Priolo. In un’azienda dismessa per “recuperare” materiale ferroso: arrestato

Il 47enne siracusano Massimo Gennuso è stato arresto in flagranza di reato a Priolo. I carabinieri lo hanno bloccato all’interno all’interno dei locali della dismessa Cogema mentre tentava di trafugare materiale ferroso: infissi e componenti di impiantistica varia, per un peso complessivo di circa 200kg, 30 circa in rame.
La refurtiva era già stata accatastata per essere poi trasferita sull’autocarro in uso all’uomo. Tutto è stato recuperato. Gennuso è stato sottoposto ai domiciliari.

foto archivio




Avola. Droga, sorpreso con 4 grammi di cocaina in dosi: ai domiciliari

E’ accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente il 23enne Angelo Parisi, arrestato ad Avola.
I Carabinieri, al termine di alcune perquisizioni, hanno rinvenuto 4 grammi di cocaina, suddivisa in 14 dosi pronte per essere immesse sul mercato. Il tutto è stato sottoposto a sequestro in attesa di esperire le analisi di laboratorio del caso. Parisi è stato posto ai domiciliari.




Auto in fiamme, vigili del fuoco in un negozio di Floridia: indaga la polizia

(foto: repertorio dal web)




Furto aggravato commesso nel 2015: 2 anni e un mese ai domiciliari per un 45enne

Deve espiare una pena residua di 2 mesi e 28 giorni di reclusione per furto aggravato in concorso commesso nel 2015. Destinatario, Sebastiano Nastasi, 45 anni, di Avola. L’ordine di carcerazione è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari




Siracusa. Bilanci fraudolenti al Comune? Indaga la Procura, il dirigente respinge accuse

La redazione e conduzione dei bilanci del Comune di Siracusa è al centro di una inchiesta della Procura di Siracusa. Indagato il ragioniere capo, Giorgio Giannì, con l’accusa di falso ideologico. Il dirigente del delicato settore di Palazzo Vermexio ha respinto ogni accusa.
I magistrati vogliono verificare se siano state poste in essere eventuali condotte fraudolente dal 2011 al 2017. Nel dettaglio, il sospetto è che per far quadrare sulla carta i conti sarebbero stati iscritti alla voce entrate anche crediti in realtà non esigibili. Anche l’uso dei residui attivi avrebbe richiamato l’attenzione della Procura.




Versalis, accertamenti dopo il fuori servizio: denuncia della Protezione Civile Priolo

Sono stati disposti degli accertamenti all’impianto etilene dello stabilimento Versalis di Priolo dopo il fuori servizio di domenica scorsa ed i miasmi avvertiti a Melilli. La Protezione Civile di Priolo ha presentato una denuncia in Procura si muove la Procura di Siracusa. Nel pomeriggio di ieri, agenti della Municipale di Priolo si sono presentati alla portineria Versalis per formalizzare gli atti relativi alla contestazione, pare, di molestie olfattive.
L’impianto Versalis è peraltro sotto sequestro preventivo in seguito all’indagine No Fly che ha dettato più severe prescrizioni ambientali mirate a limitare le emissioni. E’ probabile che la parte relativa a questi ulteriori accertamenti finirà agli atti della stessa No Fly. L’azienda sta fornendo piena collaborazione ed è pronta a rispondere positivamente alle richieste della Procura.
Domenica mattina, alle 7.48, il fuori servizio, avvenuto durante l’avviamento dell’impianto etilene. All’origine del problema ci sarebbe stato un disservizio sulla rete vapore di diluizione. L’evento ha determinato la formazione di una foschia persistente “di vapore acqueo con tracce di idrocarburi”. Il vapore di diluizione è stato immediatamente chiuso e, secondo Versalis, la presenza di foschia sarebbe “esclusivamente legata a vapore d’acqua”. Ma a Melilli la popolazione ha lamentato la presenza di miasmi e, in alcuni casi, episodi di bruciore agli occhi. AL punto che, attorno alle 11, la protezione civile comunale ha fatto scattare il sistema di messaggistica per invitare la popolazione a rimanere in casa con porte e finestre chiuse.

foto archivio




Siracusa. Spaccio in via Italia 103, arrestato un 25enne dopo breve fuga in terrazza

E’ stato sorpreso mentre cedeva della droga ad alcuni “clienti” nei pressi di una palazzina di via Italia 103. Ha tentato di sfuggire ai carabinieri salando sul terrazzo per poi disfarsi dello stupefacente. Ma l’intera scena è stata seguita dagli stessi militari che hanno recuperato la droga ed arrestato il 25enne Tommaso Liotta. Sono state recuperate complessivamente 22 dosi di cocaina e 17 dosi di marijuana.
L’arrestato è stato posto ai domiciliari.




Pachino. Denunciato sorvegliato speciale: girava con un coltello a scatto

Agenti del commissariato di Pachino hanno denunciato un uomo di 39 anni, domiciliato a Pachino, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale. Avrebbe violato la misura a cui è sottoposto. Dovrà rispondere anche di porto abusivo di armi, in quanto trovato in possesso di un coltello a scatto.




Noto. Fanno a botte in corso Vittorio Emanuele: 17enni denunciati per lesioni personali

Minacce gravi, lesioni personali e, in un caso, atti persecutori. Sono le accuse di cui,a vario titolo, dovranno rispondere tre minori di 17 anni, denunciati dagli uomini del commissariato di Noto. I tre sono ritenuti responsabili di una lite che si è verificata lo scorso 17 marzo in corso Vittorio Emanuele, nei pressi della Cattedrale, durante la quale avrebbero aggredito altri giovani.




Palazzolo. Sfila il portafogli ad una anziana, arrestato mentre acquista un telefonino

Arrestato a Palazzolo, nella flagranza del reato di furto aggravato, Antonio Conigliaro. Il 54enne già noto alle forze dell’ordine avrebbe sottratto con destrezza il portafogli di una donna 66enne. Approfittando di un momento di distrazione, lo avrebbe sfilato dalla borsa dell’anziana, per poi dileguarsi. All’interno c’erano 500 euro in contanti.
La vittima ha chiesto aiuto ai Carabinieri che si sono messi alla ricerca dell’uomo che nel frattempo stava “Investendo” la somma in un negozio di telefonia. Rintracciato e bloccato, è stato dichiarato in arresto e posto ai domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa. La refurtiva recuperata veniva riconsegnata all’avente diritto.