Fontane Bianche. Carabinieri liberi dal servizio arrestano due presunti pusher

Carabinieri liberi dal servizio hanno arrestato due avolesi a Fontane Bianche. Li hanno bloccati in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Ad insospettire i militari, un insolito viavai nei pressi della villetta dove gli arrestati stazionavano. Hanno allora deciso di procedere ad un controllo sorprendendo i due in possesso di diversi involucri termosaldati contenenti “scaglie” di cocaina, per un totale complessivo di circa 45 grammi, che sarebbe stata ulteriormente raffinata per il successivo spaccio.
Antonino Carbè, 43 anni, è stato tradotto in carcere a Cavadonna. Per Lorenzo Trebisonda, 30 anni, disposti i domiciliari.




Paolo Borrometi, il giornalista che ha svelato gli affari della mala pachinese: "non sono un eroe"

I boss di Pachino volevano ucciderlo. Troppo fastidio con quelle sue inchieste. Ed erano pronti a chiedere aiuto ai catanesi del clan Cappello. Paolo Borrometi, professione giornalista, finiva spesso nelle conversazioni intercettate dalla polizia e sfociate in una indagine che ha condotto a 4 arresti, in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia. “Nessuno di noi è un eroe o un esempio, siamo solo giornalisti che vogliono continuare a fare il loro lavoro. Ma una cosa la voglio dire con forza: ieri lo Stato ha vinto, perchè è riuscito a intercettare prima quello che poteva accadere e che qualcuno voleva accadesse”, ha detto oggi Borrometi, direttore del sito di inchiesta “La Spia” e collaboratore dell’Agi. Ha incassato la solidarietà di tutto il mondo dell’informazione nel corso della conferenza stampa organizzata da Federazione nazionale della stampa, Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, UsigRai e Articolo 21. “Il problema – ribadisce Borrometi – non siamo noi, ma i mafiosi che continuano a delinquere nella convinzione di restare impuniti”, puntualizza il giornalista ragusano che per le sue inchieste da anni vive sotto scorta.
“Ai cittadini che non denunciano, perchè hanno paura di essere lasciati soli, dico che io e quelli che come me scrivono di queste cose non siamo soli. E a tutti chiedo di farci da scorta mediatica, di aiutarci a far capire che la mafia esiste, che quanti dicono il contrario, loro sì ci stanno condannando a morte”.




Incidente stradale ad Augusta, giovane trasferito in elisoccorso al Cannizzaro

È stato trasportato in elisoccorso al Cannizzaro di Catania il giovane augustano vittima di un incidente stradale. Lo scontro nel primo pomeriggio, all’ingresso di Augusta. Coinvolte una Croma guidata da un 62enne e lo scooter 125 del ragazzo. all’ingresso di Augusta.
Secondo una prima ricostruzione, l’auto stava accedendo alla stazione di servizio, mentre lo scooter è sopraggiunto sulla corsia di sorpasso.




Tentato omicidio ed estorsione, arresto nella notte con lo spray al peperoncino

Un uomo di 27 anni è stato arrestato nella notte ad Augusta. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, sarebbe responsabile di una aggressione nel quartiere Sacro Cuore di Augusta. In stato di alterazione psicofisica, si sarebbe presentato sotto casa dell’ex fidanzata per estorcere del denaro. A seguito del diniego della donna, ha risposto danneggiando alcune auto parcheggiate nella zona e i cassonetti dei rifiuti urbani.
Si è poi scagliato contro il cognato della donna, raggiunto da un fendente con un’arma da taglio che gli ha procurato una ferita lacero-contusa al volto.
Per immobilizzarlo, gli agenti hanno fatto ricorso allo spray al peperoncino dopo che il giovane aveva cercato di scagliarsi contro gli stessi poliziotti, brandendo una mazza.
E’ stato arrestato per estorsione, atti persecutori, tentato omicidio, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.
In passato, era già stato protagonista di simili atti di violenza nei confronti di propri familiari ed è stato sottoposto a daspo urbano per aver causato problematiche alla circolazione dei treni.

foto: dal web




Noto. Coppia di fidanzati litiga animatamente in hotel, denunciato l'uomo per percosse

Lite tra fidanzati si conclude con una denuncia per un 43enne di Ispica. E’ accusato di percosse, violenza privata e danneggiamento. I fatti risalgono al 5 aprile scorso. Agenti del Commissariato di Noto sono dovuti intervenire presso l’hotel Sofia dove hanno trovato in lacrime una donna di origine cinese, di 40 anni. Ai poliziotti ha raccontato che da circa due anni era legata sentimentalmente all’indagato, autista di pullman, per il quale si era anche determinata ad interrompere il suo legame matrimoniale col marito, anch’egli cinese. Dopo aver trascorso la serata insieme al compagno, al risveglio intorno alle 7.30, la donna gli chiedeva di raggiungerla nella saletta del ristorante per la colazione, senza ricevere tuttavia alcuna risposta.
Poco dopo il denunciato, l’uomo raggiungeva il parcheggio dell’hotel dove si trovava il pullman portando con sé il bagaglio personale, rincorso dalla donna che aveva con sé il borsello con le chiavi del mezzo. Avendo tardato a trovare le chiavi, l’uomo reagiva in malo modo aggredendola verbalmente e urlandole di voler interrompere la loro relazione. In un crescendo di tensione, tra borselli e trolley lanciati sul piazzale, il 43anni avrebbe colpito la donna con schiaffi e calci.
Le parole di alcuni testimoni e il visibile astio tra i due ex compagni hanno portato alla denuncia dell’uomo.




Priolo. Sassi contro il portone e minacce, due sorelle litigano per un debito non onorato

Violenta lite tra due sorelle a Priolo Gargallo. Una discussione subito accesa e degenerata a causa di un debito non ancora onorato. Una delle due donne, aggredita, ha chiesto l’intervento dei carabinieri a cui ha raccontato di aver subito pesanti minacce. Secondo quanto riferito, al rifiuto di far entrare in casa la sorella, questa avrebbe iniziato a lanciare sassi contro la porta d’ingresso, urlando frasi minacciose.
I carabinieri hanno trovato sul posto solo la vittima che ha fornito la sua versione dei fatti. E’ stata poi invitata in caserma per sporgere eventuale querela.




Siracusa. Omicidio di Lauretta Petrolito, perizia psichiatrica in carcere per il compagno reo-confesso

Con l’ok del gip del Tribunale di Siracusa, è stata effettuata questa mattina la perizia psichiatrica in carcere nei confronti di Paolo Cugno. Il 27enne è accusato dell’omicidio della compagna, Laura Petrolito, uccisa e gettata in un pozzo nelle campagne di Canicattini un mese fa. Un delitto che ha profondamente scosso l’opinione pubblica nazionale, che ha seguito da vicino il caso. Cugno è peraltro reo confesso dell’omicidio. Due psichiatri, nominati dalla difesa, hanno sostenuto un primo colloquio all’interno della casa circondariale.
La Procura aveva rigettato la richiesta di perizia psichiatrica accolta invece dal gip. “Cosa che ci ha fatto perdere tempo prezioso”, ha spiegato il difensore dell’operaio 27enne, Giambattista Rizza. Che sin dall’assunzione dell’incarico aveva fatto intendere che quella della presunta incapacità di intendere e di volere del suo assistito sarebbe stata la materia dello “scontro” processuale.
Personalità schiva, molto introverso Paolo Cugno amava trascorrere la maggior parte del suo tempo con i suoi animali, in campagna. Dormiva spesso in quel capanno dove si sarebbe poi consumata la tragedia e – a differenza dei suoi coetanei – non aveva uno smartphone.
“Non è un violento per natura, la sensazione è che possa essere affetto da turbe della personalità. Ecco perchè abbiamo richiesto la perizia psicologica”, spiegava il legale del ragazzo accusato di omicidio nelle settimane scorse.




Siracusa. Chiama l'ambulanza del 118 e poi aggredisce uno dei soccorritori: succede in via Algeri

Brutta avventura per una squadra del 118 il cui intervento era stato richiesto, la notte scorsa, in via Algeri. A chiedere i soccorsi, un 36enne che – però – appena raggiunto dagli operatori gli si è scagliato contro. Uno è stato raggiunto da schiaffi, calci e pugni finendo per terra.
Alcuni residenti, assistendo alla scena, sono intervenuti in soccorso della vittima ed hanno allertato i carabinieri. Appena giunti sul posto i militari dell’Arma hanno riportato la situazione alla calma e identificato l’aggressore. Quest’ultimo, in evidente stato di alterazione psicofisica, è stato ricoverato presso il servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’ospedale Umberto I di Siracusa. E’ stato denunciato a piede libero per lesioni e interruzione di pubblico servizio.
L’aggredito ha riportato diversi traumi al viso ed al braccio e spalla destra giudicati guaribili in 10 giorni.




Funerali di Stato per Andrea Fazio, giovedì proclamato lutto cittadino ad Augusta. Le indagini della Procura

Funerali di Stato per il sottufficiale della Marina Militare, Andrea Fazio. Saranno celebrati giovedì 12 aprile alle 11:00, presso la Chiesa Madre di Augusta, città natale dello sfortunato militare che ha perso la vita nell’incidente occorso ad un elicottero precipitato durante un esercitazione di pattugliamento notturno del Mediterraneo. Il Comune di Augusta ha proclamato il lutto cittadino.
Andrea Fazio, capo di prima classe della Marina Militare, da 12 anni era in servizio al comparto volo di stanza a Catania. Avrebbe compiuto 40 anni il prossimo novembre. L’elicottero è precipitato in mare a breve distanza da nave Borsini, “in fase di appontaggio notturno a termine di una missione addestrativa programmata”, spiega una nota dello Stato maggiore della Marina. La missione era in assetto “Night Vision Googles”, vale a dire con l’utilizzo di visori notturni e vi prendevano parte anche due tiratori scelti della Brigata Marina San Marco.
Una volta ammarato, l’elicottero si è rovesciato su di un fianco. I due piloti e i due fucilieri della Brigata San Marco sono riusciti ad uscire dall’elicottero mentre Andrea Fazio è stato recuperato ancora dentro l’abitacolo dagli operatori subacquei di nave Borsini ed è spirato poco dopo.
La Procura di Roma ha delegato quella di Siracusa per chiarire quanto accaduto. Si indaga per “perdita di aeromobile”. Eseguita l’autopsia sulla salma del sottufficiale megarese. Elicotterista esperto, non sarebbe riuscito ad abbandonare il velivolo prima dello schianto in mare. Anche su questo aspetto la magistratura vuole far luce.




Canicattini. Due auto in fiamme nella notte in via Marconi: completamente distrutte

Due auto in fiamme in via Marconi, a Canicattini. Completamente bruciati i due veicoli ed annerita la facciata del palazzo sotto al quale le auto erano parcheggiate. L’incendio è stato domato dai Vigili del Fuoco del distaccamento di Palazzolo Acreide. Sul posto non sono stati rivenuti elementi utili per ricostruire la natura dell’incendio. Sono in corso tutti gli accertamenti del caso finalizzati a ricostruire la natura degli eventi.

foto archivio