Siracusa. Topi d'appartamento alla Pizzuta, sorpresi in un balcone: due arresti

Tentato furto in abitazione.Dovranno risponderne Massimiliano Riani, 41 anni e Michael Perez, 20 anni, siracusani, sorpresi dalla polizia mentre tentavano di introdursi all’interno di un appartamento di via Randone, alla Pizzuta, attraverso il balcone dell’abitazione. Gli uomini delle Volanti sono intervenuti a seguito di una segnalazione, secondo cui in tre stavano cercando di accedere all’interno dell’appartamento. Una volta sul posto, gli agenti hanno notato i tre che, visti i poliziotti, hanno tentato la fuga. Uno di loro si è lanciato da un balcone, fratturandosi un piede. Bloccati due dei tre presunti malviventi. Il terzo è riuscito a dileguarsi. Uno dei due arrestati è stato, invece, accompagnato in ospedale in quanto ferito.




Rosolini. Tunisino ferito al fianco finisce in ospedale, episodio avvolto nel mistero

Non convince gli investigatori la ricostruzione dell’incidente. Quella larga ferita al fianco sinistro, compatibile con una lama, ha sollevato più di un sospetto. Ad allertare i carabinieri sono stati i medici del pronto soccorso del Di Maria di Avola dove nella serata di ieri è stato trasportato un giovane cittadino tunisino. Tramite un interprete, ha raccontato di essersi ferito in maniera accidentale all’interno della villa comunale di Rosolini. Una ricostruzione che ha lasciato aperti tutti i dubbi degli investigatori, convinti che vi possa essere dietro più di quanto detto.
Il giovane, intanto, è stato ricoverato per ulteriori accertamenti: sarà verosimilmente sottoposto ad operazione chirurgica. Carabinieri a lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.




Siracusa. Fratelli e presunti ladri seriali, le indagini dei carabinieri li incastrano

I carabinieri di Ortigia hanno eseguito due misure di ordinanza custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Siracusa nei confronti dei fratelli Sebastiano Garofalo, detto “u Cavaleri”, e Salvatore detto “Pucci”. Sono stati riconosciuti, unitamente ad un altro siracusano, autori di numerosi furti, tutti nella zona di Ortigia.
Le misure rappresentano il risultato della paziente e costante attività d’indagine dei carabinieri di Ortigia che da mesi ricevevano le denunce e le lamentele di turisti e di chi vive ad Ortigia, poiché vittime dei furti perpetrati dai due.
In particolare Sebastiano Garofalo nel luglio scorso avrebbe commesso un furto con strappo a danno di una donna facendola cadere a terra e provocandole la frattura del femore, si è reso responsabile di un furto all’interno di un centro di scommesse forzando una gettoniera e sottraendo più di 2.000 euro, all’interno di un ristorante sottraeva un pc, un cellulare. Avrebbe rubato un orologio di valore e con la tecnica del “cavallo di ritorno”, minacciando la vittima che non avrebbe mai più rivisto il suo orologio, ha chiesto il pagamento di 300 euro. Si introduceva inoltre in un’abitazione fingendosi il proprietario e facendosi aiutare da altri che erano caduti nel inganno, utilizzando come espediente il fatto he fosse rimasto chiuso fuori e sottraeva 7 orologi di elevato valore, nonché una macchina fotografica.
Il Garofalo Salvatore ha commesso il furto di diverse biciclette e violato più volte le prescrizioni della sorveglianza speciale a cui era sottoposto e più volte è stato arrestato in flagranza di reato proprio dai Carabinieri di Ortigia, sempre per reati conto il patrimonio.
I due arrestati sono stati condotti presso il carcere di Cavadonna.




Siracusa. Fiamme alla saracinesca di un garage in via Padova

Gli agenti delle Volanti sono intervenuti in via Padova per l’incendio, di probabile matrice dolosa, di una saracinesca di un garage. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Indagini in corso.




Siracusa. Arma in casa e minacce, ex vigile urbano condannato a 7 mesi

Aveva in casa una pistola giocattolo modificata, nascosta dentro un barattolo. Con l’accusa di detenzione illegale di arma è stato arrestato dalla Mobile di Siracusa un 50enne. L’uomo, ex vigile urbano e poi dipendente comunale, avrebbe anche minacciato la moglie che – attraverso una telefonata al 113 – ha chiesto l’intervento in soccorso degli agenti.
Per l’uomo, il gup ha disposto la scarcerazione dopo la condanna a 7 mesi di reclusione dietro patteggiamento.

foto archivio




Brucoli. Finto incidente stradale, si ferma per i soccorsi e gli rubano l'auto

Si era fermato in strada per prestare soccorso alla vittima di un incidente stradale a Brucoli. Erano all’incirca le 22.45 di ieri sera quando ha notato du uomini riversi sull’asfalto, poco distante dal loro scooter adagiato su di un fianco. Chiedevano aiutano. Sceso dalla sua Audi A5 si è avvicinato ad uno dei due per soccorrerlo.
A quel punto, l’altro finto incidentato è salito alla guida della auto ed è sfrecciato via, seguito dal complice che risaliva a bordo del suo scooter. Un furto con destrezza su cui indagano i carabinieri.




Siracusa. Bottiglie di vino e prosecco in auto: due denunciati per ricettazione

Non hanno saputo giustificare il possesso di una trentina di bottiglie di vino e prosecco a bordo dell’auto su cui viaggiavano. Per questo gie siracusani di 41 e 33 anni, già noti alla giustizia, sono stati denunciati per ricettazione in concorso. A sorprenderli con le bottiglie in auto sono stati gli agenti delle Volanti, nella zona di via Politi Laudien. I due giovani, alla vista della volante, hanno accelerato, tentando di eludere il controllo. Una “fretta” che non è sfuggita ai poliziotti. Una volta bloccati, i due non hanno saputo fornire spiegazioni.Sono stati denunciati. Chi avesse subito il furto di questa merce, può presentrsi in questura, munito della relativa denuncia.




Siracusa. "Mi servono 8.000 euro" e tenta una rapina in banca: arrestato

Schiacciato dai problemi economici, non ha trovato altra soluzione che quella di tentare una rapina in banca. Con la scusa di aprire un conto corrente è entrato in un istituto bancario di viale Teracati, a Siracusa. Una volta dentro, ha sfoderato un coltello da cucina, che aveva nascosto all’interno di una borsa a tracolla, e sotto la minaccia dell’arma ha chiesto ad una impiegata di consegnargli 8.000 euro.
Qualcuno, però, vedendo la scena, era riuscito a dare l’allarme così quando sono arrivati i carabinieri inevitabile l’arresto per il priolese di 44 anni Giuseppe Giardina. Dovrà rispondere di tentata rapina. Non ha opposto resistenza. E’ stato condotto in carcere a Cavadonna.

foto archivio




Siracusa. Stalker incallito perseguita la ex compagna e la sorella, denunciato

Per tentare di riallacciare i rapporti con la sua ex compagna non ha esitato a tempestare di messaggi anche la di lei sorella. Una vera persecuzione durata anni. Non avendo avuto aiuto dalla donna, ha spostato le sue “attenzioni” sulla ex compagna: centinaia di messaggi e telefonate, molte dal tono minaccioso, addirittura di morte. In una occasione le minacce sarebbero state rivolte alla filia adolescente della donna tramite facebook. E poi ancora pedinamenti e lunghe poste sotto casa della ex compagna e dei famigliari al fine di intimorirli, costringendoli a cambiare paese e abitudini di vita.
Tutta la vicenda è stata seguita dai Carabinieri di Siracusa che hanno supportato anche psicologicamente le due donne e tutta la famiglia. Grazie alla serrata attività d’indagine è stata ricostruita la condotta dell’uomo, denunciato.
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Siracusa. Maltrattamenti in famiglia ed atti persercutori, reati in crescita

Si celebra domani la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Una ricorrenza che accende i riflettori sui reati di maltrattamenti in famiglie ed atti persecutori purtroppo sempre più ricorrenti, anche in provincia di Siracusa.
Ad oggi i Carabinieri del Comando Provinciale hanno proceduto all’arresto di 46 soggetti e 24 sono stati denunciati, con un netto incremento rispetto all’anno precedente (35 persone arrestate e 27 denunciate).
Il dato del 2016 testimonia come sempre più spesso le vittime denunciano o comunque chiedono aiuto, permettendo alle pattuglie di poter intervenire nella flagranza di reato ed evitare ulteriori e più drammatiche conseguenze.
L’invito alle vittime di reti di questo tipo è quello di rivolgersi alle Forze dell’Ordine, ai centri antiviolenza, alle varie strutture create ad hoc fin dalle prime avvisaglie evitando che la situazione venga sottovalutata ed avere tragici epiloghi.