Siracusa. Operazione "Security Breath": Pantheon e Villini al setaccio, "non sono più zona franca"

Negli ultimi anni i Villini e l’area del vicino Pantheon non godono di “buona” fama. Nonostante la presenza di giochi per bambini, aree a verde, panchine e la realizzazione di qualche evento pubblico, in pochi hanno l’abitudine di varcare i cancelli e spendere del tempo in quel parco che si affaccia sull’elegante corso Umberto. Inutile negarlo, la presenza di molti stranieri all’interno ha contribuito a creare perplessità e disagio.
La polizia ha deciso allora di rispondere con l’operazione Security Breath: cinturati Villini e Pantheon per identificare le persone che hanno l’abitudine di trascorrervi le loro giornate.
Volanti, Squadra Mobile, Scientifica, Immigrazione: tutti in campo per un “respiro di sicurezza” (questo il significato dell’espressione che da nome all’operazione) che ha fatto esclamare ad alcuni passanti “ci siamo ripresi la piazza”.
Una trentina di stranieri di varia nazionalità (marocchini, tunisini, algerini, nigeriani) sono stati controllati ed identificati con l’ausilio anche di unità cinofile e metal detector. Quattordici persone sono state accompagnate all’ufficio immigrazione per le procedure di fotosegnalamento che hanno condotto all’emissione di 6 provvedimenti di espulsione di 3 allontanamenti dal territorio comunale.
La ricerca di eventuali armi ha avuto esito negativo, ad eccezione di un marocchino trovato in possesso di coltello di genere vietato. E’ stato denunciato. Il cane antidroga ha trovato, nascosto vicino ad uno scivolo, un pacchetto di sigarette al cui interno c’erano 10 involucri di marijuana, per un peso complessivo di 11,50 grammi.
L’operazione, fortemente voluta dal Questore Ioppolo, ha permesso di “mappare” il parco dei Villini, di cui sono adesso noti gli abituali frequentatori, alcuni in precedenza “ignoti”. Ed alcuni, questa mattina, sono già tornati al loro posto, consapevoli però che i Villini non sono più una zona “franca”.




Incidente stradale nella notte sulla provinciale 95: cinque feriti, uno in prognosi riservata ma non rischia la vita

E’ di cinque feriti, il bilancio del grave incidente stradale avvenuto questa notte, sulla strada provinciale 95 nei pressi dell’ingresso del Comune di Carlentini. Due auto, per cause ancora in corso di accertamento, si sono scontrate frontalmente.
Ad avere la peggio il conducente di uno dei due veicoli che, a causa delle lesioni riportate nel violento impatto, è stato ricoverato in ospedale a Lentini. E’ ricoverato in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita.
Meno gravi invece le ferite riportate dall’altro conducente e dai passeggeri: se la caveranno con 10 giorni di prognosi.
Ai rilievi del sinistro stradale hanno proceduto i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Augusta e quelli della Stazione Carabinieri di Lentini, coadiuvati da una squadra dei Vigili del Fuoco di Lentini, il cui intervento si è reso necessario per l’illuminazione della zona in cui è avvenuto l’incidente automobilistico.




Siracusa. Parco Robinson, la nuova offesa: appiccato incendio nella zona delle giostrine

Nella lunga lista di atti vandalici e furti commessi nell’impunità più totale all’interno del parco Robinson di Bosco Minniti si aggiunge adesso anche l’incendio. Le fiamme si sono sviluppate poco dopo le 17 nella zona delle giostrine, dove già pochi era i giochi ancora utilizzabili dai bambini a causa di “bravate” precedenti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e agenti della Municipale.
La pista privilegiata è quella dell’origine dolosa. Qualcuno, insomma, avrebbe appiccato le fiamme. Per gioco o per noia. In fondo si sa, tutto è permesso in quella degradata area che eppure doveva essere ben altro. E’ ancora una volta il caso di chiedere una presenza più decisa di forze dell’ordine per far si che la collettivtà possa una volta per tutte riappropriarsi del grande parco.




Siracusa. Torna in volo sul capoluogo l'elicottero dei carabinieri: controlli ad alto impatto

Torna a volare su Siracusa l’elicottero dei Carabinieri. Ma questa volta non c’entrano i blitz contro gli spacciatori di droga come le recenti operazioni Bronx e Tonnara. L’elicottero si è alzato in volo attorno alle 9.30, sorvolando a più riprese il capoluogo. Secondo le prime informazioni, sarebbe intervenuto a supporto dei controlli cosiddetti ad alta visibilità: le forze dell’ordine si fanno “vedere” in maniera netta sul territorio, così da rappresentare un deterrente per chi delinque e un motivo di maggiore serenità per i cittadini. Seguono maggiori informazioni.




Noto. Musica ad alto volume e schiamazzi in via Ducezio, denunciato il titolare di un locale pubblico

Pugno di ferro contro chi, nel centro storico, fa musica fino a tarda ora. La polizia ha denunciato un giovane di 31 anni, residente ad Avola, per disturbo al riposo delle persone e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. L’episodio risale al 25 febbraio scorso quanto, alle 2015 circa, gli agenti hanno raggiunto un locale di via Ducezio, in pieno centro storico, per la segnalazione di musica ad alto volume.
Già nel mese di ottobre 2017, a seguito della presentazione di un esposto in cui i residenti lamentavano l’esasperazione e l’impossibilità di riposare a causa delle forti emissioni sonore provenienti dalla attività commerciale ad orari disparati, dei continui schiamazzi degli avventori, nonché la precaria situazione igienica dovuta all’ammasso di cicche di sigarette gettate per terra nel vicolo ove è ubicato, il titolare era stato diffidato al rispetto delle leggi vigenti in materia, in ottemperanza anche alle ordinanze sindacali emanate al riguardo. Il titolare, contravvenendo alla diffida, è stato convocato in Commissariato e denunciato per disturbo al riposo delle persone ed inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità dettati per esigenze di ordine e sicurezza pubblica.
La situazione del centro storico verrà attentamente monitorata anche in futuro.




L'omicidio di Luigi Venezia, c'è una testimone: rapina finita male, "volevano i soldi"

Una rapina finita male. Un tragico “assalto” concluso con la morte di Luigi Venezia, 59 anni, brigadiere dei carabinieri in pensione. Era fermo a bordo della sua auto, in una strada tra Lentini e Carlentini, in contrada Sabuci, sotto il ponte San Demetrio.
I rapinatori erano convinti che sarebbe stato un “colpo” facile. Si sono avvicinati alla vettura di Venezia, in auto con una donna. Volto travisato, pistola in pugno, hanno intimato di consegnare loro soldi e gioielli. Non sapevano, però, che quell’uomo che volevano derubare, era armato. Ha impugnato la sua pistola, scatenando la reazione dei rapinatori-assassini. Lo hanno ferito al braccio, poi al torace. Un colpo mortale. “Volevano i soldi, avevano il passamontagna”, ha raccontato sotto shock ai carabinieri di Augusta la donna che era in auto con Venezia. Nel 1992, in servizio, era sfuggito ad un attentato: sebbene ferito, riuscì a mettere in fuga i sicari armati dalla mafia. Ma nulla ha potuto, questa volta, contro due balordi fuggiti anche con la sua pistola.




Siracusa. In due gli puntano la pistola e lo spingono a terra: rapina in un distributore di via Armando Diaz

Rapina in un distributore di benzina di via Armando Diaz. Due giovani, con il volto travisato e armati di pistola, hanno strattonato e fatto rovinare a terra la vittima, per ottenere, sotto la minaccia delle armi, l’incasso della giornata, pari a circa 2.000 euro. Subito dopo avere arraffato il bottino, i malviventi si sono dileguati, facendo perdere le proprie tracce. Indaga la polizia.




Priolo. Furto di materiale ferroso in contrada Biggemi, sorpresi ed arrestati due siracusani

I carabinieri di Priolo Gargallo hanno tratto in arresto in flagranza di reato Sebastiano Iacono, 45 anni, e Samuele Bordonaro, 33 anni. Sono accusati di furto di materiale ferroso. I due si sarebbero introdotti all’interno dei locali della ormai dismessa società “CO.GE.MA.”, in contrada Biggemi, per trafugare materiale ferroso: componenti d’impiantistica per un peso complessivo di 200 kg circa (di questi, 60 kg circa in rame), nonché un microscopio elettronico Carl Zeiss in disuso.
Sono stati sorpresi ed arrestati in flagranza di reato dai carabinieri che hanno trovato la refurtiva già stipata nei bagagliai delle due autovetture di proprietà degli arrestati. La refurtiva quindi, è stata sequestrata e riconsegnata al legittimo proprietario, mentre i due arrestati, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.




Siracusa. Atti persecutori, due casi nelle ultime 24 ore: protagonisti una donna ed un uomo

Avrebbe voluto a tutti costi riallacciare quella relazione sentimentale con l’ex fidanzato, che non ne voleva più saperne di lei. Per farlo si sarebbe spinta a comportamenti aggressivi che avevano costretto l’uomo già in passato a rivolgersi alle forze dell’ordine. Motivo per cui aveva già ricevuto una misura di divieto di avvicinamento all’ex compagno. Non abbastanza per tenere a bada la donna, che avrebbe continuato ad avere comportamenti aggressivi e oppressivi nei confronti dell’uomo, un 43enne siracusano. Pedinamenti, continue chiamate al telefono. Uno stress continuo che ha indotto l’uomo a cambiare abitudini pur di sfuggirle alla donna.
Il Tribunale di Siracusa ha allora deciso di inasprire la misura cautelare a cui la 45enne era sottoposta, disponendone gli arresti domiciliari.
Nel corso della notte invece, arresto in flagranza di reato per il siracusano Francesco Moschelli, classe 1984. L’accusa è di atti persecutori nei confronti dell’ex convivente. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe tentato di strappare fisicamente dalle braccia della madre la figlia di un anno che la coppia – ormai scoppiata – ha avuto. E’ stato bloccato ed arrestato e quindi posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.




Omicidio a Lentini, freddato con un colpo alla testa uomo di 59 anni

Omicidio in contrada Sabuci, a Lentini. Un uomo di 59 anni, Luigi Venezia, catanese, è stato freddato con un colpo d’arma da fuoco . È accaduto intorno alle 13,30 . A sparare sarebbero state due persone con il volto travisato da passamontagna. Da chiarire se sia stata solo una l’arma utilizzata. Diverse le ipotesi su cui lavorano i carabinieri.