Siracusa. Violenta rissa tra detenuti, riesplode il caso Cavadonna: "più sicurezza"

Torna alta la tensione all’interno del carcere di Cavadonna dove nei mesi scorsi gli agenti di Polizia Penitenziaria avevano dato vita ad una clamorosa protesta. Al centro rimane l’annosa questione della sicurezza all’interno della struttura carceraria.
Questa mattina, nella sezione destinata ai detenuti Alta Sicurezza è scoppiata una rissa piuttosto accesa. “Nessun poliziotto è stato aggredito – spiega il segretario dell’Osapp, Domenica Nicotra – ma è un dato di fatto che la carenza di personale non consente un’adeguata copertura dei posti di servizio per garantire sempre ed in ogni caso l’ordine e la sicurezza penitenziaria.”
Il sindacato torna a parlare di “questione Siracusa” da affrontare e risolvere con “il necessario incremento di risorse umane ridotto dall’oggi al domani per effetto della Legge Madia”.




Avola. Colpo d'arma da fuoco al rivale in amore, fermato il presunto responsabile: ha 24 anni

E’ sospettato di aver esploso un colpo d’arma da fuoco all’indirizzo di un uomo e per questo è stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto il 24enne netino Antony Calvo. La vittima è stata fortunatamente colpita di striscio. Da una prima ricostruzione dei fatti, gli agenti del commissariato di Avola sono risaliti al fermato, raggiunto nella sua abitazione. Le motivazioni del gesto paiono ricondursi a motivi passionali.

foto: polizia ad Avola




Siracusa. Assolti con formula piena 5 agenti del commissariato di Avola: erano accusati anche di lesioni

Assoluzione perchè il fatto non sussiste per i 5 agenti del commissariato di Avola che erano stati accusati di omissione in atti d’ufficio e lesioni. Lo ha stabilito il Tribunale di Siracusa. L’indagine aveva preso le mosse dalle lettere postume del 27enne Sebastiano Caruso che si era tolto la vita nel giugno del 2016. In quelle missive, per giustificare il gesto estremo, il giovane aveva scritto di un senso di umiliazione nato da un incontro poche sere prima con i poliziotti che lo avrebbero picchiato e poi ammanettato senza formale procedura di arresto. Una ricostruzione sempre negata dai 5 agenti. Il giudice dell’udienza preliminare ha dato ragione alle tesi difensive, disponendo per l’assoluzione con formula piena.




Noto. Una pietra colpisce alla testa un giovanissimo turista, denunciato 16enne

Ha 16 anni l’autore della “bravata” che gli ha procurato una denuncia, ultima in una purtroppo già lunga lista di precedenti. Due sere fa ha colpito alla testa con una pietra un ragazzino di 11 anni, in vacanza a Noto con la famiglia. Era con i suoi genitori sulla scalinata della chiesa di Sant Francesco all’Immacolata quando è stato raggiunto alla testa da un sasso scagliato da un gruppetto di giovani. Nell’immediatezza il papà del ragazzino colpito è riuscito a fermare due minori, poi risultati estranei all’accaduto. Le indagini della Polizia hanno condotto in poco tempo sulle tracce del 16enne. Voleva colpire uno dei suoi compagni, ma la pietra ha invece colpito il giovane turista che se l’è cavata con un lieve trauma cranico e ferita lacero contusa guaribile in otto giorni.
Il 16enne è già noto alle forze dell’ordine per via dei suoi numerosi precedenti in tema di reati contro il patrimonio e per tale motivo più volte segnalato all’Autorità Giudiziaria.




Siracusa. Sorpreso dalla Polizia con pistole a salve, coltelli e stupefacente: ai domiciliari un 52enne

Era in possesso di due pistole a salve, diversi coltelli, telefoni cellulari con sim italiane e maltesi, 130 banconote da 50 euro e 14 involucri contenenti cocaina per un peso complessivo di circa 12 grammi. Per il reato di possesso di sostanza stupefacente ai fini di spaccio è stato arrestato a Siracusa da agenti delle Volanti, Gaetano Campailla, 52 anni. Una perquisizione all’autovettura poi estesa anche all’abitazione dell’uomo ha permesso di ritrovare e sequestrare le armi e la droga. E’ stato posto ai domiciliari.




Una interruzione elettrica mette in pericolo la vita di una donna, salvata dai carabinieri e da un generatore

Una interruzione di energia elettrica a messo a repentaglio la vita di una 50enne di Augusta. La donna è affetta da gravi patologie cardiache che la vedono costretta giornalmente a fare uso di alcuni macchinari ospedalieri che ha in casa. Senza, la sua stessa sopravvivenza sarebbe a rischio.
Una interruzione dell’energia elettrica aveva mandato ko i macchinari, procurandole notevoli difficoltà respiratorie. Dopo aver provato a contattare personale Enel, la donna ha chiamato i carabinieri. Grazie al loro intervento, i tecnici Enel hanno recapitato alla signora un gruppo di continuità che ha permesso il riavvio dei macchinari. Nel frattempo, il personale Enel si è adoperato per il ripristino della linea elettrica in tutta la zona (era una interruzione programmata e segnalata con avvisi, ndr). I carabinieri hanno ricevuto una seconda telefonata, ma questa volta la donna voleva solo ringraziarli.




Assalito dalle vespe muore un pensionato di 82 anni a Floridia: fatale lo shock anafilattico

Un pensionato di 82 anni ha perduto la vita a Floridia dopo essere stato assalito dalle vespe. E’ stato punto in più parti del corpo ed ha subito un violento shock anafilattico che ne ha causato il decesso.
Le vespe avevano nidificato nel suo fondo agricolo, dove si era recato nella mattinata di ieri per alcuni lavori. A dare l’allarme è stato un vicino, che sentito delle urla. Il personale del 118 giunto sul posto non ha potuto far altro che constatare il decesso del pensionato. Cordoglio espresso dal sindaco di Floridia, Giovanni Limoli.




Priolo. Grave incidente stradale autonomo, un uomo in rianimazione

È in rianimazione all’Umberto I di Siracusa l’uomo alla guida di una Renault Scenic protagonista di un grave incidente autonomo. L’auto, con tre persone di Augusta a bordo, era diretta verso Siracusa quando per cause da accertare, poco dopo Priolo, è andata a sbattere contro un muro tagliando la sede stradale.
I feriti sono stati accompagnati in ambulanza in ospedale. Ad avere la peggio l’uomo alla guida, in rianimazione.




Tir si ribalta e perde il suo carico pesante in autostrada: autista ferito, traffico bloccato sulla Siracusa-Catania

Incidente nei pressi dello svincolo di Priolo della Siracusa-Catania. Un tir si è ribaltato su di un fianco per cause ancora al vaglio della Polizia Stradale. Il mezzo pesante ha perduto sulla sede stradale anche il suo carico: due pesanti bobcat. Traffico paralizzato in autostrada per consentire gli interventi ed i rilievi del caso. Sul posto personale Anas e della Stradale.
L’autista del tir, estratto dai vigili del fuoco, è stato trasportato in ospedale. Danni anche alle sede stradale.

foto da facebook




Accusato di omicidio in Francia, arrestato a Cassibile: nel siracusano si nascondeva sotto falso nome

Avrebbe ucciso la moglie nel 2017 a Calais, in Francia. E’ stato arrestato questa mattina a Cassibile il sudanese Ali Adam Borma Nourdin, 30 anni. Su di lui pendeva un mandato di arresto europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria francese. Lo hanno bloccato in contrada Stradicò.
Una vicenda drammatica che ha avuto inizio nel dicembre del 2017 quando la polizia francese è intervenuta presso un’abitazione di Calais, dove il personale addetto alle pulizie aveva rinvenuto sotto un letto, una sacca da viaggio contenente un cadavere. Da quel momento le forze di polizia francesi avevano dato avvio alle indagini per identificare il cadavere ed assicurare alla giustizia il responsabile. L’autopsia, eseguita sul cadavere ormai in avanzata decomposizione, con non poche difficoltà aveva consentito di appurare che il corpo apparteneva ad una donna sudanese, identificata grazie alle impronte digitali e deceduta con buone probabilità nel mese di luglio 2017.
Gli inquirenti avevano intanto accertato che proprio quell’abitazione era stata affittata dal maggio 2017 all’agosto del 2017 da una coppia sudanese, che aveva poi lasciato l’alloggio per morosità e da allora non si avevano avute più avute notizie dei due. Il corpo ritrovato, apparteneva appunto alla moglie di Ali Adam Borma Nourdin, ma di lui ormai si erano perse completamente le tracce.
Dopo alcuni mesi di attività info investigativa che ha visto il raccordo e coordinamento fra le forze di polizie e le autorità giudiziarie italiane e francesi, è stato possibile individuare il ricercato proprio nella frazione siracusana di Cassibile, dove si nascondeva sotto altro nome. Tuttavia grazie alla comparazione delle impronte digitali si è avuta la certezza che il sudanese fosse proprio il soggetto ricercato dalle autorità francesi. Ancora ignoti i motivi dell’omicidio, che adesso dovrà spiegare l’arrestato all’Autorità Giudiziaria francese durante il processo.
L’arrestato è stato condotto presso il carcere “Cavadonna” così disposto dalla stessa Autorità Giudiziaria siracusana.