Rosolini. Coppia di presunti pusher arrestata dalla Guardia di Finanza: 51 grammi di eroina in auto

Una coppia di pluripregiudicati di Rosolini arrestata dalla Guardia di Finanza. I due, di 34 e 27 anni, sono stati sorpresi con 51 grammi di eroina – occultata in 5 ovuli – all’interno di una confezione di plastica per fazzoletti. La droga era destinata al mercato rosolinese.
I due sono stati arrestati e condotti presso il carcere di Cavadonna l’uomo ed in quello di Piazza Lanza, a Catania, la donna. Entrambi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sono in corso ulteriori indagini al fine di determinare i canali di approvvigionamento degli arrestati.




Siracusa. Droga, in aumento gli assuntori: sono giovani e spendono così i soldi dei genitori

Per mettere un freno al consumo di stupefacenti, da settimane i carabinieri di Siracusa portano avanti il progetto “Uniamoci contro la droga”, insieme ad Asp ed istituti scolastici. Nelle ultime ore infatti, i controlli alla circolazione stradale hanno portato a 3 segnalazioni alla Prefettura per detenzione di modica quantità di sostanze stupefacenti, tutte nei confronti di giovani fra i 20 e i 24 anni. Sono stati sorpresi con le proprie autovetture, nei pressi di zone della città già note per la continua e incessante attività di spaccio. Ai tre giovani inoltre è stata ritirata la patente, così come prevede il testo unico delle leggi in materia di stupefacenti e sostanze psicotrope.
Tutti molto giovani, alcuni incensurati ed altri già con precedenti di polizia, spesso ancora studenti o disoccupati, decidono comunque di spendere il proprio denaro, o quello dei propri genitori, acquistando le droghe più diffuse come marijuana, hashish e cocaina, le cui dosi hanno un prezzo che oscilla tra i 5/10 euro per la marijuana e i 50/60 euro per la cocaina, in ragione del grado di purezza della stessa.




Noto. Ricettazione di oggetti da bagno e prodotti edili: denunciato 51enne

Dovrà rispondere di ricettazione il 51enne di Noto denunciato dagli agenti del locale commissariato. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, secondo gli inquirenti, lo scorso aprile, per procurarsi profitto economico, avrebbe ricevuto dei beni: oggetti da bagno e prodotti per l’edilizia che, a seguito di accertamenti condotti dalla polizia giudiziaria, sono risultati essere stati sottratti da un’abitazione privata. I beni sono stati restituiti al legittimo proprietario.




Siracusa. Furti nelle scuole, sorpreso un 29enne dentro la Wojtila: voleva rubare le monetine dai distributori

Non si arrestano i furti tentati o commessi in danno delle scuole siracusane. Dopo l’ondata di colpi delle settimane scorse, altro episodio nella notte. Presa di mira la sede della Wojtila di via Tucidite, nei pressi della Cittadella dello Sport. Un 29enne si è introdotto all’interno e si è subito diretto verso i distributori di snack e bevande per portare via le monetine.
Non aveva però fatto i conti con il sistema di allarme. Scattato una prima volta, era riuscito a nascondersi all’interno e non farsi trovare dalle guardie private della Sicur Service. Ma quando, pochi minuti, dopo l’allarme ha nuovamente segnalato che qualcosa non andava all’interno della scuola, non gli è riuscita la stessa operazione: sorpreso all’opera, gli è stato intimato l’alt. Nel frattempo è stata avvisata anche la Polizia, arrivata sul posto con una delle Volanti. Il 29enne è stato denunciato per tentato furto aggravato.

foto da Sicur Service




Francofonte. Ricettazione di auto rubate, arresto in flagranza per un 36enne

Scovato a Francofonte il nascondiglio di un ricettatore di auto rubate. Sono stati i carabinieri ad individuarlo ed a recuperare la refurtiva. Arrestato il 36enne Giovanni Bonavita, sorpreso mentre scomponeva varie parti meccaniche e della carrozzeria di una Fiat Panda risultata rubata a Lentini ieri mattina.
Il deposito era in Contrada Bafù, nei pressi dell’abitazione dell’uomo. Arrestato nella flagranza del reato di ricettazione, è stato sottoposto ai domiciliari.




Siracusa. Visite di controllo su vigilesse aretusee inguaiano medico di Agrigento: sospeso per un anno

Un medico di Agrigento è stato sospeso per un anno dell’esercizio della professione. E’ il risultato di apposite indagini scattate a Siracusa e condotte dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano e dal sostituto Tommaso Pagano.
Nell’agosto dello scorso anno, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa aveva segnalato alla Procura che due agenti di Polizia Municipale avevano dichiarato di essersi presentate presso l’ambulatorio del medico in questione per essere sottoposte al programma di sorveglianza sanitaria in seguito ad infortunio sul lavoro. Le due vigilesse avrebbero anche dichiarato di aver sottoscritto dei moduli in bianco, uno dei quali era il giudizio di idoneità del medico competente.
Sono scattati così i controlli da parte degli investigatori siracusani, come il monitoraggio degli ingressi e delle uscite del laboratorio medico dove venivano eseguite le visite sanitarie e l’acquisizione di tabulati telefonici del medico. E’ stato così possibile riscontrare la presenza del medico persino in un’altra provincia quando invece, sui documenti, risultavano eseguite le stesse visite. L’indagato poi sottoscriveva i relativi certificati medici, oggetto di acquisizione da parte della Polizia Giudiziaria. Non soltanto il giudizio di idoneità ma anche la cartella sanitaria e di rischio, il verbale di visita medica preventiva e l’esame obiettivo.




Augusta. Omissione di soccorso: ritirata la patente al 23enne già accusato di lesioni personali gravi

Ritorna protagonista delle cronache locali Mirko Miduri, il ragazzo augustano accusato di aver aggredito un 20enne lo scorso 20 gennaio. Arrestato dai carabinieri è stato poi rimesso in libertà il 23 gennaio dal gip del tribunale di Siracusa che ha ritenuto sufficiente la misura dell’obbligo di firma.
Ma nella serata di ieri, è stato denunciato dai carabinieri per omissione di soccorso. Gli è stata anche ritirata la patente. Tutto in seguito ad un incidente stradale in via Limpetra, all’incrocio con via Xifonia. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, si sarebbe dato alla fuga dopo aver urtato una vettura il cui conducente e passeggero si sono visti refertare alcuni giorni di prognosi per le lievi ferite riportate.




Noto. Incendio in agriturismo, brutta avventura per una coppia: lei è la presidente della Sibeg (Coca Cola Sicilia)

Brutta avventura a Noto per la presidente della Sibeg, la società che imbottiglia le bevande a marchio The Coca-Cola Company in Sicilia. Nell’agriturismo di cui è proprietaria è scoppiato nella notte un incendio, in contrada Vaddeddi.
Con l’imprenditrice (Cristina Elmi Busi) c’era il marito: al momento la struttura ricettiva è chiusa. Per cause in fase di accertamento, una delle stufe adoperate per riscaldare gli ambienti avrebbe accusato un probabile malfunzionamento. Messisi in salvo, sono stati accompagnati al pronto soccorso del Trigona di Noto a causa del fumo inalato. Per loro tanta paura ma fortunatamente poco altro. I danni alla struttura, invece, sarebbero estesi e comunque al momento non quantificati.




Avola. Compra un lingotto d'oro su internet, dentro il pacco frutta marcia: denunciati i "venditori"

Risponderanno dell’accusa di truffa aggravata in concorso i due avolesi denunciati dagli uomini del locale commissariato, a seguito delle indagini condotte. Si tratta di un 35enne e un 45enne.
I due, avvalendosi di un noto sito internet, avrebbero negoziato con la vittima la vendita di un lingotto d’oro del peso di un etto, al prezzo di 2.900 euro.
Avendo avuto notizia del tentativo di truffa, gli agenti li hanno bloccati in flagranza di reato all’Ufficio Postale, intenti a recapitare alla vittima il pacco che non conteneva nessun lingotto d’oro, bensì solo frutta marcia (mandarini cinesi e castagne).




Noto. Tentato furto in gioielleria, la "spaccata" fa troppo rumore: bloccate due donne

L’intervento di alcuni passanti e il troppo trambusto causato hanno fatto sventato il piano. Tentato furto alla gioielleria Campisi di Noto, nel centrale corso Vittorio Emanuele. Due donne – dopo aver sfondato la vetrina – hanno tentato di arraffare quanto più possibile tra gli orologi ed i monili esposti, per un totale di 6.000 euro. Un piano sventato dall’attenzione suscitata con lo sfondamento della vetrina, ieri notte. Si sono infatti dovute dare alla fuga a mani vuote.
I carabinieri, dopo aver controllato i filmati di videosorveglianza della gioielleria, si sono messe sulle tracce delle due donne. Bloccate ed accompagnate in caserma, avrebbero ammesso le loro responsabilità. Sono state denunciate in stato di libertà, in attesa del processo.