Siracusa. Ancora un residuato bellico nelle acque di fronte la spiaggia della Marchesa, interviene lo Sdai Augusta

Ennesima operazione di bonifica nello specchio d’acqua prospiciente la spiaggia della Marchesa di Cassibile. Di fronte al costone roccioso a sud della spiaggia del Gelsomineto sono intervenuti gli uomini dello Sdai di Augusta per la presenza di un residuato bellico, un presunto ordigno esplosivo. L’intervento si è concluso attorno alle 12 di questa mattina, incluse operazioni di ricognizione per verificare la presenza di altri residuati in zona.
Per la spiaggia della Marchesa non è una novità, frequenti sono le segnalazioni e gli interventi considerando come quel tratto di costa fu particolarmente “battuto” durante le fasi dello sbarco alleato nel siracusano.

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Tentato omicidio ad Avola: ferisce a coltellate il cognato per vecchi dissapori, arrestato 68enne

Ha 68 anni e per la polizia sarebbe lui l’autore del tentato omicidio del cognato. Tutto parte dalla segnalazione di una aggressione in atto ad Avola. Una volta dentro l’abitazione, gli agenti hanno trovato la vittima gravemente ferita al torace ed al fianco. Accanto, un’ascia ed un coltello, presumibilmente utilizzate per l’aggressione.
Le indagini hanno permesso di ricostruire in poco tempo la dinamica dell’accaduto. Alla base vi sarebbero dissapori mai sopiti tra cognati, dovuti a motivi economici e di eredità.
L’aggressore si sarebbe presentato a casa della vittima, qui la discussione sarebbe degenerata in una violenta colluttazione nel corso della quale l’uomo avrebbe estratto dalla tasca un coltello (con una lama di 11 centimetri) per colpire più volte il cognato che, tentando di difendersi con un bastone, riusciva a disarmarlo.
L’aggressore, persa l’arma, avrebbe raggiunto la sua auto per prendere un’ascia. Non è riuscito però ad avvicinarsi al cognato, che, nel frattempo, si era barricato in casa.
Gli agenti hanno allora arrestato l’uomo che, nel frattempo, era stato accompagnato in ospedale da un passante a causa delle ferite riportate durante la colluttazione.
E’ stato posto agli arresti domiciliari.

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Siracusa. Picchia la ex compagna con un bastone da tenda: arrestato per lesioni un 35enne

E’ stato arrestato e condotto in carcere a Cavadonna il 35enne accusato di avere aggredito la sua ex compagna. Nonostante un rapporto tra alti e bassi, i due convivevano alla Borgata. Quando gli agenti sono entrati in casa, hanno trovato la donna insanguinata, col volto tumefatto ed in stato confusionale, vetri rotti, macchie di sangue in più punti e, di lato, un bastone da tenda rotto verosimilmente utilizzato per l’aggressione. Il tutto si è consumato davanti ai figli minori della coppia. E purtroppo non sarebbe stata l’unica: in passato, infatti, l’uomo si sarebbe lasciato andare a varie minacce.
L’uomo è stato arrestato per lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia.




Siracusa. Striscione pro-migranti scomparso, era appeso in Cittadella: le associazioni insorgono

“Qualcuno ha rubato il nostro striscione pro-migranti”. A riferirlo sono i responsabili di diverse associazioni siracusane (Arci Siracusa, Arciragazzi Siracusa 2.0, Zuimama Arciragazzi, Astrea, Stonewall, Unione degli Studenti e Amnesty International). “Aprite i porti – Restiamo umani” è la scritta che campeggiava sul telo poi lasciato sulla recinzione della Cittadella dello Sport, nell’area in cui viene svolto il campo estivo di Arciragazzi Siracusa 2.0. Nella notte tra domenica e lunedì ignoti lo hanno rimosso.
Lo striscione era apparso in piazza Archimede durante il presidio con cui, anche a Siracusa, è stata chiesta la riapertura dei porti ai migranti. “Il clima di odio nei confronti delle associazioni che si battono per i diritti diventa sempre più palpabile – denuncia Luca Cerro, presidente di Arciragazzi 2.0 – per questo non esitiamo a definire l’episodio come un atto vile, parte di una strategia che tende a criminalizzare la solidarietà e stigmatizzare le associazioni che si adoperano per la difesa e l’affermazione dei diritti umani in una città che si vuole accogliente ed inclusiva”.
Al di là dell’episodio, certamente fastidioso, si dovrebbe però anche spiegare perchè uno striscione di natura non prettamente sportiva sia stato affisso in Cittadella dello Sport, luogo estraneo a qualsivoglia dimostrazione di natura politica ed aperto all’inclusione.
Ultimamente gli striscioni a Siracusa fanno tutti “rumore”. Nel fine settimana è stata fortemente criticata a sinistra la decisione della Digos di chiedere la rimozione di due scritte provocatorie verso il ministro dell’Interno, durante il corteo del pride.




Siracusa. Parcheggiatore abusivo e molesto, multa e daspo urbano per un 37enne in via Bengasi

E’ stato multato e segnalato per l’applicazione del daspo urbano un 37enne siracusano in “servizio” da posteggiatore abusivo. Dietro segnalazione, i carabinieri lo hanno sorpreso in via Bengasi, dove richiedeva il pagamento del parcheggio mostrandosi insistente verso coloro i quali si rifiutavano di consegnarli denaro.
I controlli anti abusivi sono stati estesi anche a zone limitrofe, come l’area del Talete, nei pressi dell’ospedale e del parco archeologico.




Siracusa. Scippa e trascina una 73enne: inseguimento in moto e arresto in pochi minuti

Avrebbe scippato una 73enne in Borgata, trascinando la vittima per diversi metri e causandola la frattura della scapola ed un trauma cranico. Con l’accusa di rapina e lesioni è stato arrestato da agenti delle Volanti l’avolese Francesco Giummo, 35 anni, condotto in carcere a Cavadonna.
Ieri mattina, poco prima delle 13, a bordo di uno scooter, si sarebbe avvicinato all’anziana vittima, strappandole la borsa e facendola rovinare a terra.
Gli agenti, allertati dalla sala operativa chiamata dal genero della vittima che aveva assistito ai fatti, si sono posti in moto all’inseguimento del malvivente che, vistosi braccato, ha perduto il controllo dello scooter, cadendo a terra. E’ stato così bloccato ed arrestato. La borsa è stata restituita alla 73enne.
Giummo è stato anche denunciato per possesso di coltello e ricettazione di una macchina fotografica, rinvenuti a seguito di perquisizione, e segnalato alla competente Autorità Amministrativa per possesso di modica quantità di hashish.

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Un sedicente frate eremita e quel contratto di locazione sospetto: sequestro preventivo di immobili a Noto

E’ stato disposto il sequestro preventivo di alcuni immobili nei pressi di Contrada di San Corrado di Fuori, a Noto. Erano nella materiale disponibilità di un uomo conosciuto alle forze di polizia e già indagato per i reati di truffa, falsità materiale commessa dal privato e abusivismo edilizio.
L’attività d’indagine, condotta dagli investigatori del Commissariato di Noto, ha consentito di acquisire, nell’agosto 2017, elementi di responsabilità a carico di un sedicente eremita circa una possibile attività truffaldina condotta ai danni di un malcapitato. Approfittando dello stato di vulnerabilità della vittima, conseguenza di un grave incidente, il sedicente eremita – con abilità persuasiva – lo induceva in errore, facendogli stipulare un contratto di comodato d’uso a titolo gratuito di un immobile a suo vantaggio. Una casa di circa 70 mq, composto da tre vani, un bagno e un cortiletto interno, adibito a deposito arredi a supporto di altro immobile dove la vittima svolgeva attività commerciale, ubicato a in Contrada San Corrado Fuori le Mura. La vittima si decideva a concedere gratuitamente l’immobile in quanto l’individuo si era presentato come un frate e la destinazione d’uso ipotizzata doveva riguardare la realizzazione di alloggi per religiosi.
Il sedicente frate, in cambio, si dichiarava pronto ad incrementare il turismo in quella zona a vantaggio dell’attività commerciale della vittima. Pensando di fare un’opera di bene in favore di un religioso, la vittima cedeva l’immobile. Le successive indagini hanno permesso ai poliziotti di acquisire il contratto di comodato in questione, sul quale era stata apposta la firma dello pseudo frate, della vittima, nonché di un ignaro religioso superiore che, venuto a conoscenza dei fatti, prendeva le distanze dall’atto redatto e dalla firma chiarendo bene che da tempo si era allontanato dall’indagato e che non aveva firmato alcun tipo di contratto, né delegato alcuno in tal senso.
Un sopralluogo nell’abitazione dove lo pseudo frate risiedeva ha consentito di riscontrare l’anomala esecuzione di lavori di ristrutturazione in atto, con abbattimento di pareti, in assenza di autorizzazione prevista per immobili sottoposti a vincolo idrogeologico e paesaggistico.
Il sedicente frate, dalle cangianti identità, che riusciva a farsi accogliere in diocesi dal vescovo di Noto, vanta numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio anche mediante frode commessi in altre regioni d’Italia. Si professa appartennete alla Comunità religiosa missionari eremiti urbani oblati di San Corrado, una comunità non contemplata in alcun atto della diocesi. Sussistendo, pertanto, il fumus dei delitti di truffa, falsità materiale, abusivismo edilizio, stante il rischio di consolidamento del danno cagionato, il profitto del delitto di truffa, e ritenendo sussistente il pericolo che la libera disponibilità delle opere in sequestro da parte dell’indagato potesse agevolare la commissione di nuovi reati della stesse specie di quelli per cui si procede o aggravare le conseguenze del reato col completamento delle opere abusive, il Gip il Tribunale di Siracusa ha disposto il sequestro preventivo degli immobili.




Avola. Trasportato in ambulanza in ospedale aggredisce soccorritori, medici e guardie giurate: arrestato

I Carabinieri di Noto hanno tratto in arresto, in flagranza dei reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, minacce ed interruzione di pubblico servizio, il 38enne Massimiliano Di Noto.
Trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’Ospedale Di Maria di Avola, sarebbe andato in escandescenze scagliandosi contro il personale sanitario del 118, contro i medici e le guardie giurate dell’ospedale. Nell’occasione si sarebbe anche provocato delle lesioni, con intenti autolesionistici.
I carabinieri, giunti sul posto, immobilizzato l’uomo ancora sanguinante e visibilmente agitato, hanno proceduto all’arresto. Di Noto è stato trattenuto nel nosocomio, in regime di ricovero ospedaliero, per provvedere all’assistenza sanitaria necessaria in attesa della celebrazione del rito direttissimo che era previsto questa mattina.




Lascia la cagnetta ammalata davanti la porta di un veterinario: denunciata per abbandono

Ha abbandonato una cagnolina ammalata, di razza york shire, davanti allo studio di un veterinario per poi allontanarsi. Ma gli agenti di polizia sono risaliti alla sua identità, denunciando per abbandono di animale una 49enne di Carlentini. La cagnetta è stata accompagnata in un’idonea struttura ed affidata alle cure di volontari.




Incendio di Villa Carrubba, pena definitiva per un pluripregiudicato sortinese

Pena definitiva per Innocenzio Pandolfo, accompagnato dai carabinieri nel carcere di Brucoli. Dovrà scontare una condanna a 6 anni e 8 mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
I fatti risalgono al 2013, quando un incendio doloso danneggiò gravemente la struttura turistico-ricettiva “Villa Carrubba”, poco fuori Melilli. Pochi giorni dopo il rogo, vennero arrestati i fratelli Pandolfo, Cesare ed Innocenzio, ritenuti responsabili del reato di estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso. Gli accertamenti svelarono che tramite le intimidazioni anche di Innocenzio Pandolfo, conosciuto dalla comunità sortinese per essere legato ad esponenti di spicco della criminalità organizzata, il locale venne “costretto” già dall’estate precedente ad assumere come buttafuori il fratello Cesare retribuito, indipendentemente dalla presenza o meno. Ma poco prima del carnevale del 2013, al buttafuori venne espressamente comunicato che Villa Carrubba si sarebbe rivolta ad una ditta autorizzata e specifica del settore.
A distanza di cinque anni dall’episodio, i Carabinieri della Stazione di Augusta hanno dato esecuzione al mandato di carcerazione per Innocenzio Pandolfo.