Siracusa. Furto, ricettazione, evasione e inosservanza della sorveglianza speciale: dieci denunciati

Dieci persone sono state denunciate dalla Polizia a Siracusa. Agenti delle Volanti hanno segnalato un 21enne ed un 27enne per il reato di tentato furto. Dovrà, invece, rispondere di furto e ricettazione un 33enne trovato in possesso, durante una perquisizione, di materiale di provenienza furtiva.
Nel pomeriggio di ieri, gli agenti hanno bloccato in contrada Laganelli tre uomini di 52, 51 e 28 anni che avevano asportato da un fondo agricolo circa 150 kg di limoni, per un valore all’ingrosso di circa 100 euro. Sono stati anche loro denunciati per furto
Infine, nell’ambito dei quotidiani controlli a coloro che in città sono sottoposti a misure restrittive della libertà personale, hanno denunciato per evasione dagli arresti domiciliari un 30enne, per inosservanza alle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale un 48enne ed un 47enne ed un 41enne entrambi sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora e assenti al controllo.




Belvedere e Cassibile, controlli dei Carabinieri: un arresto e un aggravamento di misura cautelare

Nel corso della nottata, i carabinieri di Belvedere hanno constatato che Rosario Parentignoti, classe 1984, sottoposto ai domiciliari, non era presente in casa. Dagli accertamenti effettuati, non è risultato autorizzato ad uscire di casa in quella fascia oraria e pertanto, appena rincasato, è stato dichiarato in arresto per evasione.
Già arrestato nel novembre del 2017 per furto in abitazione, il 34enne siracusano è stato condotto in caserma e nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari così come stabilito dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.
Nel corso della mattinata, invece, a Cassibile, eseguito un aggravamento di misura cautelare emesso dalla Procura nei confronti di Gianluigi Caruso, classe 1990. A seguito di numerose violazioni della misura dell’obbligo di dimora cui era sottoposto, i magistrati hanno ritenuto opportuno applicare la più restrittiva misura degli arresti domiciliari.




Rosolini. Incendiata l'auto del vice-comandante della Municipale: "non è fenomeno isolato"

L’auto del vice-comandante della polizia municipale di Rosolini è stata data alle fiamme, la notte scorsa. La vettura era parcheggiata accanto alla abitazione di Salvatore Latino,
impegnato in attività di polizia giudiziaria e di controllo nel settore dell’edilizia. Pochi i dubbi sull’origine dolosa: si tratterebbe quindi di una intimidazione. Caso purtroppo non nuovo a Rosolini, dove in passato altri agenti diella Municipale sono stati oggetto di simili accadimenti. “Un vile e delinquenziale attacco”, commenta il segretario nazionale SilPol, il sindacato di categoria. “Non è un episodio occasionale. Zona sud della provincia martoriata dal fenomeno della delinquenza urbana”.




Siracusa. Pistola giocattolo in casa: la polizia sequestra l'arma. Denunciato 35enne

Una denuncia e il sequestro di un’arma giocattolo. E’ il bilancio dell’attività di controllo del territorio condotto dagli uomini delle Volanti, mirato alla verifica, soprattutto, del rispetto delle misure restrittive da parte di quanti sono sottoposti a limitazioni della libertà personale. Gli agenti hanno denunciato un uomo di 35 anni, per la violazione dei domiciliari cui è sottoposto. Durante una perquisizione domiciliare, inoltre, nell’ambito del medesimo servizio, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato una pistola giocattolo modello revolver.




Siracusa. A fuoco l'auto di un 57enne in via Cassia: indaga la polizia

Auto in fiamme in via Cassia. Si tratta di una Hunday Atos di proprietà di un uomo di 57 anni. Il veicolo era parcheggiato lungo la strada, nella zona della Mazzarrona. Una volta spento il rogo, i rilievi condotti non hanno consentito di determinarne con certezza l’origine. Sul posto, gli uomini della Volanti. Le indagini sono affidate proprio alla polizia.




Siracusa. Muore dopo tre mesi di agonia la donna investita in via Monteforte da un 16enne

Non ce l’ha fatta l’anziana investita lo scorso 12 dicembre in via Monteforte, a Siracusa. Il suo cuore ha cessato di battere ieri, nella clinica catanese dove era stata ricoverata dopo il delicato intervento neurochirurgico effettuato dall’equipe sanitaria del Cannizzaro. Inutili i tentativi di rianimazione. Non ha mai ripreso conoscenza durante i quasi tre mesi di agonia. Domani i funerali.
La donna venne investita mentre stava attraversando a piedi la strada. A colpirla, facendola rovinare sull’asfalto, uno scooter guidato da un 16enne. Il ragazzo, secondo una prima ricostruzione, stava procedendo a zig-zag tra le auto in fila per “tagliare” la coda. Una marcia scomposta, nel corso della quale non si sarebbe accorto della donna. Senza casco, senza assicurazione, non risulterebbe neanche il proprietario della moto.
La Procura aveva aperto un fascicolo contro ignoti in un primo momento, procedendo poi all’identificazione del ragazzo. Che rischia adesso un’accusa per omicidio colposo o omicidio stradale aggravato.




Melilli. Tragico incidente, auto contro ambulanza che sfrecciava verso l'ospedale: perde la vita una 65enne

Drammatico incidente stradale nella serata a Melilli. Lungo la provinciale 30, all’altezza dell’incrocio con via Sandro Pertini, violento impatto tra un’ambulanza che stava sfrecciando verso l’ospedale a sirene spiegate ed una Toyota Auris. A bordo dell’ambulanza, una donna di 65 anni, in codice rosso. E’ stata trasferita a bordo di una seconda ambulanza, sopraggiunta per dare soccorso dopo l’incidente. Ma purtroppo non ce l’ha fatta. E’ deceduta prima di arrivare in ospedale. Da chiarire se l’incidente abbia acuito le sue condizioni. Di certo si sono persi, per una tragica fatalità, minuti forse preziosi. Alla guida della vettura, una donna. Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente. Le indagini sono affidate alla Municipale di Melilli. A supporto intervenuti anche i carabinieri, con una gazzella intervenuta per dare aiuto anche sul fronte viabilità.




Francofonte. Producevano formaggi in un laboratorio già sequestrato dai Nas: denunciati

Sequestrato dai Nas a dicembre, un laboratorio caseario aveva ripreso l’attività nonostante i sigilli. Sono intervenuti nuovamente Carabinieri e Nas che in quel laboratorio di Francofonte hanno sorpreso i due titolari, marito e moglie, ma non i prodotti caseari posti sotto sequestro a dicembre. Non solo, c’erano anche ulteriori materie prime e prodotti caseari pronti per la vendita ma in cattivo stato di conservazione ed insudiciati.
I due sono stati denunciati per violazione di sigilli e sottrazione di cose sottoposte a sequestro. Rinnovata la denuncia per il cattivo stato dei prodotti che al momento erano presenti nell’attività di produzione di alimenti.
Nella circostanza sono stati sequestrati oltre 1.400 kg. di prodotti caseari ed 800 litri di latte, per un valore complessivo di oltre 20 mila euro.
Nel mese di dicembre 2017 i due coniugi, oltre alla segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria per le gravi violazioni di carattere penale, erano stati destinatari di complessivi 25.000 euro di sanzioni amministrative e del sequestro dello stabile adibito a laboratorio, del valore di 100.000 euro.

foto archivio




Siracusa. Pescatore di frodo al Plemmirio, sorpreso con 300 ricci dalla Guardia Costiera

Un pescatore subacqueo è stato sorpreso a Punta della Mola dalla Guardia Costiera. In piena area marina protetta del Plemmirio, era intento a “raccogliere” ricci di mare. Ne aveva già circa 300. Ancora vivi, sono stati rigettati in mare. Il sub è stato denunciato e la sua attrezzatura da pesca è stata sequestrata. La pesca subacquea è espressamente vietata all’interno dell’area marina protetta del Plemmirio.

foto archivio




Avola. Ruba basole da un capannone, arrestato 54enne: sequestrata un'ascia

E’ stato sorpreso mentre asportava le basole del pavimento di un capannone lungo la strada statale 115, nei pressi della stazione ferroviaria di Rosolini. Manette ai polsi di Angelo Fazzina, 54 anni, di Avola, colto in flagranza di reato. L’accusa per lui è di furto aggravato. Gli uomini del locale commissariato lo hanno condotto nel carcere di Cavadonna. La refurtiva, per un valore di 8.500 euro circa, è stata restituita al legittimo proprietario.Sequestrati strumenti per l’effrazione e un’ascia.