Siracusa. Spara all’auto dell’ex fidanzata, arrestato 29enne

Nella serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa sono intervenuti in via Algeri. Una giovane donna aveva rinvenuto poco prima la propria autovettura raggiunta da un proiettile da arma da fuoco. Gli immediati accertamenti effettuati dai militari hanno permesso di appurare come l’autore del danneggiamento potesse essere l’ex fidanzato della donna, Antonino Fortezza. Il 29enne è stato dopo poco individuato presso la propria abitazione, poco distante da quella della vittima. Alla vista dei Carabinieri, impossessatosi di uno scooter, tentava di darsi alla fuga investendo anche uno dei militari intervenuti a cui, fortunatamente, provocava solo lievi lesioni.
Si è consegnato poco dopo accompagnato dal legale di fiducia, presso gli uffici della caserma di viale Tica. Le ulteriori indagini poste in essere dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, permettevano di appurare come lo stesso, presumibilmente non accettando la fine della storia sentimentale con la donna, si fosse reso responsabile, negli ultimi tempi, di una serie di reiterati episodi di minaccia, maltrattamenti ed atti intimidatori posti in atto nei confronti della ex fidanzata che, proprio nella giornata di ieri, era dovuta ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale Umberto I, dopo che era stata fisicamente aggredita dal Fortezza a seguito dell’ennesimo confronto verbale nato tra i due. Inoltre, i militari dell’Arma, a seguito di perquisizione domiciliare, rinvenivano una pistola Beretta cal. 9 corto con matricola abrasa, che l’uomo ammetteva di detenere illegalmente presso la propria abitazione. L’arma, sottoposta a sequestro, sarà sottoposta ad accertamenti tecnici per verificare se possa essere la stessa con cui il Fortezza avrebbe sparato all’autovettura dell’ex fidanzata mentre era parcheggiata nei pressi della sua abitazione. L’uomo pertanto, dichiarato in arresto per atti persecutori, lesioni personali, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e detenzione illegale di arma clandestina, nella nottata è stato tradotto presso la casa circondariale di Cavadonna.

Foto dal web




Siracusa. Palo dell’illuminazione pubblica si schianta al suolo, nessun ferito

Un palo dell’illuminazione pubblica è caduto in via dell’Olimpiade, poco prima del palazzetto dello sport. Sul posto i Vigili del Fuoco ed i Vigili Urbani. Traffico rallentato nell’area per i controlli e gli accertamenti del caso. L’elemento di pubblica illuminazione verrà sostituito dalla ditta che si occupa del servizio. Da definire le cause che hanno portato al cedimento.
Al momento della caduta, attorno alle 10.30, fortunatamente nessun mezzo si trovava a passare in quel tratto, solitamente trafficato.




Francofonte si è fermata per l’ultimo saluto ad Antonella Frazzetto

Francofonte si è fermata. E non solo per il lutto cittadino proclamato dal sindaco Daniele Lentini. Si è fermata a prescindere, perché Antonella Frazzetto, dirigente scolastica del “Dante Alighieri” e giornalista, era conosciuta e apprezzata da tutti. La testimonianza si è avuta oggi pomeriggio, in occasione dell’ultimo saluto dopo la prematura scomparsa avvenuta sabato, quando nella Chiesa Madre di Francofonte non c’era più posto, non solo all’interno della stessa ma sul sagrato e il piazzale adiacente. C’erano gli alunni, i dirigenti scolastici, colleghi giornalisti, amici e familiari ma soprattutto le istituzioni. Che hanno reso omaggio a “una grande donna, madre e dirigente”, così come sottolineato anche dal sacerdote durante l’omelia e soprattutto dal marito, il collega Angelo Lo Presti che non ha lasciato per un istante le figlie Alice ed Eva, strette sotto il suo abbraccio, oltre che quello simbolico di tutta una comunità che da giorni è rimasta incredula ma sempre in rigoroso silenzio e con grande garbo e rispetto verso la famiglia. Proprio come sottolineato dallo stesso Angelo Lo Presti, al termine di tutte le testimonianze in chiesa, che con grande forza e coraggio (davvero ammirevoli oltre quel sorriso contagioso che era tipico della cara Antonella) in chiusura e con voce rotta dall’emozione ha esclamato: “E adesso Antonella vi saluta tutti”.




Operazione Opera dei Pupi: “avvertimenti” col fuoco, gli ordini partivano dal carcere

Si chiama “Opera dei pupi” l’operazione che ha condotto gli agenti del commissariato di Pachino, alle prime luci dell’alba, ad eseguire cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti accusati, a vario titolo, della commissione di alcuni atti intimidatori perpetrati ad ottobre e novembre dello scorso anno a Pachino.
Si tratta di Renato Boager, 54 anni, attualmente detenuto a Paola, in provincia di Cosenza; Antonio Piazzese, 41 anni, residente a Rosolini, già ai domiciliari; Corrado Caruso, 43 anni, detenuto nel carcere di Cavadonna; Maria Caruso, 57 anni, di Rosolini e Cristian Rubbera, 28enne rosolinese.
Gli ordini di carcerazione sono stati richiesti dalla Procura della Repubblica di Siracusa e accolti dal gip del Tribunale dopo che gli inquirenti hanno svolto accurate indagini ed hanno raccolto precisi riscontri probatori a carico degli arrestati. Importante il contributo fornito da alcuni filmati di videosorveglianza. 
Il nome scelto per l’operazione del commissariato di Pachino prende spunto dal ruolo di Boager che – seppur in carcere – sarebbe stato il “puparo”, capace di muovere i fili e le pedine in un piano di vendetta verso il fratello (per pregressi rancori, ndr) divenuto negli anni quasi ossessione. Gli ordini del puparo partivano anche dal carcere dove Maria Caruso, detta Antonella, sarebbe riuscita a far arrivare pure dei piccolissimi telefoni cellulari per comunicazioni “riservate”, oltre al tradizionale sistema dei messaggi durante i colloqui.
Un puzzle per gli investigatori, abili a leggere le situazioni ed i vari coinvolgimenti, ricostruendo i ruoli di ognuno anche attraverso le conferme che arrivavano dalle intercettazioni.

Altra figura chiave è quella del compagno di cella di Boager, Corrado Caruso, fidato al punto da prendersi carico persino di un eventuale omicidio da commettere una volta fuori dal carcere. Avrebbe dovuto uccidere il fratello di Boager per 20.000 euro, visto che uno dei “pupi” disponibili nel gruppo (Antonio Piazzese, ndr) non sembrava adatto allo scopo, come al telefono confermerebbe anche la compagna di Caruso. Renato Boager avrebbe apprezzato, al punto da modificare il suo testamento ed inserire Caruso come erede di una sua casa.
Gli “avvertimenti” sarebbero quindi da inserire – secondo gli investigatori – in una sorta di strategia della tensione tendente non solo alla vendetta ma anche ad alleggerire la posizione di Boager in un procedimento in corso che, però, si è concluso poi a febbraio comunque con la sua condanna a 5 anni di reclusione. Gli episodi, non a caso, si verificavano sempre a ridosso della data delle udienze per intimidire i testimoni.
Gli investigatori hanno ricostruito i pezzi di un puzzle particolarmente complesso, trovando man mano conferma alle risultanze investigative anche grazie a sequestri e perquisizioni che hanno creato nervosismo nel gruppo.
Gli ordini di carcerazione sono stati richiesti dalla Procura della Repubblica di Siracusa e accolti dal gip del Tribunale dopo che gli inquirenti hanno svolto accurate indagini ed hanno raccolto precisi riscontri probatori a carico degli arrestati. Importante il contributo fornito da alcuni filmati di videosorveglianza privata.




Operazione Opera dei Pupi: le intimidazioni e le intercettazioni nel video della Polizia

Il filmato diffuso dalla Polizia e relativo all’operazione “Opera dei Pupi” si apre con le immagini di uno dei tre episodi di intimidazione. E’ il 14 novembre del 2017. Un’auto imbocca controsenso via Marsala, a Pachino. Scendono in due ed un ordigno viene piazzato davanti alla saracinesca del negozio di ricambi auto di Giuseppe Boager. Poi la fuga e la deflagrazione che provocherà ingenti danni.
E’ uno degli episodi che hanno permesso agli investigatori di ricostruire la fitta trama di una rete criminale capace di incidere anche dal carcere. Una connessione disvelata anche dalle intercettazioni telefoniche allegate, alcune relative ad una perquisizione effettuata dalla Polizia con il sequestro di due giubbotti e la preoccupazione di essere così “riconosciuti”. E poi il piano per gambizzare, se non uccidere, il fratello di Renato Boager su mandato dello stesso.
L’ottima sinergia tra Commissariato di Pachino e Procura di Siracusa ha permesso di arrivare alle odierne misure cautelari.




Siracusa. Corso di primo soccorso ai Finanzieri del mare con la Croce Rossa

Corso di primo soccorso per i militari della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Siracusa. La Croce Rossa ha fornito le nozioni base per una attività di formazione finalizzata all’acquisizione di competenze specifiche che possono contribuire a limitare i rischi da infortuni che corrono i finanzieri impegnati nel particolare servizio svolto in mare sulle unità delle Fiamme Gialle.
Le lezioni sono state tenute dalla sorella Donatella Capizzello, ispettrice del corpo delle Infermiere Volontarie in seno al locale Comitato della Croce Rossa Italiana, presieduto da Francesco Messina. Il corso, al quale ha partecipato anche il comandante provinciale della Guardia di Finanza, ha permesso di conseguire le capacità richieste, in conformità alle linee guida internazionali.




Finte assunzioni per avere la disoccupazione: denunciati titolare e (finti) dipendenti

Truffa ai danni dell’Inps in concorso . Con quest’accusa gli uomini del commissariato di Lentini hanno denunciato due carlentinesi e due lentinesi , rispettivamente di 34, 48, 31 e 25 anni. Nel dettaglio, il 35enne carlentinese, presidente di un’associazione, nel corso del 2019 ha comunicato all’Inps l’assunzione degli altri tre denunciati, senza che in realtà svolgessero realmente un’attività lavorativa e al solo scopo di ottenere, successivamente, l’indennità di disoccupazione per loro, erogata dall’ente previdenziale. Gli accertamenti condotti hanno consentito di scoprire come si trattasse, in realtà, di un espediente.




Siracusa. Evasione dai domiciliari, 44enne sorpreso dai carabinieri

Nel corso della nottata, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, impegnati in un servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione e repressione dei reati, mentre effettuavano controlli ai soggetti sottoposti agli arresti domiciliari e alla sorveglianza speciale, hanno sorpreso Mancarella Massimiliano Mancarella, 44 anni, disoccupato siracusano e pregiudicato, al di fuori della propria abitazione nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari per aver commesso reati in materia di stupefacenti. Pertanto lo stesso è stato dichiarato in arresto in flagranza di reato di evasione e sottoposto nuovamente ai domiciliari in attesa di rito direttissimo così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.




Aspetta all’uscita direttore di banca e lo aggredisce: denunciato correntista

Attende la chiusura della banca e aggredisce il direttore. Denunciato un uomo di 30 anni, residente a Noto, correntista in quell’istituto bancario. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per minacce e lesioni personali aggravate dai futili motivi. Alla base dell’aggressione, problemi legati alla gestione del conto bancario intestato all’uomo.




Zona industriale, i sindacati ai lavoratori: “Tutti in marcia verso la mobilitazione generale”

Tantissimi lavoratori della zona industriale hanno partecipato, questa mattina, all’assemblea unitaria che Cgil Cisl e Uil hanno organizzato in vista della manifestazione in programma il prossimo 13 aprile.

“Lavoro & Dignità” è lo slogan individuato dalle segreterie generali del sindacato per una mobilitazione che intende coinvolgere tutti i soggetti istituzionali, sociali e datoriali della provincia.

Il 13 aprile – hanno sottolineato i segretari generali Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò – chiediamo un progetto di lavoro e di sviluppo. Questa provincia si risolleva se l’idea di futuro si fa sistema.

Sviluppo sostenibile, investimenti utili a sviluppare e consolidare i siti industriali produttivi nel massimo rispetto delle normative ambientali. Questi i temi.”