Floridia. Violenta rissa nella notte, tre giovani arrestati e un minore denunciato

Una violenta rissa, la scorsa notte, ha reso necessario l’intervento dei carabinieri della Tenenza di Floridia, impegnati in un servizio di controllo del territorio. In flagranza di reato sono stati arrestati Christian Forte, floridiano 19 anni, pregiudicato,Michele Guastella, solarinese di 21 anni, con precedenti di polizia, un incensurato di Solarino, 19enne. Denunciato a piede libero, invece, un 17enne di Solarino.
I militari dell’Arma allertati dalla centrale operativa, sono tempestivamente intervenuti sul posto, riuscendo con non poca difficoltà a separare i giovani che si picchiavano. Difficoltoso sedare gli animi.  I carabinieri hanno appurato che la rissa ha visto fronteggiarsi i 4 giovani divisi in due gruppi contrapposti. Si sono aggrediti a vicenda con calci e pugni e finanche con l’utilizzo di un bastone di 70 cm. La rissa sarebbe scaturita da dissidi riguardanti una relazione sentimentale, ormai conclusa, riguardante uno dei giovani con la sorella di un altro.  I contendenti hanno riportato a causa della violenta lite, contusioni e abrasioni di lieve entità.
I 3 arrestati al termine delle incombenze di rito sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo.




Auto in fiamme in via Guardi: pochi giorni fa intimidazione al giornalista Scariolo

Un incendio di probabile origine dolosa ha gravemente danneggiato un’auto posteggiata in via Francesco Guardi. Erano da poco passate le 19 quando è arrivata la chiamata al centralino dei Vigili del Fuoco. Pochi giorni fa,sempre in quella zona, era stata data alle fiamme l’auto del giornalista siracusano Gaetano Scariolo. I due atti incendiari non sarebbero collegati ma l’inquietante coincidenza non sarà sfuggita agli investigatori.
Nella centrale area, nei pressi di viale Tica, cresce la preoccupazione tra i residenti, colpiti da una simile escalation.




Siracusa. Distributori automatici h24, un sequestro e 120.000 euro di sanzioni

Polizia Amministrativa e sociale della Questura di Siracusa insieme alla Municipale di Siracusa hanno operato una serie di controlli in 6 esercizi commerciali aperti h24, attraverso distributori automatici di bevande. In una delle attività controllate, hanno constatato il mancato funzionamento del sistema di rilevamento dei dati anagrafici dell’utilizzatore attraverso sistemi di lettura ottica dei documenti. L’apparecchio in questione consentiva, pertanto, la vendita di bevande alcoliche anche a minorenni. Il distributore automatico è stato sottoposto a sequestro e il titolare denunciato.
I controlli hanno consentito di accertare che i distributori installati, 6 in tutto, consentivano la distribuzione delle bevande alcoliche oltre la mezzanotte, ciò in violazione della norma che vieta la vendita di bevande alcoliche dalle ore 24 alle ore 6 del mattino. Ai titolari dei distributori sono state contestate violazioni amministrative che prevedono per ogni apparecchio 20.000 euro di sanzione pecuniaria, per un totale di 120.000 euro.




Spaccio di marijuana, ai domiciliari 22enne di Augusta bloccato in via Roma dai carabinieri

Ai domiciliari presunto spacciatore. I carabinieri della Compagnia di Augusta hanno arrestato Francesco Bandiera, 22 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici. I militari del Nucleo Radiomobile hanno sorpreso il giovane in via Roma. Mentre era in sella ad una bicicletta, si sarebbe avvicinato ad autovettura cedendo al giovane che ne era alla guida una dose di marijuana, dietro il compenso di 5 euro. Successivamente, nel corso della perquisizione domiciliare presso l’abitazione di Bandiera, i carabinieri hanno rinvenuto ulteriori 65 grammi dello stesso stupefacente. Bandiera è stato dichiarato in arresto e, su disposizione del Pm di turno presso la Procura della Repubblica di Siracusa, accompagnato presso la propria abitazione per restarvi in regime di arresti domiciliari.




Conclusione indagini per l’uomo alla guida dell’auto che travolse e uccise Gabriele e Manuel

Alla guida della sua auto dopo aver bevuto, invadendo la corsia opposta, correndo e, dopo l’incidente, fuggendo anzichè prestando soccorso. Questo il quadro che gli inquirenti hanno ricostruito.  Conclusione indagini per omicidio stradale e omissione di soccorso notificato a Giuseppe Di Giovanni, 33 anni, alla  guida dell’auto che ha travolto il 19 febbraio notte Gabriele e Manuel, i due ragazzini di Noto morti a causa del terribile impatto mentre si trovavano a bordo di uno scooter. Dopo la tragedia, Di Giovanni e il fratello 30enne, in auto con lui, sono fuggiti, salvo decidere successivamente di costituirsi, adducendo, come motivazione, “la paura”. Sull’auto, una Golf Volkswagen sono state effettuate nei mesi scorsi accurate perizie. La Scientifica ha eseguito rilievi certosini. La ricostruzione effettuata dagli inquirenti della dinamica dell’incidente parla di una velocità di 110 chilometri orari, di notte, laddove avrebbe dovuto percorrere il tratto a 50 chilometri orari. Avrebbe, inoltre, invaso l’opposta corsia di marcia, scontrandosi nella parte anteriore destra dell’autovettura con il ciclomotore Piaggio Vespa su cui viaggiavano i due ragazzi, sbalzati in aria e poi piombati contro il suolo, con un impatto  fatale per entrambi. Tra i gravi elementi indiziari acquisiti dagli investigatori, anche la conferma dell’assunzione di sostanze alcoliche nel corso della serata prima dell’incidente fatale.




Autista di bus granturismo denunciato: alla guida nonostante perdita di gasolio

L’autista di un autobus granturismo, adibito a noleggio con conducente, è stato denunciato dalla Polizia Provinciale alla Procura di Siracusa. Seppur a conoscenza che il veicolo perdeva una cospicua quantità di gasolio – secondo quanto ricostruito dalla polizia provinciale – piuttosto che richiedere un intervento di assistenza sul posto, si sarebbe messo ugualmente in marcia e per circa sei chilometri, lungo le strade provinciale 19 e 35, ha sversato una striscia di gasolio che ha messo a serio rischio l’incolumità pubblica.
Per eliminare il pericolo stradale che dal centro abitato di Noto terminava all’interno di un piazzale di una nota officina sulla strada statale 115, si è reso necessario l’intervento di una ditta specializzata che ha proceduto alla bonifica del tratto stradale.

foto archivio




L’incendio alla panineria di Priolo, indagini lampo: arrestato 20enne di Siracusa

Arrestato,al termine di veloci indagini, il presunto autore dell’incendio che ha danneggiato, due notti fa, una panineria di Priolo. Si tratta di un siracusano di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine. Dovrà rispondere di danneggiamento a seguito di incendio aggravato. Il giovane avrebbe appiccato il fuoco al chiosco adibito a panineria. Il rogo è stato spento dai vigili del fuoco. I rilievi effettuati subito dopo non hanno lasciato dubbi sull’origine dolosa delle fiamme. Nel corso delle indagini avviate, gli agenti del commissariato hanno acquisito  immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. Da queste sarebbe emersa la presenza dell’uomo sul luogo. E’ stato poi rintracciato in casa sua. Dopo le incombenze di rito, è stato accompagnato nel carcere di Cavadonna.




Droga, arrestato presunto pusher sorpreso con 300 grammi di hashish

Detenzione ai fini di spaccio di droga. Arrestato dagli agenti del commissariato di Augusta Antonio Corrado Cannarella, 38 anni, già noto alle forze dell’ordine. Il presunto spacciatore è stato trovato in possesso di 300 grammi di hashish. E’ stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Cgil, Cisl e Uil al tavolo del prefetto: “Siamo distanti, serve maggiore dialogo”

Prove di “conciliazione” fra il prefetto e le organizzazioni sindacali. Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato Luigi Pizzi questa mattina dopo il provvedimento prefettizio di qualche settimana fa sulla impossibilità di svolgere manifestazioni nell’area industriale. I tre segretari Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò, al termine dell’incontro, hanno ribadito la distanza emersa fra le posizioni, “anche se – sottolineano i segretari di Cgil, Cisl e Uil – è stato quantomeno instaurato un dialogo. In merito all’ordinanza, il prefetto difende la legittimità del provvedimento, noi diamo una lettura sociale che va nella direzione contraria – ribadiscono Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò -, tuttavia al di là del confronto netto, siamo entrati nel merito delle questioni anche per capire da dove scaturiscano le tensioni. In sostanza, confidiamo sul fatto, fermo restando la differenza di vedute, di avviare un ragionamento secondo il quale sia possibile affrontare il tema degli appalti a monte, per evitare il ripetersi di tensioni”. Cgil, Cisl e Uil, dunque, auspicano un nuovo dialogo con il prefetto Pizzi “perché il tema degli appalti è la madre di tutte le battaglie e pur rimanendo fermi su posizioni che oggi sono alquanto lontane, siamo riusciti a parlarne e chissà che dal dialogo non emergano soluzioni al vero motivo per cui scaturiscono le tensioni sull’area industriale. Una cosa è certa: continueremo a chiedere interlocuzioni e sollecitazioni alla prefettura, poiché siamo convinti che questa posizione ferma da parte del prefetto complichi le cose anziché risolverle. E noi chiediamo di risolvere un problema che rischia di diventare sociale”.




Siracusa. Operazione “By Catch”: sequestrato prodotto ittico, multa per 25mila euro

E’ stata battezzata “By Catch” l’operazione avviata il 20 maggio scorso e disposta dalla Direzione Marittima di Catania. In campo anche uomini e mezzi della capitaneria di Porto di Siracusa. Obiettivo principale dell’operazione è stato il controllo specifico sulle attività di pesca, detenzione e commercializzazione del pesce spada e del tonno rosso. Attenzioni puntate anche al contrasto della pesca illegale di novellame e di specie vietate.
A tutela dei consumatori sono stati effettuati controlli mirati in mare, ai punti di sbarco e presso pescherie e ristoranti della provincia.
Sono stati 73 i controlli effettuare su strada, in pescherie, ristoranti, punti di sbarco ed Area Marina Protetta del Plemmirio.
Per le violazioni amministrative accertate sono state elevate sanzioni pari a 25.500 euro per mancanza di tracciabilità e per commercializzazione di tonno rosso senza la prevista documentazione (D.D.T., fattura, EBCD), oltre che per pesca di esemplari di ricci di mare in periodo in cui è vietato dalla normativa vigente (maggio/giugno) e pesca di mitili all’interno del porto Grande di Siracusa.
Il prodotto ittico in questione è stato sequestrato, evitando che finisse sulle tavole dei consumatori. Lo stesso, a seguito di visita organolettica da parte di personale veterinario appartenente all’Asp di Siracusa, è stato destinato alla distruzione, poiché di dubbia provenienza. Gli esemplari di ricci di mare invece, ritrovati ancora vivi, sono stati rigettati in mare.