Siracusa. I Carabinieri in difesa della natura, ripulite due spiagge

“Nonostante tutto… la natura non si arrende” è il nome scelto per la giornata ecologica organizzata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa e della Sezione Tutela Patrimonio Culturale, con la collaborazione della locale delegazione dei FAI, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dei Gruppi Scout SR 9 e SR 10.
L’iniziativa nasce con la consapevolezza di dare un ulteriore impulso alla sensibilità per il rispetto dell’ambiente e dei luoghi caratteristici della città e per promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura.
Impegnati oltre 50 partecipanti di tutte le età, dai giovani scout ai carabinieri in congedo, passando per i Carabinieri in servizio e i volontari del Fondo Ambiente Italiano. Hanno ripulito la spiaggia del Castello Maniace e quella all’interno della “Riserva Naturale Orientata Fiume Ciane – Saline”, la cosiddetta Plaia.
Raccolti numerosi sacchi di rifiuti che sono stati differenziati per tipologia e riuniti in un’apposita area dove l’IGM, che ha messo a disposizione rastrelli e guanti, nella giornata di domani, ne curerà lo smaltimento.




Augusta. Inseguimento in alto mare, bloccata la nave fantasma dello sbarco di Vendicari

Dopo il ritrovamento, nella notte tra il 16 e il 17 marzo, di 21 immigrati sulla spiaggia di Vendicari, nel pomeriggio di ieri un aereo islandese della missione Triton dell’Agenzia europea Frontex ha intercettato una barca a vela, battente bandiera turca, a circa 40 miglia ad est dalla costa siracusana, in allontanamento.
I rilievi fotografici sono stati trasmessi alla Guardia di Finanza di Siracusa ed acquisiti alle indagini sullo sbarco a cura del Gruppo Interforze di Contrasto all’immigrazione Clandestina della Procura della Repubblica di Siracusa.
I migranti hanno confermato che si trattava dell’imbarcazione con la quale avevano effettuato la traversata ed erano sbarcati sulle coste siciliane. La Procura di Siracusa ha pertanto autorizzato il fermo del veliero in alto mare.
I mezzi navali della Guardia di Finanza dislocati lungo le coste orientali della Sicilia si sono lanciati all’inseguimento del natante, che veniva raggiunto e catturato nella stessa serata.
Questa mattina l’arrivo nel porto di Augusta, dove l’imbarcazione è stata sequestrata e gli scafisti, due di nazionalità russa e uno di nazionalità ucraina, venivano tratti in arresto.




L'Etna e il traffico aereo: riaperto Fontanarossa ma con limitazioni

Riaperto l’aeroporto Fontanarossa di Catania. La Sac, nonostante permanga la fase eruttiva dell’Etna accompagnata dall’emissione di cenere, ha deciso di rendere nuovamente operativa l’aerostazione, vista la variazione della direzione del vento. L’unità di Crisi si è riunita alle 11, riaprendo di fatto l’aeroporto già alle 11,30,c on mezz’ora d’anticipo rispetto alle previsioni precedentemente avanzate.Si rendono comunque necessarie delle limitazioni all’operatività dello scalo che potranno comportare alcuni disagi e ritardi nei voli: solo 5 i movimenti degli aeromobili in arrivo. Mentre i decolli sono regolari.
Dall’alba di stamani gli addetti di rampa sono al lavoro a bordo delle spazzatrici per liberare la pista di volo da tracce di cenere vulcanica caduta durante la notte. Regolarmente operativo lo scalo di Comiso




Siracusa. Lavoro nero e prevenzione infortuni, controlli dei Carabinieri: multe e ammende per 70.000 euro

Nel corso della settimana i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Siracusa e i Nas di Ragusa, supportati dai militari del Comando Provinciale, hanno effettuato una serie di controlli a cantieri ed esercizi commerciali in tutta la provincia.
Emersione del lavoro nero, prevenzione degli infortuni sul lavoro e tutela della salute nel settore della commercializzazione del pesce gli obiettivi. A Pachino, in un’azienda agricola dove hanno constatato la presenza di lavoratori che utilizzavano macchine ed attrezzi non conformi alla normativa e l’omissione, da parte del titolare, della valutazione dei rischi connessi all’attività d’impresa. In una tabaccheria, sempre a Pachino, è stata contestata alla proprietaria l’installazione di un impianto di videosorveglianza per il controllo dei lavoratori senza aver provveduto a richiedere la prevista autorizzazione al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Siracusa.
L’attività condotta dai militari ha portato inoltre alla sospensione di 5 attività sul territorio della provincia: a Lentini una macelleria, per aver impiegato in nero 3 lavoratori sui 3 presenti e un bar per aver impiegato in nero 4 lavoratori sui 4 presenti al momento del controllo. Sempre a Lentini è stato sospesa un’attività di potatura per conto terzi poiché occupava in nero 3 lavoratori. A Siracusa invece, è stato sospeso un bar-tavola calda per aver impiegato in nero 2 lavoratori sui 7 presenti, così come un cantiere edile tra Cassibile e Fontane Bianche dove è stata constatato l’impiego di un lavoratore in nero sui 5 presenti. A Portopalo denunciati due commercianti di prodotti ittici che avevano prodotto attestazioni sanitarie di pesce destinato alla vendita rivelatesi non regolari.
Complessivamente sono state deferite all’autorità giudiziaria 4 persone, elevate sanzioni amministrative per quasi 50.000 euro e comminate ammende per altri 20.000 euro.




Lentini. Controlli antidroga con l'Anticrimine di Catania e le unità cinofile: un arresto

Controlli straordinari antidroga ieri nella zona di Lentini. La polizia ha condotto un servizio legato all’operazione Trinacria, insieme al Reparto Prevenzione Crimine di Catania e con le unità cinofile Sky e App. Arrestato Concetto Scrofani, lentinese di 27 anni, già noto alle forze del’ordine. E’ accusato di detenzione ai fini di spaccio di droga. Sequestrate 28 dosi, già confezionate, contenenti cocaina per 4 grammi, oltre ad una seconda confezione da 14, 5 grammi di cocaina e 17 involucri contenenti marijuana, per un totale di 25 grammi. Rinvenuto anche denaro: mille e 60 euro presunto provento dell’attività di spaccio. In un locale pubblico di Carlentini gli agenti hanno identificato 10 persone.




Portopalo. Sequestrate due tonnellate di pesce non idoneo al consumo umano: era destinato alla vendita

Un’ingente quantità di prodotto ittico destinato alla vendita al dettaglio è stata sequestrata dalla Polizia Marittima della Capitaneria di Porto. Un intervento condotto ieri. I militari, insospettiti dalla presenza di furgoni isotermini normalmente utilizzati per il trasporto del pescato nelle adiacenze di un casolare di contrada Porto, a Portopalo, hanno fatto irruzione all’interno, per condurre le verifiche del caso .All’interno del fabbricato, rinvenute celle frigo contenenti circa 600 cassette con oltre 2 tonnellate di varia specie di prodotto ittico (gambero, sarde, cicale, razze, luvaretti), senza le previste autorizzazioni sanitarie. Sul posto anche il personale del servizio veterinario dell’Asp del distretto di Noto, che ne hanon dichiarato la non idoneità al consumo umano. Disposto il sequestro probatorio del pescato, destinato alla distruzione con contestuale redazione di “verbale di identificazione ed elezione di domicilio a carico del trasgressore”.




Augusta. Allaccia casa sua alla rete elettrica pubblica: arrestato e rimesso in libertà

Utilizzava la corrente elettrica attraverso un allaccio abusivo alla rete pubblica. Smascherato dai carabinieri della Compagnia di Augusta, ieri mattina è stato arrestato . Andrea Catania, 59 anni, di Lentini, senza occupazione, aveva manomesso il contatore dell’Enel per realizzare il suo allaccio abusivo. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’autorità giudiziaria, l’uomo è stato rimesso in libertà.




Connivenze e tangenti per rendere tutto possibile in discarica: le "ricette" della Cisma

Le carte dell’operazione Piramide gettano lunghe ombre sul sistema dei controlli in un settore delicato come quello delle discariche. Difficile dire di potersi sentire al sicuro davanti al quadro emerso attorno alla discarica Cisma di Melilli. Un coacervo di interessi, di pressioni e di connivenze a vari livelli che hanno permesso – a leggere le carte dell’accusa – quasi l’inverosimile.
I rifiuti pericolosi, ad esempio, sarebbero stati “trasformati” in non pericolosi attraverso “le ricette”. Così vengono definite in varie intercettazioni tra gli indagati le miscele di rifiuti, calce ed altre sostanze che dovevano sviare i controlli su quanto finiva in discarica.
Come sia stato possibile che quella discarica sia diventa la “pattumeria” dove potevano finire alla luce del sole anche i rifiuti tossici lo raccontano sempre le carte dell’inchiesta. Una ricostruzione certosina da parte degli inquirenti che ritengono di avere individuato i principali artefici di un sistema totalmente marcio e tutti raggiunti dai provvedimenti di ieri.
L’assessorato regionale Territorio e Ambiente ne esce con le ossa rotte: numerosi i funzionari sotto indagine nel filone sul traffico illecito di rifiuti aggravato dal favoreggiamento alla mafia. Per l’accusa avrebbero permesso “la gestione e lo smaltimento abusivo di ingenti quantità di rifiuti” alla Cisma di Melilli. Spesso omettendo di fare quello che avrebbero dovuto: controllare. Le carte, i progetti, le autorizzazioni. Valutare e validare. Una burocrazia che chiudeva gli occhi. Davanti a tutto. Tanto che i funzionari, si legge in alcuni stralci d’indagine, “consentivano alla Cisma Spa la gestione illecita di tonnellate di rifiuti, omettendo di provvedere al rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti di VIA e di AIA ed emettendo, contemporaneamente, autorizzazioni in palese violazione di legge”.




Siracusa. Controlli in città, i carabinieri arrestano due uomini: droga e violazione della sorveglianza speciale

I carabinieri hanno arrestato due siracusani disoccupati e pregiudicati. Massimiliano Salemi, 43 anni, e Dario Caldarella, 33 anni, sono accusati rispettivamente di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e violazione della misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.
I militari, insospettiti da un continuo via e vai di autovetture e motocicli in un punto specifico nella zona nord della città, hanno sottoposto a controllo i due. Il primo è stato sorpreso con otto involucri di cocaina del peso complessivo di 2 grammi e 280 euro in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività di spaccio. Il secondo, alla vista dei militari, ha cercato di darsi alla fuga ma è stato raggiunto e bloccato in poco tempo.
Sono stato sottoposti al regime degli arresti domiciliari, così come disposto dall’A.G. di Siracusa.




Tony Drago, finalmente barlumi di verità: "non suicidio", anche i periti del gip aprono all'omicidio

Tony Drago è stato ucciso. L’udienza preliminare di questa mattina a Roma ha con ogni probabilità allontanato una volta e per tutte quella ricostruzione che, dal primo momento e con fretta apparsa sospetta, liquidava il caso come un suicidio. Una ipotesi combattuta e contrastata con ogni forza dalla famiglia del caporale siracusano Una lotta coraggiosa che segna oggi un deciso punto a favore della verità.
“E’ andata benissimo, le nostre aspettative sono state soddisfatte”, commenta Dario Riccioli, il legale della famiglia di Tony Drago. I periti nominati dal gip hanno confermato che non sarebbe verosimile una morte sopraggiunta per precipitazione. Pertanto l’unica ricostruzione plausibile è quella di un omicidio. “Una aggressione in due tempi”, spiega ancora Riccioli.
Adesso il procuratore dovrà scegliere se chiedere l’archiviazione (“francamente difficile, dovrebbe spiegare tante cose…”) o fare richiesta di rinvio a giudizio per omicidio colposo nei confronti degli otto indagati. “Sono i responsabili morali della morte di Tony Drago: dovevano vigilare e non l’hanno fatto. Ma adesso ci aspettiamo che si indaghi anche per scoprire gli autori materiali del delitto. Chi lo deve fare, lo faccia”.
Il corpo del giovane caporale dell’esercito venne trovato senza vita nel cortile della caserma Sabatini di Roma, sede dell’Ottavo Reggimento dei Lancieri di Montebello. Era il luglio del 2014.