Siracusa. Una rapina e quattro furti: arrestati presunti “Bonnie e Clyde”

Una rapina e quattro furti. Ne sono ritenuti responsabili Corrado Navarra, 48 anni , siracusano e Camilla Eusepi, 28 anni, di Pesaro, già detenuti. I due presunti “Bonnie e Clyde” avrebbero perpetrato la rapina e i furti contestati tra giugno e agosto 2018 a Siracusa, ai danni di attività commerciali.
L’episodio più grave contestato risale allo scorso 27 giugno, quando la donna, fingendosi una prostituta, sarebbe riuscita a convincere un uomo ad appartarsi con lei in una traversa vicino alla stazione ferroviaria di Siracusa. A quel punto sarebbe intervenuto Navarra che,col viso parzialmente travisato, avrebbe minacciato l’uomo con un oggetto metallico, facendosi consegnare il cellulare e il denaro contenuto nel portafogli.
Le indagini svolte dalla Squadra Mobile, su direttive del Sostituto Procuratore Marco Dragonetti e con il coordinamento del Procuratore Aggiunto,Fabio Scavone,  hanno permesso di acquisire gravi elementi indiziari circa l’attribuzione del fatto ai due indagati.
Nella medesima ordinanza vengono, inoltre, esaminati quattro episodi di furto commessi ai danni di esercizi commerciali della città, due dei quali contestati in concorso a entrambi i soggetti e gli altri due esclusivamente alla donna. Le immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali non lascerebbero dubbi, avendo immortalato i due mentre portavano via capi di abbigliamento, orologi del valore di diverse migliaia di euro, approfittando di un momento di distrazione dei commessi.




Siracusa. Spaccio in via Italia 103, droga nel pozzetto della rete elettrica: un arresto

Arresto in flagranza di reato per Luigi Cacciatore, 25enne con precedenti di polizia. I Carabinieri lo hanno sorpreso mentre cedeva sostanze stupefacenti ad assuntori locali nei pressi di una palazzina di via Italia 103. Nel momento in cui sono intervenuti per bloccarlo, ha tentato di allontanarsi dal luogo dove teneva nascosto lo stupefacente. Tuttavia i Carabinieri lo avevano già visto mentre cedeva droga ad un assuntore locale pertanto hanno immediatamente recuperato lo stupefacente nascosto in un pozzetto della rete elettrica. Sono state recuperate complessivamente 19 dosi di marijuana e 18 dosi di cocaina, confezionate singolarmente e pronte per lo spaccio, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestatoè stato sottoposto agli arresti domiciliari così come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.
Poco dopo, durante i controlli alla circolazione stradale, i militari dell’Arma hanno controllato un 27enne alla guida del suo veicolo, che sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di due involucri contenenti rispettivamente 16 grammi di hashish e 31 grammi di marijuana, entrambi celati all’interno di uno zainetto. Lo stupefacente è stato sequestrato mentre il giovane siracusano è stato denunciato a piede libero per detenzione ai fini di spaccio.




Avventura a lieto fine: 8 ragazzini si perdono fuori Francofonte, trovati e soccorsi

Volendo forse emulare le gesta di famosi film d’avventura, un gruppetto di 8 bambini di Francofonte di età compresa tra gli 11 e d i 14 anni, nel pomeriggio di ieri si sono inoltrati nella folta vegetazione che costeggia il torrente Canale, a circa 2 km dal centro abitato.  
Ma al calar delle tenebre hanno smarrito la strada del ritorno. Senza perdersi d’animo, hanno chiesto aiuto al 112. Raccontando particolari del luogo, i carabinieri sono riusciti ad individuare la località in cui si erano rintanati, in una profonda gola naturale.
Arrivati sul posto, hanno prestato il primo soccorso e poi hanno aiutato i ragazzini a risalire lo stretto costone dal quale un paio di ore prima erano scesi. Li hanno poi condotti in caserma a Francofonte: ad attenderli, il caldo abbraccio dei genitori.




Colpo in banca da 4.000 euro, arrestati i presunti autori della rapina alla Mps di Lentini

Sono stati arrestati i due presunti autori della rapina dello scorso 7 gennaio ai danni della banca Mps di Lentini. Al termine delle indagini coordinate dal sostituto Gaetano Bono e dirette dal procuratore Scavone, eseguita la misura di custodia cautelare in carcere per Marco Sortino e Francesco Liberto.
Alle 10.00 del 7 gennaio, due malviventi travisati (uno con parrucca e l’altro con scalda collo), facevano irruzione all’interno dei locali della banca, in piazza della Resistenza. Sotto la minaccia di due taglierini di colore arancione, tenevano in ostaggio alcuni clienti ed il personale, compreso il direttore. Riuscivano ad impossessarsi di 4.000 euro circa, in contanti, posti nelle due casse.
Sortino già a febbraio era stato fermato perché gravemente indiziato di aver commesso la rapina insieme a
Liberto: i due stavano cercando di fuggire al nord Italia e rendersi così irreperibili. Tuttavia, nonostante il gip avesse convalidato il fermo dei due pregiudicati, confermando i gravi indizi di colpevolezza per ambedue, disponeva invece l’immediata scarcerazione per Sortino per via di un quadro indiziario non univoco per la conferma della misura cautelare in carcere.
Le successive indagini hanno permesso di individuare nuovi ed ulteriori elementi che hanno indotto la magistratura a decidere per la carcerazione




Siracusa. A spasso in piazza Santa Lucia con una pistola clandestina: denunciato

E’ stato denunciato da agenti delle Volanti un 42enne siracusano. Lo hanno sorpreso nei pressi di piazza Santa Lucia, nel centrale rione della Borgata, con addosso una pistola clandestina. Fermato per un controllo dai poliziotti, è stato trovato in possesso dell’arma. Non è chiaro per quale ragione andasse in giro con la pistola, su questo aspetto indagini in corso.




Avola. Ai domiciliari per atti persecutori ma gira in moto sotto casa della ex: in carcere

E’ stato condotto in carcere un 25enne avolese accusato di atti persecutori nei confronti della sua ex convivente. Nonostante fosse già sottoposto agli arresti domiciliari, approfittando di un’autorizzazione concessagli per sottoporsi ad una visita medica, a bordo di un ciclomotore ha effettuato diversi “passaggi” nei pressi dell’abitazione della donna.
Il gip del Tribunale di Siracusa ha rilevato una condotta ossessiva nei confronti della persona offesa, anche al fine di intimidirla e controllarne i movimenti. Pertanto ha ritenuto opportuno aggravare la misura cautelare
in atto con la custodia in carcere.




Siracusa. Incendio distrugge l’auto dell’ex assessore comunale Dario Abela

L’auto e la moto dell’ex assessore comunale Dario Abela sono state distrutte da un incendio. Pochi i dubbi sulla natura dolosa delle fiamme che nella notte tra lunedì e martedì hanno avvolto i due mezzi, parcheggiati nei pressi dell’abitazione dell’ex responsabile della Polizia Municipale, alla Pizzuta.
Le indagini sono affidate alla Polizia e dovranno fare luce sull’inquietante episodio. Nessuna minaccia era giunta ad Abela, peraltro apprezzato per la sua attività nella giunta Garozzo. Dopo essere stato candidato alle ultime amministrative, nello schieramento di centrodestra, non è impegnato in politica attiva. Si guarda allora anche alla sua attività professionale, è un imprenditore delle ristorazione. Sorpreso ed amareggiato per l’accaduto, Dario Abela evita al momento ogni commento confidando nell’attività degli investigatori.




Siracusa. Controlli a sorpresa in quattro scuderie ippiche: sequestrati farmaci

Quattro scuderie operanti nell’ambito dell’ippodromo di Siracusa sono state sottoposte a controlli dai Carabinieri Forestali del centro anticrimine Natura di Catania-Nucleo Cites, congiuntamente alla sezione operativa dei Carabinieri per i Reati in Danno degli Animali. Attività finalizzate alla prevenzione e repressione delle condizioni di maltrattamento e dell’impiego di farmaci proibiti in ambito sportivo. Sono state effettuate analisi su oltre 60 cavalli presenti in allevamento e destinati alle successive corse al galoppo.
I controlli hanno determinato la redazione di due comunicazioni di notizia di reato inviate alla competente Autorità Giudiziaria, deferendo una persona e sequestrando numerose specialità farmaceutiche, alcune delle quali occultate in luoghi immediatamente adiacenti ad alcune scuderie.
Sono state elevate inoltre contestazioni per illeciti amministrativi per un ammontare di 40.000 € circa.
Analisi di laboratorio sui prelievi effettuati verificheranno eventuali anomalie e irregolarità sulla somministrazione e su eventuali danni agli animali.




Siracusa. Truffa del finto avvocato ad anziani: arrestati padre e figlio

Truffa aggravata ai danni di anziani. La polizia ha eseguito questa mattina l’ordinanza emessa dal Gip della Procura di Siracusa a carico di Antonio e Vincenzo De Martino, padre e figlio di 69 anni e 44 anni, entrambi napoletani, già detenuti a Poggio Reale. I due sono gravemente indiziati di tre episodi di truffa aggravata ai danni di persone ultrasessantacinquenni residenti a Siracusa.
L’attività investigativa, svolta dalla Squadra Mobile di Siracusa, su direttive del Sostituto Procuratore Gaetano Bono e con il coordinamento del procuratore aggiunto Fabio Scavone, è stata avviata a seguito di una serie di truffe, avvenute nel capoluogo  tra i mesi di agosto e dicembre 2018, in danno di donne anziane, note come “truffe del finto avvocato” e accomunate dal medesimo modus operandi.
Secondo lo schema delittuoso, le vittime venivano contattate telefonicamente da un soggetto, che si qualificava come “avvocato” o “maresciallo dei carabinieri” e che riferiva che un loro parente, di solito il figlio o il nipote, si trovava in stato di fermo, per aver causato un grave incidente stradale. I truffatori, tuttavia, paventavano la possibilità di evitare il carcere al loro congiunto, grazie al pagamento immediato di una somma di denaro, che oscillava tra i 5 mila e gli 8 mila euro, e che il “finto avvocato” riscuoteva personalmente, presentandosi a casa delle vittime poche ore dopo.
Decisiva, dunque, per carpire la buona fede del malcapitato di turno, era la perfetta conoscenza dei nominativi e delle abitudini dei familiari delle vittime.
La complessa attività di indagine, basata sulla analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, delle celle telefoniche e dei transiti stradali, ha di permesso di acquisire gravi indizi in relazione a tre distinti episodi, nel corso dei quali i due indagati sarebbero riusciti a farsi consegnare dalle vittime denaro e oggetti preziosi per un valore di oltre 10 mila euro.
Padre e figlio, entrambi napoletani, sarebbero giunti in Sicilia con autovetture prese a noleggio, e avrebbero alloggiato in alberghi di rinomate località turistiche, per poi muoversi nelle diverse province siciliane e perpetrare le loro truffe. Entrambi erano già stati raggiunti da ordinanze analoghe emessa dal Gip di Ragusa per analoghi episodi commessi nella provincia ragusana.




“Lavoro&Dignità”: sindacati, Comuni e associazioni sabato in piazza per il territorio

“Lavoro&Dignità”, Siracusa è pronta a scendere in piazza, sabato 13 aprile, a difesa del territorio con tutte le emergenze ad esso legate. Cgil, Cisl e Uil hanno scelto uno slogan preciso e diretto e questa mattina hanno presentato la manifestazione promossa dalle tre organizzazioni sindacali alla quale hanno aderito decine tra istituzioni, associazioni datoriali, degli studenti, del mondo del sociale, delle imprese. I dettagli della giornata e i punti cardine della piattaforma condivisa sono stati presentati nel salone Cisl “Giulio Pastore” dai tre segretari generali Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò.ù
“Hanno aderito tantissime associazioni, siamo veramente soddisfatti perché l’appello rivolto a tutti è stato raccolto – hanno esordito i tre segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil -, affinché ciascuno svolga il proprio compito. Una manifestazione per il territorio e non contro il territorio attraverso un’alleanza politica e sociale dopo una grande crisi che ha interessato tutti i settori: ognuno dei quali ha pagato e sta pagando tanto, per cui tutti insieme vogliamo rimettere in marcia il territorio. La zona industriale rimane un punto di riferimento occupazionale ma l’industria oggi deve essere eco-sostenibile per la collettività, poi vogliamo accendere i riflettori sulle infrastrutture perché poiché settimane fa abbiamo toccato con mano cosa siano le nostre ferrovie. Pensiamo anche all’autostrada “congelata” Rosolini-Modica e all’ammodernamento della Catania-Ragusa, all’edilizia scolastica. Ecco perché serve un patto e un’alleanza forte con tutti i soggetti interessati, tutta la comunità siracusana affinché ci sia il popolo a manifestare per far sì che i Governi ci ascoltino. E’ una iniziativa promossa da Cgil, Cisl e Uil ma condivisa da tutti per fare ripartire l’economia e dunque la speranza per questo territorio”.
“Siracusa scende in piazza perché vuole far sentire la propria voce – hanno poi aggiunto Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò -; c’è una mortificazione di tanti lavoratori, viene toccata la dignità di ognuno di loro, c’è un territorio “ingessato” ed è fortemente penalizzato e bloccato. Vogliamo essere ascoltati, è tempo che alla nostra voce si dia seguito con i fatti perché sinora non sono date risposte appropriate. Questo territorio ha tutti gli anticorpi per reagire se ci permetteranno di farlo. E sarebbe opportuno – hanno concluso i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – che ognuno di noi faccia la sua parte; noi ci stiamo mettendo la faccia, abbiamo l’esigenza, così come recita il nostro slogan, di creare un lavoro dignitoso. Siracusa ha tanti progetti finanziati o in fase di finanziamento ma non si è riusciti a dare seguito attraverso appalti e dunque cantieri al via: chi ha responsabilità di governo si deve mettere in moto perché se non lo farà e dunque non darà seguito a questa nostra mobilitazione, possiamo solo aggiungere che questa sarà la prima di una serie di interventi ma di maggiore forza e portata”.
Alla conferenza stampa sono poi intervenuti il sindaco di Siracusa, Francesco Italia (“questo è il momento di fare squadra e non contrapporsi e noi ci saremo”), il vicepresidente regionale di Anci Paolo Amenta (“bisogna pretendere le riforme per i Comuni e gli enti locali, sburocratizzare tutto e andare avanti con le mobilitazioni, a Palermo e a Roma se necessario oltre che a difesa del territorio”), Arturo Linguanti e Simona Falsaperla (“il mondo delle imprese non può non essere al fianco delle organizzazioni sindacali perché nel Mezzogiorno ci sono troppi ritardi, a Torino si protesta per la Tav, qui lo faremo per le numerose emergenze”) in rappresentanza del mondo delle imprese e Marilena Miceli (“oggi i Comuni non riescono a dare risposte alla propria gente perché mancano gli interlocutori con chi ci governa, quindi è giusto farsi sentire”), sindaco di Canicattini in rappresentanza dei Comuni della zona montana.