Siracusa. Incendiata l'auto del sindaco: testimonianze al vaglio, "due su uno scooter"

L’auto del sindaco del Siracusa è stata posta sotto sequestro dalla magistratura. Atto dovuto nell’indagine appena avviata per individuare i responsabili ed “inquadrare” l’episodio.
Pur non avendo rilevato elementi concreti, come ad esempio una tanica di liquido infiammabile abbandonata poco distante, pochi i dubbi sull’origine dolosa dell’incendio. “Le auto non prendono fuoco da sole. Specie se sono nuove, parcheggiate e ben tenute”, conferma sottovoce uno degli investigatori.
Quanto alle indagini, prematuro indicare una pista prioritaria sulle altre. Dalla ritorsione personale alla matrice politica, si guarda a 360°. Tutto può essere. Importanti, allora, le testimonianze raccolte.
I testimoni oculari sono diversi e tutti hanno raccontato cosa hanno visto. Si parla con una certa insistenza di due persone notate mentre armeggiavano attorno all’auto per poi allontanarsi a bordo di uno scooter. Tutti gli elementi saranno adesso valutati e verificati dai Carabinieri che, con scrupolo, stanno seguendo il caso.

foto dal web




Siracusa-Rosolini, incidente autonomo alla barriera di Cassibile: 30 giorni di prognosi per un 52enne

La barriera di Cassibile torna ad essere teatro di un incidente stradale. Una la vettura coinvolta: per cause ancora in fase di accertamento è andata a sbattere contro la struttura. L’incidente attorno alle 13. Ferito l’uomo alla guida della Megane, un 52enne di Modica. E’ stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’Umberto I. Per lui prognosi di 30 giorni.




Noto. Il preside del Raeli sbotta: "nessun caso di bullismo a scuola, noi realtà seria"

Sono tutte e tre giovani studentesse dell’istituto Raeli di Noto le protagoniste di recenti fatti di cronaca, rimbalzati sui principali media. Una vittima, due “aguzzine”. In comune l’età: 15 anni. Un incontro dietro scuola, all’uscita. Le minacce, le botte, l’aggressione. Tutto, pare, per gelosia verso le attenzioni di un coetaneo.
“Non si è trattato di un atto di bullismo, ma di una lite tra coetanee per futili motivi”, va ripetendo il dirigente scolastico, Concetto Veneziano.
“Abbiamo ascoltato le tre protagoniste e assumere provvedimenti in merito al comportamento delle alunne interessate. Non siamo, però, disposti a tollerare che si usi impropriamente il termine bullismo che non si presta affatto a descrivere quanto accaduto fuori dai locali del nostro istituto. Una lite fra adolescenti, in orario extra-scolastico e fuori dai cancelli della scuola, non può e non deve essere etichettata con così grande facilità con il termine bullismo e non può e non deve essere strumentalizzata per screditare l’operato corretto di un’intera comunità scolastica, sempre attenta e particolarmente sensibile ai segnali di disagio degli adolescenti”.
Il dirigente scolastico si sente “offeso” dal collegamento diretto operato dai tg nazionali con riprese dirette dell’istituto “che non ha avuto diritto di replica in un caso che si è rivelato di palese disinformazione”.
Veneziano ricorda che al Raeli, da anni, viene portato avanti “un programma di educazione relazionale affettiva con un Centro di Informazioni e Consulenza che svolge attività di ascolto e si avvale, oltre alla presenza di esperti interni da un punto di vista giuridico, anche della consulenza di professionisti esterni”.




Siracusa. Al pub con gli amici, ma era ai domiciliari: finisce in carcere un 31enne

I carabinieri di Siracusa hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Vincenzo Scalzo. Il 31enne è accusato di evasione dagli arresti domiciliari. Da giugno del 2017 è ai domiciliari per associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ma alle 4 del mattino, i carabinieri lo hanno trovato all’interno di un pub di Ortigia, intento a trascorrere la serata con alcuni suoi conoscenti. E’ stato arrestato e trasferito in carcere a Cavadonna.




Augusta. Mercedes a fuoco in via San Pietro Martire, danneggiata anche una Musa e un portone: incendio doloso

Ha danneggiato due auto, un portone e cavi elettrici e telefonici l’incendio divampato in via San Pietro Martire. A fuoco una  Mercedes A160 . Parzialmente danneggiati nella parte anteriore un’altra autovettura Lancia Musa e un portone e dei cavi elettrici e telefonici. A pochi metri di distanza dall’autovettura bruciata, rinvenuta e sequestrata una bottiglia in plastica contenente presumibilmente benzina. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco. Indagini in corso.

(Foto: repertorio)




Siracusa. Contro i bulli a scuola arriva "You Pol", la app della Polizia illustrata agli studenti

Polizia a scuola per presentare la app You Pol. Gli agenti hanno incontrato gli studenti di scuola media, al comprensivo Orsi. Dopo una dimostrazione dell’unità cinofila “Vite”, attenzioni puntate sull’attuale fenomeno del bullismo. Che adesso può essere combattuto anche attraverso “You Pol”, app della Polizia di Stato a breve attiva anche a Siracusa. Permetterà di segnalare, anche in forma assolutamente anonima, bulli e spacciatori con la possibilità di interagire con la Polizia anche inviando immagini.
Questi incontri saranno adesso ripetuti anche in altre scuole siracusane.




Noto. Commerciante truffata, denunciati guardia giurata e titolare di un istituto di vigilanza

Una guardia giurata ed il titolare di una società di servizi di vigilanza sono stati denunciati per truffa. A svelare l’inganno sono stati gli agenti del commissariato di Noto, ricevuta la denuncia di una commerciante del posto.
La donna ha raccontato di essere stata vittima di un raggiro muovendo i suoi sospetti verso la guardia giurata che si occupava della consegna delle fatture e della riscossione del canone mensile. A partire da dicembre del 2016 consegnava alla commerciante fatture intestata ad una società diversa da quella solita, con cui era stato stipulato un contratto anni prima. Chieste delucidazioni, la donna veniva rassicurata: “solo variazioni societarie, nessun cambiamento rilevante”.
Nei mesi successivi, la vittima riceveva le fatture intestate alla nuova società saldandole in contanti. Nel mese di settembre 2017 la guardia giurata proponeva un nuovo contratto, con un’altra società rassicurandola anche stavolta che il personale che avrebbe effettuato i servizi era sempre lo stesso e nulla sarebbe cambiato. La donna, con fiducia, ha acconsentito ma del nuovo contratto non ha mai ricevuto copia.
Poi la scoperta: quando lo scorso ottobre ha contattato l’istituto di vigilanza precedente, richiedendo una fattura del mese di luglio 2017 che non le era stata rilasciata, ha appreso che le fatture del periodo gennaio-luglio 2017 non risultavano pagate. La donna, capendo di essere stata vittima di una truffa, ha sporto quindi querela.
Dagli accertamenti è emerso che il titolare dell’istituto dal quale la guardia giurata dipendeva non aveva mai ricevuto in effetti le somme pagate mensilmente dalla donna. Non solo, la guardia giurata denunciata, con artifizi e inducendo in errore la donna, le faceva firmare una lettera di disdetta dal precedente istituto nella stessa circostanza in cui la invitava a sottoscrivere il contratto con una nuova società.
Dalle informazioni acquisite, traspariva la condotta fraudolenta dell’indagato che, approfittando della buona fede della commerciante, si faceva consegnare il canone mensile senza versarlo a chi di dovere. I soldi sarebbero finiti nella disponibilità del titolare dell’istituto di vigilanza subentrato grazie alle operazione della guardia giurata infedele. Probabile che i due fossero da tempo in combutta, a dispetto di contratti di servizi e di lavoro in essere.




Siracusa. Esplosione nella notte in via dei Mille: nel centro storico bomba carta contro un'attività commerciale

Ancora una esplosione nella notte. Una nuova attività commerciale presa di mira. E torna il timore di una criminalità pronta a rialzare la testa, ripescando metodologie e dinamiche estorsive che sembravano consegnate alla Siracusa che fu.
Nella centrale via dei Mille, subito dopo il ponte Santa Lucia, in Ortigia, era da poco passata la mezzanotte quando un boato ha squarciato il silenzio. Una bomba carta è esplosa nei pressi di una panineria. Limitati i danni: infranta la vetrata. Paura per i residenti di una zona considerata, a ragione, “sicura” e nel cuore della movida siracusa, il centro storico. Esplosione avvertita anche alla Borgata.
Le indagini sono affidate alla Polizia. Nelle ultime settimane episodi simili si sono fatti sempre più frequenti. Più che un vero racket delle estorsioni, il fenomeno potrebbe invece essere collegato a mini-gang cresciute a subcultura criminale.




Siracusa. Scoperto evasore totale: imprenditore edile occulta al fisco 3,5 milioni di euro

Beni e conti dell’amministratore di una società che opera nel settore delle costruzioni, per un ammontare di 980.000 euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Siracusa. Sequestro preventivo, su delega della Procura, dopo una verifica che ha evidenziato una attività di evasione delle tasse iniziata nel 2014. L’impresa in questione avrebbe operato come “evasore totale”, occultando al fisco operazioni imponibili per oltre 3,5 milioni di euro.
L’evasione fiscale riscontrata dagli uomini della Guardia di Finanza ha portato alla denuncia alla Procura di Siracusa, con richiesta di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente sino alla concorrenza delle imposte evase, per oltre 980.000
euro.
Il procuratore capo, Francesco Paolo Giordano, ha coordinato le indagini dirette dal sostituto Vincenzo Nitti. Hanno chiesto ed ottenuto dal gip Giuseppe Tripi l’emissione del
provvedimento di sequestro preventivo che è stato eseguito sui beni e sui conti dell’indagato.




Ludopatia, il Codacons lancia l'allarme dopo il caso Siracusa: "escalation di drammi sociali"

Il caso del 15enne che voleva far prostituire la madre per avere i soldi da giocare alle slot machine è segno di quanto profonda sia “la piaga del gioco d’azzardo e della ludopatia”. Lo afferma il Codacons, con il segretario nazionale, Francesco Tanasi che segnala come questo sia l’ultimo episodio di una “escalation di drammi sociali direttamente proporzionale al proliferare del gioco d’azzardo in Italia e del numero di sale slot sul territorio”.
Il Codacons chiama in causa le istituzioni locali di Siracusa, invitate a porre un freno “alla piaga del gioco ed a limitare il numero di sale e di videopoker sul territorio. Le autorità devono verificare se gli enti locali competenti abbiano posto in essere misure di contrasto alla ludopatia e fatto il possibile per evitare l’ennesima tragedia familiare legata al gioco d’azzardo”.