Siracusa. Dopo via Elorina emergono altre spinte da auto in corsa? Un altro migrante dai carabinieri

Ci sarebbero stati altri casi di spinte da auto in corsa ai danni di ragazzi a bordo di scooter. Dopo la vergogna di via Elorina, con la conseguente denuncia sporta dai due senegalesi vittime del vigliacco gesto e la successiva identificazione e denuncia dei due presunti responsabili, un altro giovane straniero ha raggiunto la caserma dei Carabinieri dove ha raccontato di essere stato vittima di episodi simili, diversi mesi fa.
Complicato, dopo così tanto tempo, è però recuperare eventuali elementi di prova. Se, ad esempio, per il caso di via Elorina sono stati decisivi il video finito sui social e le immagini delle telecamere di videosorveglianza, questa volta e dopo il tempo trascorso, non ci sarebbero elementi utili disponibili per capire se e cosa è eventualmente accaduto.
Certo, che un altro migrante abbia lamentato di essere stato vittima in passato di episodi simili può comunque suonare inquietante. C’è davvero stata una scia di “giochi” simili a Siracusa? Possibile che vi sia una unica regia? Difficile oggi anche solo provare ad immaginare le possibile risposte.
In ogni caso, i Carabinieri invitano a recarsi per tempo in caserma a denunciare eventuali, ulteriori episodi senza lasciar passare troppi mesi. Diventa altrimenti quasi impossibile intervenire tempestivamente.




Siracusa. Lascia la figlia di 3 anni da sola per andare ad un aperitivo, denunciata turista tedesca

Una turista tedesca di 36 anni è stata denunciata dalla polizia per abbandono di minore. Sorprendente quanto accaduto in Ortigia, come ricostruito dagli agenti. La donna, ieri sera, pare per andare ad assaporare un aperitivo , ha “posteggiato” il passeggino con la figlia di tre anni a bordo, nei pressi della Camera di Commercio.
Alcuni passanti hanno visto la scena e, giustamente preoccupati per la bimba lasciata da sola, hanno chiamato il 113. Quando i poliziotti sono arrivati, la piccola dormiva ancora. E mentre partiva la “caccia” alla madre – rintracciata da lì a poco – si è svegliata in lacrime per il trambusto.

foto dal web




Siracusa. Un percorso religioso osteggiato e varie minacce alla moglie: arrestato un 65enne

Quel percorso spirituale che aveva portato sua moglie all’interno di una congregazione religiosa cristiana proprio non gli andava giù. Troppe cerimonie, troppi riti religiosi. Una avversione che lo avrebbe portato, nell’ultimo anno, a minacce e maltrattamenti. Con questa accusa è stato arrestato un 65enne, Salvatore Pianciamore Salvatore. Vittima la moglie, di 61 anni. A chidere l’intervento dei militari, dopo l’ultimo episodio, il figlio.
La donna è stata ascoltata a lungo dai Carabinieri che hanno potuto ricostruire gli ultimi accadimenti, inquadrandoli in un più ampio contesto di violenze subite in silenzio nell’ultimo anno, mai denunciate dalla vittima al fine di mantenere l’integrità del nucleo familiare.
Ha raccontato di continue vessazioni subite, di percosse, di minacce gravi, indirizzatele dal marito anche a volte brandendo armi da taglio o oggetti contundenti, fino all’episodio che ha dato il coraggio alla donna di denunciare i fatti. L’uomo, secondo l’accusa, brandendo un martello, durante un raptus di rabbia, si sarebbe avvicinato pericolosamente alla moglie minacciando di ucciderla se non avesse immediatamente abbandonato la congregazione religiosa.
Il provvidenziale intervento del figlio, che fortunatamente in quel momento si trovava in casa, ha scongiurato probabili tragiche conseguenze. Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Siracusa. Rinvenuto e sequestrato nell’abitazione dell’uomo un grosso coltello da cucina nonché il martello utilizzati per perpetrare la violenza psicologica nei confronti della vittima.




Siracusa. Tentato furto in un magazzino, un arresto e due denunce

Arrestato a Siracusa il 29enne Antonello Garofalo per tentato furto aggravato. Insieme ad altro complice poi identificato, dopo aver forzato il cancello di ingresso di un magazzino, è penetrato all’interno dove però veniva sorpreso dai dipendenti che davano l’allarme. Il tempestivo intervento degli agenti delle Volanti ha consentito di bloccare Garofalo, mente il complice si dava alla fuga.
Le immediate indagini permettevano di identificare e denunciare per il medesimo reato anche il complice 22enne. La madre di quest’ultimo è stata deferita per i reati di falsa attestazione a pubblico ufficiale e simulazione di reato per avere, nella mattinata, denunciato il furto della propria autovettura che era stata utilizzata poi per commettere il tentato furto in argomento.




Siracusa-Catania, incidente in autostrada. Interviene elisoccorso, un ferito: non è grave

È stata trasportata in elisoccorso al Cannizzaro di Catania ma non è in pericolo di vita la 58enne alla guida di un Pajero, vittima di un incidente in autostrada.
Per cause ancora in fase di accertamento, sarebbe stata tamponata da un autocarro. A causa dello scontro avrebbe perso il controllo della vettura, capottata.
Sul posto intervenuta la stradale e tecnici di Anas. Traffico chiuso tra svincolo di Lentini e Augusta, direzione quest’ultima, per consentire le operazioni di soccorso.




Siracusa. Lotta all'illegalità diffusa: controlli in Ortigia su suolo pubblico e inquinamento acustico

I controlli antiabusivismo commerciale disposti dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica mettono a segno una prima operazione. Agenti del Commissariato Ortigia insieme alla Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Siracusa, personale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, hanno eseguito dei controlli amministrativi nel centro storico. Verificato, in particolare, il rispetto dell’occupazione del suolo pubblico, della pubblicità esterna e delle norme sull’inquinamento acustico. Elevate multe per complessivi 4.000 euro.




Siracusa. Lancia bottiglie sui passanti in piazzale Marconi, arrestata 35enne romena

Fuori di sè, ha iniziato a lanciare bottiglie a chi passava per piazzale Marconi. Allertati dalla chiamate di chi assisteva alla scena, sono intervenuti sul posto agenti delle Volanti che, non senza fatica, sono riusciti a bloccare la donna.
Identificata per una 35enne romena, è stata dichiarata in arresto e condotta in ospedale, all’Umberto I, per un ricovero in neuropsichiatria. Anche all’arrivo al nosocomio, la donna ha continuato ad inveire.
I fatti sono avvenuti nel pomeriggio di ieri.




Siracusa. Lesioni e minacce, nemmeno il divieto di avvicinamento la ferma: donna ai domiciliari

Non avrebbe potuto avvicinarsi alla vittima, in quanto destinataria di un provvedimento di divieto. Nonostante questo, Isabella Campisi, 44 anni, siracusana, ha raggiunto la parte offesa, rendendosi responsabile di lesioni, minacce e danneggiamento. La Squadra Mobile ha dunque eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a suo carico, come disposto dal Tribunale di Siracusa. E’ accusata di lesioni, minacce e danneggiamento.




Ferla. Primo caso di Blue Whale? Pubblica foto del braccio con ferite: "mi uccido". I Carabinieri la salvano

E’ il primo caso in provincia di Siracusa riconducibile, con ogni probabilità, al macabro Blue Whale. A Ferla sono intervenuti ieri pomeriggio i carabinieri per salvare la vita di una Su Facebook aveva manifestato intenti suicidi, postando sul suo profilo foto del suo braccio braccio con ferite d’arma da taglio che in qualche modo sembrerebbero richiamare il rituale macabro del fenomeno su cui massima è oggi l’attenzione.
Alcuni conoscenti della donna hanno avvisato i carabinieri che hanno iniziato a cercare sulle banche dati delle forze di polizia tutti gli elementi utili per risalire all’indirizzo della giovane.
Una volta raggiunta, i militari hanno avviato una delicata opera di persuasione che ha consentito alla donna di affidarsi ai Carabinieri. Trasportata all’Ospedale Generale di Lentini, è stata ricoverata fuori pericolo di vita.




Regionali-bis del 2014: nuove indagini della Procura di Palermo su magistrati e politici, anche siracusani

Esplode un caso Cga anche a Siracusa. Le elezioni regionali bis, disposte proprio dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, per il gip del Tribunale di Palermo necessitano ulteriori indagini. E nel registro degli indagati, intanto, è stato iscritto l’allora presidente del Cga, Raffaele De Lipsis, oggi in pensione. L’ipotesi di accusa è corruzione elettorale e rivelazione di segreto d’ufficio.
Era il 2014 quando il Cga accolse il ricorso presentato dall’onorevole Pippo Gennuso, ordinando una replica delle votazioni regionali ma solo in alcuni sezioni di Rosolini e Pachino. E quella tornata elettorale bis vide Gennuso conquistare un seggio mentre Pippo Gianni, prima eletto, dovette lasciare lo scranno palermitano.
Il pm aveva chiesto l’archiviazione per Gennuso e altri 14 indagati. Si sarebbe infatti interessato solo di aspetti tecnico-giuridici e politici della vicenda, senza alcuna interferenza.
Per il gip, invece, “emergono condotte e situazioni dalle quali si evince ictu oculi un’attività dell’onorevole Giuseppe Gennuso diretta a influenzare l’esito del giudizio presso il Consiglio di giustizia amministrativa”. E’ un virgolettato tratto dall’ordinanza del giudice Riggio, riportato da LiveSicilia.
Sotto inchiesta restano i figli di Gennuso, Luigi e Riccardo, l’ex presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, Enzo Medica, Walter Pennavaria, gli avvocati Giuseppe Calafiore e Piero Amara, Gianluca Ortenzi e il deputato Saverio Romano.
Arriva l’archiviazione, invece, per Maria Grazia Caruso, per gli avvocati Girolamo Rubino e Claudio Vinci, il senatore Giovanni Mauro e il deputato regionale Roberto Di Mauro.