Noto. Caccia in un terreno privato e minaccia il proprietario col fucile:denunciato

Minacce gravi e invasione di terreni. Denunciato un 63enne di Noto. La polizia ha scoperto che l’uomo, il 5 dicembre, avrebbe avviato una battuta di caccia invadendo i terreni di altra persona che lo avrebbe invitato ad uscire dalla sua proprietà. L’uomo, affermando che non stava danneggiando alcunché, brandendo l’arma in suo possesso, lo avrebbe minacciato ritenendo che potesse continuare la sua battuta di caccia.
Gli operatori di polizia, inoltre, procedevano al ritiro cautelare dei fucili in suo possesso e del porto d’armi.




Perseguita per mesi una donna mai conosciuta: divieto di avvicinamento per un 41enne

Ordinanza di divieto di avvicinamento a carico di un uomo di 41 anni. L’hanno notificata gli agenti del commissariato di Pachino, su disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa. Vittima, una donna di 40 anni, che lo scorso novembre aveva denunciato di essere oggetto di attenzioni indesiderate e continui pedinamenti da parte di un uomo che si era infatuato di lei in modo ossessivo. Da mesi aveva iniziato a farsi trovare nei luoghi frequentati dalla donna, il luogo di lavoro e controllandone ogni movimento.
L’indagato, che non aveva nessuna conoscenza diretta con la donna, era solito pedinarla ed aveva cominciato a minacciare ed aggredire tutti gli uomini con i quali la donna entrava in contatto.
L’atteggiamento ossessivo nei confronti della donna aveva condizionato i movimenti e la libertà personale di quest’ultima, influendo sulle sue amicizie e libere frequentazioni.
Tali circostanze inducevano i poliziotti del commissariato ad interrompere la condotta,  durata ben tre mesi, al fine di evitare che venisse portata ad estreme conseguenze.




Renzo Formosa, la Disciplinare dispone sospensioni per gli agenti della Municipale

La Commissione Disciplinare del Comune di Siracusa ha completato la scorsa settimana la sua valutazione sul comportamento di due agenti della Polizia Municipale durante i rilievi seguiti all’incidente che ha causato la morte del 15enne Renzo Formosa.
L’intervento della Commissione era stato richiesto dal sindaco, Francesco Italia, all’indomani della trasmissione del servizio tv realizzato da Le Iene e che avanzava forti dubbi sull’operato della pattuglia intervenuta. A guidare l’auto che travolse lo scooter con a bordo Renzo Formosa, il figlio di un ispettore della stessa Municipale a processo per omicidio stradale. Una circostanza che ha destato accese critiche, non solo da parte della famiglia Formosa, con due contestazioni su tutto: il mancato ritiro immediato della patente al giovane e la mancata disposizione degli esami su sangue e urine.
La Disciplinare ha “chiamato” i due agenti intervenuti ma non il padre del giovane perchè non era in servizio ma presente sulla scena dell’incidente solo come privato cittadino. Questa mattina sono state rese pubbliche le decisioni della Commissione: sessanta giorni di sospensione per l’ispettore inseguito dall’inviata della trasmissione tv, 15 giorni per il collega più giovane. Le sospensioni dal servizio scatteranno dal primo gennaio 2019. Primi dieci giorni senza maturare stipendio, poi dall’undicesimo corrisposta indennità una indennità decurtata del 50% sulla retribuzione base mensile.
La famiglia dello sfortunato Renzo Formosa attende di conoscere i dettagli dell’istruttoria della Commissione Disciplinare ma non nasconde la sorpresa di fronte a provvedimenti non giudicati pari alla gravità dei fatti contestati e per i quali anche la Procura di Siracusa ha disposto maggiori accertamenti.




Siracusa. Il mistero del corpo carbonizzato alla Mazzarrona: potrebbe essere omicidio

Seppur al momento non venga scartata alcuna ipotesi, è la pista dell’omicidio quella su cui si starebbero concentrando le attenzioni degli investigatori dopo il ritrovamento del corpo carbonizzato di un 60enne. Era all’interno di una Fiat 500, parcheggiata alla fine di via Foti, nei pressi della chiesa di San Corrado Confalonieri.
L’uomo, un disoccupato incensurato, sarebbe stato aggredito, forse ucciso, e poi dato alle fiamme insieme alla vettura.
L’autopsia affidata al medico legale Francesco Coco avrebbe fornito primi elementi utili alle indagini, sul fronte delle cause del decesso. Si attende adesso il risultato degli ulteriori test di laboratorio. Vengono anche visionati i filmati delle telecamere di sicurezza della zona per individuare l’itinerario di quell’auto dentro cui il 60enne è stato ritrovato carbonizzato mentre viene setacciata la sua vita privata.




Siracusa. "Soldi per evitare l'arresto di suo figlio": truffata una 80enne

Ancora una truffa agli anziani. Vittima questa volta una 80enne che vive in via Irlanda, a Siracusa. Alla porta della donna si è presentato un uomo che ha chiesto 5.000 euro per evitare l’arresto del figlio coinvolto, nel suo racconto, in un incidente stradale. La donna, impaurita, ha consegnato al truffatore dei contanti e degli oggetti in oro ancora in fase di quantificazione.
La Polizia di Stato ricorda a tutti i cittadini di diffidare da coloro che chiedono somme di denaro spacciandosi per appartenenti alle forze dell’ordine o altro e di rivolgersi sempre ai numeri di emergenza.




Noto. Furto in abitazione: minorenne in comunità, agiva con tre complici

Arrestato, in esecuzione della misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Catania, un minore di 17 anni, di Noto , già conosciuto forze dell’ordine. Dovrà rispondere di furto aggravato in abitazione in concorso.
Il diciassettenne, unitamente a tre maggiorenni, lo scorso 27 agosto, si sarebbe impossessato di due televisori sottraendoli da un’abitazione.
L’attività d’indagine, che si è avvalsa anche degli impianti di videosorveglianza presenti nella zona in cui si è consumato il furto, ha permesso di ricostruire la dinamica dei fatti delittuosi e di individuare il minore quale responsabile del reato.




Siracusa. Denunciato titolare di pubblico esercizio: ospitava doppio delle persone autorizzate

Aveva una licenza che consentiva di poter ospitare 150 persona ma al momento del controllo da parte della Divisione PAS della Questura di Siracusa c’erano circa 300 persone dentro quel locale. Il titolare dell’esercizio pubblico – di cui non le forze dell’ordine non forniscono nome commerciale ed indirizzo – è stato denunciato per il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo. Sono state riscontrate delle violazioni amministrative che hanno comportato delle sanzioni pari a 3.400 euro.




Siracusa. La Procura chiede rinvio a giudizio per gli avvocati di Sai 8, Amara e Toscano

Rinvio a giudizio per gli avvocati Piero amara e Attilio Luigi Maria Toscano. E’ la richiesta della Procura di Siracusa per l’accusa di concorso in bancarotta fraudolenta di Sai 8 spa. Stessa accusa contestata nei mesi scorsi agli amministratori ddella società che gestiva il servizio idrico integrato.
Il reato si sarebbe consumato – secondo l’accusa – attraverso diverse fatture per prestazioni professionali ritenute esorbitanti o comunque non coerenti con i parametri degli onorari. Cifre milionarie, pagate ai due professionisti tra il 2011 e il 2013, e che per la Procura di Siracusa avrebbero contribuito a distrarre somme dalla società.




La morte di Eligia Ardita: ergastolo per Christian Leonardi

Ergastolo per Christian Leonardi. È la sentenza emessa dalla Corte d’Assise del Tribunale di Siracusa nel primo pomeriggio. Al termine del processo di primo grado, l’imputato è stato riconosciuto colpevole del reato di omicidio della moglie Eligia Ardita. Non era presente in aula al momento della lettura della sentenza, come già avvenuto in occasione delle ultime udienze.
Soddisfatto il pm Scavone e gli avvocati di parte civile. “Ergastolo! La vità è un diritto inviolabile. Adesso Eligia e Giulia possono riposare in pace!””, scrive su facebook la sorella di Eligia, Luisa Ardita.
L’infermiera siracusana venne uccisa il 19 gennaio del 2015. Era all’ottavo mese di gravidanza. Le prime fasi delle indagini puntarono sui soccorsi poi, dopo otto mesi, la confessione del marito. Una confessione da lì a poco ritrattata perché sarebbe avvenuta “sotto pressione”. E l’inizio di una storia processuale che conosce oggi una sua verità, con la sentenza di primo grado e la condanna all’ergastolo con isolamento diurno per tre mesi.Dovrà pagare anche le spese legali e processuali e risarcire le parti civili: 100mila euro ciascuno per i genitori, 50 mila euro a ciascuno dei fratelli.




Ergastolo per Leonardi: "Eligia e Giulia possono ora riposare in pace, giustizia è fatta"

“Christian Leonardi è stato condannato all’ergastolo! Adesso Eligia e Giulia possono riposare in pace, giustizia è fatta!”. Così scrive Luisa Ardita, sorella dell’infermiera uccisa il 19 gennaio del 2015 dal marito. Giulia era la creatura che portava in grembo, all’ottavo mese di gravidanza, quasi ormai pronta per il primo soffio di vita.
Dando idealmente la parola a loro, alle vittime di questa tragica storia dell’orrore, Luisa immagina in un post pubblicato su Facebook la reazione di Eligia e Giulia alla notizia della condanna all’ergastolo per Leonardi: “Io e mia figlia abbiamo avuto giustizia. Grazie a chi ha creduto in me, grazie a chi mi ha sostenuta, grazie per il rispetto che meritavo. Io sono Eligia, io sono Giulia. Noi volevamo vivere”. E in un collage fotografico che unisce dolore e dolcezza, rabbia e tristezza, campeggia in rosso su sfondo nero la scritta “Stop Femminicidio”.