Siracusa. Senza biglietto sul bus, blocca la corsa per 25 minuti: arrestato

Non aveva con sè il biglietto per viaggiare su un autobus di linea. Sorpreso dal controllore, si sarebbe rifiutato comunque di scendere, bloccando il bus per 25 minuti. Per interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale,  è stato arrestato Tony Berisa, 23 anni, originario del Kossovo. All’arrivo della volante, l’uomo ha opposto resistenza, provocando lesioni ad uno degli agenti.

 




Anche la Esso Italiana dice si alla Procura di Siracusa: accettate le prescrizioni per ridurre le emissioni

Anche la Esso Italiana, dopo Isab/Lukoil, dice si alla Procura di Siracusa. Alla scadenza della proroga concessa per valutare l’adeguamento alle prescrizioni imposte dai magistrati siracusani, la società ha comunicato il proprio impegno ad attuare gli interventi richiesti con il provvedimento notificato lo scorso luglio, con il sequestro preventivo dell’impianto.
La Esso, nella sua nota ufficiale, conferma di considerare “la protezione dell’ambiente un obiettivo condiviso con la collettività e ha sempre condotto le proprie attività nel rispetto della normativa vigente e delle autorizzazioni rilasciate dalle Autorità nell’ambito di un procedimento che prevede approfondite analisi e valutazioni da parte sia di tecnici che delle competenti istituzioni a livello locale e nazionale”.
Quanto al procedimento che, comunque, proseguirà dopo l’iscrizione nel registro degli indagati di alcuni rappresentanti della compagnia, la Esso “confida che la correttezza delle proprie operazioni venga comunque riconosciuta”. Le prescrizioni sono le seguenti: Riduzione delle emissioni provenienti dai rispettivi impianti:Copertura delle vasche costituenti l’impianto di trattamento acque per entrambe le Raffinerie; i Gestori dovranno proporre un progetto completo di cronoprogramma attuativo per la realizzazione, che non dovrà comunque eccedere una durata massima di 12 mesi, con garanzia fideiussoria pari al costo delle opere da attuare ed alla loro messa in esercizio che sarà documentata dal Gestore entro 90 giorni; Monitoraggio del tetto di tutti i serbatoi contenenti prodotti volatili e/o mantenuti in condizioni di temperatura tali da generare emissioni diffuse (quali ad es. grezzo, benzine, virgin naphta, bitume ecc.) per la verifica della presenza e della funzionalità di presidi atti a limitare l’emissione in atmosfera di vapori provenienti dagli stoccaggi (quali ad es. calze di contenimento sulle teste di supporti dei tetti galleggianti, guaine di contenimento sui tubi guida e sui tubi di calma dei tetti galleggianti ecc.); tale monitoraggio, con redazione di una specifica relazione che includa documentazione fotografica di ogni serbatoio controllato, dovrà essere completato entro 60 giorni; la relazione tecnica dovrà contenere anche un cronoprogramma attuativo per la realizzazione di tali sistemi, ove non presenti, ovvero per il loro ripristino, laddove non funzionanti, che non dovrà comunque eccedere una durata massima di 12 mesi, con garanzia fideiussoria pari al costo delle opere da attuare ed alla loro messa in esercizio che sarà documentata dal Gestore entro 90 giorni.  Realizzazione e messa in esercizio di impianti di recupero vapori ai pontili di carico e scarico di Isab e di Esso: i gestori dovranno proporre entro 90 giorni un progetto completo di cronoprogramma attuativo per la realizzazione, qualora non ancora completata, e per la messa in esercizio, qualora non ancora effettiva, dei predetti impianti VRU-N, che non dovrà comunque avere una durata superiore ai 12 mesi, con garanzia fideiussoria pari al costo delle opere da attuare ed alla loro messa in esercizio che sarà documentata dai Gestori trasmettendo la relativa documentazione entro 90 giorni. Riguardo al monitoraggio del funzionamento degli impianti di recupero vapori i gestori, oltre ad ottemperare a quanto previsto in AIA, dovranno provvedere alla misura e registrazione della portata dei vapori inviata ad ogni impianto di recupero registrando anche le informazioni relative alla corrispondente nave collegata, al prodotto movimentato e alla durata dell’operazione. Adeguamento dei sistemi di monitoraggio delle emissioni comprese nella bolla;Adozione di procedure periodiche di verifica dei sistemi monitoraggio in continuo confrontando i valori derivanti dalle misura in discontinuo con le contemporanee misure in continuo in modo tale da assicurare il rispetto di quanto indicato dalla norma UNI EN 14181; i Gestori dovranno proporre un cronogramma attuativo per la realizzazione, che non dovrà comunque eccedere una durata massima di 12 mesi, con garanzia fideiussoria pari al costo delle opere da attuare ed alla loro messa in esercizio che dovrà essere provata dai Gestori entro 90 giorni; messa a disposizione dei dati registrati dei sistemi di monitoraggio in continuo per via telematica all’ARPA DAP di Siracusa;  adozione di modalità di autocontrollo (sia per i monitoraggi discontinui che per i sistemi di monitoraggio in continuo) tali da rendere i medesimi idonei per la verifica di conformità ai valori limite di emissione per i punti di emissioni rientranti nel campo di applicazione delle norme; dovranno pertanto rendere disponibili i dati emissivi nella forma e con la base temporale idonea alla verifica del rispetto di tali valori limite; gli eventuali superamenti dovranno essere affrontati in analogia a quanto definito nell’AIA vigente per gli altri superamenti dei valori.  Tutto ciò sarà sorvegliato dai consulenti tecnici della Procura, dott. Mauro Sanna, ing. Nazzareno Santilli e dott. Rino Felici. Se i gestori rispetteranno il programma, secondo le previsioni della Procura,  nell’arco di 12 mesi si assisterà ad una drastica riduzione delle emissioni dannose.




Siracusa. Oltre un chilo di hashish, cocaina e marijuana nel ripostiglio: arrestato giovane milanese

Dovrà rispondere di spaccio di sostanza stupefacente Daniele Fazio, 30 anni, di Milano, disoccupato e con precedenti specifici. E’ stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siracusa nell’ambito di un servizio mirato. Ieri, i militari dell’Arma, al termine di una minuziosa, celere ed accurata attività di ricerca informativa hanno perquisito l’abitazione dell’uomo. E’ stato lo strano odore proveniente dal ripostiglio esterno a insospettire gli investigatori, che hanno così rinvenuto quasi un chilo di hashish, 74 dosi di cocaina per un peso complessivo di 27 grammi, 71 grammi di marijuana e 291 grammi di sostanza da taglio verosimilmente amido di riso oltre ad un bilancino di precisione e un coltello da cucina, materiale verosimilmente utilizzato per il confezionamento in dosi dello stupefacente. Fazio è stato posto ai domiciliari.




Pachino. Furto aggravato di energia elettrica: arrestato 52enne

Hanno agito insieme agli operatori specializzati dell’Enel i carabinieri della Stazione di Pachino al fine di contrastare il fenomeno del furto di energia elettrica ai danni della rete pubblica. Arrestato in flagranza di reato Michele Brancato, 52 anni. Presso la sua abitazione è stato accertato l’allaccio diretto alla rete elettrica: in particolare, l’uomo, correndo anche un serio rischio per la propria incolumità, aveva divelto il contatore normalmente installato dalla citata società, allacciando l’impianto elettrico della propria abitazione direttamente alla rete pubblica. I tecnici hanno ripristinato lo stato dei luoghi mentre  Brancato, condotto in caserma per le formalità di rito, è stato dichiarato in arresto e successivamente, come disposto dall’Autorità Giudiziaria con decreto motivato, rimesso in libertà non sussistendo l’esigenza di richiedere l’applicazione di misure cautelari coercitive. I controlli proseguiranno a ritmo serrato.




Avola. Un anello da 1.200 euro mette nei guai un dipendente comunale e un imprenditore: si muove la Procura

Un dipendente del Comune di Avola ed un imprenditore sono i destinatari di una ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco. Si tratta – rispettivamente – di Umberto Masuzzo, 60 anni, e Sebastiano Buscemi, 57 anni.
Le indagini compiute dal commissariato di Avola, dirette dalla Procura e coordinate dal sostituto Pagano, hanno permesso di accertare che il dipendente comunale, nella sua veste di addetto al Settore Autonomo Tutela Ambientale incaricato di varie procedure di selezione per lavori pubblici da svolgere nel Comune di Avola, nella primavera del 2016, avrebbe ricevuto dall’imprenditore un anello del valore di circa 1.200 euro. Una “insolita” regalia, consegnata per il tramite di un noto gioielliere locale. Si sarebbe trattato, per l’accusa, di un “incentivo” per compiere atti contrari ai doveri d’ufficio, tutti finalizzati a favorire le imprese riconducibili a Sebastiano Buscemi. A cui, nello stesso periodo, sono stati assegnati diversi lavori.
Umberto Masuzzo è stato sospeso per mesi 6 dall’esercizio del pubblico ufficio. Per l’imprenditore, invece, il gip ha disposto il divieto di dimora nel centro urbano di Avola.




Pachino. Sorpresi dentro un'abitazione, arresto in flagranza per due rumeni

Ieri sera sono stati arrestati in flagranza di furto in abitazione, a Pachino, due rumeni. Marcel Memetel, 28 anni, e Anisoara Memetel, 31 anni.
Un’abitante di una zona residenziale di Pachino, notando che il portone di accesso all’abitazione di alcuni vicini era aperto, insospettito dal fatto che il proprietario non fosse più residente presso quel civico, ha contattato il 112 richiedendo l’intervento di una pattuglia per verificare l’eventuale presenza all’interno di malintenzionati.
I carabinieri, entrando in casa, hanno bloccato i due mentre erano ancora intenti a mettere a soqquadro i vari locali, per trovare oggetti di valore da asportare. Condotti in caserma, sono stati dichiarati in arresto in attesa della celebrazione del rito direttissimo.




Siracusa. Furti nei supermercati, due giovani ai domiciliari: "Lo hanno già fatto in passato"

Furto in un supermercato di viale Teracati. Gli agenti delle Volanti hanno arrestato Giuseppe Caruso, 20 anni, residente a Noto e Micheal Perez, 21 anni, siracusano, entrambi già noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici. Ieri pomeriggio, intorno alle 17,20, gli uomini delle Volanti sono intervenuti a seguito del furto perpetrato poco prima da due soggetti che, dopo avere asportato della merce, si erano allontanati a bordo di un’auto. Individuato il veicolo, gli agenti si sono messi all’inseguimento dell’auto, bloccando la fuga. All’interno, un’ingente quantità rinvenute confezioni di alimenti confezionati, provento di un furto perpetrato nella stessa giornata, in questo caso ai danni di un supermercato di viale Scala Greca. Entrambi gli arrestati si sono resi protagonisti, negli anni precedenti, di numerosi furti in vari supermercati cittadini. Sono stati posti ai domiciliari.




Lentini. Perseguita e minaccia una donna a mano armata: 29enne ai domiciliari

Avrebbe perseguitato una donna, tormentandola con telefonate, messaggi e minacciandola ripetutamente, perfino a mano armata. La donna, esasperata, ha deciso di chiedere aiuto alla polizia, denunciando tutto al commissariato di Lentini. La polizia, in collaborazione con i colleghi di Adrano,ha trovato i necessari riscontri, arrivando all’arresto di un 29enne, residente proprio nella provincia di Catania. Il presunto stalker è stato posto ai domiciliari.




Siracusa-Catania, tamponamento in autostrada: una macchina capotta, nessun ferito

Ancora un incidente stradale lungo la Siracusa-Catania, fortunatamente senza troppe conseguenze. E’ avvenuto al km 3,8 in direzione Catania. Poco dopo le 18 due auto, una Nissan X-Trail e una Volkswagen Passat, si sono scontrate tra loro. Per via dell’urto, una vettura è capottata su di un fianco. Illesi i conducenti, se la sono cavata solo con tanta paura. Traffico rallentato fino alle 19.30 quando i mezzi sono stati rimossi e la carreggiata totalmente riaperta. Sulla dinamica indaga la PolStrada.

foto archivio




Siracusa. Operazione "Port Utility", torna in libertà l'ingegnere siracusano accusato di corruzione

Il Tribunale del Riesame di Catania ha accolto l’istanza degli avvocati difensori dell’ingegnere siracusano Gaetano Miceli. Il 57enne era rimasto coinvolto, a febbraio, nell’operazione “Port Utility” con l’accusa di concorso in corruzione. Era stato posto ai domiciliari per un appalto espletato dall’autorità portuale di Augusta, adesso è stato rimesso in libertà dopo che la Cassazione aveva “bocciato” la precedente ordinanza di scarcerazione, su ricorso della Procura.
L’operazioni Port Utility ha preso le mosse nel 2015 con le indagini della Guardia di Finanza. All’ingegnere siracusano era contestata in particolare la presunta scelta di un commissario di gara per i servizi di ingegneria per la redazione della valutazione ambientale strategica (VAS) a corredo del piano regolatore, dietro una altrettanto presunta corruzione: una consulenza da 330.000 euro in un altro appalto.