Augusta. Furgone frigo carico di latticini rubato in corso Sicilia e ritrovato in un casolare grazie al gps

Un furgone frigorifero rubato in corso Sicilia, ad Augusta, è stato ritrovato poco dopo nei pressi di un casolare in contrada Monaca. Indagine lampo, grazie anche alla rilevazione satellitare. Era stato probabilmente nascosto in quella zona dagli stessi ladri che, approfittando poi del buio, si sarebbero voluti appropriare della merce contenuta all’interno (latticini) indisturbati.
Non avevano fatto i conti con la tecnologia. Furgone e merce sono stati restituiti all’avente diritto. Sono in corso ulteriori indagini al fine di risalire agli esecutori del reato.




Siracusa. Sorpreso con 23 dosi di cocaina, arrestato e posto ai domiciliari

Aveva 23 dosi di cocaina, per un totale di 4,39 grammi. E 60 euro in contanti ritenuto probabile provento dell’attività di spaccio. Per questo è stato arrestato e posto ai domiciliari Tommaso Leotta (classe 1994), accusato di detenzione ai fini dello spaccio di droga. E’ stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Vicolo dell'Ulivo, armi nascoste nei bassi: anche una balestra con freccia inserita

Contrasto al traffico di stupefacenti in Ortigia, in campo la Mobile e le Volanti di SIracuisa insieme ad unità cinofile di Catania. La perquisizione domiciliare effettuata in un basso abbandonato, in vicolo dell’Ulivo, ha portato al rinvenimento ed al sequestro di una pistola giocattolo modificata calibro 9, un revolver calibro 6.35 con relativo munizionamento, 42 grammi di hashish, 20 grammi di marijuana e 3 di cocaina.
In un altro locale di vicolo dell’Ulivo, anch’esso abbandonato, rinvenuta una carabina ad aria compressa con matricola alterata, un fucile storico ad avancarica a doppia canna, due
scatole di proiettili calibro 7.65 ed una balestra con freccia inserita.
In via dell’Ulivo sono stati effettuati controlli presso uno dei luoghi di ritrovo di delle frange più estreme della tifoseria aretusea: sequestrate tre dosi di hashish ed una di marijuana. Segnalato un 27enne per possesso di droga. In via Alagona un 22enne è stato denunciato perchè trovato in possesso di tre dosi di hashish.




Rosolini. Spericolato inseguimento ad alta velocità, ai domiciliari due fratelli

Sono stati bloccati ed arrestati dopo un lungo inseguimento ad alta velocità a Rosolini. I fratelli Giovanni e Giorgio Di Mare (20 e 22 anni) sono stati posti ai domiciliari. Alla vista di un posto di blocco dei carabinieri lungo la statale 115 hanno bruscamente deviato direzione, imboccando la provinciale in direzione Modica.
Ne è scaturito un inseguimento rischioso e spericolato, tra zig zag e manovre di disturbo varie, sino a quando i carabinieri sono riusciti ad avere la meglio, bloccando l’autovettura dei due.




Siracusa. Svuota la cassa del ristorante a fine serata, arrestato: finisce ai domiciliari

I carabinieri di Ortigia hanno arrestato Piotr Damian Grzesik, polacco di 26 anni polacco, destinatario di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Siracusa. Sarebbe, secondo gli investigatori, il responsabile di un furto commesso il 2 marzo scorso in un ristorante del centro storico. A fine serata avrebbe sottratto il denaro presente nel registratore di cassa, dopo aver forzato la porta d’ingresso del locale.
Fermato e identificato dai carabinieri, è stato posto ai domiciliari.




Canicattini. Nel giorno dei funerali di Lauretta, fiamme nella casa dei genitori di Paolo Cugno

Prima che avessero inizio i funerali di Lauretta Petrolito grande mobilitazione di vigili del fuoco, carabinieri e polizia municipale nei pressi dell’abitazione dei genitori di Paolo Cugno, l’ex compagno reo confesso. Secondo le prime informazioni, ignoti avrebbero appiccato un incendio.
Due le squadre di vigili del fuoco a lavoro per contenere quello che, con ogni probabilità, voleva essere un gesto dimostrativo. Secondo una prima ricostruzione, si sarebbero introdotti dal retro dell’abitazione, zona di campagna. Una volta dentro, hanno appiccato le fiamme. L’incendio ha danneggiato in particolare il soffitto, con un parziale cedimento. Ma il calore avrebbe causato lo scoppio dello scaldabagno: un boato che in un primo momento aveva fatto pensare ad un ordigno.
La rabbia a Canicattini rimane alta ed anche per questo le forze dell’ordine avevano suggerito alla famiglia di Paolo Cugno di trasferirsi altrove per il momento.




Siracusa. Piscina olimpionica della Cittadella inibita, stop alle attività agonistiche e amatoriali

Nuova ordinanza di chiusura della vasca grande della Cittadella dello Sport di Siracusa. Fermate tutte le attività sportive, dall’agonismo all’amatoriale. Nel pomeriggio il divieto è diventato effettivo dopo qualche ore di polemiche a distanza sull’interpretazione dei risultati dei nuovi campionamenti disposti dall’Asp di Siracusa. In un primo momento, infatti, era stata bloccata nella piscina olimpionica solo l’attività amatoriale.
Già a fine febbraio le piscine della Cittadella erano state inibite a seguito di diversi accertamenti effettuati dai Carabinieri insieme al personale del Servizio Igiene Ambienti di Vita (S.I.A.V.) dell’Asp.
Decisione assunta dal Comune, proprietario dell’impianto, sulla scorta delle indicazioni arrivate dall’Azienda Sanitaria Provinciale che ha curato i nuovi campionamenti all’indomani delle operazioni di bonifica prontamente disposte dal gestore.




Siracusa. Capi di abbigliamento rubati in vendita alla fiera del mercoledì: denunciato catanese

Un 51enne catanese era in possesso di vari capi di abbigliamento, probabilmente rubati. La merce è stata sequestrata da carabinieri che hanno controllato l’ambulante nel mercato settimanale di piazzale Sgarlata, a Siracusa.
Tutti i capi erano di specifici marchi di esclusiva vendita presso i soli negozi d’abbigliamento e non su bancarelle. Il titolare del banco ambulante non ha fornito utili elementi per stabilire con certezza la provenienza e l’acquisto della merce. E’ stato denunciato in stato di libertà per ricettazione. I capi di abbigliamento, 500 in tutto per un valore complessivo superiore ai 10.000 euro, sono stati posti sotto sequestro.




Siracusa. Paolo Cugno si avvale della facoltà di non rispondere, il difensore: "affetto da turbe della personalità"

Chiede notizie del figlio di 8 mesi. Quel bimbo avuto con Lauretta, la mamma che non c’è più. Paolo Cugno l’ha uccisa, con almeno sedici coltellate come ha rilevato l’autopsia. Poi ha gettato il corpo in un pozzo. Lo ha raccontato lui stesso agli investigatori, dopo oltre 10 ore di interrogatorio.
Ma al suo avvocato, Giambattista Rizza, ha chiesto solo notizie sul figlio. Poi ha affrontato l’udienza di convalida del fermo in un’aula del Tribunale di Siracusa. Pochi minuti perchè il reo confesso Paolo Cugno si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip Andrea Migneco.
Personalità schiva, molto introverso Paolo Cugno amava passare più tempo con i suoi animali in campagna. Dormiva spesso in quel capanno dove si sarebbe consumata la tragedia. A scatenare la furia omicida sarebbe stato un rimprovero da parte di Lauretta perchè si era fermato in campagna, ritardando senza avvisare. Paolo Cugno, 27 anni oggi, a differenza dei suoi coetanei non aveva un cellulare.
“Chiederemo delle perizie psicologiche perchè non è un violento per natura. La sensazione è che possa essere affetto da turbe della personalità”, dice l’avvocato Rizza che solo ieri sera ha assunto la difesa del ragazzo accusato di omicidio. Anticipando così la strategia difensiva e processuale: l’incapacità di intendere e di volere. “Dobbiamo approfondire la materia”, si limita ad aggiungere il legale.
Il giudice si è riservato la decisione poi ha confermato la misura cautelare in carcere. L’attenzione dei media resta alta sul caso. “Avvertiamo la pressione mediatica, ma sappiamo come gestirla”, ammette sereno Giambattista Rizza.
La famiglia di Paolo Cugno da domenica sera ha lasciato Canicattini, pare su consiglio delle forze dell’ordine. Avrebbero raggiunto una località fuori provincia. Tutti insieme, niente tv. Con la madre del presunto assassino in lacrime senza sosta per Lauretta. “Se avessimo capito prima, saremmo intervenuti”, ripete disperata.




Pachino. In fiamme il deposito della Fortunato srl: il titolare è ex presidente Consorzio Igp

Un incendio di probabile origine dolosa ha parzialmente distrutto il deposito dell’azienda agricola “Fortunato”, di Pachino. Il rogo in via Lipari attorno alle 3.30. Sono intervenuti i vigili del fuoco che avrebbero individuato due differenti punti di propagazione dell’incendio.
L’azienda è leader nell’export di ortaggi ed in particolare della commercializzazione del pomodoro Igp di Pachino. Titolari sono i due fratelli Fortunato, uno consigliere comunale (Joseph) l’altro (Sebastiano) ex presidente del Consorzio Igp, dimessosi lo scorso febbraio.
Il rogo è stato domato solo nella prima mattina. Nel deposito si trovavano accatastate le cassette per il confezionamento dei prodotti. Danneggiato anche il capannone degli uffici dell’azienda, che si trova a pochi metri di distanza da quello colpito dalle fiamme.
“Massima solidarietà e sostegno alla famiglia Fortunato, vittima di un rogo che ha distrutto il magazzino danneggiando gravemente un’azienda che conta oltre 200 dipendenti”. Sono le parole del presidente provinciale di Cna Siracusa, Innocenzo Russo. Al suo fianco Giovanni Luciano, presidente comunale di Cna Pachino.
“A prescindere dall’esito delle indagini sulla natura del rogo, ancora in corso – continuano i due presidenti – teniamo a sottolineare la vicinanza di Cna a tutti gli imprenditori che con impegno e fatica ogni giorno garantiscono lavoro e sicurezza economica a migliaia di famiglie. Auspichiamo che si faccia presto luce sulla vicenda e che l’azienda possa riprendere la propria normale attività nel più breve tempo possibile”.

Ferma condanna per quanto accaduto e solidarietà al consigliere comunale Joseph Fortunato e al fratello Sebastiano viene espressa dal sindaco, Roberto Bruno. “Si tratta – ha dichiarato il sindaco Bruno – non solo di un vile atto intimidatorio contro gli imprenditori colpiti ma anche di una minaccia contro tutto il comparto agricolo e contro la nostra laboriosa e onesta comunità. Non consentiremo a nessuno di destabilizzare il quieto vivere civile della nostra città: il mio invito è a rimanere uniti e riporre tutta la nostra fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura”.

foto: archivio