Lavoro nero, ispezioni in provincia: sospese sei attività, multe per 100mila euro

Tornano in azione i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro: 15 ispezioni compiute negli ultimi giorni per contrastare il dilagante fenomeno del lavoro nero, del caporalato e delle violazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Controlli a Lentini, Portopalo di Capo Passero, Pachino, Siracusa, Avola, Priolo Gargallo e Rosolini. Sono state esaminate 89 posizioni lavorative, di cui 29 sono risultate irregolari sotto il profilo contributivo e retributivo.
Sono stati inoltri individuati 18 lavoratori in nero, nel corso dei controlli: 9 (su 18), in tre diverse aziende agricole;9 (su 13 camerieri) in tre diversi esercizi per la somministrazione di alimenti.
Nei confronti dei titolari delle sei aziende è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per avere utilizzato “in nero” più del 20% della forza lavoro.
Nei confronti di 6 datori di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia in stato di libertà per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, che riguardano la mancata formazione in materia di sicurezza dei dipendenti, spesso causa di infortuni; omessa sottoposizione a visita medica per l’idoneità al lavoro, fornitura di mezzi e strumenti di lavoro inadeguati all’attività lavorativa e mancata adozione di opere di protezione contro il rischio di caduta dall’alto.
In tutti i casi sono state impartite opportune prescrizioni ai datori di lavoro, col fine di ripristinare le condizioni di sicurezza imposte dalla legge. A volte si è resa necessaria la temporanea inibizione ad operare nell’area di cantiere.
Ed ancora, nei confronti di due titolari di imprese è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura per avere utilizzato sistemi di videosorveglianza senza preventivo accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Inoltre è stata disposta l’immediata cessazione del funzionamento degli impianti, in quanto consentivano il controllo a distanza dell’operato dei dipendenti.
In ultimo, un datore di lavoro è stato deferito per avere occupato un lavoratore privo del permesso di soggiorno ad uso lavoro subordinato.
Le sanzioni amministrative irrogate ammontano a oltre 70 mila euro e le ammende contestate ammontano a oltre 30 mila euro.




Siracusa. Litiga con la compagna e lancia il gatto dal balcone

Al culmine di una lite con la sua compagna, ha lanciato il gatto della donna dal balcone dell’appartamento, posto al sesto piano.
L’uomo è stato denunciato per maltrattamento di animali dagli agenti di polizia che erano stati allertati per la lite in corso. Il micio se l’è cavata con qualche ferita.




Siracusa. Il ritorno della pericolosa "moda" dei cassonetti in fiamme

Ha purtroppo ripresi vigore nelle ultime ore la sciocca e pericolosa abitudine di dare alle fiamme i cassonetti della spazzatura. Il più delle volte bruciano insieme al loro contenuto, ovvero sacchetti di rifiuti non differenziati.
Alle 16 cassonetto a fuoco in viale Santa Panagia. Vigili del fuoco sul posto in pochi minuti. Qualche ora prima, le fiamme hanno distrutto un altro cassonetto in via Barresi. E nei giorni scorsi, episodi simili anche poco fuori la cinta urbana.




Noto. Perseguita gli ex compagna e suocero: in carcere stalker 39enne

Danneggiamenti aggravati continuati, porto di coltelli di genere vietato, violazione di domicilio, tutti reati commessi in danno della sua ex convivente e dell’ex suocero. Con queste accuse un uomo di 39 anni è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Noto. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del tribunale di Catania su richiesta della Procura. L’uomo, senza fissa dimora, è già noto alle forze dell’ordine. La polizia lancia un appello alle donne vittime di stalking:  rivolgersi con fiducia alle forze dell’ordine e di denunciare i propri persecutori.




Siracusa. Uso del telefonino alla guida, controlli della Stradale in tutta la provincia

Controlli e posti di blocco: la Polizia Stradale ha avviato l’operazione “No distractrion in driving”. Mira a contrastare l’uso scorretto degli apparati radio e dei telefoni a bordo dei veicoli, privilegiando la viabilità autostradale ed extraurbana interessata dai maggiori voluti di traffico.
I controlli della Polizia Stradale di Siracusa e dei Distaccamenti di Noto e di Lentini, già iniziati nei giorni scorsi, proseguiranno nelle prossime settimane con l’utilizzo di auto civetta anche all’interno dei centri abitati. Nella scorsa settimana sono state impiegate 21 pattuglie che hanno controllato oltre 220 veicoli sanzionando 199 conducenti per l’uso scorretto di apparati radio e telefonia a bordo del veicolo con sanzioni che possono arrivare fino a 646 euro, oltre alla decurtazione di ben cinque punti dalla patente di guida; occorre anche ricordare che se si viene sanzionati due volte in due anni per la guida con il cellulare scatta la sospensione della patente da uno a tre mesi.
La Polizia Stradale segnala poi che la presenza di numerose applicazioni sugli smartphone, compreso l’utilizzo dei social, utilizzabili anche con una singola mano, amplifica notevolmente il rischio di incorrere in incidenti stradali atteso che i tempi di reazione, rispetto alle normali condizioni di guida si dimezzano, dando luogo a condotte di guida estremamente pericolose.




Siracusa. Controlli nei locali pubblici,un denunciato e una sanzione da 2 mila euro

Controlli amministrativi negli esercizi commerciali di Ortigia e, soprattutto, nei locali pubblici. Gli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale hanno denunciato il titolare di un locale del centro storico per avere organizzato una serata danzante violando il divieto impostogli dalle prescrizioni contenute nella licenza di cui è destinatario. Per il titolare di un altro locale, in questo caso di via Cairoli, 2 mila euro di sanzione per non avere esporto il documento “Scia” e la tabella dei prezzi.

 




Siracusa. Droga ed armi in Ortigia, i carabinieri arrestano due giovani

Il contrasto allo spaccio di droga ha portato a due arresti. In campo i Carabinieri della Stazione di Ortigia, di Cassibile, dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siracusa e del Nucleo Cinofili Carabinieri di Nicolosi. Controlli a tappetto nel centro storico hanno portato all’arresto in flagranza di reato di due siracusani: il 21enne Simone Diana, con precedenti di polizia specifici, e un incensurato 27enne.
Una perquisizione non solo personale ma anche veicolare e domiciliare ha condotto al rinvenimento di 64 grammi di cocaina, 34 grammi di hashish, 58 grammi di marijuana oltre ad un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento delle dosi e 180 euro quale presunto provento dello spaccio.
Sequestrare anche 2 pistole giocattolo prive di tappo rosso con canna otturata. Lo stupefacente sequestrato, era molto probabilmente destinato allo spaccio nella zona di Ortigia.
Diana è stato condotto in carcere mentre il complice incensurato agli arresti domiciliari, come disposto dalla Autorità Giudiziaria competente.




Faceva prostituire la cugina per avere droga e soldi: arrestato

Con l’accusa di favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione e maltrattamenti in famiglia è stato arrestato dai carabinieri un 42enne di Augusta. Avrebbe costretto la cugina convivente, con problemi di inferiorità psichica, a prostituirsi in cambio di denaro e droga. Per farlo avrebbe anche picchiato la donna in più occasioni.
Le indagini dei carabinieri, che hanno eseguito un provvedimento di custodia in carcere emesso dal gip di Siracusa, sono scattate in seguito ad una segnalazione.
I fatti si sarebbero svolti da gennaio 2015 a settembre 2018.
In casa, insieme al quarantaduenne ed alla cugina viveva pure il figlio della donna, che veniva chiuso in una stanza dall’uomo quando la madre aveva rapporti sessuali.




Siracusa. Lascia il carcere Rita Frontino, disposti i domiciliari

L’imprenditrice siracusana Rita Frontino lascia il carcere di piazza Lanza. Il Tribunale di Siracusa ha disposto per lei gli arresti domiciliari, pochi giorni dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione che ha “alleggerito” i capi d’imputazione. Il principale, bancarotta per distrazione, è stato annullato dalla suprema corte.
Coinvolta nell’inchiesta sulla costruzione del centro commerciale di Epipoli, era in carcere dal 25 luglio.




Convegno sul femminicidio ma Siracusa si dimentica di Eligia Ardita: "sconvolgente"

Definirlo incidente diplomatico è forse un eufemismo. Mercoledì prossimo, nel Salone Borsellino di Palazzo Vermexio, l’associazione Noi Albergatori Siracusa promuove il convegno dal titolo “Arrestare il femminicidio”, iniziativa che gode del patrocinio del Comune di Siracusa. Clamorosamente, parlando di femminicidio, manca ogni riferimento ad Eligia Ardita, il paradigma del femminicidio commesso proprio a Siracusa e per il quale è stato recentemente condannato all’ergastolo, in primo grado, Christian Leonardi.
Luisa Ardita, sorella di Eligia e anima anche della fondazione che porta il nome delle due vittime di quel grave caso di femminicidio, non è tra i relatori e non è neanche stata invitata.
“Siamo sconvolti e profondamente indignati – dice – nell’apprendere, dalla stampa, che Siracusa stia organizzando una manifestazione contro le vittime di femminicidio escludendo la figura di mia sorella. Nessuno e sottolineo nessuno ci ha contattati per invitarci come parenti di una vittima di femminicidio. Un delitto così feroce che ha distrutto per sempre la nostra famiglia ed ha profondamente colpito la comunità di Siracusa e non solo”.
Luisa Ardita precisa che “non pretendiamo di stare in prima fila ma pretendiamo rispetto, un rispetto di cui tanto abbiamo discusso già dal 19 gennaio 2015 giorno in cui mia sorella e mia nipote persero la vita. In occasione della giornata contro il femminicidio abbiamo realizzato un video dove scorrevano tutti i volti di quelle donne morte nel nome di un amore che amore non era ed oggi ci troviamo profondamente delusi ad apprendere che proprio Siracusa ci esclude in occasione di un evento dedicato alle donne”.
La conclusione è amara. “Forse mia sorella non è degna della stessa considerazione di altre donne? Non è degna di avere una panchina rossa? Non è degna di essere ricordata all’interno di eventi, organizzati a Siracusa, che parlano delle vittime di violenza? Oggi la mia famiglia si sente ferita e profondamente delusa per questa sorta di esclusione priva di senso. L’unica cosa che speriamo è che il ricordo di mia sorella sia sempre presente in questa città e nel cuore di tutte quelle persone che le hanno voluto bene”.