Movida violenta, 4 “Daspo Willy” e 5 provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio

Adottate misure di prevenzione contro la movida violenta. A seguito di alcuni episodi di violenza verificatisi in due luoghi di aggregazione della movida di Siracusa, il Questore, Roberto Pellicone, ha adottato nel complesso nove misure di prevenzione a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
I fatti, recentemente accaduti in una discoteca della periferia della città e in un noto bar frequentato anche nelle ore serali e notturne, sono stati valutati sottoponendo dei giovani, di età compresa tra i 20 e i 28 anni, al “Daspo Willy”, una misura di prevenzione personale che rientra nella categoria dei “divieti di accesso alle aree urbane”, la cui disciplina è stata potenziata a dicembre 2020, dopo i tragici fatti che portarono all’omicidio del ventiduenne Willy Monteiro a Colleferro (Roma).
Il giovane di 22 anni, autore delle violenze nella discoteca, già denunciato per il reato di minacce aggravate dall’uso di un’arma è stato sottoposto a Daspo Willy.
Ora, al termine dell’istruttoria riguardante l’episodio riguardante una rissa avvenuta in un bar sito in piazza Marconi, alla quale hanno preso parte 8 persone già conosciute alle forze di polizia, sono stati emessi altri 8 provvedimenti di diversa natura.
Pertanto, gli agenti della Divisione Anticrimine, diretti dalla Dr. Maria Antonietta Malandrino, valutata la gravità delle azioni commesse, in particolare da un giovane, anch’egli noto per aver perpetrato in passato analoghe condotte violente, vagliando gli atti di indagine, hanno adottato 3 provvedimenti di “Daspo Willy”, a firma del Questore, uno dei quali prevede il divieto di accesso a tutti i locali della provincia nelle ore serali e notturne per 2 anni, e 5 provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio, con i quali viene vietato di ritornare nella città di Siracusa.
Nell’anno in corso sono stati adottati complessivamente, fino ad oggi, 9 Daspo Willy e 27 Fogli di Via Obbligatorio.




Droga, porto abusivo di armi ed evasioni, un 50enne dovrà scontare 4 anni di reclusione

Un 50enne è stato arrestato dai Carabinieri di Siracusa in esecuzione di un’ordinanza dell’Autorità giudiziaria.
L’uomo, a seguito della cessazione dell’affidamento in prova, è stato arrestato per un cumulo pene emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, per espiare la pena residua di circa 4 anni e 4 mesi di reclusione e oltre 31mila euro di multa poiché ritenuto responsabile di detenzione di stupefacenti, porto abusivo di armi e reiterate evasioni.
Dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa




Ancora fiamme all’interno della ex Casa del Pellegrino di Siracusa

Le sirene dei mezzi di soccorso tornano ad illuminare via del Santuario, a Siracusa. Poco dopo le 22 un nuovo incendio è divampato all’interno della ex Casa del Pellegrino. L’edificio, da tempo in stato di abbandono e al centro di una contesa giudiziaria tra Comune ed ente basilica del Santuario della Madonna delle Lacrime, è diventato rifugio per senza fissa dimora.
Vigili del fuoco, Polizia ed un’ambulanza del 118 hanno raggiunto la costruzione. Testimoni raccontano di una nuvola di fumo nero che ha reso irrespirabile l’aria nei paraggi. Segnalate anche interruzioni di energia elettrica.
Poche le informazioni disponibili al momento. Presumibilmente a bruciare sono cumuli di rifiuti accatastati all’interno, come purtroppo già avvenuto in due circostanze nelle settimane scorse. I Vigili del Fuoco stanno circoscrivendo l’incendio, mentre una seconda squadra ispeziona l’interno dell’edificio per verificare la eventuale presenza di persone e le loro condizioni.




Incidente tra gli svincoli di Augusta e Sortino, un ferito. Fuggito l’automobilista

Poco prima delle 6.30 di questa mattina, nuovo incidente lungo la Siracusa-Catania. Due i mezzi rimasti coinvolti, tra gli svincoli di Melilli e Sortino, in direzione Catania. Si tratta di una Golf blu e di un furgone. La dinamica del sinistro è al vaglio della Polizia Stradale.
Il traffico verso il capoluogo etneo è rimasto bloccato per diverso tempo, mentre erano in atto i primi soccorsi. E’ stato necessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco per liberare dalle lamiere un anziano rimasto incastrato, lato passeggero dell’utilitaria. E’ stato accompagnato per accertamenti in ospedale dall’ambulanza del 118. Era cosciente e le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni, oltre al comprensibile shock per l’impatto piuttosto violento a giudicare dalle condizioni dell’auto, finita accartocciata. Secondo diverse fonti, l’uomo alla guida della Golf si sarebbe invece dato alla fuga. Poche ore dopo è stato comunque rintracciato dalla Polizia Stradale. Secondo alcune informazioni, agli agenti avrebbe riferito di essersi allontanato in preda al panico perchè l’auto con cui si è scontrato gli sarebbe stata prestata.
Poco dopo le 7 il tratto è stato lentamente riaperto al traffico. Una lunga colonna si era nel frattempo creata in autostrada, in direzione Catania.




Víola le prescrizioni della misura cautelare, arrestato un 38enne

Un 38enne a Palazzolo Acreide è stato arrestato dai Carabinieri di Noto per violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Nello specifico, l’uomo, gravemente indiziato di maltrattamenti nei confronti della ex moglie, lo scorso marzo è stato sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con l’applicazione del braccialetto elettronico, ma avrebbe violato le prescrizioni in quanto si è recato a casa della ex moglie in tarda notte dove è stato rintracciato dai militari a seguito della segnalazione di alert pervenuta dal dispositivo elettronico.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria.




Amianto nella Marina Militare, risarcimento per un maresciallo del siracusano

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di risarcimento del danno morale, esistenziale, biologico, e patrimoniale presentato contro il Ministero della Difesa da un maresciallo luogotenente della Marina Militare residente in provincia di Siracusa. L’uomo, 63 anni, si è visto riconoscere il risarcimento per l’esposizione professionale all’amianto che lo ha portato a contrarre una asbestosi polmonare.
Il militare, che aveva già ottenuto il riconoscimento della causa di servizio insieme allo status di vittima del dovere con una liquidazione di 50mila euro, con questa sentenza verrà risarcito con ulteriore importo di 50mila euro.
Per 36 anni aveva prestato servizio nella Marina Militare (fino al 2014, ndr) in qualità di “destinato al servizio di condotta nave” presso le basi navali “La Maddalena” di Roma, Augusta e altre destinazioni. Oltre ad aver svolto le sue mansioni presso gli arsenali militari di terra, aveva operato per 17 anni e 11 mesi a bordo di navi e sommergibili con il ruolo di Capo radiotelegrafista.
Durante questi anni, avrebbe respirato fibre di amianto e polveri per più ore al giorno senza adeguati strumenti di protezione individuale. Dopo aver cominciato ad accusare i primi sintomi della malattia, nel 2014 si congeda per infermità e, nel 2020, ottiene il riconoscimento della sua malattia come “dipendente da causa di servizio”. L’anno seguente, viene “equiparato alle vittime del dovere” e inserito dalla Regione Sicilia nel registro dei lavoratori esposti all’amianto. Nonostante questi traguardi, ha continuato la sua lotta per ottenere il riconoscimento completo dei suoi diritti: incluso un adeguato risarcimento per i danni subiti che vengono ora accolti con il verdetto del TAR.
“Questa decisione rappresenta una vittoria significativa, non solo per il maresciallo, ma anche per tutte le vittime di esposizione all’amianto – dichiara Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale dell’uomo – continueremo a lottare per la giustizia e la tutela dei diritti di tutte le persone colpite da questa malattia devastante”.




Maxi sequestro della Guardia Costiera: 14 tonnellate di tonno rosso e 16 mila euro di sanzioni

Maxi sequestro della Guardia Costiera: 14 tonnellate di tonno rosso e 16 mila euro di sanzioni. Nei giorni scorsi, gli “Ispettori pesca” delle Capitanerie di porto di Catania e Siracusa hanno effettuato sul territorio un’operazione di controllo finalizzata al rispetto delle norme nazionali e comunitarie, a tutela della risorsa ittica e della legalità sulla tracciabilità del pescato.
Nello specifico, grazie all’attività di “intelligence” tra i militari del Centro di Controllo Area Pesca della Direzione marittima della Sicilia orientale e la Guardia costiera aretusea, dopo una intensa attività di monitoraggio delle unità da pesca, tramite i sistemi satellitari è stato identificato un peschereccio italiano a circa 30 miglia dalla costa del siracusano in sospetta attività di pesca illegale.
Sotto il coordinamento della sala operativa della Capitanerie di porto di Siracusa, la motovedetta CP 763, partita da Portopalo di Capo Passero, ha intercettato il peschereccio, riscontrando l’illegale detenzione a bordo di tonno rosso.
L’unità da pesca è stata scortata in porto dall’equipaggio della motovedetta e a seguito di una approfondita ispezione condotta dal personale della Guardia costiera, contestualmente intervenuto “via terra”, sono stati rinvenuti all’interno delle celle frigo, 19 esemplari di tonno rosso, per un peso equivalente pari a 3.084 kg., catturati irregolarmente, in quanto l’unità da pesca è risultata sprovvista della quota di cattura.
Nei confronti del comandante dell’unità da pesca è stata inflitta una sanzione amministrativa pari a 2.666,70 euro, e conseguente elevazione di verbale a punti nei confronti dello stesso e della licenza di pesca.
Il prodotto ittico, posto sotto sequestro, da verbale di visita sanitaria redatto dal personale del servizio veterinario dell’ASP di Noto, è stato ritenuto idoneo al consumo umano e devoluto in beneficenza ad enti caritatevoli.
Inoltre, le attività di controllo si sono estese lungo le arterie stradali delle Provincie di Catania (tra Capo Mulini e Pozzillo) e Siracusa (in direzione Comune di Noto).
In particolare, nella provincia di Catania sono stati intercettati dai militari della Guardia costiera etnea 2 veicoli isotermici con a bordo 19 esemplari di tonno rosso, mentre nella provincia di Siracusa i militari della Guardia costiera aretusea hanno intercettato 3 furgoni con a bordo 32 esemplari di tonno rosso, per un complessivo di circa 11 tonnellate di prodotto ittico.
L’ingente quantitativo, destinato alla commercializzazione senza la prevista documentazione di tracciabilità, è stato posto sotto sequestro, in attesa di esami di laboratorio da parte del personale delle competenti ASP, al fine di attestarne i livelli di istamina propedeutici, per un eventuale conferimento ad enti di beneficenza.
I conducenti dei furgoni isotermici sono stati sanzionati per un importo totale di euro 13.333,00.
Infine, sono state condotte altre attività di controllo sulla commercializzazione del tonno rosso presso i centri di distribuzione all’ingrosso e dalle verifiche esperite all’interno di unesercizio commerciale della provincia di Catania sono stati rinvenuti circa 400Kg di prodotto ittico privo della prevista documentazione attestante la tracciabilità e l’etichettatura.
Al trasgressore è stato elevato verbale amministrativo di 1500€ e la merce, quasi tutta in vasetti sott’olio, ritenuta non idonea al consumo umano dai veterinari dell’ASP di Catania, è stata avviata allo smaltimento con spese a carico del contravventore.




Incendi, allerta arancione: fiamme e fumo lungo la Siracusa-Floridia

Una densa nuvola di fumo ha invaso la carreggiata della strada che collega Siracusa e Floridia (statale 124), nei pressi degli svincoli autostradali. Nei terreni adiacenti si è sviluppato un intenso rogo, sin dal primo pomeriggio. A bruciare sono soprattutto sterpaglie. Segnalate limitate difficoltà per gli automobilisti di passaggio.
Sul posto sono al lavoro i Vigili del Fuoco di Siracusa con due squadre ed un’autobotte di riserva. A dare l’allarme, alcuni automobilisti di passaggio.
Il bollettino del Dipartimento Regionale di Protezione Civile segnala oggi per Siracusa, come per il resto dell’isola, un livello di allerta arancione per rischio incendi.




Tentato omicidio, due ventenni in stato di fermo. Sui social un video per vantarsi

Sono due giovanissimi, poco più che ventenni, i presunti autori della sparatoria avvenuta lo scorso 28 aprile. I Carabinieri hanno posto in stato di fermo un lentinese di 22 anni e un 24enne di Carlentini. A loro carico, raccolti diversi elementi indiziari.
Domenica 28 aprile, al termine dell’incontro di calcio tra il Carlentini ed il Francofonte, un giovane 22enne francofontese, a bordo della sua autovettura, è stato affiancato da un altro veicolo e raggiunto al fianco da alcuni colpi d’arma da fuoco.
Le indagini, svolte dai Carabinieri del NORM di Augusta e dal Nucleo Investigativo di Siracusa, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno permesso di raccogliere “numerosi e concordanti indizi” che hanno consentito l’individuazione dei due, l’autista e chi ha materialmente sparato.
L’acquisizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e l’attività tecnica svolta dai militari ha permesso di stringere il cerchio sugli indiziati, nonostante la mancata collaborazione della vittima e delle persone informate sui fatti, che non hanno fornito alcun contributo.
I Carabinieri hanno così scandagliato i social alla ricerca di contenuti riconducibili a quei giovani che ben conoscono sia la vittima che i due autori del reato. Hanno così scovato un video che ritrae l’autore presunto degli spari che si riprende e autocelebra.
I commenti al video hanno fornito le prime conferme all’ipotesi investigativa, nonostante l’utilizzo di diversi profili “falsi”.
Incrociando i dati raccolti e le tracce digitali lasciate dai due autori del reato, i Carabinieri hanno così redatto e consegnato una corposa informativa nelle mani dell’Autorità giudiziaria che ha condiviso le ipotesi investigative. I due fermati sono stati condotti presso la casa circondariale “Cavadonna“ di Siracusa.




Truffa all’UE sulla concessione dell’aeroporto di Sigonella, sequestro da 441mila euro

Eseguito dai Carabinieri del reparto Tutela Agroalimentare di Messina un decreto di sequestro preventivo di oltre 441mila euro. Destinatari sono tre persone riconducibili ad una ditta individuale catanese. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale Catania su richiesta della Procura Europea di Palermo, arriva al termine di un’attività d’indagine che ha permesso di individuare una presunta truffa ai danni della Unione Europea. Un meccanismo che avrebbe permesso alla ditta in questione di ottenere contributi per il settore agricolo che non sarebbero stati dovuti.
Dopo essersi aggiudicata la gara per l’esecuzione di un servizio di “sfalcio d’erba” nel sedime aeroportuale militare di Sigonella, l’azienda catanese – spiegano gli investigatori – ha richiesto contributi europei portando surrettiziamente a fondamento del possesso titolato delle aree a cavallo delle provincie di Siracusa e Catania, il contratto stipulato per lo svolgimento del servizio.
Avrebbero approfittato di quella che viene definita come un’apparente ambiguità della parola “concessione”, nella realtà dei fatti a vantaggio dell’Aeronautica Militare per fini istituzionali. La ditta era legittimata solo al servizio di sfalcio d’erba e non allo svolgimento di attività agricole oggetto di possibile finanziamento comunitario.
Le tre persone finite nell’indagine sono due fratelli (uno ex responsabile di sede CAA ovvero Centro Assistenza Agricola) e il titolare dell’impresa individuale. Sarebbero stati coadiuvati dalla convivente di quest’ultimo, operatrice del CAA e dunque “deputata al controllo circa la veridicità di quanto oggetto di dichiarazioni dell’istante”. La fattiva collaborazione della donna, secondo gli investigatori, ha permesso di indurre in errore l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, portando a contributi indebiti per le campagne agricole dal 2020 al 2023. Si tratta, ricostruiscono i Carabinieri, di contributi pubblici destinati al comparto agricolo per complessivi euro 375.452,57.