Siracusa. Spaccio di stupefacente, nuovamente domiciliari per un 32enne

Arrestato a Siracusa Silvano Spicuglia, trentaduenne. Era già stato arrestato poco meno di un mese e mezzo fa nel corso di un servizio contro la criminalità perchè trovato in possesso di oltre 50 grammi di hashish. I carabinieri hanno richiesto al Tribunale di Siracusa una misura cautelare più stringente per l’uomo perchè, nonostante fosse ai domiciliari prima e soggetto all’obbligo di firma poi, avrebbe continuato a detenere stupefacente ai fini di spaccio.
Il Tribunale ha emesso l’ordinanza restrittiva ai domiciliari ritenendo l’obbligo di firma inadeguato ad arginare la tendenza dell’uomo a commettere nuovi reati.




Lentini. Tentata rapina in una tabaccheria di via Murganzio: qualcosa va storto, malviventi in fuga

Tentata rapina ieri pomeriggio ai danni di una tabaccheria di via Murganzio. L’allarme è scattato intorno alle 18,30 quando un giovane, con il volto travisato da casco, ha raggiunto l’esercizio commerciale tentando, una volta arrivato vicino alla porta d’ingresso, di aprirla a calci. Non riuscendo nell’intento, si è allontanato velocemente salendo a bordo di uno scooter sul quale lo attendeva, alla guida, il complice. Indaga la polizia .




Pachino. Il conto corrente della Municipale come bancomat, "avviso" per l'ex comandante Campo

C’è anche l’ex comandante della Polizia Municipale di Pachino tra le cinque persone che hanno ricevuto questa mattina un avviso di conclusione delle indagini preliminari. Nicola Campo, 56 anni, è oggi alla guida della Municipale di Pozzallo. Le accuse per tutti sono di peculato, abuso d’ufficio e favoreggiamento personale.
Le investigazioni dei carabinieri hanno preso avvio nel febbraio di quest’anno quando, contattati per un apparente tentativo di furto presso il Comando della Polizia Municipale di Pachino, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 25.000 euro in contanti.
La presenza di tale somma ha subito destato sospetti. La Municipale non ha servizio di cassa, tutte le operazioni finanziarie, anche connesse alle multe elevate, avvengono attraverso la Tesoreria comunale. Quindi quella somma era un bel giallo da risolvere.
La Commissione dei Revisori dei Conti del Comune di Pachino, nel frattempo, aveva riscontrato alcune irregolarità nella gestione del conto corrente postale della Polizia Municipale. Un ammanco di circa 125.000 euro.
Secondo le accuse, l’ex comandante Campo avrebbe depositato illecitamente la sua firma presso l’ufficio postale, per poter utilizzare il conto corrente della Municipale anche per vicende personali. Come giustificazione avrebbe addotto alcuni pagamenti di fatture risultate, all’esito degli accertamenti esperiti dai carabinieri, tuttora insolute.
Sono stati denunciati anche gli esercenti che, al fine di agevolare gli indagati, avevano falsamente dichiarato di aver ricevuto dei pagamenti da Nicola Campo per delle fatture relative a dei lavori, mai effettuati, presso il Comando della Polizia Municipale di Pachino.
Indagato con il comandante ci sarebbe un altro ispettore della Polizia Municipale, col quale il comandante avrebbe annullato alcuni verbali di accertamento per la violazione della normativa di tutela ambientale, provocando un ulteriore danno economico al Comune.




Siracusa. Scooter investe pedone in via Monteforte: a zig-zag tra le auto

Incidente in via Monteforte. Poco prima delle 18.30 un pedone è stato centrato da uno scooter. L’uomo è rimasto a terra, soccorso da passanti e poi trasportato in ambulanza al pronto soccorso per gli accertamenti del caso.
Secondo una prima ricostruzione, basata su alcune testimonianze, lo scooter procedeva zigzagando tra la auto, forse per “tagliare” la coda al semaforo. In questo pericoloso procedere non si sarebbe accorto del pedone che stava attraversando la strada, centrandolo.




Augusta. Rissa tra quattro giovani eritrei: scatenati, attaccano anche Carabinieri e Guardia Costiera. Denunciati

Rissa alla darsena del porto di Augusta, ieri sera. Protagonisti quattro minori eritrei, passati alle vie di fatto per futili motivi. Il quartetto, domiciliato presso il centro di prima accoglienza “Albachiara”, probabilmente dopo qualche drink di troppo, era stato notato da militari della Capitaneria di Porto. Sono stati i primi ad intervenire per tentare di farli calmare. Per tutta risposta, i quattro gli si sono scagliati contro. A quel punto è stato necessario l’intervento di alcune pattuglie dei Carabinieri per immobilizzare gli eritrei, ormai fuori controllo.
I quattro sono stati segnalati alla Procura minorile di Catania per il reato di rissa e resistenza a pubblico ufficiale.




Priolo. Era specializzata in truffe agli anziani, quasi 11 mesi di reclusione per una 30enne

Arrestata a Priolo, in ottemperanza ad un ordine di esecuzione per espiazione pena emesso dalla Corte di Appello di Torino, Salvatrice Rasizzi, 30 anni. La donna infatti dovrà scontare 10 mesi e 29 giorni di reclusione perchè responsabile dei reati di tentata truffa, furto e indebito utilizzo di carta di credito. Fatti commessi ad Asti nel 2013.
Le modalità delle truffe, fra le più svariate, spesso la portavano a fingersi medico o impiegata della locale Unità Sanitaria per andare ad effettuare visite a domicilio ed avere così la possibilità di appropriarsi di denaro contante o preziosi, che riusciva a rinvenire all’interno dell’abitazione. In una occasione in particolare, era riuscita a trafugare anche una carta di credito, con relativo pin, con cui aveva poi immediatamente effettuato esosi acquisti.
Dalle segnalazioni delle vittime, quasi tutte persone anziane che vivevano sole in casa, sono state avviate le indagini che hanno portato poi all’identificazione della responsabile e al suo deferimento all’autorità giudiziaria. L’arrestata infine, accompagnata nei locali della Stazione Carabinieri per le incombenze di rito, è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari nella propria abitazione, così come disposto dalla autorità giudiziaria competente.




Siracusa. Tangenti e "favori" in cambio di lavori: 6 richieste di rinvio a giudizio per dirigenti comunali. E' il caso Stes

Sei richieste di rinvio a giudizio per dirigenti e funzionari del Comune di Siracusa nell’ambito della vicenda Stes. Sono accusati, a vario titolo, di concussione e abuso d’ufficio. Deciderà se andare o meno a processo il gup, nell’udienza fissata il 15 febbraio prossimo.
Il rinvio a giudizio è stato chiesto dal pm per l’ingegnere capo, Natale Borgione, i dirigenti Enzo Migliore, Loredana Caligiore e i funzionari Rosario Pisana, Sebastiano Reale e Sergio Russo. Si va verso per l’archiviazione per Enzo Miccoli, Giovanni Parisi, Rosaria Garufi e Salvatore Correnti.
Il “caso” Stes ha preso le mosse dalla denuncia del presidente della cooperativa che per anni ha curato lavori di manutenzione stradale per conto di Palazzo Vermexio, Francesco Abruzzo. Anche in una conferenza stampa, di fronte a telecamere e microfoni, con accanto la consigliera comunale Simona Princiotta e il deputato nazionale Pippo Zappulla, Abruzzo ribadì le forti accuse: tangenti e “favori” di varia natura a dirigenti e funzionari.
La Stes ha sempre lavorato per il Comune dal 2000 al 2015. “Nell’ultimo periodo, procedendo con proroghe di corto respiro e tagli di budget. Spremuti come limoni- ha detto l’imprenditore nel settembre del 2016 – abbiamo deciso di denunciare e siamo stati messi alla porta”. Pesanti le accuse: regali e assunzioni, effettuate nel tempo, a beneficio di figli d’arte. “Noi, lavoratori onesti colpiti dal sistema”.




Scoperto laboratorio abusivo di formaggi a Francofonte: due denunce e 25.000 euro di multa

Una garage era stato adibito a fatiscente fabbrica per la produzione di formaggi. La scoperta è stata effettuata dai carabinieri, intervenuti anche con il Nucleo Anti Sofisticazioni. Sono stati così denunciati due coniugi di Francofonte, peraltro multati anche per complessivi 25.000 euro.
Da settimane l’attività dei due era tenuta sotto osservazione dai carabinieri. Varie le accuse: inottemperanza ad ordinanza dell’Autorità Sanitaria, frode in commercio con uso di etichetta mendace, alimenti detenuti in cattivo stato di conservazione, mancanza di rintracciabilità dei prodotti alimentari, carenze strutturali, igienico sanitarie e assenza di procedure per l’autocontrollo.
Il garage adibito a laboratorio, del valore di 100.000 euro, è stato posto sotto sequestro. Così come una vasca refrigerata contenente 1.500 litri di latte crudo nonché 1.580 kg di prodotti a base di latte (valore complessivo di 20.000 euro), poiché privi di qualsiasi sistema di rintracciabilità ed oltretutto detenuti in cattivo stato di conservazione e con dati mendaci riportati in etichetta.
I prodotti, lavorati nel francofontese, venivano però smerciati anche altrove, pronti ad essere acquistati dai cittadini sui banchi dei mercati rionali. Nel mercato di Augusta sono stati sequestrati circa 40 kg di formaggi, del valore di 400 euro.




Noto. "Sei grassa": risate e offese sul bus, identificati e denunciati 5 bulli. C'è anche una ragazza

Sono stati identificati e denunciati i 5 giovani responsabili di alcuni gravissimi casi di bullismo ai danni di una ragazza poco più che ventenne. Il certosino lavoro dei carabinieri di Noto ha permesso di risalire a due maggiorenni e tre minorenni, tra loro anche una ragazza.
Le molestie, secondo le accuse, andavano avanti da due anni. Alla fermata dell’autobus i 5 non mancavano di prendere di mira la ragazza, per via della sua corporatura robusta. Battute, scherzi e vere e proprie offese. In alcuni episodi, le avrebbero lanciato contro addirittura dei sassi.
Derisioni e scherni continuavano sul mezzo di trasporto. La vittima, di recente, si era anche dovuta recare al pronto soccorso a causa del malessere psichico causato da quelle parole e da quegli atteggiamenti. Da qui la scelta di rivolgersi alle forze dell’ordine che, nel giro di alcune settimane, sono risalite ai bulli presunti responsabili dei pesanti “scherzi”.




Augusta. Suoceri invadenti e per una coppia di coniugi scatta la lite: i carabinieri placano gli animi

Suoceri troppo invadenti e per una coppia di Augusta scoppia una lite. Sono dovuti intervenire i carabinieri per permette ai due di ritrovare un canale pacifico di dialogo. A chiedere il loro aiuto è stato l’uomo che ha raccontato i motivi dell’alterco: la moglie aveva minacciato di chiedere la separazione. E questo perchè, nella gestione della loro vita di coppia, “asfissiante” sarebbe la presenza dei parenti del marito. Da qui discussioni e liti, frequenti e per futili motivi.
I carabinieri hanno placato gli animi e invitato i due coniugi ad un confronto civile nel corso del quale valutare come raggiungere degli equilibrati punti d’incontro.