Siracusa. Tornano i “pezzi” di carta ai piedi degli impianti pubblicitari di Santa Panagia

Tornano i “resti” dei cartelloni pubblicitari ai piedi degli impianti pubblicitari 6×3 di viale Santa Panagia. Non sono state sufficienti le prime multe alle agenzie e la convocazione dei titolari al comando di Polizia Municipale. Le cartacce – pezzi di manifesti – grattate via per far spazio alle nuove pubblicazioni continuano, secondo quando suggeriscono le ultime foto realizzate dal gruppo cittadino di Nuova Siracusa, a finire in terra creando piccole discariche. In questo, il forte vento del fine settimana può aver contribuito ma non basta a giustificare (c’è stato tempo per ripulire, eventualmente…).
L’area è quella accanto al muro perimetrale della vicina parrocchia di viale Santa Panagia, nei pressi di quella già presa in considerazione dalla Polizia Municipale. Oltre ai consueti resti dei cartelloni pubblicitari, è stato scaricato ogni genere di materiale: anche i bidoni di colore giallo che vengono utilizzati per creare dei tunnel attraverso i quali assicurare la discesa di materiale di risulta proveniente da locali in via di ristrutturazione.




Lavoratori edili in assemblea: “Rilanciamo il settore. Lo grideremo in marcia a Roma”

“Partito stamani il ciclo di assemblee per illustrare le ragioni che ci porteranno il 5 marzo a Roma. Parola d’ordine è “Rilanciare il settore per rilanciare il paese”. Gli altri due obiettivi sono: la buona riuscita dello sciopero in città e una buona partecipazione a Piazza del Popolo a Roma; 1000 lavoratori partiranno dalla Sicilia e circa 100 da Siracusa”. Lo hanno affermato i segretari di Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL, rispettivamente Saveria Corallo, Paolo Gallo e Salvo Carnevale che hanno aggiunto: “Lo sciopero generale dei lavoratori delle costruzioni, come detto nella conferenza stampa di ieri, non sarà contro qualcuno o qualcosa ma per sottolineare per l’ennesima volta la necessità di far ripartire il paese attraverso una strategia chiara di riavvio e riqualificazione del settore all’interno di un grande progetto di manutenzione, prevenzione e rigenerazione, con il ruolo attivo del Governo, delle grandi imprese, delle stazioni appaltanti e dei lavoratori. Servono le grandi opere, servono gli investimenti e servono idee chiare sulla messe in sicurezza del territorio, sulla prevenzione e sull’efficientamento energetico. Durante l’assemblea, momento importante di confronto democratico  dove abbiamo registrato anche altri punti di vista tra i lavoratori, Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL hanno dovuto constatare un fatto molto grave: a molti lavoratori non è stato consentito di partecipare all’assemblea, un diritto sacrosanto previsto dallo Statuto dei Lavoratori. Questo atto deliberatamente antisindacale – che lede i diritti dei lavoratori- non è passato inosservato”.

“Dichiariamo – dicono i segretari generali provinciali di  Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL Saveria Corallo, Paolo Gallo e Salvo Carnevale – sin da subito l’immediata segnalazione agli organi competenti.” “Annunciamo, comunque, che andremo a fare le assemblee presso i cantieri delle aziende che hanno privato i lavoratori di tale possibilità. E’ chiaro come vi sia, da tempo, in atto un tentativo, parzialmente diffuso, di intimidire gli operai del settore attraverso azioni vergognose come queste.”




Priolo. Vandali ancora in azione, cresce l’inquietudine: a fuoco uno scivolo

I vandali tornano in azione a Priolo. Preso di mira questa volta uno scivolo per bambini, dato alle fiamme. Tutto è accaduto poco dopo le 22, nella zona del polivalente. Inquietudine nella cittadina, dove anche i raid vandalici diventano occasione di scontro politico.
Poche settimane addietro, ignoti si erano introdotti nel polivalente arrecando seri danni alla struttura comunale. Nei giorni scorsi, il sindaco Pippo Gianni si è recato in prefettura per discutere di sicurezza a Priolo.
Il consigliere comunale Alessandro Biamonte chiede “di intensificare le operazioni di vigilanza sul territorio, per garantire una maggiore sicurezza in paese e rasserenare gli animi dei cittadini”.




“Predoni” di ferro arrestati: i tabelloni divelti dal maltempo il loro obiettivo

L’occasione sembrava ghiotta: ferro da reperire comodamente. Ma Biagio Andrea Di Mauro e Luigi Lombardo non avevano fatto i conti con i carabinieri. I due sono stati arrestati in flagranza mentre smantellavano alcuni tabelloni pubblicitari abbattuti dal maltempo, accatastati a terra nelle vicinanza del parco commerciale Belvedere. Erano in attesa di essere recuperati e ripristinati dalla ditta che li gestisce.
I due non erano addetti di quella ditta e pertanto sono stati arrestati. Sul loro furgoncino avevano caricato tabelloni per un valore di 6 mila euro circa. Verosimilmente l’intenzione era quella di rivendere il ferro dopo un colpo giudicato facile, facile. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari in attesa di rito direttissimo.




Il maltempo è passato, i danni no: lunga coda di interventi per i Vigili del Fuoco

Sono oramai vicini a quota 300 gli interventi operati in tutta la provincia dai vigili del fuoco e collegati ai danni del maltempo che ha flagellato il siracusano lo scorso fine settimana. Anche oggi, gli uomini del comando provinciale hanno continuato ad operare seguendo la “coda” di segnalazioni. Priorità è stata data agli interventi più urgenti per la sicurezza e l’incolumità pubblica ma in questi ultimi giorni si sta provvedendo a dare seguito a tutte le richieste. Come è avvenuto oggi a Testa dell’acqua, dove i vigili del fuoco sono intervenuti per liberare strade -anche interpoderali – ancora impercorribili per la caduta di alberi o muretti.




Diretto a casa a Villasmundo, il bus lo lascia a Francofonte: panico per un 14enne

Era convinto di essere diretto a casa, a Villasmundo. Ma l’autobus su cui era salito lo ha condotto a Francofonte. Sono state ore di panico per un 14enne che si è ritrovato solo e senza indicazioni alla periferia del comune agrumicolo della zona nord. Con il cellulare scarico, era riuscito solo ad effettuare poco prima una chiamata alla mamma perchè la strada presa dal bus non gli sembrava la solita. Ed in effetti non lo era.
La donna, preoccupata per l’incolumità del figlio, ha chiesto aiuto ai Carabinieri che in pochi minuti si sono messi alla ricerca dello studente che nel frattempo era sceso dall’autobus a Francofonte. Giunti all’altezza della Villa Idria, lo hanno scorto. Era solo ed impaurito. Lo hanno rassicurato, rifocillato e prontamente assicurato…all’abbraccio della madre, precipitatasi a Francofonte.




Sindacati edili in marcia su Roma: “Troppe emergenze per il nostro territorio”

Conferenza stampa congiunta questa mattina di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil alla Cassa Edile in vista dello sciopero nazionale del 15 marzo a Roma che caratterizzerà le categorie sindacali edili per presentare al Governo tutta una serie di criticità che coinvolge il comparto. “Uno sciopero che non è contro le imprese ma per il lavoro, dalla Sicilia partiranno circa mille persone fra segretari e lavoratori – dicono i tre segretari Saveria Corallo, Paolo Gallo e Salvo Carnevale – per una grande mobilitazione che coinvolgerà il settore delle costruzioni per trovare un punto d’incontro col Governo. Il settore Edile è diventato fondamentale per la categoria visto tutto ciò che si tratta fra pubblico, privato, legge sugli appalti e tutto quello che in questi anni ha bloccato il settore. Stiamo proponendo uno sciopero costruttivo perché da qui può ripartire la rinascita del paese, il Governo deve darci risposte su come fare ripartire il settore edile”. Settore che non può non essere legato ad alcune grandi opere del territorio: “Per la Siracusa-Gela aspettiamo notizie da un momento all’altro e per quanto riguarda la “Ragusana”, assistiamo a tante riunioni durante le quali si dà il via ad un’opera che poi però non viene mai inaugurata, quindi ci sono tante questioni legate alla sicurezza del territorio che è a forte rischio sismico e dunque anche la sicurezza per la scuola”. A Roma per costruire un tavolo di confronto permanente, dunque, “un grido d’allarme forte perché questo nostro settore edile – proseguono i tre segretari delle categorie edili di Cgil, Cisl e Uil – è stato bistrattato, ci sono 800mila posti di lavoro in meno e in Sicilia una percentuale altissima di nuovi disoccupati, quindi le infrastrutture siciliane sono sempre sotto osservazione, se ne parla da sempre come il discorso del Ponte sullo Stretto. Ecco spiegata la nostra nutrita presenza a Roma, affinché si faccia un focus sulle tre province Siracusa, Catania e Ragusa con tutte le emergenze che questo territorio rappresenta”. E a tal proposito domani ci sarà un’assemblea ad hoc dei lavoratori del settore edile nella zona industriale.




Avola. Rissa fra vicini con spari, interviene la polizia: tutti denunciati

Era iniziata come una lite fra vicini di casa. L’alterco è poi degenerato , fino a diventare una vera e propria rissa. Come se non bastasse, all’apice della rabbia, qualcuno ha anche esploso dei colpi d’arma da fuoco in aria, per intimorire gli “avversari”. E’ accaduto ad Avola, in contrada Zuccara. Sul posto, gli agenti del locale commissariato.
Giunti sul posto, gli agenti hanno identificato i quattro soggetti, tutti accompagnati in commissariato.
Le indagini hanno consentito di ricostruire l’accaduto:  i quattro, per futili motivi, probabilmente dovuti a problemi di vicinato, hanno dato vita ad  un acceso diverbio, degenerato in una rissa che è poi terminata con l’esplosione in aria di alcuni colpi di arma da fuoco da parte di uno dei contendenti.
Successivamente, dalla perquisizione effettuata nelle abitazioni gli agenti hanno rinvenuto numerosi proiettili non denunciati oltre a numerose armi detenute legalmente che venivano cautelarmente ritirate.
I quattro sono stati denunciati per rissa . Uno di loro, anche per minacce aggravate dall’uso dell’arma. Un altro, per possesso di munizionamento non dichiarato.




Tenta di scassinare la slot machine in un centro scommesse: arrestato

Tenta di scassinare una slot machine per impossessarsi del denaro contenuto. Arrestato a Pachino Corrado Salerno, 58 anni. Dovrà rispondere di furto aggravato  e porto di oggetti atti ad offendere.
Ieri alle 11.00, gli agenti sono intervenuti in un centro scommesse, dopo la segnalazione della presenza dell’uomo che, poco prima,era stato notato con in mano un oggetto non meglio identificato, nell’intento di aprire lo sportellino di una slot machine. I poliziotti, effettuata una perquisizione, hanno sorpreso l’uomo in possesso di una chiave tubolare universale per aprire le cassette delle apparecchiature elettroniche, verificando che lo sportello era divelto.
In auto,  un coltello lungo sedici centimetri. L’uomo è stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Aggressione omofoba, la denuncia: “io, insultata per il mio aspetto”

Prima risatine di scherno, poi gli insulti che presto sono diventati una vera e propria aggressione verbale. Vittima dell’aggressione omofoba una giovane ragazza siracusana, socia dell’associazione Stonewall GLBT. I fatti, denunciati in Questura, sono avvenuti tra via Catania e via Malta, nella serata di martedì scorso.
“Forse il mio aspetto o il mio modo di vestire un pò mascolino lo ha indotto a pensare che fossi un ragazzo gay”, racconta la ventenne. “Cercando di mantenere tutta la mia freddezza, gli ho chiesto il motivo di quei terribili e violenti insulti, cercando di farlo ragionare ma l’uomo, che non conoscevo, per tutta risposta continuava ad urlarmi di tutto e poi ad un certo punto si è tolto la giacca preparandosi a picchiarmi. Botte che per fortuna ho evitato grazie all’intervento della fidanzata dell’uomo. Tutto sembrava finito lì – continua a raccontare – ma pochi minuti, dopo mentre percorrevo a piedi via Malta, ho sentito il rumore di un’auto che accelerava e quasi provava ad investirmi, bloccandosi al centro della strada. Era ancora quell’uomo che prima ha continuato ad insultarmi pesantemente e successivamente scendendo dall’auto, alla mia mancata reazione, si è nuovamente tolto la giacca minacciando stavolta di farmela pagare sul serio. A quel punto è intervenuta nuovamente la fidanzata dello sconosciuto, invitandolo a lasciar perdere”.
La denuncia è stata sporta a distanza di tempo. “Ho riflettuto. Volevo minimizzare la cosa. Poi ho deciso di denunciare tutto perché penso che nessuno dovrebbe subire quello che ho subito io. Le parole spesso feriscono molto più di schiaffi e pugni. Non è la prima volta che mi insultano ma per fortuna cerco sempre di mantenere la calma e non rispondere alle offese. Da quella sera però non posso fare a meno di pensare che se al mio posto si fosse trovata una ragazzina o un ragazzino con meno esperienza chissà come sarebbe finita…”.
Interrogativi raccolti e condivisi dall’associazione Stonewall di la ragazza è socia e volontaria. “Siamo sgomenti ed arrabbiati per quanto accaduto – dichiara Tiziana Biondi vice presidente di Stonewall -tanto più che l’aggressione, per fortuna solo verbale, è avvenuta per futili motivi e con l’aggravante dell’omofobia. Ci è sembrato davvero assurdo e surreale, che ancora oggi si possa essere aggrediti solo perché si è scambiati per omosessuali o perché il proprio aspetto non riscontra il gradimento di qualcuno”.