Siracusa. Irriducibili della spazzatura, collezione di scatti (e multe) con le fototrappola

Le fototrappola continuano a rivelarsi preziosi alleati nell’individuazione di chi abbandona rifiuti e spazzatura. Anche questa settimana, migliaia di fotogrammi da analizzare e non sono mancate le sorprese fornite dagli occhi elettronici che possono essere piazzati praticamente in ogni angolo del territorio comunale con estrema facilità.
Diverse anche in questo caso le sanzioni, con la contestazione dell’abbandono di rifiuti pari a 600 dopo l’inasprimento delle sanzioni.
In zona Tivoli, dove nelle scorse settimane si erano create estese discariche abusive, le fototrappola hanno dato una identità a chi, ad esempio, scaricava diversi sacchi colmi di rifiuti non differenziati da un furgoncino. Emblematico anche il caso di una vettura immortalata con il sacchetto della spazzatura sul tetto e poi lanciato per terra. Ne vedono davvero di ogni colore gli agenti del nucleo Ambientale della Polizia Municipale incaricati di visionare le migliaia di fotogrammi prodotti ogni settimana.




Non può avvicinarsi alla ex moglie, la tempesta di chiamate: 2.000 in due mesi. Arrestato

Non si era mai rassegnato alla fine della relazione con la ex moglie. E non è bastato un divieto di avvicinamento alla donna per indurlo a più miti consigli. L’uomo, un lentinese di 49 anni, ha pensato bene di tempestare di telefonate la donna. Circa 2.000 in due mesi, con una media di 33 chiamate al giorno. Un comportamento tale da generare ansia e tensione nella ex coniuge. Che si è nuovamente rivolta ai carabinieri. E questa volta è scattato l’arresto per il 49enne. E’ stato posto ai domiciliari in esecuzione di ordinanza emessa dal gip Scapellato, a seguito richiesta del pm Dragonetti.




Furto in auto, indagini lampo della polizia: arrestato 25enne

Dovrà rispondere di furto Fabrizio Melfi, 25 anni, di Pachino. Ieri, una coppia di coniugi ha denunciato in commissariato un episodio. L’uomo e la donna erano stati vittima del furto della borsa della signora, posta sul sedile posteriore della loro auto, posteggiata. Un malvivente, avvicinatosi al veicolo, avrebbe infranto il vetro del finestrino e portato via la borsa. Immediate le indagini, che hanno consentito di identificare il ladro, trovato in possesso di effetti personali delle vittime del furto ( carte bancomat, documenti di riconoscimento e chiavi).
La successiva perquisizione domiciliare, ha consentito di rinvenire anche la borsa.
Melfi è stato tratto in arresto e sottoposto al regime dei domiciliari.




Laura Petrolito: condanna a trent’anni per Paolo Cugno, il compagno reo confesso

E’ arrivata la sentenza del processo di primo grado per la morte di Lauretta Petrolito. L’imputato Paolo Cugno, compagno della vittima, è stato condannato a trent’anni di reclusione. Così ha stabilito il Gup di Siracusa sui tragici fatti che condussero alla morte della 20enne di Canicattini Bagni, avvenuto nel marzo del 2017.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, al culmine di una lite Cugno uccise la ragazza con sedici coltellate. Il corpo venne poi gettato in un pozzo, nel tentativo di occultarlo. Poco dopo la macabra scoperta, confessò l’omicidio, al termine di un interrogatorio fiume.
Il giovane era stato fermato dai militari alcune ore dopo il delitto e aveva confessato. La difesa ha sostenuto l’incapacità di intendere e di volere, smentita dai periti della Procura.




Macellazione clandestina: in auto con le frattaglie di 18 ovini, denunciati in due

Sono stati denunciati per macellazione clandestina due senegalesi di 26 e 40 anni. I due sono stati intercettati dalla Polstrada sulla Siracusa-Catania. Gli agenti erano interventi per l’incendio di una vettura, una Opel Zafira con targa bulgara. All’interno della vettura c’erano 11 sacchi contenenti carne ovina. Una veloce indagine ha permesso di ricostruire l’accaduto. I due senegalesi avevano macellato la mattina ben 18 ovina ancora in vita. Tutto è avvenuto nelle campagne di Avola. Poi sono saliti in auto per andare a Catania: la carne serviva per dei festeggiamenti. A bordo della vettura c’erano anche altri tre senegalesi irregolari sul territorio nazionale. Per due di loro è stato emesso un provvedimento di espulsione dal territorio a firma del Prefetto di Catania. Su uno dei tre pendeva un nota di ricerche dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Catania. Sono tuttora in corso indagini da parte della Polstrada di Siracusa in collaborazione con il Distaccamento di Lentini.
I fatti risalgono allo scorso 1 aprile ma solo oggi se ne è avuto notizia.




Pachino. Col coltello minaccia i clienti di un bar, arrestato tunisino

Il 34enne tunisino Sabeur Ben Ali è stato arrestato a Pachino dalla Polizia. Gli agenti sono intervenuti, nel pomeriggio di ieri, in un bar–tabacchi dove era stata segnalata, poco prima, la presenza di un cittadino extracomunitario armato di coltello che minacciava gli avventori all’interno del locale.
Rintracciato Ben Ali, è stato arrestato per violenza e resistenza aggravata a pubblico ufficiale, percosse, minacce e danneggiamento. All’uomo è stato sequestrato un coltello a serramanico, di genere vietato, ed altri tre coltelli di uso comune che nascondeva in una tasca del giubbotto. Il tunisino era già destinatario di un decreto di respingimento.

foto repertorio




Augusta. Tragedia al Monte, uomo travolto e ucciso da un’auto in corsa

Tragedia ieri sera al Monte, in viale Epicarmo Corbino. Un uomo di 68 anni, Roberto Reicherl, è stato travolto e ucciso da un automobilista che viaggiava a bordo di una Toyota Yaris. L’impatto mortale si è verificato nei pressi di Villa dei Cesari. Secondo quanto ricostruito, l’uomo stava uscendo dalla chiesa di San Giuseppe Innografo, al termina della Messa. Attraversando a piedi la strada, per raggiungere la vicina abitazione, è stato travolto dall’auto che sopravveniva, diretta verso Augusta. Reicherl è stato sbalzato in un fossato. Non si esclude che sia deceduto sul colpo. Immediato l’intervento della polizia, dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Dopo aver recuperato il corpo, la salma è stata prelevata da un’impresa funebre.




Sindacati, la piattaforma unitaria dei pensionati: “Inps, sanità ed enti locali, più dignità alla persona”

Presentata stamani nel corso di una conferenza stampa nel salone Cgil di viale Santa Panagia, la piattaforma unitaria dei Pensionati di Cgil Cisl Uil territoriali. I segretari generali Valeria Tranchina, Vito Polizzi, Sergio Adamo e Salvo Lantieri, hanno fatto il punto della situazione dopo le assemblee unitarie.

Salvo Lantieri, segretario della Uilp2 ha aperto il dibattito sottolineando che “i pensionati non possono continuare ad essere usati come bancomat. Perché il Governo si è preso già la tredicesima, chi dice che scendiamo in piazza per pochi euro, fa solo ridere perché questa è la strada verso una povertà latente. Noi siamo il vero welfare delle famiglie, lo si evince da una ricerca che ha fatto di recente Renato Mannehimer e servirebbe mettere mani agli assegni familiari come si fa in altri paesi d’Europa per migliorare la situazione. Per questo rivendichiamo certi diritti, attraverso una lotta all’interno del nostro territorio con la manifestazione unitaria di giorno 13 aprile che vedrà la presenza di tutti i vertici nazionali delle tre organizzazioni sindacali. Serve dunque rivendicare certi diritti – ha proseguito Lantieri – Quello alla salute, ad avere Comuni che pensino al tema sociale, il diritto all’autosufficienza, il diritto ad essere trattati da cittadini e non da vacche da mungere. Noi rappresentiamo l’83 % a livello nazionale di coloro che versano Irpef a fronte di centinaia di migliaia di evasori fiscali, allora perché noi non abbiamo diritto ad un ospedale o una assistenza sanitaria adeguata? Se il Pronto soccorso non è sufficiente riguarda tutti noi. E le piattaforme che abbiano elaborato hanno avuto un riscontro importante”. Delle tre piattaforme elaborate (Inps, Sanità ed Enti Locali) ne hanno successivamente parlato rispettivamente i segretari Sergio Adamo (Uilp1), Vito Polizzi (Fnp Cisl) e Valeria Tranchina (Spi Cgil).

INPS. “Partiamo dal ribadire un concetto: l’Inps è nostro – ha esordito Adamo -. E non ci si può permettere di utilizzarlo come si vuole, perché il Governo ne fa uso a proprio piacimento. C’è un iter burocratico troppo lungo fra domande presentate, verificate e accettate o respinte e naturalmente i pensionati che sono persone sensibili, spesso si scoraggiano. Quindi il rapporto fra istituto e pensionato non è sempre buono e noi lavoreremo per migliorare questo tipo di situazione così come a ridurre drasticamente la differenza che esiste ancora oggi fra l’assistenza e la previdenza”.

SANITA‘. “Esordisco sottolineando un episodio che ci vide coinvolti nel 2017 – dice Polizzi – quando fummo ricevuti da Papa Francesco che definì i pensionati come dei profeti, ovvero coloro i quali si fanno carico delle istanze e le portano a compimento. Ebbene aveva ragione. Abbiamo elaborato una piattaforma sulla Sanità che è complessa perché complessi sono i bisogni della gente e difficile è, in Italia, far rispettare la legge 833 della riforma sanitaria. Al Pronto soccorso registriamo continue aggressioni ai medici, ci sono superticket da eliminare e occorre restituire il diritto di ricevere le cure sanitarie nel territorio in cui si vive perché è molto costoso andare fuori: ovviamente però serve una sanità di qualità e tempi di attesa per i quali l’Asp si giustifica dicendo che c’è mancanza di personale. Noi abbiamo aperto un dialogo con l’Asp affinché si impegnino a utilizzare fondi per incentivazione e straordinario e ridistribuire turni giornalieri in maniera più funzionale. Sul tema dell’assistenza e la sussidiarietà ai pazienti, abbiamo chiesto all’Asp di affidare alle nostre associazioni che operano nei sindacati, il servizio. Anche il problema dei posti letto non è da sottovalutare e abbiamo chiesto che vengano rispettati gli standard previsti in riferimento alla popolazione e non al budget. Tornando ai Pronto soccorso e i Pta chiederemo di dotare questi presidi di un medico in più solo per i codici bianchi e verdi e fare in modo che ci siano più Pta: Siracusa ad esempio ha 6 quartieri, perché non prevedere una guardia medica per quartiere?”.

ENTI LOCALI. Si è parlato – a proposito di sanità ma anche di enti locali e rapporto fra Comuni   – di nuovo ospedale e la necessità di ascoltare l’intera provincia al fine di trovare una ubicazione idonea per tutti, facilmente raggiungibile senza code interminabili. Lo fatto Polizzi ma lo ha ribadito anche Tranchina che parlando poi della piattaforma sugli Enti locali ha aggiunto: “Ci poniamo con una piattaforma di dialogo e di confronto, non rivendicativa. Mettiamo a disposizione esperienza e competenza e sappiamo che non sempre negli enti locali, nei Comuni in particolare, ci sia stata o c’è tutt’oggi, la necessaria esperienza e competenza. Perché si perdono troppe occasioni e finanziamenti. Ai Comuni sono mancati in questi anni e ciò ha contribuito a bloccare formazione e istruzione. Ed è successo che spesso il privato abbia prevaricato sul pubblico, a danno della collettività. E’ per questo che nel dialogo con i Comuni stiamo provando a chiedere loro di fare un passo avanti, di assumere la governance. Perché solo così sarà possibile migliorare le condizioni di vita del cittadino, dell’anziano in particolare. Parliamo di sicurezza del territorio, per cui occorre un servizio d’ordine e di volontariato che tuteli tutto ciò. Oggi si sopravvive con una pensione media di 650 euro solo se hai una casa di proprietà a patto che questa non incida negli indicatori economici e dunque si paghino tasse su tasse anche su un bene proprio. E in questo i Comuni devono fare la propria parte così come attivarsi per mettere a disposizione navette per il servizio pubblico. Anche questo significa guardare ai veri bisogni della gente, ci sono flussi migratori che non sono in entrata ma soprattutto in uscita. Noi mandiamo tutto ciò che c’è di attivo e produttivo lontano da qui, quando invece i Comuni potrebbero creare presupposti visto che di recente non sono stati sfruttati nove milioni per i 4 distretti socio-sanitari (soldi che in realtà dovranno essere spesi entro la fine del 2019 e ad oggi ne sono stati impiegati 470mila, pena la restituzione, ndr) che viceversa attraverso progetti con figure professionali adeguate, creerebbero le condizioni di lavoro. E parliamo di un solo fondo a livello nazionale, quando sappiamo che ne esistono altri per i quali, se intercettati attraverso progetti, migliorerebbero la qualità della vita di tutti”.

 




Siracusa. Sbarcadero Santa Lucia, si cambia: potranno sostare solo 5 camper

Come anticipato diverse settimane fa da SiracusaOggi.it, cambia il sistema di sosta allo Sbarcadero Santa Lucia. Si ridisegnano le aree per il parcheggio, limitando fortemente la sosta dei camper. In passato si è molto discusso del tema, lamentando come l’area paesaggistica fosse diventata nel tempo più che altro un luogo di sosta per camperisti, qualcuno scaltro sino al punto da darsi ad attività vietate come l’apertura di verande, tavoli piazzati sulla via o panni stesi.
Adesso c’è l’ordinanza che dispone che vengano tracciati 80 stalli riservati alla sosta delle autovetture; 3 per diversamente abili; 38 stalli per motorini e appena 5 per la sosta dei camper.
Non solo. Nel corso dei lavori, notturni, saranno realizzati 8 attraversamenti pedonali; un asse viario a doppio senso di circolazione, lato mare; corsie di accesso alle aree di sosta, a senso unico, alternativamente direzione Sud/Est, Nord/Ovest e viceversa; una striscia gialla a demarcazione dell’area demaniale; percorsi pedonali lungo il perimetro dell’area.
Ma per far si che funzioni quanto disposto con l’ordinanza serviranno controlli puntuali da parte della Polizia Municipale.




Cassibile. Furto di gasolio da mezzi agricoli, arrestati in due

Nella nottata scorsa i Carabinieri hanno tratto in arresto per furto aggravato di gasolio i due siracusani Sebastiano Lorefice, 42 anni, ed Emanuele Lauretta, 37 anni.
Durante il pattugliamento di contrada Sant’Elia, i due sono stati notati a bordo di un furgone mentre procedevano con fare sospetto lungo le strade rurali della zona, pertanto sono stati subito bloccati e controllati. Sul veicolo erano stipati dieci grandi taniche per carburante di cui 5 piene di 170 litri di gasolio, risultato poi essere stato trafugato poco prima da due mezzi per movimento terra parcheggiati in un fondo agricolo lì vicino. Da tali mezzi i due avevano aspirato il carburante contenuto nei serbatoi forzando i tappi e danneggiando così anche i filtri carburante. L’intera refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario mentre i 2 arrestati sono stati sottoposti ai domiciliari in attesa di rito direttissimo.