponenti di rilievo. Questo non ne ha, tuttavia, fermato l’operatività. Passando ai territori di Cassibile e Pachino , il gruppo Linguanti (una filiazione dei Trigila) e il clan Giuliano gestiscono le attività, soprattutto traffico di droga. Dopo l’operazione “Araba fenice” le attività sarebbero nuovamente vitali, soprattutto nell’area tra i comuni di Pachino e Portopalo di Capo Passero. Le estorsioni restano il crimine più ricorrente in provincia, condotta sia ad opera della criminalità comune che di quella organizzata. Per quanto riguarda il fenomeno della corruzione in ambito politico-amministrativo, nel semestre in riferimento si sono registrati degli episodi significativi – non riconducibili alla criminalità organizzata di tipo mafioso – in ordine a delle gare d’appalto bandite per la realizzazione di importanti opere di ammodernamento del porto commerciale. In questo caso, dei liberi professionisti e dei pubblici funzionari hanno pilotato la gara di progettazione al fine di garantirne l’aggiudicazione dell’appalto, finanziato con fondi pubblici europei, ad alcuni soggetti economici, ricevendone in cambio delle consulenze.Nel corso del semestre la Dia etnea ha partecipato anche ai lavori del Gruppo Interforze Antimafia di Siracusa, a supporto dell’azione del Prefetto. Un’azione incisiva che ha portato all’emissione di alcuni provvedimenti interdittivi, che hanno colpito diverse società, tra cui una esercitante l’attività di termodistruzione di rifiuti speciali e pericolosi e un’altra attiva nel commercio al dettaglio di carne. Inoltre, il personale appartenente all’articolazione ha preso parte agli accessi ispettivi prefettizi disposti al Comune di Pachino del quale, nel mese di febbraio 2019, è stato disposto lo scioglimento con contestuale nomina di una commissione straordinaria.