Siracusa. "Firmopoli", richiesta di rinvio a giudizio per 12 persone

Richiesta di rinvio a giudizio per 12 persone coinvolte nell’inchiesta “Firmopoli”, legata alle presunte firme false per le elezioni amministrative del 2013. La Procura di Siracusa ha mandato a processo, tra gli altri, l’ex sindaco, Giancarlo Garozzo, l’attuale vice presidente del consiglio comunale, Michele Mangiafico, l’ex assessore alle Politiche sociali, Lidddo Schiavo, gli ex consiglieri comunali  Luciano Aloschi, Sebastiano Di Natale, Riccardo Cavallaro, Natale Latina, tre funzionari comunali e due ex consiglieri provinciali (Nunzio Dolce e Sebastiano Butera). Non luogo a procedere per l’ex consigliere comunale Salvo Sorbello.




Siracusa. Rapina violenta in gioielleria, ai domiciliari i presunti autori

Nelle prime ore di questa mattina, agenti della Mobile di Siracusa hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, emesse dal Gip del Tribunale di Siracusa. Destinatari della misura sono Shajla Tringali (24 anni), Andrea Caniglia (31) e Antonino Mauro (23). Sono accusati della rapina avvenuta il 4 novembre 2016 alla gioielleria Piccione di viale Zecchino.
Una giovane coppia (identificata in Andrea Caniglia e Shaila Tringali) si era recata presso la gioielleria mostrandosi interessata all’acquisto di un anello con diamante. Mentre il gioielliere era distratto dai clienti, due soggetti erano entrati nel negozio armati di una pistola ed a volto travisato. Uno di loro, dopo aver picchiato il gioielliere con calci e pugni ed averlo colpito con il calcio della pistola, aveva puntato l’arma nei confronti della vittima, costringendo a consegnare i gioielli che aveva prelevato dalla cassaforte per mostrarli ai clienti (per un valore pari a circa euro 74.000) nonché il suo stesso telefono cellulare.
Durante la fuga, il titolare della gioielleria era riuscito ad afferrare il cappuccio della felpa indossata da uno dei due, scoprendogli il volto.
Le telecamere del sistema di videosorveglianza hanno immortalato i due soggetti ed uno di essi era stato ritenuto molto somigliante con le fattezze fisiche di Antonino Mauro.
Inoltre le analisi biologiche eseguite sul passamontagna utilizzato per la rapina avevano evidenziato la presenza del dna una traccia minima compatibile con quello del sospettato.
L’attività di indagine, sviluppatasi con intercettazioni ambientali e telefoniche, oltre ad evidenziare un quadro indiziario di responsabilità anche a carico dei due “finti” clienti, ha fatto emergere la paura di Mauro di essere scoperto e la piena confessione di uno degli indagati.




Floridia. Arrestato due volte in poche ore: dai domiciliari al carcere

I Carabinieri della Tenenza di Floridia hanno arrestato in flagranza di reato per tentata rapina Giuseppe Caruso, avolese di 21 anni.
Nel tardo pomeriggio di ieri, poco prima dell’orario di chiusura, il giovane – già resosi responsabile di altri reati simili negli ultimi giorni – dopo aver fatto un rapido sopralluogo nell’esercizio commerciale che intendeva colpire, ha tentato di asportare della merce senza pagarla alle casse.
Il personale del supermercato ha tentato quindi di bloccarlo ed a questo punto il Caruso ha iniziato a lanciare forme di formaggio ed altra merce.
Nel frattempo sono intervenuti i Carabinieri della Tenenza di Floridia che hanno bloccato il 21enne e lo hanno dichiarato in stato di arresto. Posto ai domiciliari in attesa di rito direttissimo, dopo alcune ore è stato trovato fuori casa e per questo arrestato per evasione. A quel punto è stato condotto in carcere a Cavadonna.




Siracusa. Vende ma poi si "riprende" una bici elettrica: denuncia per furto

Denunciato un 59enne siracusano per il reato di furto di una bicicletta con pedalata assistita. Era stata precedentemente oggetto di una vendita ma siccome il prezzo non sarebbe stato interamente pagato, l’uomo avrebbe deciso di riprendersi il mezzo elettrico. E si sarebbe fatto aiutare da un minorenne, fatto contestato come aggravante.




Augusta. Cocaina nascosta nel garage, la trova il fiuto del cane antidroga

Arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina) per l’augustano Salvatore Gentile, 45enne. I carabinieri, a seguito di una scrupolosa perquisizione domiciliare e grazie al fiuto del cane antidroga delle unità cinofile di Nicolosi, sono riusciti ad individuare, abilmente occultata all’interno dell’incavo murale del garage, un involucro in cellophane contenente circa 15 grammi di cocaina insieme al relativo materiale per il taglio, la pesatura ed il confezionamento.
La droga ed il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro, mentre l’uomo è stato accompagnato in carcere a Cavadonna.




Siracusa. Rapina in un supermercato: è lo stesso uomo di piazza Euripide?

Rapina in un supermercato di via Elorina. Un giovane, nel pomeriggio, dopo avere minacciato il titolare dell’esercizio commerciale, si è impossessato di 400 euro per poi fuggire. Sul posto, gli agenti delle Volanti. Da verificare se l’episodio possa essere collegato alla tentata rapina di piazza Euripide ( Siracusa. Tentata rapina a mano armano in una tabaccheria: colluttazione e fuga




Siracusa. Tentata rapina a mano armano in una tabaccheria: colluttazione e fuga

Rapina a mano armata ieri pomeriggio ai danni della tabaccheria di piazza Euripide. Un uomo, a volto scoperto, armato di pistola, si è introdotto nell’esercizio commerciale e, minacciando il dipendente con l’arma, ha tentato di impossessarsi del denaro contenuto in cassa. La reazione del proprietario e di un dipendente, tuttavia, è stata inattesa per il malvivente. Ne è scaturita  una colluttazione, con l’intervento anche di alcuni passanti, al termine della quale il rapinatore ha esploso un colpo di pistola, per poi dileguarsi.  L’arma, caricata a salve, i bossoli e i proiettili inesplosi, sono stati recuperati e sequestrati dalla polizia, ne frattempo intervenuta. Indagini in corso.




Noto. Abuso d'ufficio in concorso: avviso di conclusione indagini per Bonfanti e Di Dato

Avviso di conclusione indagini nei confronti del sindaco di Noto, Corrado Bonfanti e del dirigente del secondo settore del Comune, Gaspare Di Dato. E’ quanto emesso dalla Procura di Siracusa. Secondo quanto ricostruito avrebbero violato la legge regionale sui rimborsi a favore del datore di lavoro, che non può superare al mese un terzo dell’ammontare dell’indennità prevista per il sindaco.Secondo la Procura, invece,l’amminsitratore avrerbbe liquidato a favore dell’istituto di credito di cui è dipendente Bonfanti, 34.638 euro nel 2013, rispetto a un tetto rimborsabile di 14.254 mila euro e nel 2014, 28.426 euro. Nel 2015, infine, 31.253 mila euro  procurando, secondo l’accusa, ingiusto vantaggio patrimoniale all’istituto di credito e al sindaco , con ingiusto danno patrimoniale al Comune di Noto




Lentini. Sparò per sbaglio contro la cugina,arrestato: "La famiglia l'ha coperto"

Lesioni e detenzione illegale di pistola. Arrestato Sebastiano Buremi, 24 anni, lentinese. Gli agenti del commissariato di Lentini hanno ricostruito una vicenda che era stata raccontata in maniera completamente diversa. L’episodio risale al 5 novembre 2017, giorno in cui si sono svolte le elezioni regionali. In quell’occasione una donna si era presentata all’ospedale di Lentini, accompagnata dal compagno, dopo essere stata attinta da un colpo d’arma da fuoco. La donna e il convivente avevano raccontato che, intorno alle 19,30, mentre si trovavano in un’area di rifornimento carburante di via Vittorio Emanuele II, avevano sentito uno sparo, per accorgersi subito dopo che la donna era stata raggiunta da un colpo d’arma da fuoco, presumibilmente esploso da due giovani a bordo di un ciclomotore, indossanti entrambi un casco protettivo. Una ricostruzione che ha subito presentato evidenti discrepanze, tanto che gli investigatori hanno iniziato a condurre una serie di indagini che andavano anche in diverse direzioni. L’iniziale tentativo di depistaggio e occultamento dei fatti, operato dalla stessa persona offesa e dal suo nucleo familiare strettamente imparentato con quello di Buremi, è stato,  smascherato grazie alla perizia investigativa e alle accurate indagini svolte dagli uomini del commissariato, le quali permettevano di acclarare le responsabilità penali dell’odierno arrestato. Secondo quanto emerso, la donna aveva raggiunto quella sera la casa del cugino, che per errore le avrebbe sparato contro mentre manovrava la pistola.  Buremi era sottoposto ai domiciliari per reati volti ad agevolare il clan “Nardo” (estorsioni, rapine, furti). L’arresto era scattato nell’ambito dell’operazione “Uragano”.




Siracusa. Donna deteneva armi clandestine: arrestata dalla Squadra Mobile

Armi clandestine in casa. La Squadra Mobile ha arrestato una donna di 41 anni, Alexandra Moscuzza, con l’accusa di detenzione di armi clandestine. Nella sua abitazione gli agenti hanno rinvenuto: una pistola marca Bruni a salve ( copia della pistola Beretta 92SB), modificata per poter sparare cartucce calibro 380, con canna non ostruita e munita di caricatore; 7 cartucce calibro 380 auto, con ogiva in piombo; 1 carabina cal. 4,5 ad aria compressa marca Diana, munita di mirino a cannocchiale; 3 spade modello giapponese di varia misura; 1 spada modello medievale. Dopo le incombenze di rito, la donna è stata posta agli arresti domiciliari.