Furti di rame in aumento, la zona nord della provincia la più colpita: una denuncia

Nella zona nord della provincia di Siracusa il continuo furto di cavi in rame rasenta l’emergenza. I Carabinieri di Augusta continuano nella loro operazione di contrasto del fenomeno che colpisce servizi pubblici come l’illuminazione e la telefonia.
Le indagini sono mirate non solo ad arginare i furti ma soprattutto a stroncare la catena di vendita, individuando i canali di ricettazione, rivendita e reimpiego del rame.
Per questo i controlli sono serrati verso quelle imprese e quei depositi dove si registrano massicce concentrazioni di rame e derivati. Questa attività ha portato nei giorni scorsi alla denuncia in stato di libertà, per il reato di ricettazione, del titolare 40enne di una ditta adibita al recupero, raccolta e commercio di materiali ferrosi. All’interno dei locali aziendali, sono stati rinvenuti oltre 300 kg. di cavi in rame, di cui l’uomo non è riuscito a dimostrare la lecita provenienza.




Siracusa.Furto in appartamento, 39enne ai domiciliari: denunciato anche per furto di energia

E’ stato colto in flagranza di reato. Accusato di furto in appartamento, è stato posto ai domiciliari. Si tratta di Claudio Fortezza, 39 anni, siracusano, sorvegliato speciale. L’uomo è stato anche denunciato per furto di energia.




Un agrumeto per "nascondere" materiale di sbancamento: sequestrata vasta area in contrada Armicci

Un’area di circa 100.000 mq, in contrada Armicci, a Lentini, è stata posta sotto sequestro preventivo dalla Procura di Siracusa. La richiesta, accolta dal gip, è stata formulata dal sostituto procuratore Tommaso Pagano e dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano, che ha coordinato le attività di indagine.
Destinatari del provvedimento sono i rappresentanti di due importanti società che operano nel settore dello smaltimento e trattamento dei rifiuti, e un progettista incaricato della realizzazione di due progetti di miglioramento fondiario del sito oggetto di sequestro.
Le indagini hanno permesso di rilevare che dietro i due progetti di miglioramento fondiario, per l’impianto di un agrumeto, in realtà veniva posta in essere la colmatura di una ex cava con materiali (circa 500.000 metri cubi) provenienti dai lavori di sbancamento della discarica di Grotte San Giorgio, in fase di ampliamento.
Settimane di sopralluoghi, acquisizioni documentali presso le sedi delle società coinvolte e presso i vari organi amministrativi, e testimonianze hanno permesso alla Procura di arrivare alla richiesta di sequestro preventivo, accolta dal gip. A dare il via alle indagini, una segnalazione del Comune di Lentini.




Caso di Blue Whale a Pachino, un minorenne era caduto nella rete del gioco che istiga al suicidio

Un minorenne di Pachino era caduto nella rete del tragico “gioco” noto come Blue Whale: 50 prove di autolesionismo e di istigazione al suicidio. A chiedere l’aiuto della polizia sono stati i genitori ed i nonni del giovanissimo. Negli ultimi tempi avevano riscontrato la profonda irrequietezza del ragazzo e tutta una serie di strani comportamenti.
Le indagini del Commissariato hanno svelato come, plagiato dalla triste moda del momento, avesse intrapreso il percorso del gioco on line che prevede una serie di prove che, attuate in un limitato periodo di tempo, possono portare i giovani sino al suicidio.
Le indagini hanno accertato che il ragazzo aveva già attuato le prime due prove: quella di incidere con una lametta il disegno di una balena sul braccio e la successiva, consistente nello svegliarsi in piena notte e seguire, sul canale Youtube, video con contenuti psichedelici e dell’horror.
Una delusione amorosa ed un momento di depressione lo avrebbero spinto a cercare sul web come accedere al “gioco”. La Procura – che ha seguito il caso con attenzione – ha deciso di affiancare al minore anche una psicologa.
La polizia ha voluto sottolineare il “coraggio e l’attenzione” dei genitori grazie ai quali il peggio è stato evitato.




Padre denuncia il figlio per vessazioni e minacce, il gip non convalida l'arresto

E’ stato rimesso in libertà il 32enne arrestato a Pachino nei giorni scorsi. Il caso fece un certo scalpore. A denunciarlo, il padre 70enne stanco di subire vessazioni e minacce. Secondo l’accusa, il giovane avrebbe posto in essere qui comportamenti contestati per ottenere somme di denaro con le quali acquistare droga.
Davanti al Gip del Tribunale di Siracusa il 32enne ha negato gli addebiti ed ha fornito una spiegazione diversa, con riferimento ad alcuni contrasti avuti con il genitore (pneumatici tagliati, rottweiller aizzato contro il padre).
Ilpm aveva chiesto la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere. L’avvocato difensore, Luigi Caruso Verso, ha sostenuto invece la mancanza della flagranza – condizione indispensabile per procedere all’arresto – opponendosi, inoltre, all’adozione di qualunque misura cautelare.
Il gip ha accolto le richieste della difesa non convalidando l’arresto e disponendo l’immediata liberazione dell’indagato.




Siracusa. Firmopoli, 15 avvisi di conclusione indagini ad amministratori e funzionari

Un elenco di amministratori presenti e passati e poi ancora funzionari pubblici, tutti destinatari di un avviso di conclusione indagine. E l’indagine in questione è quella nota come “Firmopoli”, ovvero le presunte firme false depositate a supporto delle candidature alle amministrative del 2013. I nomi li pubblica il quotidiano La Sicilia: il sindaco Giancarlo Garozzo, l’ex assessore comunale Emanuele Schiavo, gli attuali consiglieri comunali Luciano Aloschi, Salvatore Sorbello, gli ex consiglieri comunali Sebastiano Di Natale, Natale Latina, Riccardo Cavallaro e Vittorio Anastasi, l’ex presidente della Provincia regionale, Armando Foti, i funzionari pubblici Ignazio Leone, Salvatore Gianino ed Ettore Manni, gli ex consiglieri provinciali Michele Mangiafico, Nunzio Dolce e Sebastiano Butera.
La Procura di Siracusa ha concentrato le sue attenzioni sulle firme apposte a sostegno delle liste “Rinnoviamo Siracusa adesso”, “Garozzo sindaco”, “Lista Mangiafico”, “Siracusa Protagonista con Vinciullo”, “Lista Itaca”, “Diritti e Libertà Centro Democratico”, “Siracusa volta pagina- Riprendiamoci la nostra città”, “Siracusa Democratica”, “Italiani in movimento con Ardita”, “Con Edy per Siracusa”, “Progetto Siracusa”, Un volto pulito Lista Franco Greco”, “Siracusa Risvegliati – Briante sindaco” e “Pronti al Cambiamento – Siamo la gente di Siracusa”.
La Procura contesta, a vario titolo, i reati di falsità ideologica e uso di atto falso.

foto archivio




Noto. Violenza sessuale e sequestro di persona: 3 anni e 7 mesi a un catanese

Dovrà scontare 3 anni e 7 mesi di reclusione per violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni personali. I fatti risalgono al 2009. Li ha commessi un uomo di 41 anni, della provincia di Catania, ad Acireale. L’ordine di carcerazione è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Catania ed eseguita dagli agenti del commissariato di Noto.




Ruba la borsa del medico da un armadietto dell'ospedale di Noto: denunciato giovane di Rosolini

Avrebbe rubato la borsa di un medico dell’ospedale di Noto, sottraendola al professionista dopo averla prelevata dall’armadietto in cui era custodita. Per furto aggravato la polizia ha arrestato un 26enne di Rosolini. Perquisita anche la sua abitazione, con elementi che avrebbero fatto emergere le sue responsabilità, a partire da effetti personali della vittima.




Pachino. Padre coraggio denuncia il proprio figlio tossicodipendente: minacce e vessazioni per comprare la droga

Per anni ha minacciato il proprio padre per avere denaro con cui comprare droghe come cocaina ed eroina. Vessazioni e richieste di denaro continue. Alla fine l’uomo, oggi 70enne, ha deciso di denunciare il figlio tossicodipendente poco più che 30enne.
Nel tempo si sono susseguiti episodi gravissimi, con il taglio degli pneumatici della macchina e l’aver aizzato un rottweiler contro il papà; una pressione costante per ottenere denaro.
Ieri, dopo le ennesime richieste avanzate con telefonate continue e vere e proprie persecuzioni, la vittima si è rivolta ai Carabinieri che, dopo gli accertamenti del caso, hanno proceduto all’arresto del giovane per atti persecutori e tentata estorsione.
“Anche questa vicenda, particolarmente triste e sofferta, fa ben comprendere come sia assolutamente indispensabile intervenire con la massima attenzione e professionalità per contrastare l’illecito settore delle sostanze stupefacenti”, commenta il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Luigi Grasso. “I più giovani riflettano sui rischi connessi al consumo delle droghe”.




Carlentini. Caccia al pirata della strada: investe un pedone e scappa

Proseguono senza sosta le indagini dei Carabinieri di Carlentini per identificare il conducente di un’autovettura che nel pomeriggio di ieri, nel centro abitato, dopo aver travolto un pedone durante una retromarcia, è fuggito omettendo di prestare l’assistenza occorrente alla vittima.
A seguito del violento impatto, il pedone ha riportato svariate lesioni, per le quali si è reso necessario il trasporto presso il pronto soccorso dell’Ospedale civile di Lentini ove si trova tuttora ricoverato. Sul posto i militari al fine di reperire elementi utili per un celere ritrovamento dell’autovettura ed una rapida identificazione del conducente che, dovrà rispondere, una volta compiutamente generalizzato, dei reati di lesioni personali ed omissioni di soccorso.