Uccise un uomo a coltellate a Pachino, condannato a 12 anni e 8 mesi per omicidio

Il 20enne Maidoum Djasem, originario della Tunisia, è stato condannato per l’omicidio di un connazionale, a Pachino. Dodici anni e otto mesi di reclusione: così ha disposto il gup del Tribunale di Siracusa.
Il giovane, secondo le indagini, avrebbe colpito con diversi fendenti la vittima causando uno shock emorragico fatale. I fatti risalgono al giugno del 2023, quando due gruppi di stranieri – tutti tunisini – si sarebbero “confrontati” tra le vie Palestro e Trieste di Pachino.
Grazie ai filmati dei sistemi di videosorveglianza installati lungo l’area in cui avvenne l’omicidio, gli investigatori riuscirono ad identificare alcuni partecipanti alla rissa. E nel giro di poche ore arrivò il fermo del 20enne, rintracciato ad Ispica.




Violenza e stalking, pugno di ferro della questura: disposte 28 sorveglianze speciali

Un impulso forte all’adozione di misure di prevenzione soprattutto legate a maltrattamenti e reati persecutori. La questura di Siracusa lavora su questo versante con sempre maggiore incisività, con uno sprint che dallo scorso gennaio viene attribuito a quest’ambito dall’Ufficio Misure di Prevenzione – Divisione di Polizia Anticrimine, diretto da Maria Antonietta Malandrino. In numeri, sono state 35 le misure adottate in questi mesi nei confronti di altrettanti soggetti, relativi a condotte inerenti alla violenza domestica, i maltrattamenti e gli atti persecutori.
Tra le misure previste dalle norme vigenti che consentono di contrastare la tendenza criminale di soggetti che “sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sicurezza o la tranquillità pubblica” vi sono, infatti, le Misure di Prevenzione regolate da specifiche disposizioni di legge e finalizzate a limitare la libertà di movimento e le azioni criminali di quei soggetti che hanno dimostrato di essere refrattari ai provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, per prevenire che continuino a perpetrare ulteriori reati, rispetto a quelli già accertati a loro carico.
La Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza rientra tra le citate Misure di Prevenzione personali ed è disposta dall’Autorità Giudiziaria su proposta del Questore, della provincia nella quale il soggetto risiede o dimora stabilmente.La violazione delle stringenti prescrizioni contemplate dalle misure comporta rilevanti conseguenze penali che vanno dalla denuncia alla Autorità Giudiziaria fino all’arresto anche fuori dalla flagranza.
“In particolare-spiega la Questura- la fattispecie del reato di atti persecutori è diretta a reprimere penalmente condotte denominate con il termine anglosassone stalking. Il delitto si sostanzia nel recare minaccia o molestia alla vittima e richiede una reiterazione di tali condotte, produttive di ansia o timori per la propria o altrui incolumità, tali da costringere le vittime ad alterare le proprie abitudini di vita”.




Droga in casa e un ospite nonostante i domiciliari: arrestato 45enne

Nonostante i domiciliari, riceveva in casa gente estranea al nucleo familiare e deteneva cocaina e materiale utile per il confezionamento dello stupefacente.
Un uomo di 45 anni è stato per questo arrestato dagli agenti delle Volanti, agli ordini della dirigente Giulia Guarino. L’accusa di cui il 45enne dovrà rispondere è di detenzione ai fini di spaccio e violazione delle misure cui era sottoposto. I poliziotti hanno rinvenuto in casa dell’uomo cocaina, per un totale di circa 10 grammi. Dopo le incombenze di rito l’uomo è stato nuovamente sottoposto ai domiciliari.




Malore al mare, una donna di 70 anni perde la vita all’Arenella

La tragedia si è consumata in pochi minuti, nel primo pomeriggio. Una donna di 70 anni è morta dopo aver accusato un malore, pare subito dopo aver fatto un bagno nelle acque dell’Arenella, zona balneare di Siracusa. Secondo le prime informazioni, sarebbe arrivata da sola in spiaggia.
I primi a prestare soccorso sono stati alcuni bagnanti. Immediate le richieste di soccorso al numero unico per le emergenze.
Poco distante dalla spiaggia è atterrato anche l’elicottero del 118, mentre anche la Polizia ha raggiunto il posto. Per la donna, di nazionalità italiana, non c’è stato purtroppo nulla da fare.




Motociclista 28enne in prognosi riservata, l’incidente a Carlentini

Un 28enne di Carlentini è ricoverato in prognosi riservata al Cannizzaro di Catania. In sella alla sua moto, è rimasto coinvolto in un incidente stradale. Per cause al vaglio degli investigatori, in via Eschilo il violento impatto con una Fiat Punto guidata da un 30enne di Lentini.
Secondo le prime informazioni, la vettura sarebbe stata impegnata in una manovra, forse di parcheggio. Per motivi da chiarire, lo scontro in cui è stata marginalmente interessata anche una ulteriore auto.




Video virale, due donne “sbirciano” in un condominio. Accertamenti di Polizia in corso

Da alcune ore è diventato virale un video in cui si vedono due donne, riprese da una telecamera di videosorveglianza privata, all’interno di un condominio. Mentre le immagini scorrono, le due danno l’impressione di avvicinarsi alle porte d’ingresso delle abitazioni che si affacciano sul pianerottolo come per capire – attraverso rumori, voci ed eventuali luci – se vi sia qualcuno in casa. Il video sta rimbalzando di chat in chat ed è stato riproposto da decine di utenti sui social.
La Polizia di Siracusa ha disposto accertamenti, una fase di indagine e approfondimento che lascia intendere come la scena ripresa sia effettivamente avvenuta all’interno di un condomino del capoluogo aretuseo. Alcuni elementi, come ad esempio le particolari piastrelle del pavimento, forniscono altri dettagli che avrebbe permesso di confermare ulteriormente l’identificazione dello stabile, uno dei complessi più grandi della città.
Non risulta, al momento, la commissione di alcuna effrazione o furto. Se, insomma, quello era lo scopo, non è stato portato a termine.

Le forze dell’ordine raccomandano sempre grande prudenza nell’aprire la porta a sconosciuti o persone che si presentano sotto false identità. Nei giorni scorsi diverse le persone anziane vittime in provincia della truffa dei finti carabinieri e del finto avvocato. In caso di dubbi o sospetti, si invita subito a contattare il 112.




Evade dai domiciliari per fare un giro in auto, arrestato 25enne

Un 25enne è stato arrestato dai Carabinieri di Noto e Avola per evasione.
L’uomo, già in detenzione domiciliare per resistenza a Pubblico Ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere commessi nel 2017, è risultato assente al controllo dei Carabinieri.
Le ricerche hanno permesso di rintracciare il 25enne a bordo della sua autovettura in giro per le vie cittadine.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Abbandono di rifiuti in strada, multa e mezzo sequestrato in via Lido Sacramento

Controlli del Nucleo Ambientale della Polizia Municipale di Siracusa su via lido Sacramento. Agenti appostati per sorprendere chi, purtroppo, continua ad utilizzare terreni non recintati per abbandonarvi rifiuti vari. Una brutta abitudine che non si riesce ad arrestare, specie da quando ha chiuso i battenti il vicino Ccr di Arenaura. Non un alibi e neanche una giustificazione, vale però come dato di fatto.
Tornando alla cronaca, un uomo è stato bloccato dagli agenti questa mattina mentre era intento ad abbandonare materiale di risulta nei pressi di un terreno già macchiato da altri abbandoni. L’uomo è stato identificato e sanzionato. Sequestro anche il mezzo utilizzato per il trasporto dei rifiuti, in quanto risultato sprovvisto della obbligatoria copertura assicurativa.




Corruzione all’Ispettorato del Lavoro, non luogo a procedere per Barbera e Donato

Non luogo a procedere per il consulente del lavoro Giuseppe Barbera e per l’imprenditore Michele Donato, rappresentante legale dell’istituto di vigilanza KGB Security perchè “il fatto non sussiste”. Lo ha disposto il Tribunale di Siracusa nel procedimento nato dall’inchiesta che a dicembre del 2022 portò all’arresto del direttore dell’Ispettore Territoriale di Siracusa con l’accusa di corruzione, concussione e rivelazione di segreto d’ufficio. Secondo l’ipotesi investigativa, il consulente del lavoro e l’imprenditore avrebbero assicurato l’assunzione del personale segnalato dal dirigente dell’Ispettorato.
Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Attilio Floresta, Verano Malvasi e Pietro Nicola Granata, ha però offerto una convincente e provata lettura dei fatti e delle circostanze contestante, facendo emergere l’estraneità di Barbera e Donato, insieme all’azienda di sicurezza, dalle accuse mosse. Da qui il non luogo a procedere, come era stato richiesto anche dai pm.
Rinviato a giudizio, invece il dirigente dell’Ispettorato del lavoro, Michelangelo Trebastoni. E’ peraltro emerso un presunto abuso costrittivo nei confronti di Donato e Barbera. Quest’ultimo diventa ora parte offesa nell’ambito del procedimento giudiziario in corso e annuncia azioni risarcitorie, alla luce delle gravi ripercussioni che la vicenda ha causato alla sua vita professionale. “Ho sempre agito nel massimo rispetto delle regole ed ho avuto massima fiducia nella Magistratura che ha saputo ristabilire la verità dei fatti”, spiega il consulente del lavoro.




Ai domiciliari minaccia e maltratta il padre, finisce in carcere 24enne

Un pregiudicato di 24 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Siracusa in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare del Tribunale di Palermo.
L’uomo, già agli arresti domiciliari presso l’abitazione del padre per violazione della normativa sugli stupefacenti, ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale, ha più volte minacciato e maltrattato il genitore, pertanto è stato segnalato all’Autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento di aggravamento a seguito del quale il 24enne è stato trasferito presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa.