Secondo incendio in sei giorni all’interno della ex Casa del Pellegrino. Poco dopo le 19 di ieri sera, i Vigili del Fuoco sono dovuti tornare in quello che una volta era l’hotel del Santuario per spegnere l’incendio partito da un materasso. All’interno vi erano alcune persone senza fissa dimora, invitate a lasciare l’edificio. Anche in questo caso, a causare il rogo che ha sprigionato notevole fumosità è stata una fiamma libera finita fuori controllo. La struttura è priva di erogazione elettrica e quindi facile escludere l’eventuale cortocircuito.
Questo nuovo incendio, a una settimana di distanza dal precedente, solleva nuove perplessità. I Vigili del Fuoco avevano intimato la chiusura di ogni ingresso per evitare intrusioni. Un passaggio sin qui, però, mancato. L’edificio versa da anni in condizioni di abbandono ed è stato razziato a più riprese all’interno, con danni quantificati in svariate decine di migliaia di euro.
Si tratta di una struttura di proprietà comunale, concessa in comodato all’ente Santuario Madonna delle Lacrime per l’accoglienza dei pellegrini. Da anni è al centro di una contesa giudiziaria, dopo che il Comune di Siracusa aveva unilateralmente deciso di revocare la concessione. Nelle settimane scorse il Cga di Palermo si è pronunciato disponendo il ritorno dell’edificio nella disponibilità del Santuario.
Ma Palazzo Vermexio ha rilanciato il progetto di accoglienza temporanea per senza fissa dimore “Fermoposta”, fermo di un finanziamento che – altrimenti – rischierebbe di tornare indietro. Sull’utilizzo della struttura e su chi debba fare cosa, però, non c’è intesa. Nel frattempo, l’ex Casa del Pellegrino è diventata un edificio in decadimento.