Augusta. Rubano un motoscafo, "incastrati" dalle telecamere di videosorveglianza: in due ai domiciliari

Avrebbero rubato un motoscafo di ingente valore. Ad incastrarli, le immagini catturate da un impianto di videosorveglianza. Arrestati dagli agenti del commissariato di Augusta Maurizio Miano, 42 anni e Massimo Fiume, 37, entrambi di Augusta. Dovranno rispondere di furto aggravato in concorso. I fatti risalgono ad alcuni mesi fa. Entrambi, nella mattinata del 23 gennaio scorso, alle 04:00 circa, sono stati ripresi dall’impianto di videosorveglianza della zona mentre, a bordo di una Jeep Pajero bianca, perpetravano il furto di un natante di ingente valore. In virtù delle indagini esperite, il gip di Siracusa ha emanato un’ordinanza di custodia cautelare nei loro confronti. Sono stati posti ai domiciliari.




Rosolini. Morto l'uomo precipitato dal tetto della casa di campagna, alla moglie: "Voglio uccidermi"

Non ce l’ha fatta Carmelo Floriddia, il 63enne precipitato ieri dal tetto della sua casa di campagna a Rosolini. Vani i tentativi di strapparlo alla morte. Subito dopo la tragedia, sul posto, l’elisoccorso per il trasferimento d’urgenza all’ospedale Cannizzaro di Catania. L’uomo, a seguito della caduta, ha riportato ferite gravissime. I carabinieri di Ispica, che indagano sull’accaduto, ipotizzano che l’uomo si sia lanciato nel vuoto. Un gesto volontario, dunque, legato ad un momento difficile. Proprio ieri, secondo indiscrezioni, avrebbe confidato alla moglie l’intenzione di suicidarsi, proprio nella sua casa di campagna. Parole a cui la donna non avrebbe dato molto peso. A notare il corpo di Floriddia riverso in una pozza di sangue, il vicino di casa. L’uomo ha immediatamente allertato il 112 e l’ambulanza.




Floridia. I carabinieri salvano una donna dalla furia del marito geloso: arrestato

Ennesimo episodio di maltrattamenti in famiglia. È avvenuto ieri notte nel centro abitato di Floridia. I vicini di casa, esasperati e preoccupati per le urla e i rumori che provenivano dall’interno di un’abitazione, hanno chiesto l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri.
Giunti sul posto i militari sono riusciti a salvare una donna che, nel tentativo di andare a riprendere alcuni effetti personali lasciati nella propria casa dalla quale era fuggita dopo le ripetute violenze ricevute anche quella stessa sera dal marito, è stata minacciata di morte da quest’ultimo. L’uomo che aveva preso in cucina un coltello con l’intenzione di colpirla. Poco prima la donna aveva avuto una discussione accesa con il marito per motivi di gelosia ed era stata picchiata pare con pugni e calci alla presenza dei figli, fino a quando non era riuscita a lasciare la casa, per poi essere accompagnata all’ospedale di Siracusa. Anche i carabinieri hanno faticato non poco per calmare il 45enne, Giuseppe Faraci, arrestato e tradotto in carcere. Da veloci indagini sarebbe emerso che l’uomo da tempo avesse questi comportamenti.




Augusta. Tentata evasione cinematografica, la Polizia Penitenziaria sventa il piano di fuga

Il piano era ben studiato, quasi cinematografico. Con tanto di fuga sui tetti ed “ascensore” artigianale realizzato con una gancio in ferro e corda. A tentare l’evasione è stato un detenuto sottoposto a sorveglianza speciale. Dal cortile si è arrampicato sui tetti del carcere di Brucoli per poi nascondersi nella zona delle lavorazioni.
La pronta reazione degli agenti di polizia penitenziaria ha però sventato il piano. In pochi minuti sono riusciti ad individuarlo ed immobilizzarlo. Adesso è caccia ad eventuali complici all’interno dell’istituto di pena. Il grosso gancio in ferro rinvenuto insieme ad una corda doveva probabilmente servire per scavalcare la recinzione.
Salvatore Gagliani, vice segretario provinciale del sindacato Sappe, esprime apprezzamento a verso gli agenti di Polizia Penitenziaria per la brillante azione portata a compimento. “La Polizia Penitenziaria di Augusta si rivela il fiore all’occhiello della Sicilia Orientale, nello specifico, del siracusano”.




Francofonte. Omicida ai domiciliari esce di casa: arrestato per evasione. Di nuovo ai domiciliari

Arrestato in flagranza del reato di evasione a Francofonte il 42enne Massimiliano Pepi. Da aprile 2017 è sottoposto ai domiciliari per aver commesso, nel 2011, un efferato omicidio: ha ucciso un anziano del posto.
E’ stato rintracciato all’esterno della sua abitazione e non ha saputo fornire alcuna valida spiegazione in merito alla palese violazione delle prescrizioni impostegli. E’ stato sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Pepi è stato condannato a luglio dello scorso anno a 26 anni e 11 mesi di reclusione per l’omicidio di Sebastiano Bellofiore, commesso a Francofonte il 28 gennaio 2011. Il corpo del pensionato venne ritrovato all’interno della propria abitazione con un profondo taglio al collo e con le mani e piedi staccati dal corpo.
Subito fermato come sospettato proprio il 42enne. Avrebbe agito per motivi passionali: Bellofiore avrebbe mosso avances alla badante, convivente di Pepi. Prima dei domiciliari, stava scontando la pena nel carcere di Brucoli.




Pachino. Evade dai domiciliari e picchia gli agenti: arrestato 23enne

Non era in casa quando gli agenti del commissariato di Pachino hanno effettuato il controllo per verificare il rispetto degli arresti domiciliari,cui era sottoposto. Nonostante questo, Maicol Zisa, 23 anni, residente a Pachino, alla vista dei poliziotti, che lo hanno atteso, ha reagito con violenza, scagliandosi contro i poliziotti e danneggiando quanto si trovava intorno. Un comportamento che, aggiungendosi alla precedente violazione, gli è costato l’arresto anche per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, nonchè danneggiamento aggravato.




Augusta. Denunciato il titolare di un circo: "ingaggiati" 5 indiani senza permesso di soggiorno

Approfittando della loro condizione di necessità, erano costretti a lavorare in condizioni di sfruttamento. Gli agenti del commissariato di Augusta hanno denunciato il legale rappresentante del Live Circus, in questi giorni in piazza Fontana.
A seguito di controlli a sorpresa, hanno scoperto che 5 indiani privi di permesso di soggiorno lavoravano in condizioni fuori da ogni norma.
Il responsabile del circo è stato denunciato per aver violato le norme in materia di disciplina dei lavoratori stranieri e per favoreggiamento della permanenza sul territorio nazionale.




Lentini. Accoltellano un uomo per gelosia: arrestati per lesioni gravissime due fratelli

Dovranno rispondere di lesioni personali gravissime ai danni di un uomo di 45 anni.Si tratta di due fratelli, Fabio ed Emanuele Coniglio, di 27 e 20 anni, entrambi di Lentini. La vittima, già nota alle forze dell’ordine,sarebbe stata raggiunta nei pressi di un panificio dai due fratelli e aggredito con un coltello. Il movente dell’aggressione sarebbe legato a motivi di gelosia. Il 45enne ha riportato ferite al volto, giudicate guaribili in 21 giorni.




Avola. "Non mi hai dato il resto giusto, ladra!", denunciata per avere accusato la cassiera di un market

Dovrà rispondere di lesioni personali e diffamazione nei confronti della dipendente di un supermercato. L’episodio si è verificato ad Avola, dove una donna di 72 anni, dopo aver fatto la spesa e averne pagato il relativo costo, ha accusato la cassiera di non averle dato la corretta somma di resto. Ne è scaturito un diverbio, sempre più acceso, con la dipendente che ribadiva la certezza di averle dato la cifra corretta. In breve la cliente è passata alle mani, oltre che alle accuse. Accertato l’accaduto, gli uomini del locale commissariata l’hanno denunciato.




Siracusa. Cerca di manomettere il contatore e viene investito da una forte scossa: un uomo in gravi condizioni al Cannizzaro

E’ ricoverato in condizioni definite “serie” dai sanitari l’uomo che la notte scorsa ha tentato di riattivare furtivamente un contatore dell’energia elettrica che era stato distaccato dalla rete. E’ stato investito da una forte scossa che gli ha causato ustioni di secondo e terzo grado alle mani ed al viso. Trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’Umberto I è stato subito trasferito al centro ustionati del Cannizzaro di Catania. Qui è ricoverato in terapia intensiva ma non rischia la vita.
Sul posto, in via Cassia, sono intervenuti i Carabinieri a seguito di una segnalazione da parte dei Vigili del Fuoco. Erano stati allertati perché, a causa di un corto circuito, era mancata la corrente elettrica nel palazzo ed in parte del quartiere. Corto circuito che sarebbe stato causato dalla pericolosa ed impropria manovra dell’uomo.