Siracusa-Catania, presunto ladro di rame dà vita ad uno spericolato inseguimento: arrestato

Controlli intensificati sulle 9 gallerie della Siracusa-Catania ed i risultati non mancano. L’attenzione della Polizia Stradale è massima contro gli odiosi furti di cavi in rame che hanno spesso mandato ko gli impianti di illuminazione e sicurezza.
Ieri sera, poco dopo le 20, gli agenti hanno arrestato Gianni Grasso, che si trova già sottoposto agli arresti domiciliari. Stava tentando di sottrarre cavi di rame ed altro materiale all’interno della galleria San Demetrio.
All’arrivo dei poliziotti, con una manovra repentina di retromarcia con la sua autovettura,
ha cercato di darsi alla fuga. Ne è nato un inseguimento in autostrada proseguito nella tangenziale. Come in un film, sfruttando un sorpasso azzardato a due veicoli e il taglio di carreggiata per immettersi nello svincolo “asse dei servizi”, l’uomo era riuscito ad eludere l’intervento della PolStrada. Convinto di averla fatta franca, è stato invece sorpreso all’arrivo in casa: ad attenderlo c’erano le pattuglie. E’ stato arrestato e giudicato per direttissima dal Tribunale di Catania. Emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere.




Francofonte. Accecato di gelosia aggredisce ex moglie con cacciavite, arrestato 43enne

I carabinieri hanno tratto in arresto un uomo responsabile, nel tempo, di numerosi episodi di stalking nei confronti della ex convivente. Nel pomeriggio di ieri, i militari della Compagnia di Augusta, a conclusione di articolata attività info-investigativa svolta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Siracusa, hanno eseguito a Francofonte l’ordinanza di misura cautelare. Destinatario un 43enne ritenuto responsabile di atti persecutori consistenti in minacce e molestie nei confronti della moglie, dalla quale da pochi mesi si era separato.
Gli elementi di prova raccolti hanno evidenziato un quadro accusatorio idoneo a sostenere la colpevolezza del uomo, il quale dopo essere stato in passato arrestato in relazione alle condotte di aggressione, avvenute anche nel periodo in cui gli stessi vivevano sotto lo stesso tetto coniugale, avrebbe continuato a molestare e minacciare la moglie, da cui si era separato, cagionandole un fondato stato di timore per la sua incolumità.
Nello specifico, nel maggio appena trascorso, l’uomo preso dall’opprimente gelosia ha raggiunto casa della moglie. Qui l’ha sentita al telefono con un amico, prima l’avrebbe aggrediva verbalmente e, successivamente, avrebbe bloccato al collo e colpito la sfortunata con un cacciavite, proprio sul collo e sul gluteo. Anche successivamente a tale episodio, l’uomo in più occasioni, ogni qualvolta l’ha incontrata per strada avrebbe proferito insulti e minacce.




Siracusa. Cocaina nascosta nel quadro contatori, bloccato presunto pusher 58enne

Arrestato dalla Guardia di Finanza di Siracusa un pluripregiudicato siracusano di 58 anni, presunto pusher. Lo hanno sorpreso in via Unione Sovieta mentre frugava all’interno di un’intercapedine ricavata tra un muro di cinta ed il quadro contatori di un condominio.
Alla vista dei finanzieri, avrebbe cercato di liberarsi di un contenitore in plastica per eludere il controllo.
All’interno c’erano 47 involucri in plastica, contenenti cocaina già perfettamente confezionata e pronta per essere ceduta.




Siracusa. Arrestato un 18enne: in casa armadio con cocaina, marijuana, hashish e pistole giocattolo

Arrestato il siracusano Adriano Pirrone, 18enne siracusano, colto nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una perquisizione nell’abitazione del ragazzo, effettuata da agenti di polizia, ha portato al rinvenimento in un armadio chiuso a chiave di 3 pistole giocattolo, 2 confezioni di cocaina per un peso totale di circa 17 grammi; una busta contenente circa 180 grammi di marijuana; 7 panetti di 100 grammi ciascuno ed altre confezioni della stessa sostanza, per un totale di 907 grammi di hashish, nonché 3 bilancini e vario materiale idoneo al confezionamento della droga.
E’ stato arrestato e accompagnato in carcere a Cavadonna,




Noto. Sequestrato stabilimento balneare abusivo, denunciato il titolare

Sigilli ad uno stabilimento balneare del Lido di Noto. Li hanno apposti gli uomini della Guardia Costiera di Avola a seguito di una verifica condotta sulle concessioni demaniali marittime e sul regolare smontaggio delle strutture balneari stagionali. Nel caso specifico, il Comando della Delegazione di Spiaggia ha appurato che lo stabilimento sequestrato era dotato di una concessione demaniale marittima scaduta il 30 ottobre scorso,senza che la struttura fosse stata smontata come previsto. Su disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa, al termine dell’accertamento, illegale rappresentante dello stabilimento è stato denunciato. Sequestrata la struttura in legno abusiva consistente in circa 160 metri quadrati rialzata dall’arenile e di 10 cabile in legno, oltre ad una struttura coperta, un pattino di salvatore e ad una torretta di avvistamento del servizio di salvataggio.
(Foto: repertorio, dal web)




Siracusa. La morte di Licia Gioia, in tv parla il marito indagato: "la persona che ho amato di più"

Per la prima volta parla davanti ad una telecamera Francesco Ferrari. E’ il marito di Licia Gioia, maresciallo dei carabinieri la cui morte è diventato un caso giudiziario. Ferrari, poliziotto, è l’unico indagato. La Procura contesta l’omicidio colposo, l’11 dicembre fissato l’incidente probatorio.
Ferrari parla alle telecamere di Chi l’ha Visto?, la trasmissione di Rai 3 che ha dedicato un ampio servizio alla drammatica vicenda. “Era l’unica persona che ho amato più della mia vita…”, dice della giovane moglie morta, rispondendo alle sollecitazioni della giornalista. Nello stesso servizio, intanto, i genitori del maresciallo Gioia, Donata ed Erasmo, danno voce ai tanti dubbi che sin dall’inizio hanno caratterizzato il triste caso. Dalla prima ricostruzione che parla di suicidio – che non trova riscontri nella perizia del medico legale – al tempo trascorso prima della chiamata al 118. Ferrari si affida a mezze frasi, “anche questa mi suona nuova…” risponde quando gli viene chiesto delle perplessità della famiglia di Licia Gioia. “Anche io sono deluso, pensavo facessimo squadra, io con loro e loro con me. In fondo siamo nella stessa situazione”, una delle sue ultime frasi. Ma la madre di Licia non gli crede ormai più. “Aveva atteggiamenti particolari, non adeguati ad un marito. E mia figlia non era una che lasciava perdere”, si confida dal salotto di casa, attorniata da foto in uniforme di Licia, il carabiniere con la passione per il basket e lo sport che in borsa aveva ancora un elenco di cose da fare in settimana. Cose normali: l’estetista, il massaggio. Prospettive di una vita futura, lontane dall’idea di una suicida.
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Pachino. La "fuitina" finisce con la denuncia, 20enne accusato di sottrazione di minore

Una fuga d’amore che richiama le fuitine d’altri tempi. Con un finale, però, segnato dalla denuncia di sottrazione di minore. I protagonisti di questa vicenda hanno 20 anni lui e 15 lei. Lo scorso 25 ottobre la ragazzina abbandona la casa della madre per andare a convivere, senza permesso, con il ventenne. Allertata la Polizia, il ragazzo è stato deferito per il reato, commesso in nome dell’amore ma sempre reato.




Noto. Marocchino ubriaco picchia 15enne e prova a colpirlo con una spranga: denunciato

Un 25enne è stato denunciato a Rosolini, per i reati di lesioni personali aggravate e minacce. L’uomo, marocchino, lo scorso 12 novembre avrebbe picchiato un 15enne che si trovava all’interno di una pizzeria. Una aggressione senza motivi se non l’ebrezza alcolica dell’extracomunitario.
Grazie all’aiuto di un amico, il minorenne è riuscito a sottrarsi alla violenza dell’uomo che nel frangente aveva imbracciato una spranga in ferro minacciando di colpirlo.
Rientrato a casa, è stato accompagnato dal padre al pronto soccorso dell’ospedale di Noto dove intervenivano gli agenti del Commissariato che acquisivano le prime informazioni riguardo l’accaduto e la descrizione fisica dell’aggressore.
Da un controllo su un noto social network, gli agenti sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo che veniva rintracciato e denunciato.




Furti di rame nelle gallerie dell'autostrada Siracusa-Catania: due arresti della Polstrada

Sono ritenuti responsabili di furti di cavi di rame all’interno delle gallerie dell’autostrada Siracusa-Catania.La Polizia stradale, che da settimane era sulle tracce dei malviventi e in diversi casi ha sventato tentativi di furto del prezioso metallo, ha arrestato Salvatore Cosentino, 24 anni e Simone Viglianesi, 19, entrambi catanesi. Gli uomini agli ordini del comandante Antonio Capodicasa hanno operato insieme a personale specializzato Anas, per verificare, controllare e ripristinare in diversi punti i distacchi perpetrati, garantendo comunque l’illuminazione delle gallerie. Rimane ancora a carico dell’Anas il ripristino di parte della galleria “Serena” in entrambi i sensi di marcia, mentre è stata completamente ripristinata l’illuminazione all’interno della galleria “San Fratello”. Nel corso di queste attività, la scorsa notte, intorno alle 4,30, gli uomini della Polstrada hanno bloccato i due presunti ladri mentre rubavano estintori e alcune sezioni di cavi di rame facenti parte dei dispositivi di sicurezza e illuminazione installati all’interno della galleria San Demetrio.
La pattuglia, transitando lungo lautostrada Catania – Siracusa ha notato all’interno della galleria uno dei due arrestati intento ad armeggiare su una colonnina S.O.S. e nelle immediate adiacenze l’altra persona all’interno di una Fiat Bravo col motore acceso, pronto per l’eventuale fuga.
Alla vista degli operatori di Polizia Stradale i due hanno tentato la fuga ma invano. Sono stati posti ai domiciliari in attesa del processo per direttissima fissato per domani. “I controlli proseguiranno incessantemente- garantisce Capodicasa- anche sulla base di quanto emerso nell’ambito del comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Andremo avanti con servizi perlustrativi per contrastare i fenomeni di criminalità predatoria sul tratto autostradale Siracusa-Catania”




Lentini. "Metti il casco" ma lui invece minaccia gli agenti: arrestato

Appena uscito dal commissariato di Lentini dove aveva ritirato degli atti giudiziari, è salito a bordo di uno scooter per allontanarsi. Senza indossare il casco. Richiamato dai poliziotti, ha reagito con frasi intimidatorie. E per questo motivo il 24enne lentinese Alfio Calabrò è stato arrestato. Era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. E’ stato posto ai domiciliari.