Sortino. Spaccio di stupefacenti: cocaina e marijuana in casa, posto ai domiciliari un 31enne

A Sortino è stato arrestato, in flagranza di reato, per il reato detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il siracusano Stefano Formica, classe 86. Nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata nell’abitazione dell’uomo, i carabinieri hanno rinvenuto, abilmente celati all’interno dei mobili, 5,5 grammi di cocaina suddivisa in 5 dosi, 310 grammi di marijuana pronta all’uso, materiale idoneo alla pesatura dello stupefacente e la somma di 1.090 euro, probabilmente provento dell’attività di spaccio.
L’arrestato, una volta espletate le formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.




Siracusa. Pesca di frodo in area marina protetta, denunciato un sub sorpreso in azione

Un sub è stato sospeso in attività di bracconaggio all’intero dell’area marina protetta del Plemmirio. E’ stato bloccato dalla Polizia Provinciale che ha denunciato l’uomo. Utilizzando un fucile subacqueo, aveva catturato 4 esemplari di sarago, 1 esemplare di pesce pappagallo e 2 esemplari di tordi.
Oltre a sequestrare il pescato si è provveduto al sequestro dell’attrezzatura da sub. Il pesce è stato sottoposto a visita veterinaria e successivamente è stato messo a disposizione di un istituto che assiste i poveri.




Floridia. Aggressione a colpi di spranga per un cellulare, due giovani fermati: uno è minorenne

La vendita di un cellulare si è conclusa con sprangate. Disavventura per un floridiano che se l’è cavata con una prognosi di 40 giorni per via delle ferite riportate al volto ed al cranio.
I carabinieri hanno identificati e fermato i presunti autori dell’aggressione, due siracusani residenti a Floridia: Simone Italia, 20 anni, e un diciassettenne. Sono accusati di tentato omicidio
La rabbia è esplosa improvvisa e per futili motivi connessi alla vendita di un cellulare. La spranga in ferro è stata ritrovata e sequestrata dagli investigatori: era stata gettata in un parco giochi nelle vicinanze del luogo in cui il fatto si è consumato. Nelle abitazioni dei due, invece, c’erano gli indumenti utilizzati sui quali comparivano ancora tracce di sangue.
I due fermi sono stati convalidati e dopo le formalità di rito, Simone Italia è stato posto ai domiciliari, il minorenne è stato condotto al Centro di Prima Accoglienza di Agrigento.




Floridia. Servizio "ad alto impatto" dei carabinieri: in campo anche Nas e il nucleo ispettorato del Lavoro

Carabinieri impegnati in un servizio coordinato di controllo del territorio a Floridia, con il supporto dei Nas e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Siracusa.
Durante il servizio si è proceduto all’arresto di Alessandra Tornambè, 39 anni, di Avola, che dovrà espiare una condanna a 3 anni e 10 mesi nella casa circondariale di Catania. Ai domiciliari Salvatore Belfiore, di Noto, 47anni, pregiudicato, ritenuto responsabile di tentato furto in abitazione.
I Carabinieri della Tenenza di Floridia unitamente a personale dei Monopoli di Stato hanno proceduto al controllo di una sala scommesse ed hanno denunciato il responsabile per il reato di esercizio abusivo di attività di gioco. Denunciato un uomo di 36 anni per porto illegale di arma da taglio infatti, all’atto di un controllo il soggetto è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico del genere vietato ed è stato sequestrato
Complessivamente sono state controllate 123 persone e 95 macchie, segnalate tre persone alla Prefettura di Siracusa quali assuntori di sostanze stupefacenti poiché in possesso di diverse dosi di marijuana. Il personale del NAS all’esito dei controlli effettuati ha elevato 7 contravvenzioni per violazioni in materia di sanità per un totale di quasi 8 mila euro.
L’intero servizio, specie quello di controllo alla circolazione stradale, è stato supportato dalla presenza dell’elicottero dei Carabinieri che ha sorvolato i cieli di Floridia durante la mattinata di ieri.




Lentini. Automobilista colto da malore durante la corsa, lo salvano i carabinieri

L’intervento di una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Lentini, in servizio di controllo del territorio si è rilevato provvidenziale per un 53enne colto da malore mentre percorreva alla guida della sua autovettura una via del centro di Lentini. Era tarda notte quando i militari, nel corso di un predisposto servizio di controllo pianificato dalla Compagnia Carabinieri di Augusta, notavano un’autovettura che con andatura irregolare, imperniata su continue variazioni di velocità, invadeva in continuazione la corsia del senso opposto di marcia per poi rientrare in quella prevista. Intuendo la gravità e pericolosità dei rischi che si stavano generando per la circolazione stradale, i militari per capire cosa stesse effettivamente accadendo, affiancavano il veicolo e, una volta notate le sofferenze del conducente che, per sintomatologia facevano presagire ad un infarto in corso, decidevano di intervenire sia, per eliminare i rischi per gli utenti della strada che sarebbero potuti transitare in quel momento che, per tentare di salvare la vita allo sfortunato automobilista. Azione che si materializzava quando i militari operanti, appena scorto un sostanziale rallentamento del veicolo condotto dal malcapitato, con una manovra repentina si accodavano alla sua autovettura consentendo in tal modo ad uno degli operanti, di scendere repentinamente dall’autovettura di servizio e di aprire, in corsa, la portiera lato passeggero della vettura condotta dall’infartuato entrando cosi nell’abitacolo e riuscendo ad arrestarne definitivamente la marcia mediante il disinserimento delle chiavi dal quadro accensione. Il provvidenziale intervento, oltre a ristabilire la giusta cornice di sicurezza per la circolazione stradale permetteva ai militari, in attesa dell’arrivo dei soccorsi del 118, di prestare i primi e fondamentali soccorsi allo sfortunato automobilista che dopo pochi minuti veniva trasportato d’urgenza presso l’Ospedale Civile di Lentini per essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.




Augusta. Pesca illegale nelle acque del porto, sequestrata rete di 100 metri: sanzionato il proprietario

Continua senza tregua l’attività di pattugliamento: ennesima rete da pesca, da posta, sequestrata nel porto di Augusta, e relativa sanzione amministrativa di circa € 4.000 comminata a carico del trasgressore.
Questo l’odierno bilancio della continua attività di polizia e di vigilanza assicurata dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta.
Durante il controllo delle acque del Compartimento Marittimo di Augusta, ed in particolare del seno di Priolo, un’unità navale militare della Guardia Costiera, ed in particolare la motovedetta CP 2204, impegnata in attività di polizia marittima e di polizia militare, si è imbattuta, nei pressi di un pontile industriale, in un’imbarcazione, il cui occupante era intento in una battuta di pesca illegale, senza averne titolo, e per di più in zona vietata.
Al medesimo pescatore irregolare i Militari hanno dapprima intimato l’ALT, procedendo poi al sequestro di circa 100 metri di rete (che, si rammenta, è un attrezzo da pesca che non può essere detenuto da coloro che, essendo privi della prevista licenza, non sono abilitati ad esercitare la pesca professionale), ed a comminare la relativa sanzione amministrativa al contravventore.
Rimane sempre molto alta l’attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta nel contrasto alla pesca di frodo, prestata per mezzo di una continua attività di vigilanza, mirata al contrasto delle illecite condotte in materia, ed alla tutela della pesca sostenibile e dell’ambiente.
Tale attività si pone come obiettivo primario la salvaguardia dell’ecosistema marino che, soprattutto in prossimità della costa, risente pesantemente degli effetti di una pesca effettuata in maniera irriguardosa delle norme, e soprattutto potenzialmente pericolosa per i consumatori, quando esercitata in porto.




Siracusa. Omicidio Scarso, depositata la perizia sulla morte dell'anziano. Le difese pronte a dare battaglia

C’era molta attesa attorno alla perizia sulle cause della morte dell’anziano Pippo Scarso, dato alle fiamme da giovani entrati nella sua abitazione di Grottasanta. Il pm che segue il caso, Andrea Palmieri, aveva incaricato il dottore Ragazzi. La perizia è stata adesso depositata. Secondo le prime informazioni, il decesso dell’uomo sarebbe avvenuto per una serie di concause. Il fumo respirato all’interno della stanza teatro del vile gesto e, chiaramente, le ustioni riportate anche se non estese. Inoltre, hanno giocato un ruolo nella drammatica evoluzione del caso l’età e le patologie da cui era affetto.
In carcere, accusati dell’omicidio di Pippo Scarso, ci sono due giovani: Andrea Tranchina e Marco Gennaro. Il decesso dell’anziano sopraggiunse, come ricorderete, dopo oltre due mesi di agonia al Cannizzaro di Catania.
La perizia disposta dalla Procura diventerà adesso terreno di “scontro” processuale e potrebbe contribuire alla definizione esatte di responsabilità in quanto accaduto in quella tragica notte nel popoloso quartiere di Grottasanta.
Marco Gennaro potrebbe aver avuto un ruolo di secondo piano. Ne è convinto il suo difensore, l’avvocato Aldo Ganci. Le videocamere di alcune telecamere di attività commerciali presenti nella zona avrebbero ripreso Gennaro che lasciava la casa di Scarso prima di Tranchina. La tesi della difesa è che, dopo aver scattato col telefonino foto all’anziano dormiente, il ragazzo abbia preferito dileguarsi di fronte alla gravità di quanto sarebbe potuto accadere da lì a poco. “Era la seconda volta che entravo in quell’abitazione per infastidire l’anziano”, avrebbe detto nel corso dell’ultimo interrogatorio Marco Gennaro. Lasciando intendere che il “gruppo” aveva preso di mira Pippo Scarso da quasi un anno con diverse azioni da “bulli”.
Gianpiero Nassi, il difensore di Andrea Tranchina, si limita a commentare le prime indiscrezioni sulla perizia disposta dal pm. “Se sarà confermato che il decesso è dovuto a concause non propriamente conseguenza diretta del gesto commesso dai ragazzi, si alleggerisce la posizione di entrambi”, spiega. Attualmente i due sono accusati di omicidio volontario. “Le condizioni generali del signor Scarso erano precarie al punto che il ricovero in ospedale a seguito dell’episodio potrebbe aver avuto un ruolo marginale”, aggiunge tecnico e cercando di non urtare alcuna sensibilità. Disposta anche una perizia di parte.




Siracusa. Pesce congelato venduto per fresco e scongelato nel lavello dei bagni: denunciato ristoratore

Proponeva pesce congelato, spacciato come fresco e scongelato impropriamente nel lavello dei servizi igienici destinati al personale. Un ristoratore di 67 anni è stato per questo denunciato dagli agenti del commissariato di Ortigia, nell’ambito di controlli amministrativi effettuati ne centro storico. All’uomo è stata elevata una sanzione amministrativa pari a 3 mila e 100 euro.




Avola. Sequestrato del prodotto ittico sui banchi di una pescheria: privo di tracciabilità

Oltre 10kg di prodotto ittico di varia specie sequestrati ad Avola. Il pesce era esposto sul banco vendita di una pescheria, privo di documentazione che ne attestasse la tracciabilità. Una infrazione costata anche una sanzione di 1.500 euro.
E’ stato richiesto l’intervento del personale veterinario dell’Asp per verificare l’idoneità al consumo umano anche del restante prodotto ittico che, seppur tracciato, all’apparenza non appariva fresco.
Il pescato privo di documentazione è stato distrutto, idoneo al consumo umano il resto del prodotto ittico.




Augusta. Barca semi affondata, soccorsi nella notte i due occupanti: verifiche in corso

La scorsa notte una segnalazione pervenuta alla sala operativa della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta da parte di operatori portuali dava notizia della presenza di due soggetti, arrampicati sopra un pontile nella zona industriale, che stavano cercando di richiamare l’attenzione per mezzo di una torcia elettrica. Allertata la motovedetta CP 2204, è subito emerso che ai piedi del pontile si trovava un piccolo natante da diporto, semi-affondato ed assicurato in maniera precaria alla struttura.
I due occupanti sono stati prelevati dai militari della Guardia Costiera, e condotti presso il Comando della Guardia Costiera: una volta appuratone le buone condizioni di salute, i medesimi sono rientrati presso il proprio domicilio.In corso accertamenti volti a comprendere le dinamiche dell’accaduto.