Rimorchio a fuoco nella notte sulla statale 114: c

Rimorchio a fuoco nella notte all’altezza dello svincolo di Augusta lungo la strada statale 114. Intervento dei vigili del fuoco di Augusta. I soccorritori hanno spento l’incendio. Sul posto anche la polizia stradale e il personale dell’Anas. Nessuna grave conseguenza, per fortuna, ai danni del conducente del mezzo pesante. Da verificare la dinamica esatta dell’accaduto.

 




Fuoco ed esplosione in una panineria ambulante: indaga la polizia. IL VIDEO

Indagini della polizia dopo l’incendio, seguito da esplosione di una bombola del gas, che ieri ha distrutto una panineria ambulante di via Labriola, ad Avola. L’allarme è scattato alle 19,30. Sul posto, i vigili del fuoco per le operazioni di spegnimento. Subito dopo, l’esplosione della bombola di gpl utilizzata. Coinvolti un vigile del fuoco e il proprietario dell’attività ambulante, condotti in ospedale. Le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni.




La scomparsa di Emanuele Nastasi: nuovi elementi, riaperte le indagini

Sono state riaperte le indagini sulla scomparsa di Emanuele Nastasi. Lo ha deciso la Procura di Siracusa alla luce dei nuovi elementi raccolti dai carabinieri della compagnia di Noto. Il 4 gennaio del 2015 venne ritrovata a Pachino la Panda di colore azzurro dell’allora 34enne, completamente bruciata. Ma di Nastasi nessuna traccia. Un presunto caso di lupara bianca. Non a caso oggi si parla di ipotesi di omicidio e soppressione di cadavere.
I sopralluoghi effettuati dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Noto, su disposizione del sostituto Gaetano Bono, che dirige l’indagine coordinata dal procuratore Fabio Scavone, hanno fatto venire alla luce nuovi elementi ritenuti “interessanti” ed adesso al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.

Le immagini delle ricerche (2015)




Arrestato in Germania latitante siracusano: Quattrocchi era ricercato per rapina violenta

E’ stato arrestato ad Amburgo, in Germania, il latitante siracusano Salvatore Quattrocchi. La Squadra Mobile di Siracusa ed il Servizio Centrale Operativo, con il coordinamento della Procura di Siracusa, da tempo avevano avviato approfondimenti investigativi sul conto del 34enne che si era sottratto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina aggravata e traffico di sostanze stupefacenti.
La rapina, in particolare, perpetrata nel mese di novembre 2016, era stata posta in essere con efferatezza. Quattrocchi, difatti, in concorso con altri 3 soggetti già arrestati, con il volto travisato ed armato di pistola, avrebbe fatto irruzione in una gioielleria. Nell’occasione, il gioielliere era stato minacciato con l’arma, malmenato con calci e pugni e colpito con il calcio della pistola. I malfattori si erano impossessati di gioielli per un valore di circa settantaquattro mila euro.

IL VIDEO DELLA RAPINA COMMESSA A SIRACUSA

L’attività investigativa cseguente, oltre ad evidenziare la responsabilità del latitante per la rapina, aveva consentito anche di acquisire elementi probatori di reità a suo carico per l’acquisto, il trasporto e lo spaccio di stupefacenti di tipo marijuana e cocaina.
Il monitoraggio di persone a lui vicine ed un laborioso lavoro di analisi delle fonti aperte hanno consentito alla polizia italiana di individuare in Germania, nei pressi di Amburgo, la località nella quale il latitante si era rifugiato, comunicando il dato alla polizia tedesca.




Siracusa. Tragico incidente stradale, muore 17enne in viale Scala Greca: indagine della Procura

Siracusa si è svegliata sotto shock, ancora una giovane vita spezzata. Un 17enne, Simone Geracitano, ha perduto la vita nella notte in un incidente autonomo avvenuto lungo viale Scala Greca, all’altezza dell’incrocio con via Modica. Simone, questo il suo nome, era alla guida della sua moto quando, per cause ancora in fase di accertamento, avrebbe perduto il controllo scivolando sull’asfalto e finendo per sbattere – secondo una prima ricostruzione – contro un tabellone a bordo strada.
Per lui, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Sul posto la Polizia Municipale e l’ambulanza del 118. In ospedale tutto il dolore della famiglia e degli amici. E’ famiglia nota quella di Simone, stimata ed apprezzata nel mondo della scuola e dell’insegnamento.La Procura ha aperto un’ indagine. Tra gli aspetti da verificare, il corretto posizionamento della palina della  fermata Ast contro cui il ragazzo avrebbe sbattuto. A dirimere questo aspetto sarà la Motorizzazione di Catania che autorizza i percorsi bus a Siracusa e le fermate.

foto archivio




Sequestro da 40 milioni di euro ad imprenditore siracusano

Su proposta della Procura della Repubblica di Catania, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico), hanno eseguito un sequestro beni per un valore complessivo di 40 milioni di euro riconducibili all’amministratore di Unigroup Spa. 
Il patrimonio sequestrato oggi dalle Fiamme Gialle etnee – per un valore di circa 40 milioni di euro – è costituito da 2 fabbricati (tra i quali una villa di 10 vani con piscina situata a Siracusa), 32 rapporti bancari, un bene mobile registrato (un’autovettura del valore commerciale all’acquisto di circa 50.000 euro) e diverse società di ingrosso e somministrazione di generi alimentari, bevande e bibite alcooliche e analcooliche tra Melilli, Siracusa e Fontane Bianche.




Fabbricava documenti di identità falsi: un anno e 5 mesi per un 33enne

Possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. E’ l’accusa di cui deve rispondere Sebastiano Canto, 33 anni, di Avola. A suo carico, un ordine di carcerazione in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania, eseguito dagli agenti del locale commissariato.
L’uomo deve scontare la pena residua di un anno, cinque mesi e venti giorni di detenzione, nonché il pagamento di una multa.




Siracusa. Lavoro in nero, ispezioni in aziende agricole, edili, pasticcerie e panifici: sospese 10 attività

Controlli serrati dei carabinieri, con il Nucleo Ispettorato del Lavoro e d’intesa con il dirigente del dell’Ispettorato del Lavoro . Hanno riguardato, nel dettaglio 25 attività  nei comuni di Palazzolo Acreide, Avola, Rosolini, Floridia, Noto, Pachino, Francofonte e Siracusa. Sotto la lente di ingrandimento dei Carabinieri appartenenti al Comparto di specialità dell’Arma dei Carabinieri, le imprese edili ed agricole, nonché alcune case di riposo, panifici, pasticcerie e ditte di impiantistica industriale.
Sono stati 28 su 104 i lavoratori occupati in nero e sono in corso approfondimento per le posizioni assicurative, contributive e retributive di 54 dipendenti.
Per 10 attività imprenditoriali è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività, per avere individuato “in nero” più del 20% della forza lavoro complessiva; si tratta di due cantieri edili ed un panificio a Rosolini, un supermercato, una casa di riposo ed una ditta di impiantistica ad Avola, una impresa agricola a Palazzolo Acreide, un cantiere edile a Noto, un cantiere edile a Pachino ed una pasticceria a Floridia.
A sottolineare la particolare attenzione dello Stato, nel contrasto del lavoro nero, il recente aumento delle sanzioni previste dall’art. 1 comma 445, lett. e) della Legge 30 dicembre 2018 , n. 145 (c.d. legge di Bilancio), che ha inasprito ulteriormente le sanzioni, incrementandone gli importi del 20%. Dall’inizio di quest’anno è infatti prevista una sanzione fino a € 10.800 per ogni dipendente occupato in nero per un periodo massimo di 30 giorni. La sanzione arriva ad € 43.200 per ogni dipendente occupato in nero per periodi superiori a 60 giorni.
Nei confronti di 7 datori di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia in stato di libertà per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, che riguardano l’omessa dotazione delle cinture di sicurezza ai manovali edili che lavorano in quota, la mancata nomina del coordinatore per la sicurezza e la mancata sottoposizione a visita medica di alcuni dipendenti.
In tutti i casi sono state impartite opportune prescrizioni ai datori di lavoro, col fine di far ripristinare le condizioni di sicurezza poste a tutela dei lavoratori.
Ed ancora, nei confronti di 2 titolari di imprese, è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa per violazione dell’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori, per avere utilizzato sistemi di videosorveglianza senza preventivo accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.
In sede di accesso ispettivo, come provvedimento di immediata efficacia, è stata disposta l’immediata cessazione del funzionamento degli impianti, che consentivano il controllo a distanza dell’operato dei dipendenti, fornendo nel contempo le indicazioni necessarie per la regolarizzazione.
Infine, un datore di lavoro di Francofonte è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per non essersi prestato alle indagini dell’Ispettorato del Lavoro (violazione dell’art. 4 della legge 628/61).
Le sanzioni amministrative irrogate ammontano a 105.600 euro e le ammende contestate ammontano a oltre 37.000 euro.
Sono in corso accertamenti in materia di contrasto al caporalato nel comparto agricolo, in considerazione del particolare aumento degli stranieri provenienti da altre regioni, in concomitanza con l’incremento dell’attività produttiva.
In tal senso, i controlli dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro saranno particolarmente intensificati perché lo sfruttamento di manodopera, di cui all’articolo 603 bis del codice penale, nuoce all’economia di mercato, danneggiando gli imprenditori onesti.




Scarti di arance destinati ad azienda agricola: sequestrati, non idonei al consumo animale

Pastrazzo di arance destinato all’alimentazione di ovini di un’azienda agricola lentinese, ma non idoneo ad essere utilizzato come alimento per animali. Lo trasportava un uomo, a bordo di un furgone, bloccato dagli agenti del commissariato di Lentini. Si tratta del furgone di una nota ditta catanese. Gli operatori di polizia, insieme al personale dell’Asp, hanno accertato che tale scarto non sarebbe stato adeguato all’uso per cui stava raggiungendo l’azienda agricola lentinese. Il prodotto è stato sottoposto a sequestro insieme al mezzo che lo trasportava.




Telefonino alla guida e niente cinture di sicurezza: ancora alto il numero di infrazioni

Continuano i controlli in borghese da parte della Polizia Municipale di Siracusa. E’ una delle azioni del piano straordinario messo in campo nei mesi scorsi per estirpare alcune delle peggiori (e pericolose) abitudini alla guida. A bordo di scooter, gli ispettori della Municipale si muovono nel traffico.
Anche nel mese appena trascorso, aprile, restano costanti i numeri relativi alle infrazioni. Insomma, non c’è ancora un calo percentuale, come dire che la battaglia è ancora lunga. Così, su 149 veicoli fermati per controlli, in 105 casi sono stati elevati dei verbali.
L’infrazione più diffusa? Resta quella dell’uso del telefonino alla guida: 52 multe. C’è poi la sanzione amministrativa per la mancanza di documenti (30) e quindi il mancato uso delle cinture di sicurezza (23).
Tre veicoli sono stati sequestrati dalla Municipale perchè sprovvisti di assicurazione; una patente ritirata.
“Avvertiamo un maggiore apprezzamento della comunità verso questa nostra azione purtroppo, però, non diminuiscono ancora le infrazioni. Restiamo comunque fiduciosi di poter vedere a breve più diligenza, più sicurezza e meno multe grazie alla consapevolezza che non c’è più tolleranza verso certi atteggiamenti alla guida”, spiega il comandante della Polizia Municipale, Enzo Miccoli.

foto da utente facebook