Restano gravi le condizioni della 18enne unica sopravvissuta del tragico incidente di Monasteri

E’ ricoverata in prognosi riservata al Cannizzaro di Catania la 18enne unica sopravvissuta del tragico incidente di ieri. Le sue condizioni rimangono critiche a causa di un politrauma grave trattato con la massima attenzione da parte dei sanitari della struttura catanese. Nella serata scorsa è stata sottoposta a intervento.
Al trauma center è arrivata in elisoccorso, vigile. Non aveva ancora contezza di quanto accaduto ai suoi tre compagni di viaggio, deceduti nell’incidente di contrada Monasteri.
Nella notte si erano diffuse alcune voci fuori controllo, come quella della sua morte. Smentito anche il fatto che la giovane sarebbe in stato interessante.
Intanto a Floridia una comunità attonita si stringe al dolore delle famiglie. Il sindaco, Giovanni Limoli, è andato questa mattina a trovare personalmente i genitori delle tre vittime: Giuseppe Marino di 24 anni, la moglie Chiara Carrubba (20) e Giovanni Violano (33). Cittadina sotto choc, centinaia i messaggi di cordoglio sulle bacheche facebook dei tre sfortunati giovani.




Finiscono in ospedale 3 agenti di Polizia Penitenziaria, ma l'autoconsegna non si ferma

Non si arresta la singolare protesta degli agenti di polizia penitenziaria all’interno del carcere di Cavadonna. Aumenta di giorno in giorno il numero degli autoconsegnati e cioè di agenti che decidono di non fare ritorno a casa dopo il turno di lavoro e restare all’interno della struttura carceraria. Pranzi e cene improvvisate, si dorme su divanetti o in auto. La E dopo 4 giorni, “la situazione sta diventando seria”, dice con rabbia il sindacalista Nello Bongiovanni. Tre agenti sono stati accompagnati in ospedale in ambulanza: due ad Avola, uno a Siracusa. “Accusano malori, tachicardia, pressione alta. La direzione del carcere, il Prap, il Dap e lo Stato tutto praticamente sono assenti. Ci ignorano. Noi però stiamo scrivendo una pagina storica di sindacato e di dignità”, dice ancora Bongiovanni.
Il segretario nazionale dell’Ugl Polizia Penitenziaria, Alessandro De Pasquale, segue da vicino l’evolversi della protesta siracusana. Sovraffollamento delle carcere, pochi agenti, scarsa sicurezza. Tutto amplificato a Cavadonna dall’apertura del cosiddetto nuovo padiglione. “Abbiamo inviato una lettera al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per invitarlo a prendere atto della situazione e a prendere opportuni provvedimenti in merito. La situazione è ormai insostenibile, non solo in questa città ma anche in altri Istituti, compresi quelli del Nord”, spiega.
“Vi è necessità – sottolinea De Pasquale – di potenziare le unità della Casa circondariale di Siracusa per fare fronte al sovraffollamento, così da instaurare turni equi, con orari confacenti alla salute delle agenti e degli agenti, assicurando il giusto riposo e restituendo dignità professionale a persone che svolgono il proprio lavoro sotto al limiti della sicurezza”.




Lite al pronto soccorso tra ex suocera ed ex nuora, i carabinieri riportano la calma

Lite al pronto soccorso del Muscatello, ad Augusta, tra due donne. Sono dovuti intervenire i carabinieri per riportare la calma, su richiesta dell’ex marito di una delle due signore. L’altra era la madre dell’uomo.
I carabinieri, dopo aver provveduto a fare calmare i presenti, hanno ricostruito l’accaduto. L’uomo aveva accompagnato al pronto soccorso la propria madre per farle prestare le cure del caso a seguito di un’aggressione avvenuta poco prima da parte della sua ex moglie. Motivo scatenante, l’ennesima disputa per la gestione dei figli minori della giovane coppia, ormai da tempo separata.
Anche la ex coniuge dell’uomo si è recata al pronto soccorso per ricevere le cure sanitarie. Incontrandosi al pronto soccorso per la seconda volta, le due hanno ripreso da dove avevano lasciato, litigando anche in presenza del personale sanitario.
LA vicenda procederà adesso su querela di parte. Per la cronaca, le due signore sono state dimesse dopo aver ricevuto le cure del caso per i leggeri traumi contusivi e stati d’ansia riportati.




Rosolini. Intensificati i controlli: due arresti e 6 persone denunciate in poche ore

Intensificati i controlli nella zona sud della provincia, Rosolini in particolare. Nelle ultime ore, i carabinieri hanno arrestato Salvatore Lorefice, rosolinese classe 1985, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, in quanto colpito da una ordinanza di custodia cautelare per un’evasione commessa nel 2012 e per la quale dovrà scontare un anno di detenzione domiciliare; arresto in flagranza per Corrado Armenia, rosolinese classe 1965, anch’egli già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, trovato in possesso di oltre 150 grammi di sostanza stupefacente, tra hashish e marijuana.
Altre 6 persone sono state denunce per truffa, ricettazione, furto di energia elettrica, porto di oggetti atti ad offendere e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.




Tragedia in contrada Monasteri: auto precipita nel dirupo, tre giovani perdono la vita

È di tre morti il tragico bilancio del drammatico incidente stradale che si è verificato nel primo pomeriggio in contrada Monasteri. Tre giovani di Floridia hanno perso la vita, si tratta da Giuseppe Marino di 24 anni, la moglie Chiara Carrubba (20), in stato di gravidanza, e Giovanni Violano (33). La quarta persona che si trovava all’interno dell’auto, sorella di Chiara Carrubba, è stata sbalzata in strada ed è stata trasportata con l’elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove si trova ricoverata in gravi condizioni.
L’impatto, alle 15.30. Si sarebbe trattato di un incidente autonomo. L’auto su cui viaggiavano le due coppie, una Ford Focus, si è ribaltata durante la corsa in direzione Siracusa ed è volata giù in un dirupo. La ragazza è stata sbalzata fuori dall’auto, gli altri sono rimasti incastrati all’interno, tra le lamiere. Necessario, per estrarli, l’intervento dei vigili del fuoco. Strada chiusa al traffico per ore. Sul posto anche i carabinieri e i vigili urbani, oltre ai soccorritori del 118.




Siracusa. Prostituzione, controlli su strada dei carabinieri: identificate 23 donne

Degrado ambientale e prostituzione su strada, tornano i controlli ad ampio raggio dei carabinieri. Diverse pattuglie in strada, con particolare attenzione alle vie di uscita quali viale Ermocrate, via Columba, via Elorina e la S.P.14 per Canicattini Bagni, nella zona nord la S.S.194 (Lentini – Ragusa) e la S.S.385 (Catania -Gela), mentre nella zona sud nei pressi della S.S.115 nel tratto tra Noto e Rosolini (contrada S. Paolo); zone dedite al meretricio sulla pubblica via e dove sono stati denunciati eventi criminosi di una certa gravità come rapine ed aggressioni ai danni delle prostitute e dei loro clienti.
I carabinieri di Noto sono anche intervenuti, e stanno procedendo nel senso, a seguito di una violenta lite tra due giovani prostitute rumene che si sono contese il luogo dove “esercitare”.
Controllate e identificate 23 persone dedite al meretricio, di cui 22 donne ed 1 transessuale (2 nigeriane, 2 jugoslave, 1 albanese, 1 cubana, 8 romene, 4 italiane, 1 ungherese, 2 colombiane e 2 venezuelane), tutte di età compresa tra i 22 ed i 58 anni e residenti tra le provincie di Ragusa, Siracusa e Catania.
“Ribadisco ancora una volta che l’annoso fenomeno della prostituzione deve essere contrastato con convinzione, costanza e incisività in quanto intorno ad esso gravitano sia in modo diretto, che indiretto, interessi del mondo criminale”, le parole del comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Luigi Grasso.




Siracusa. Auto in fiamme nella notte in via Scilla: è il secondo caso in meno di due settimane

Ancora un’auto in fiamme nella notte a Siracusa. Alle 3.00 agenti delle Volanti sono intervenuti in via Scilla per l’incendio di una Lancia Delta. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che, dopo aver domato le fiamme, non trovato elementi utili per risalire alle cause dell’incendio. Indagini in corso. Poco meno di due settimane fa, altro caso simile sempre in via Scilla.




Torna l'incubo delle "spaccate": tre episodi nella notte, tra Rosolini e Noto

Torna l’incubo dei furti con spaccata. Tre gli episodi nella notte, tra Rosolini e Noto. Nel primo caso, ignoti hanno preso di mira un supermercato. Grazie alle telecamere di sorveglianza dell’esercizio commerciale, i carabinieri hanno immediatamente ricostruito la dinamica dei fatti: hanno utilizzato una utilitaria come ariete e, una volta infranto il vetro ed introdottisi all’interno del negozio, hanno sottratto il registratore di cassa. L’arrivo dei carabinieri ha ha fatto desistere i malviventi che si sono dati alla fuga.
Gli altri due episodi a Noto. Un primo negozio, visitato da ignoti con la stessa modalità (vetrina sfondata) si è concluso senza che venisse rubato alcunchè. Nel secondo caso, sono state asportate alcune bottiglie di vino in esposizione in un panificio.
Sono in corso le indagini del caso al fine di individuare gli autori dei reati.

foto archivio




Tenta di spegnere l'incendio della sua auto, rimane ustionato: 34enne di Rosolini al Cannizzaro

Un operatore ecologico di Rosolini è rimasto gravemente ustionato e trasferito al Cannizzaro di Catania. L’uomo, 34 anni, stava tentando di spegnere le fiamme che avevano avvolto la sua auto, parcheggiata in via Asiago. L’incendio è scoppiato attorno alle 2 della notte scorsa.
E’ stato il 34enne ad accorgersi dell’incendio dell’auto, una Golf, di proprietà della moglie. Ha cercato di domarlo con mezzi di fortuna ma è rimasto ustionato alle braccia ed alle gambe. Da accertare le cause dell’incendio. Indagano i carabinieri.




Siracusa. Gli agenti di Polizia Penitenziaria si "autoconsegnano": non lasciano il carcere per protesta

Singolare protesta degli agenti di Polizia penitenziaria in servizio alla casa circondariale di Cavadonna a Siracusa. Hanno deciso di autoconsegnarsi: finito il normale turno di lavoro, restano in carcere, quasi fossero anche loro “detenuti” nella struttura. Anche domani, 25 aprile, proseguiranno nella loro singolare azione.
Da tempo lamentano il sottodimensionamento dell’organico in servizio a Cavadona, specie dopo l’apertura del cosiddetto nuovo padiglione. “Un carcere nel carcere”, lo definiscono.
La popolazione carceraria cresce e il numero di agenti in servizio non viene ritenuto sufficiente. Diverse le note dei sindacati, due sit-in in Prefettura, incontri con la direzione della struttura ma per gli agenti di Polizia Penitenziaria la musica non è cambiata. Creando anche pericolose situazioni di insicurezza che hanno portato ad alcune aggressioni da parte di detenuti.