Estate Sicura, arrivano i rinforzi: 50 nuovi carabinieri e presidi fissi ad Agnone e Marzamemi

Inaugurati i posti fissi stagionali dei Carabinieri di Agnone Bagni e Marzamemi. Rimarranno operativi fino al 31 agosto. Consentiranno di assicurare, in quelle aree ritenute nevralgiche, la costante presenza delle forze dell’ordine. L’iniziativa sarà supportata in parte dai 50 nuovi carabinieri giunti in provincia come rinforzo per la stagione estiva. Saranno dislocati su tutto il territorio, con particolare riferimento alle aree ritenute maggiormente vulnerabili o caratterizzate da numerosa presenza turistica.




Siracusa. Minacce a Paolo Borrometi, condanna per Francesco De Carolis: 2 anni e 8 mesi, tentata violenza privata

E’ stato condannato a 2 anni e 8 mesi di carcere per tentata violenza privata aggravata dal metodo mafioso, ai danni del giornalista Paolo Borrometi, Francesco De Carolis, 44 anni. La sentenza e’ stata pronunciata dai giudici del tribunale del Siracusa, al termine del processo che si e’ celebrato nell’aula della Corte di Assise del palazzo di giustizia.
Il pubblico ministero, Alessandro La Rosa, aveva chiesto la condanna a tre anni e 2 mesi per l’imputato, fratello di Luciano De Carolis, ritenuto dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia personaggio di rilievo del clan siracusano “Bottaro-Attanasio”, al quale Paolo Borrometi aveva dedicato numerose inchieste. “Gran pezzo di m…., appena vedo di nuovo la mia faccia, di mio fratello che oggi è la corona della mia testa, in un articolo tuo ti vengo a cercare fino a casa e ti massacro”, erano alcune delle frasi che Francesco De Carolis aveva inviato in file audio al cronista.




Rosolini. Sorpreso intento a rubare un cancello in ferro ma era ai domiciliari: 38enne in carcere

Nonostante fosse ai domiciliari, è stato sorpreso dai carabinieri mentre caricava un cancello in ferro sul suo mezzo. Per il 38enne Diego Fortezza è scattato l’arresto per evasione e furto aggravato. E’ stato accompagnato in carcere a Cavadonna.




Siracusa. Curiosità e pieno di foto per i carabinieri a cavallo in Ortigia: "ordine pubblico e rappresentanza"

Si sono guadagnati le attenzioni di siracusani e turisti. Foto e sorrisi per i carabinieri a cavallo che sono stati impiegati anche in servizio di ordine pubblico, e rappresentanza, a Siracusa nel fine settimana appena trascorso.
I militari erano in sella a due purosangue italiani di razza “morello”, arrivati per l’occasione dal 2° Squadrone del 4° Reggimento Carabinieri a cavallo di Roma.
“Avvistati” – e non poteva essere diversamente – in Ortigia tra tempio di Apollo, piazza Duomo, piazza Minerva, Fonte Aretusa e Marina.




Siracusa. Chiuso un panificio nella frazione di Belvedere: carenze igienico-sanitarie e strutturali

I Nas di Ragusa e i carabinieri di Belvedere hanno eseguito un controllo igienico-sanitario ed amministrativo presso un panificio della frazione. L’amministratore dell’esercizio pubblico deteneva in un locale, privo di notifica all’Autorità Sanitaria, e soprattutto interessato da carente igienico-sanitarie e strutturali, 3700 kg. di prodotti da forno, farine e altre materie prime in cattivo stato di conservazione, insudiciati ed invasi da parassiti.
E’ stato denunciato in stato di libertà. Sequestrata l’ingente quantità di prodotti alimentari. Il panificio è stato chiuso.
Il valore commerciale dell’infrastruttura e dei prodotti alimentari si aggira intorno ai 300 mila euro.




Terribile pomeriggio di fuoco, Siracusa chiusa a tenaglia dalle fiamme da Tremilia a Città Giardino

Pomeriggio di gran lavoro per i vigili del fuoco di Siracusa. La città è stata letteralmente chiusa a tenaglia da due grandi incendi. Uno si è sviluppato nella zona di Tremilia, partendo dalle mura dionigiane e arrivando fin sotto Belvedere. Nella loro avanzata, le fiamme hanno minacciato da vicino un capannone con materiale probabilmente plastico andato a fuoco. L’altro, invece, a Città Giardino, poco distante dalla zona commerciale. Qui stanno operando ben 3 squadre di vigili del fuoco e 2 della Protezione Civile di Priolo. Il vento non agevola le operazioni di spegnimento. Sono state messe in sicurezza diverse villette ed una donna in dolce attesa è stata evacuata: il fumo le aveva invaso l’abitazione.




Il finto cliente era il palo della banda, rapina in gioielleria: tre arresti a Lentini

Alle prime luci dell’alba di questa mattina, i carabinieri hanno arrestato tre persone a Lentini : due minorenni e il 19enne Salvatore Guarino. A loro carico, il gip del Tribunale dei minori di Catania e il Tribunale di Siracusa hanno emesso ordinanze di applicazione della misura cautelare. Sono ritenuti responsabili della rapina pluriaggravata commessa lo scorso 6 aprile ai danni del titolare di un laboratorio di orologeria e oreficeria di Lentini.
L’indagine dei carabinieri ha permesso di chiarire alcuni dubbi su circostanze definite “anomale” e relative alla presenza di un cliente all’interno dell’attività. Erano le 17.50 quando due soggetti, con volto travisato ed armati di pistola e martello, fecero irruzione all’interno dell’oreficeria, approfittando fulmineamente dell’ingresso all’interno dell’esercizio commerciale di un giovane cliente a cui proprio il titolare della gioielleria aveva aperto la porta di accesso.
Una volta dentro, uno dei malviventi, dopo aver puntato la pistola all’orafo, lo scaraventava a terra trascinandolo in un angolo della stanza mentre l’altro, dopo aver frantumato alcune vetrine espositive, arraffava collane e bracciali in argento, tutto questo dinanzi al cliente che non accennava alcun tentativo di fuga o reazione.
L’azione predatoria si interrompeva dopo pochi secondi solo grazie all’arrivo improvviso della moglie del titolare che urlando per strada e tentando di chiamare con il proprio telefono le forze dell’ordine, faceva dileguare i malviventi.
I primi sospetti hanno portato gli investigatori proprio verso il giovane cliente. Le immagini dei sistemi di videosorveglianza posti a sicurezza dell’esercizio commerciale e di alcune abitazioni limitrofe sono riuscite poi non solo ad identificare compiutamente i due rapinatori ma anche ad appurare, con assoluta certezza, la complicità del giovane che nella fattispecie, fingendosi cliente della gioielleria, in realtà avrebbe operato come complice dell’azione delittuosa, agevolando l’ingresso dei rapinatori all’interno dell’oreficeria e poi, ricoprendo incognitamente, durante l’ azione predatoria, il ruolo di palo fingendosi impaurito cliente.
Una ricostruzione accolta dai due Tribunali che hanno disposto i domiciliari per il 19enne e la detenzione presso il centro minorile di Bicocca per i due minori coinvolti.

foto generica dal web




Siracusa. Medico denunciato: usava attrezzature pubbliche per visite private

Un medico del capoluogo è stato denunciato dai Nas e dai carabinieri di Siracusa per peculato e interruzione di pubblico servizio. Secondo le indagini, il medico, dipendente di una struttura pubblica , nel corso dell’orario di servizio aveva effettuato visite mediche specialistiche in regime di intramoenia appropriandosi indebitamente di apparecchiature di cui aveva la disponibilità in ragione del proprio ufficio. Operazione da cui avrebbe tratto un beneficio economico personale.
I Carabinieri hanno quantificato in oltre 140 le visite effettuate dal medico, dal 2014 ad oggi, nelle condizioni contestate. E’ in via di quantificazione il valore del danno cagionato alla Pubblica Amministrazione.

foto archivio




Siracusa. In bici finge un incidente stradale e sottrae 100 euro ad un ragazzino: denunciato 19enne

Denunciato per rapina impropria un 19enne nigeriano. Alla guida della sua bicicletta, avrebbe simulato un incidente stradale con uno scooter, guidato da un minorenne. Lo avrebbe quindi aggredito, sottraendogli dal portafogli cento euro quale risarcimento del danno subito a causa dell’incidente.




Augusta. Scavi archeologici clandestini, sorpreso al "lavoro" presunto tombarolo catanese

Nella notte scorsa, i carabinieri di Augusta hanno arrestato in flagranza di reato (tentato furto) il 38enne catanese Barbaro Camonita. Lo hanno sorpreso all’interno del sito archeologico di “Megara Iblea”, con piccozza e metal-detector, mentre era intento ad asportare reperti archeologici.
L’attrezzatura è stata sequestrata. L’uomo è stato dichiarato in arresto. Oggi il rito direttissimo disposto dall’autorità giudiziaria competente.

foto archivio