Violenze all’ex moglie e alla figlia: allontanato dalla casa familiare

Minacce e azioni quotidiane di violenze fisiche e psicologiche ai danni dell’ex moglie e della figlia. Una condizione di sofferenza e paura costante per la donna e la figlia, che sarebbe andata avanti da tempo e fino a ieri, quando i carabinieri di Augusta, a seguito di segnalazione, hanno raggiunto l’abitazione della famiglia, interrompendo una lite tra l’ex marito e la donna, scaturita da futili motivi.  Venuti a conoscenza di quanto accadeva nell’ultimo periodo, i militari dell’Arma , dopo la denuncia delle due presunte vittime, hanno deferito a piede libero l’uomo con l’accusa di  maltrattamenti in famiglia. A carico dell’uomo, l’allontanamento urgente dalla casa familiare, come disposto dall’autorità giudiziaria.




Siracusa. Botte all’uscita della discoteca, in quattro sotto indagine

Quattro persone indagate per una aggressione avvenuta all’uscita di un locale di Fontane Bianche. Sono accusate di lesioni personali pluriaggravate. Oggi la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
I fatti risalgono alla notte del 6 settembre 2018 quando un equipaggio delle Volanti è intervenuto a Fontane Bianche per una lite tra alcuni avventori del locale.
Sul posto, un giovane riferiva di essere stato colpito con un pugno dai buttafuori. I poliziotti avrebbero raccolto già sul posto elementi che lasciavano intendere come gli addetti alla sicurezza, per allontanare dal locale dei giovani coinvolti nel litigio, avrebbero utilizzato dei metodi violenti coadiuvati anche da altri clienti. Alla vittima causate contusioni al volto.
Da ulteriori approfondimenti, gli agenti sono risaliti ad un’altra aggressione subita, nel medesimo contesto, da un altro ragazzo che per banali motivi era stato picchiato violentemente.
Al pestaggio avrebbero pure partecipato quelle quattro persone.
Pertanto, il pm Gaetano Bono ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico dei quattro, tutti siracusani, e di età compresa tra i diciannove ed i venticinque anni.

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Floridia. Spaccio di droga, sospesa temporaneamente la licenza ad un bar

Sospesa temporaneamente la licenza di un bar di Floridia, in via Pascoli. I carabinieri hanno notificato il provvedimento amministrativo scaturito dalle numerose segnalazioni effettuate dagli stessi militari relative ad una attività di spaccio che sarebbe stata condotta all’interno e ne i pressi del locale in questione.
A novembre del 2018 infatti, nel corso di un’operazione dei Carabinieri di Floridia, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti lo stesso titolare del locale ed un cliente trovati in possesso complessivamente di 18 dosi di cocaina e 30 grammi di marijuana, mentre un altro cliente di origini tunisine è stato denunciato a piede libero per lo stesso reato in quanto trovato in possesso di 6 dosi di hashish e 4 dosi di marijuana.
Per questi motivi è stato emesso, a firma del Questore, un decreto di sospensione temporanea dell’attività commerciale di somministrazioni di alimenti e bevande, per un periodo di quindici giorni. Tale provvedimento ha natura cautelare ed è motivato dalla circostanza che il locale risulta essere frequentato da soggetti che abitualmente assumono sostanze stupefacenti e da persone dedite alla commissione di reati, alcuni dei quali arrestati all’interno dello stessa attività commerciale.
La chiusura, seppur temporanea, è disposta in questi casi a tutela dell’ordine e della sicurezza dei cittadini.
Il provvedimento di chiusura segue di pochi giorni un analogo provvedimento sospensivo nei confronti di un locale di Viale Vittorio Veneto, oggetto fra l’altro di numerose segnalazioni per disturbo della quiete pubblica per la diffusione di musica ad alto volume, e scaturito anch’esso dall’attività di controllo dei Carabinieri di Floridia.

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Acquista eroina e muore: in carcere i due uomini che hanno ceduto la droga

Finiscono in carcere gli avolesi Salvatore Iacono (50 anni) e Sebastiano Vaccarella (38). Il primo dovrà scontare una condanna a nove anni e quattro mesi di reclusione ed al pagamento di una multa di 40.000 euro mentre il Vaccarella dovrà scontare una condanna ad otto anni di reclusione ed al pagamento di una multa di 30.000 euro.
Entrambi sono stati condannati per reati inerenti gli stupefacenti commessi nei mesi di febbraio e marzo del 2006.
In particolare, i due arrestati hanno ceduto ad una terza persona dell’eroina che, dopo l’assunzione, ha causato la morte di quest’ultima per insufficienza respiratoria acuta a causa della quale sono stati condannati anche per il reato di morte come conseguenza di altro delitto.




Un bicchiere usato come arma: scagliato contro il volto, denunciato 31enne megarese

Un bicchiere utilizzato come “arma”. E’ successo ad Augusta dove un 31enne è stato denunciato dalla Polizia perchè proprio con un bicchiere ha colpito al volto un’altra persona, nel corso di un alterco. Per la vittima, grave ferita lacero contusa.

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Recuperato il corpo senza vita del sub disperso tra Agnone e Brucoli

E’ stato ritrovato nel primo pomeriggio dai sommozzatori del nucleo dei vigili del fuoco di Catania il corpo senza vita del sub disperso nel tratto di mare compreso fra le località di Agnone e Brucoli.
si tratta di un 34enne catanese che si era immerso alle 18:00 circa di ieri e che non aveva fatto rientro.Le ricerche coordinate dalla Capitaneria di Porto di Augusta hanno visto impegnati i sommozzatori e l’elicottero dei nuclei dei vigili del fuoco di catania, la squadra vvf di augusta, la capitaneria di porto e i carabinieri. Le ricerche sono andate avanti senza sosta per quasi 24 ore. L’uomo, dipendente comunale a Catania, nel pomeriggio di ieri si era immerso proprio nelle acque di Agnone Bagni per una battuta di pesca.
Non vedendolo rientrare, i suoi amici hanno dato l’allarme. Con il passare delle ore la speranza di ritrovare l’uomo ancora in vita si erano via via affievolite, fino al macabro rinvenimento.




Asili nido e appalti, Fp Cgil e Uil Fpl al sindaco: “Garantire la regolarità”

Asili nido e gare d’appalto, tuonano i sindacati sulla gestione e Franco Nardi (Fp Cgil) e Alda Altamore (Uil Fpl) chiamano in causa l’amministrazione comunale. “Pensavamo che, ad onta dei ritardi e delle preoccupazioni, una volta dato il via alle gare d’appalto, sia pure a macchia di leopardo, il problema, sia della erogazione dei servizi che occupazionale, fosse definitivamente risolto. E invece, nonostante il capitolato d’appalto preveda testualmente che “l’aggiudicataria dovrà garantire la stabilità occupazionale prioritariamente del personale già impiegato dalla cooperativa aggiudicataria della precedente gara”, sembra che talune Imprese, in barba a quanto abbiano sottoscritto, vogliano procedere a una sorta di “scelta” tra i lavoratori, invece di prendere il cantiere così come previsto, e cioè con le risorse tecniche, umane ed economiche assegnate, come peraltro già prassi consolidata. Funzionano allora così le gare d’appalto al Comune di Siracusa? Le regole predeterminate (e ampiamente previste da norme e contratti) non hanno valore alcuno se non quello di tenere buone le lavoratrici nei momenti delicati? E, peraltro, in gare d’appalto che garantiscono il servizio per soli 5 mesi?
Qualcosa non torna. A questo punto, per le notizie che abbiamo, nutriamo anche dubbi che il ritardo dell’apertura degli asili aggiudicati, e ancora chiusi, non sia tanto volontà del Comune bensì responsabilità di qualche impresa che si è avventurata in strade illegittime e non percorribili. E il danno alle famiglie chi lo risarcirà? Qualcuno si è forse convinto che giorno 24, nella riunione fortemente richiesta dalle parti sociali presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro, il ruolo delle Organizzazioni Sindacali potrà essere quello di mera accettazione se non di ratifica di violazioni di appalto e contrattuali? Invitiamo l’Amministrazione Comunale a vigilare e garantire la correttezza nella esecuzione delle gare espletate. Dopo il danno dei ritardi alle famiglie, ci mancherebbe anche la beffa per le lavoratrici”.




Trebastoni, giudice del Tar sotto indagine per corruzione: “estraneo ai fatti”

“Sono certo di poter dimostrare totale estraneità ai fatti contestati”. Poche parole che il giudice del Tar di Catania, Dauno Trebastoni, affida al suo avvocato Sinuhe Curcuraci. Nei giorni scorsi, il magistrato aveva subito una perquisizione disposta dalla Procura di Catania che contesta un’accusa di corruzione in atti giudiziari che chiama in causa anche i legali siracusani Amara e Calafiore, nomi “noti” del cosiddetto Sistema Siracusa.
Trebastoni “ha già fornito, e continuerà a fornire, la sua totale collaborazione alla Procura, nella consapevolezza che gli ulteriori accertamenti che egli stesso auspica, e che stimolerà, non lasceranno alcun dubbio sul di lui operato”, si legge nella nota inviata alle redazioni. “Da magistrato, che per definizione crede nella giustizia, ribadisce la piena fiducia nell’operato della Magistratura”, la chiosa.




Tentato omicidio: colpi di pistola per vendetta, arrestato 22enne

Sarebbe Augusto Gattuso l’autore del tentato omicidio di un giovane, lunedì scorso, in contrada Talà, a Priolo. Gli agenti del commissariato di Priolo hanno fermato il giovane, 22, anni, già noto alle forze dell’ordine, al termine di indagini condotte sull’episodio. Secondo quanto ricostruito, Gattuso avrebbe avuto, lunedì, un’acceso diverbio con due uomini, poi sfociato in violenta lite che aveva costretto inizialmente il giovane a fuggire. Adirato, Gattuso avrebbe deciso di vendicarsi armandosi di una pistola. Avrebbe quindi attratto uno dei due avversari in contrada Talà con il pretesto di un chiarimento. Una volta sul posto, alla vista del suo antagonista in sella ad uno scooter, Gattuso avrebbe esplodo dei colpi di arma da fuoco, raggiungendo la vittima  all’inguine ed al femore.Il 22enne è stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Augusta. Sequestrato cumulo di rifiuti in area portuale, una denuncia

Circa 600 tonnellate di ferraglia e materiale polverulento sono state sequestrate ad Augusta, all’interno dell’area portuale. Intervento congiunto di Guardia Costiera ed Arpa che hanno delimitato il grosso cumulo di rifiuti, depositato senza regolare e specifica autorizzazione. Il responsabile della società interessata è stato denunciato.