Siracusa. Ex carcere borbonico in abbandono, giro di controllo dei carabinieri

Quei ragazzi che si aggiravano con fare sospetto attorno all’ex carcere borbonico hanno attirato l’attenzione di qualche residente. Avvisati i carabinieri, si sono dileguati in fretta. Per maggiore sicurezza, i carabinieri hanno controllato a piedi l’intero perimetro e il cortile esterno dell’edificio in stato di abbandono e già vandalizzato all’interno più volte, specie dai “cacciatori” di cavi in rame.




Siracusa. Case occupate, sgombero per gli abusivi di 4 alloggi: famiglie con bambini

Ordinanze di sgombero per 4 alloggi popolari occupati abusivamente in diverse zone periferiche del capoluogo. Sono state emesse nei giorni scorsi a seguito di specifiche verifiche, condotte dal Comune, attraverso l’assessorato alle Politiche Sociali, e dall’Iacp,l’istituto autonomo case popolari, ente proprietario degli alloggi. Nello specifico si tratta di due abitazioni di via Bartolomeo Cannizzo, ai civici 14 e 8. In un caso l’alloggio è occupato abusivamente da una donna di 28 anni, insieme ai due figli minori. L’altro appartamento è, invece, abusivamente occupato da una donna di 58 anni, catanese. In via Algeri, sgombero predisposto per una giovane di 21 anni e il compagno di 27 anni che abitano nell’appartamento con i figli, dei bambini anche in questo caso. Infine ordinanza di sgombero per una donna di 29 anni, con due figli, che abusivamente occupa un alloggio popolare di via Bulgaria. Ai destinatari del provvedimento viene concesso un tempo massimo di 15 giorni per lasciare gli immobili. In caso di mancato riscontro è previsto l’intervento coatto.




Restano liberi i fratelli Aprile e Midolo: erano accusati di tentata estorsione ai danni del deputato Gennuso

Restano in libertà i fratelli Giuseppe, Giovanni e Claudio Aprile,di Portopalo, così come Salvatore Midolo,accusati di tentata estorsione ai danni della famiglia del deputato Pippo Gennuso, a cui, secondo l’accusa avrebbero rubato un escavatore, di proprietà della loro azienda edile, e poi richiesto un pagamento per avere indietro il mezzo, attraverso un emissario. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dal pubblico ministero contro l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare a carico dei tre fratelli Aprile e dei domiciliari a carico di Salvatore Midolo. La vicenda prende le mosse dalla denuncia presentata lo scorso maggio da Pippo Gennuso e dai figli Luigi e Riccardo. Dopo le indagini condotte, i fratelli Aprile e Midolo furono arrestati con l’accusa di tentata estorsione e, come ricordano gli avvocati difensori, Giuseppe Gurrieri e Luigi Caruso Verso, rimessi in libertà dal Tribunale del Riesame di Catania, lo scorso Luglio “per carenza di elementi di gravità indiziaria e smentendo la tesi accusatoria, viste le evidenti contraddizioni emerse nella ricostruzione dei fatti fornita dai denuncianti”.
Il pubblico ministero aveva proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione. Nella sentenza emessa nei giorni scorsi, la Cassazione sostiene che “il Tribunale ha compiutamente analizzato le risultanze investigative che se da un lato avevano consentito al PM di formulare la ipotesi di reato sopra richiamata a carico di Claudio Aprile come anche degli altri coindagati e, per altro verso, al GIP di emettere le misura della custodia in carcere, dall’altro non sono state ritenute, dai giudici del Riesame, in grado di evidenziare un quadro di gravità indiziaria tale da giustificare la adozione della predetta misura. “, i giudici di Cassazione hanno anche aggiunto che “In particolare, il Tribunale di Catania ha analizzato le dichiarazioni rese dalla persona offesa, Pippo Gennuso e dei figli Luigi e Riccardo, avendo rilevato, nelle versioni da costoro di volta in volta propinate agli investigatori, discrasie e divergenze di tale rilievo da non consentire di fondare su di esse una ricostruzione completamente affidabile della vicenda, se non altro in relazione alla esistenza degli elementi per configurare l’ipotesi di reato infine ascritta agli indagati.”




Noto. Rubano dal distributore di una farmacia: denunciati due 20enni

Sono bastate celeri indagini per risalire all’identità di due giovani, un ragazzo e una ragazza, entrambi di 20 anni, di Noto e Avola, accusati adesso di furto aggravato in concorso. Gli agenti del commissariato di Noto ritengono che siano i responsabili di quanto accaduto nella notte tra il 26 e il 27 dicembre scorsi, quando una farmacista ha subito il danneggiamento del distributore installato davanti al proprio esercizio, in via Ducezio, e il furto del denaro contenuto all’interno. Gli agenti, verificata la presenza di un impianto di video sorveglianza, ne hanno estrapolato ed esaminato le immagini ricostruendo la dinamica dell’episodio. Chiara la scena in cui la giovane fungeva da palo e il ragazzo colpiva con calci il distributore. Dopo essersi impossessati delle monete, i due sono fuggiti.




La morte del corriere azzannato dai cani, domani l'autopsia. L'Aidaa in difesa dei tre molossi: "non addossare loro colpe"

Domattina sarà effettuata l’autopsia sul corpo del corriere catanese morto a Portopalo mentre era intento a consegnare un pacco. Dall’esame autoptico attesi elementi definiti per chiarire quanto accaduto all’interno dell’agriturismo dove Zuccaro si era incamminato per svolgere il suo lavoro. Incaricato dalla Procura è stato il medico legale Caldarella. Nominati anche i periti di parte che seguiranno gli accertamenti nella camera mortuaria di Pachino.
Lo sfortunato corriere è stato accerchiato da tre cani di grossa taglia e sul suo corpo, già all’esame cadaverico, erano evidenti i segni di più morsi. Potrebbero avere causato il decesso per emorragia ma c’è anche da valutare la possibilità che l’uomo abbia accusato un malore e che i morsi dei cani, quindi, non si siano rivelati mortali. Dettagli non da poco anche per l’eventuale futura strategia processuale. Al momento c’è un solo indagato per omicidio colposo ed è il proprietario dell’agriturismo e dei tre molossi. “Atto dovuto”, spiegano gli inquirenti.
Intanto, il presidente dell’Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) Lorenzo Croce invita a non addossare subito ogni colpa ai cani. “Premesso che la morte di un uomo rappresenta una tragedia e che noi ci stringiamo al dolore dei familiari del corriere, ci teniamo a sottolineare che prima di formulare qualsiasi voglia giudizio sul comportamento dei cani che potrebbero aver agito solo in difesa del loro territorio facendo quello per cui sono stati educati o addestrati, e prima di addossare a loro qualsiasi responsabilità che potrebbe portare a decisioni irreparabili nei loro confronti, chiediamo che si attendano i risultati dell’esame autoptico sul corpo del defunto e che si analizzi seriamente sia il comportamento dei cani che ora sono sotto sorveglianza da parte dei medici veterinari della Asp di Siracusa, sia le loro azioni che potrebbero essere state di semplice difesa del territorio da quello che loro consideravano un’intruso”.
Alessandro Plumeri, segretario provinciale del sindacato Lavoratori della Comunicazione (Slc Cgil), punta il dito contro le “inefficienti politiche per contrastare il randagismo del Comune di Portopalo”. Già nel 2013 in sindacato aveva segnalato condizioni pericolose di lavoro per postini e corrieri a causa di cani liberi sul territorio.




Avola. Ruba l'auto a un passante per fuggire dalla comunità: ricerche fino a notte: arrestato

Per fuggire dalla comunità terapeutica in cui risiedeva, avrebbe rubato un’auto, con l’intento di fare perdere le proprie tracce. Francesco Benvenuto, 46 anni, era in regime di detenzione domiciliare nella struttura. Intorno alle 15,30, avrebbe eluso la sorveglianza e si sarebbe dato alla fuga, sottraendo l’auto ad un passante. A quel punto si sarebbe diretto verso lo svincolo autostradale. Gli uomini del commissariato di Avola hanno avviato le ricerche fino a tarda sera. A notare la presenza di Benvenuto è stato, in via Agro Priolese, un agente libero dal servizio., che si è messo al seguito dell’auto senza farsi notare, in costante contatto con i colleghi. Non appena l’uomo ha arrestato la sua corsa, si è avvicinato e, qualificandosi, ha tentato di bloccarlo. Ne è scaturita una fuga a piedi e il relativo inseguimento. Raggiunto, il 46enne ha tentato di divincolarsi usando la violenza, calci e pugni. L’agente, dopo avere schivato i colpi, con una mossa repentina ha immobilizzato Benvenuto. E’ scattato l’arresto per evasione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, nonché di furto aggravato. L’auto è stata restituita al legittimo proprietario, mentre dell’avvenuto arresto è stata data notizia al Sostituto Procuratore della Repubblica di Siracusa, Salvatore Grillo, che ne ha disposto la detenzione nel carcere di Cavadonna.




Melilli. Si lancia dal secondo piano, ragazzina in prognosi riservata all'Umberto I: non è in pericolo di vita

E’ ricoverata in prognosi riservata all’Umberto I di Siracusa la minorenne straniera che nella serata di ieri si è lanciata dal balcone di casa, a Melilli. Non è in pericolo di vita ed è tenuta sotto osservazione dai medici del nosocomio aretuseo.
La ragazzina sarebbe stata vittima di un momento di sconforto, forse legato alla difficile situazione familiare. I genitori starebbero affrontando la dolorosa fase della separazione.
A dare l’allarme sono state la mamma e la nonna dalla giovane, che abitano con lei nella zona alta di Melilli. Sul posto l’ambulanza del 118 ed i carabinieri.




Portopalo. Corriere di 55 anni trovato morto in un agriturismo: doveva consegnare un pacco. Azzannato dai cani

Un corriere di 52 anni ha perso la vita a Portopalo. Ancora non è del tutto chiara la dinamica di quanto avvenuto allo sfortunato Agatino Zuccaro, 55enne di Catania, dipendente della Sda.
Ieri pomeriggio era impegnato nel solito giro di consegne quando, arrivato a Portopalo, in contrada Pagliarello, si è avviato a piedi all’interno di una proprietà privata, un agriturismo, per consegnare un pacco.
Secondo una prima ricostruzione, qui sarebbe stato accerchiato da tre cani di grossa taglia, di razza corso. Alla vista degli animali sarebbe stato colto da un malore. Zuccaro avrebbe sofferto di patologie cardiache, avrebbero raccontato alcuni testimoni.
Finito a terra, viene morso dai cani. Solo l’autopsia potrà chiarire tutti i contorni della triste vicenda. Dai primi accertamenti medico legali effettuati e dai rilievi eseguiti dal personale del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Noto, sembrerebbe che il decesso sia da attribuire alle diverse ferite create visibilmente dai morsi agli arti superiori ed inferiori, con abbondante fuoriuscita di sangue. Gli animali sono stati trasferiti a Siracusa da veterinari dell’Asp.
A dare l’allarme è stato il titolare dell’agriturismo. Al ritorno da una seduta di jogging ha notato il furgone del corriere con lo sportello aperto e nessuno attorno. Ha allertato i carabinieri che hanno avviato le ricerche. Il corpo senza vita di Zuccaro è stato trovato poco dopo, riverso in terra, ai piedi di un albero, a pochi metri dall’edificio dove avrebbe dovuto effettuare la consegna. Avendo trovato il cancello aperto, si è avviato verso il luogo previsto per lasciare il pacco.




Palazzolo. Furto con escavatore alla Banca Agricola Popolare di Ragusa, sradicato lo sportello bancomat

Hanno utilizzato una tecnica che ha ormai preso piede anche in provincia i malviventi che la notte scorsa hanno sradicato, utilizzando un escavatore, lo sportello bancomat della Banca Agricola Popolare di Ragusa di via Dante. Pochi minuti per entrare in azione, intorno alle 2,30.
Ignoti, con un escavatore che potrebbe essere stato precedentemente rubato, hanno sradicato lo sportello bancomat, caricato su un altro veicolo e portato via, lasciando il mezzo utilizzato per il furto in mezzo alla strada. Il bottino non è ancora stato quantificato. L’istituto di credito si trova al piano terra di un condominio di una zona densamente abitata e frequentata. I residenti, avvertendo forti rumori, hanno allertato i carabinieri. Sul posto, i militari della stazione di Palazzolo e della Compagnia di Noto che hanno immediatamente avviato le indagini, partendo dalle testimonianze dei condomini. Al vaglio anche le immagini raccolte dal sistema di video sorveglianza delle telecamere di sicurezza della banca.
(Foto: repertorio)




Lentini. Minacciano con la pistola e rapinano 35enne marocchino: bottino da 570 euro

In due, uno dei quali armati, hanno raggiunto un uomo di 35 anni, marocchino, intimandogli di consegnare loro il denaro in suo possesso. I malviventi si sono così impossessati della somma di 570 euro. E’ accaduto ieri a Lentini. Subito dopo l’episodio, sono intervenuti gli uomini del locale commissariato. Indaga la polizia.