Siracusa. Droga a tutte le ore, sgominata rete di spaccio con l'operazione Bronx: 12 arresti

Nel cosiddetto Bronx, piazza di spaccio della Mazzarona, vendevano cocaina, hashish e marijuana. Ad ogni ora del giorno era possibile acquistare dello stupefacente grazie ad un ben organizzato sodalizio criminale smantellato con l’operazione Bronx. I carabinieri hanno cinturato l’area, con l’ausilio anche di un elicottero per un maggiore controllo dall’alto. Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di dodici persone ritenute ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
La complessa attività investigativa, svolta anche grazie all’apporto di collaboratori di giustizia e coordinata dalla Dda di Catania, ha svelato l’esistenza di un’organizzazione da tempo operante nel capoluogo, in particolare nella zona di via Marco Costanzo.
In particolare, sotto la direzione di alcuni degli arrestati venivano predisposte le numerose dosi giornaliere di stupefacente che poi venivano distribuite agli spacciatori organizzati in veri e propri “turni di lavoro”, in modo tale da garantire le cessioni di stupefacente senza soluzione di continuità durante l’arco dell’intera giornata. Al fine di scongiurare l’intervento delle forze dell’ordine, l’organizzazione aveva anche delle “vedette” posizionate strategicamente.
Dalle indagini svolte è emerso che il “Gruppo del Bronx” si riforniva stabilmente di sostanze stupefacenti attraverso due diversi canali di approvvigionamento, uno catanese e l’altro napoletano.
Nel corso dell’attività investigativa i Carabinieri hanno effettuato 13 arresti a carico di 11 persone, per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Sono stati, altresì, sequestrati 100 grammi di cocaina, 250 grammi di hashish e 7 kg di marijuana.
Gli arrestati sono: Carmelo Bianca (classe 1992); Mattia Greco (classe 1995); Simone Di Stefano (classe 1994); Salvatore Aparo (classe 1994); Sebastiano Capodieci (classe 1953); Carmelo Rendis (classe 1985); Giampaolo Mazzeo (classe 1976); Corrado Rizza (classe 1983); Giulio Spicuglia (classe 1968); Salvatore Grancagnolo (classe 1974); Ignazio Maltese (classe 1988); Carmelo Di Natale (classe 1975).




Torna in libertà il 64enne accusato di aver minacciato la moglie con una motosega

Torna in libertà il 64enne pachinese arrestato lo scorso 14 gennaio. La moglie lo accusava di averla tenuta per anni in stato di soggezione, impedendole di truccarsi ed uscire da sola arrivando persino a minacciarla con una pistola ed una motosega. Il gip del tribunale di Siracusa ha disposto la rimissione in libertà, accogliendo l’istanza del difensore dell’uomo, l’avvocato Luigi Caruso Verso.
Il 64enne ha sempre negato con forza di aver commesso i fatti di cui è accusato e durante l’interrogatorio di garanzia ha raccontato una verità diversa da quella denunciata dalla consorte. Dopo quell’interrogatorio, il suo avvocato aveva ottenuto gli arresti domiciliari.
Ora, dopo un mese esatto di custodia in casa, è ritornato completamente libero, con il solo obbligo di non avvicinarsi al coniuge.




Due delicati interventi di soccorso della Guardia Costiera a largo delle coste siracusane

Gran lavoro per la Guardia Costiera di Siracusa impegnata con la sua motovedetta Cp 323 in una doppia operazione. Nelle prime ore della giornata, i militari siracusani hanno soccorso un marinaio belga che ha accusato un malore a bordo della nave da guerra Natowarship F931, in navigazione a largo di Siracusa. Trasbordato sulla motovedetta è stato accompagnato in porto dove ad attenderlo c’era già personale del 118.
Poche ore dopo, altro delicato intervento. Questa volta in favore di una giovane nigeriana che aveva partorito poco prima a bordo del pattugliatore Oreste Corsi, in navigazione nel Mediterraneo. Con la prudenza del caso, la donna ed il suo piccolo sono stati condotti sulla motovedetta che si è poi diretta verso la banchina 5 del porto Grande di Siracusa dove, anche in questo caso, era pronta un’ambulanza del 118 per trasportare la puerpera ed il neonato all’Umberto I di Siracusa.




Avola. Papà distratto "dimentica" il figlio al centro commerciale: "sono mortificato"

Rischia una denuncia per abbandono di minore il papà “distratto” di Avola. Secondo quanto raccontato da una commessa che lavora in uno dei negozi del centro commerciale che sorge lungo la strada per Noto, il bimbo di 9 anni si sarebbe improvvisamente ritrovato da solo, dopo una passeggiata in galleria con il papà. E’ stata la ragazza, nella serata di venerdì scorso, a fermare il piccolo che si aggirava da solo e chiamare i carabinieri. I militari sono intervenuti con la delicatezza del caso, riuscendo a contattare la madre del bambino che si è subito precipitata sul posto. Avvisato anche il papà che si è mostrato sorpreso e mortificato per l’incredibile svista.

foto archivio




Noto. Nervoso ad un controllo dei carabinieri: in casa aveva piantine e semi di cannabis indica

Arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente per il netino Corrado Smriglio, 41 anni. Nel corso di un controllo operato dai Carabinieri è apparso particolarmente nervoso e preoccupato. La perquisizione veicolare effettuata ha permesso di ritrovare una dose di sostanza stupefacente. Estesa la perquisizione anche alla sua abitazione, i carabinieri hanno rinvenuto 7 piantine di cannabis indica e circa 600 grammi di semi della stessa pianta, nonché diverse dosi di stupefacente.
E’ stato posto ai domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa.




Siracusa. Arrestato posteggiatore abusivo alla Neapolis: tagliandi contraffatti e spintoni agli agenti

Uno dei posteggiatori abusivi più “popolari” è stato arrestato. Il 34enne, in “servizio” in via Romagnoli, nei pressi del parco archeologico della Neapolis, era stato raggiunto da agenti delle Volanti per contestare l’inosservanza al Daspo Urbano comminatogli dalla Questura di Siracusa ed in base al quale non avrebbe dovuto “esercitare” in quella stessa via.
All’arrivo degli agenti ha mostrato evidenti segnali di nervosismo. Al controllo, è stato trovato in possesso di 53 tagliandi per la sosta contraffatti: cancellato il costo e la durata (30 minuti o un’ora). Questo, spiegano le forze dell’ordine, gli avrebbe consentito di vendere a prezzo maggiorato il ticket (da 3 a 5 euro) agli ignari turisti con un danno economico per le casse comunali difficile da quantificare ma di certo notevole.
Il 34enne avrebbe reagito al controllo ed alle contestazioni con offese ed insulti, dando vita ad una scena che ha lasciato esterrefatti i tanti turisti presenti al momento. Non pago, al momento dell’arresto, avrebbe anche spintonato e scalciato gli agenti. Uno dei due ha riportato una lieve escoriazione giudicata guaribile in 4 giorni. Questa mattina la celebrazione del rito direttissimo al Tribunale di Siracusa. E’ accusato di falso e truffa oltre che resistenza a pubblico ufficiale, violenza e lesioni. E’ stato denunciato anche per l’inosservanza del daspo urbano di cui era destinatario.




Siracusa. Renzo Formosa, la famiglia: "anomalie tecniche negli accertamenti". Udienza preliminare il 6 marzo

E’ stata rinviata al 6 marzo l’udienza preliminare per la morte a seguito di un incidente stradale del giovane Renzo Formosa. Lunedì scorso non si è potuto procedere per l’indisponibilità del giudice Andrea Migneco, da qui la nuova data. Intanto sono state regolarizzate tutte le notifiche di comparizione, incluse le 6 parti civili ovvero i genitori degli altre tre ragazzi coinvolti nell’incidente dell’aprile 2017 lungo via Bartolomeo Cannizzo, a Siracusa. Erano a bordo di altri scooter e se la sono cavata con qualche graffio mentre lo sfortunato Renzo ha perduto la vita in seguito alle gravi lesioni riportate nello scontro.
Sul banco degli imputati c’è un 24enne, figlio di vigile urbano, alla guida della Panda che – secondo le ricostruzioni e la perizia tecnica – avrebbe perduto in curva il controllo del mezzo, finendo per invadere la corsia opposta. E’ accusato di omicidio stradale aggravato e lesioni.
Nel corso dell’udienza preliminare potrebbe optare, insieme al suo legale, per un rito alternativo come il patteggiamento o l’abbreviato. In caso contrario, sarà il gup a pronunciarsi sul rinvio a giudizio o meno.
Intanto, l’avvocato della famiglia Formosa, Gianluca Caruso, non nasconde la sua sorpresa per la mancata sospensione cautelare della patente dell’indagato e per il fatto che non siano stati effettuati gli esami tossicologici e dei metaboliti urinari, nell’immediatezza del fatto. Le definisce “anomalie tecniche” in quanto “abitualmente simili accertamenti vengono eseguiti anche in caso di incidenti con conseguenze minori o persino autonomi”.




Augusta. Colpo all'occhio e manda la madre in ospedale dopo un rimprovero: ricoverata in prognosi riservata

E’ ricoverata in prognosi riservata all’Umberto I di Siracusa con una frattura del pavimento orbitario sinistro. La donna, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, sarebbe stata aggredita in casa dal figlio minorenne a causa di un rimprovero. Pur di difenderlo, in un primo momento ha raccontato ai sanitari di essere caduta. Una ricostruzione che non ha convinto, fin quando – in lacrime – ha raccontato tutto ai carabinieri. Il 17enne è stato denunciato alla Procura per minorenni di Catania.




Siracusa. Sbarre alzate anche col semaforo rosso, pericolosa anomalia a Santa Teresa di Longarini

Pericolosa anomalia questa mattina all’altezza del passaggio a livello di Santa Teresa di Longarini. Alle 5.30 diverse segnalazioni hanno lamentato come le sbarre del passaggio a livello, anche con il semaforo rosso, rimanevano aperte. Cosa che determinava una situazione di notevole rischio per gli automobilisti in procinto di attraversare i binari con il rischio di finire travolte da un treno.
La centrale operativa dei Carabinieri di Siracusa ha immediatamente allertato il servizio dei passaggi a livello che hanno provveduto ad inviare dei tecnici per risolvere il malfunzionamento.

foto archivio




Siracusa. Discarica abusiva a Tremilia, era una vecchia strada: sequestro e bonifica

La polizia provinciale ha sequestrato una discarica abusiva di rifiuti speciali lungo il vecchio tracciato della strada provinciale Fusco–Tremilia–Grottone, in contrada Tremilia.
Accertato che sia il vecchio tracciato della provinciale, oramai inibito alla circolazione veicolare, come lo stesso canale di gronda delle acque piovane che costeggia la vecchia strada, erano stati utilizzati come luogo per disfarsi di rifiuti di ogni genere.
Sono stati abbandonati, occupando di fatto la vecchia sede stradale per oltre 400 metri lineari, rifiuti provenienti da demolizione, sbancamento e scavo. In particolare: calcinacci, scarti di calcestruzzo, scorie di cemento e cartongesso, materiale lapideo mattoni e piastrelle, vetro, residui di tubi corrugati, ondulina in vetro resina, guaina per edilizia; scarti vegetali in gran parte eliminati tramite combustione, infissi, porte, sedie, mobili dismessi, materassi ed imballaggi vari.
Sono in corso ulteriori indagini, al fine di individuare i responsabili degli smaltimenti abusivi. Dopo la bonifica, si è proceduto a chiudere con accorgimenti appropriati il vecchio tracciato stradale.