Siracusa. Paninoteca a fuoco in via piazza Armerina, una friggitrice avrebbe fatto "saltare" l'impianto elettrico

Esercizio commerciale a fuoco nella notte in via Piazza Armerina. Il fuoco ha danneggiato la panineria ambulante che opera in quell’area.Sul posto, i vigili del fuoco per lo spegnimento del rogo e gli agenti delle Volanti. I rilievi condotti immediatamente lasciano ipotizzare che la causa all’origine delle fiamme sia da ricercare in un guasto elettrico, probabilmente legato al malfunzionamento di una friggitrice. Sembra esclusa, quindi, la pista dolosa.




Lentini. Aggredisce, picchia e sequestra l'ex fidanzata: arrestato un 23enne

Arrestato a Lentini il 23enne Michael Di Fazio. Sarebbe responsabile dei reati di atti persecutori, violazione di domicilio, sequestro di persona e danneggiamento, nei confronti di una giovane donna di Francofonte.
Non aveva accettato la fine della loro relazione e così, dopo aver sottratto le chiavi dell’autovettura dei suoi genitori e rinchiusi questi ultimi a chiave all’interno della camera da letto, usciva celermente di casa per recarsi a Francofonte, presso l’abitazione della donna per avere dei chiarimenti. Qui avrebbe sfondato il portone pur di raggiungere l’abitazione dove avrebbe picchiato la donna. Dopo averla minacciata di morte, con la forza, l’avrebbe costretta a salire a bordo del mezzo allontanandosi a forte velocità.
Allertati i carabinieri che hanno rintracciato l’uomo e la ragazza nei pressi del cimitero di Francofonte, mentre discutevano animatamente. I militari lo hanno bloccato e arrestato.
E’ stato tradotto in carcere a Cavadonna.




Siracusa. Auto a fuoco in via Buscemi, le fiamme danneggiano una Clio

Da verificare le cause all’origine dell’incendio che ha danneggiato la Renault Clio di un giovane , un 26enne siracusano. Sul posto, dopo la segnalazione, in via Buscemi, dell’accaduto, gli agenti delle Volanti insieme ai vigili del fuoco, che si sono occupati dello spegnimento. Indagini in corso




Priolo. Ispezioni in cantiere, la Dia in contrada Mostringiano in un impianto di estrazione pietre

Ancora un cantiere ispezionato dalla Dia nel siracusano. Azione di monitoraggio delle imprese impegnate nella realizzazione di opere pubbliche, in ottemperanza al decreto emanato dal Prefetto di Siracusa, Giuseppe Castaldo.
Gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia hanno raggiunto l’impianto di estrazione che opera nella cava di contrada Mostringiano, a Priolo Gargallo, di proprietà della “L.I.SA. – Lavorazioni Inerti Salonia srl”. Si occupa di estrazione di pietre da costruzione nonché della produzione e della vendita di calcestruzzi, di conglomerati bituminosi, di conglomerati cementizi, di materiali da cava o di materiali per l’edilizia in genere.
Il controllo della Dia, effettuato in sinergia con il Gruppo Interforze della Procura di Siracusa è finalizzato a prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri di lavoro.
Gli accessi alle aree di cantiere, effettuati nell’occasione in collaborazione anche con personale del Distretto Minerario e del X Settore Territorio e Ambiente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, sono stati effettuati in maniera tale da non ostacolare la normale attività lavorativa ed hanno permesso il controllo di operai e mezzi riconducibili alle imprese destinatarie dei controlli.
Gli assetti societari, i rapporti contrattuali in essere, le maestranze identificate ed i mezzi d’opera individuati saranno inoltre oggetto di accertamenti e riscontri al fine di rilevare criticità legate ad eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata.




Noto. "Aiuto, mia zia non respira", uno scherzo al 118 che vale una denuncia

Un 18enne di Noto è stato denunciato per procurato allarme. Alle 21:35 del primo di marzo, come accertato dagli agenti, richiedeva al 118 l’intervento di un’autoambulanza per soccorrere una zia che non riusciva a respirare.
Il personale sanitario, giunto sul posto, non trovava nessuno ed il richiedente, successivamente contattato, non forniva spiegazioni. Da qui la denuncia.




Siracusa. Dissapori condominiali e scoppia la rissa in via Algeri, denunciati in tre

Denunciati in tre per il reato di rissa. È accaduto in un condominio di via Algeri dove è scoppiato un acceso litigio presto diventato altro. Dalle parole ai fatti il passo è stato breve. Sono dovuti intervenire gli agenti delle Volanti per sedare la rissa e riportare la calma. Ad accendere gli animi, dissidi di carattere condominiale




Floridia. Evaso cerca di nascondersi sotto una macchina, i carabinieri lo arrestano

A poco è servito cercare di nascondersi sotto un’auto. L’uomo è stato comunque arrestato. Succede a Floridia dove i carabinieri hano sorpreso Mario Merlino, classe 1981, pregiudicato, evaso dal 20 aprile dalla sua abitazione dove era sottoposto agli arresti domiciliari per spaccio. facendo perdere le proprie tracce.
Il 36enne è stato notato in una via della cittadina e alla vista della pattuglia ha tentato per ben due volte di scappare, fino a nascondersi sotto una macchina sperando di non essere visto, ma così non è stato. L’arrestato è stato accompagnato in caserma e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.




Furti in due abitazioni rurali dell'agro di Melilli, i Carabinieri arrestano i presunti responsabili

Sarebbero gli autori di due furti commessi in altrettanti abitazioni rurali in territorio di Melilli. Ad arestarli, a Palagonia e Raddusa, sono stati i carabinieri di Lentini, a conclusione delle indagini avviate lo scorso mese di dicembre. Eseguita l’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa nei confronti di Febronio Vespa, classe 1956 (Palagonia) e Mario Vespa, (Raddusa) classe 1987.
Era la notte del 17 dicembre 2016 quando una pattuglia dei carabinieri di Lentini notava una Fiat Panda che – alla vista dei militari – accelerava la sua marcia nel tentativo di dileguarsi. I militari, insospettiti da tale comportamento, dopo un breve inseguimento fermavano l’autovettura e sottoponevano a perquisizione i due soggetti, che venivano trovati in possesso di strumenti atti ad offendere e di vari oggetti di sospetta provenienza illecita.
Due giorni dopo il controllo, negli uffici della Stazione di Sortino, i proprietari di due case rurali denunciavano che ignoti, durante la notte del 17 dicembre 2016, dopo avere neutralizzato gli impianti di allarme posti a sicurezza delle rispettive abitazioni, si introducevano all’interno asportando oggetti vari. E’ in quel momento i militari della Stazione di Lentini riescono a dare un notevole impulso alle indagini, acquisendo, in pochissimo tempo, precisi e certi indizi investigativi a sostegno di un solido quadro accusatorio nei confronti dei due soggetti.
I due uomini sono stati posti ai domiciliari.




Lentini. Tenta di rubare un'auto: arrestato in flagranza di reato

Tentava di rubare un’automobile, una Fiat Panda. Lo hanno sorpreso in flagranza di reato gli agenti del commissariato di Lentini. L’uomo, Filadelfo Zarbano, 31 anni, lentinese, è stato arrestato.




Pachino. Per anni violenta tre ragazzine, le figlie della compagna e un'amichetta: arrestato "orco" 46enne

Avrebbe violentato tre giovani minorenni, in più occasioni, intimorendole per evitare che raccontassero tutto. Due delle vittime sono figlie della compagna dell’uomo, la terza è un’amica, vicina di casa. Arrestato, al termine di una delicata indagine giudiziaria, un uomo di 46 anni, di Pachino. Dovrà rispondere di violenza sessuale nei confronti di tre ragazzine di 14, 17 e 19 anni (ma minorenne all’epoca dei fatti). Una storia di dolore per le tre ragazzine, costrette a subire gli abusi del compagno della madre senza poter fare nulla per evitarlo. La paura, il terrore, avrebbe a lungo impedito alle adolescenti di chiedere aiuto, sottostando alle violenze dell’uomo, adesso fermato. L’uomo avrebbe approfittato dei rapporti familiari e di vicinato con tre adolescenti, due delle quali figlie dell’attuale compagna. In questo stato di terrore e con questi abusi continui le giovane avrebbero convissuto, loro malgrado, per anni, fino a quando hanno trovato la forza di denunciare quanto subito, affidando le loro dichiarazioni agli uomini del commissariato di Pachino. Da quel momento sono trascorse poche ore prima che gli investigatori riuscissero a fare totale chiarezza sull’accaduto. L'”orco” 46enne, proveniente da un’altra provincia, da 10 anni si era trasferito a pachino, dove conduceva -queste le apparenze- una normale e regolare vita familiare con la compagna e con le sue due figlie, in realtà sue vittime. Avrebbe iniziato ad abusare di loro quando le due bambine avevano soltanto 10 e 12 anni. Attenzioni inaspettate da parte dell’uomo che, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, si sono poi fatte via via sempre più morbose e invadenti, fino ad arrivare agli abusi sessuali, reato aggravato dal fatto di aver abusato delle ragazzine conviventi. Analogo comportamento nei confronti di un’altra ragazza che vive nel quartiere. Raccolte sufficienti prove, in ordine al reato di cui all’articolo 609 bis, ter e quater C.P. , dopo avere avvisato la Procura della Repubblica, la Polizia di Pachino ha immediatamente proceduto al fermo di indiziato di delitto, conducendo l’indagato nel carcere di Cavadonna.