Francofonte. Falso "Made in Italy": denunciato il titolare di un rivenditore di autoricambi, sequestrati 2 mila pezzi

Attività a tutela del Made in Italy. L’ha condotta la Guardia di Finanza a Francofonte, dove un rivenditore di pezzi di ricambi di autoveicoli, secondo le Fiamme Gialle, ne avrebbe attestato falsamente la provenienza, spacciandola per italiana, mentre si sarebbe trattato di pezzi provenienti da paesi extra europei, venduti soprattutto tramite internet e “nazionalizzati” semplicemente tramite l’apposizione di un cartellino con la dicitura “Made in Italy”. Secondo quanto evidenziato dalla Guardia di Finanza, utilizzando materie prime di basso valore si inficia sensibilmente la sicurezza al volante. I prodotti possono avere l’indicazione “Made in Italy” nel caso in cui l’ultima trasformazione sia avvenuta in Italia. Sequestrati, nel corso dell’operazione 2 mila pezzi di ricambio di provenienza cinese e privati dell’etichettatura originaria, sostituita da quella italiana e dai loghi sulla certificazione di qualità ISO 9001. Un inganno per gli acquirenti. Il titolare dell’attività è stato deferito alla Procura della Repubblica, che ha disposto anche la perizia sui pezzi sequestrati.




Pachino. Aggredisce con una cesoia un collega che gli chiedeva la restituzione di un prestito: denunciato

Aggredisce con una cesoia di 20 centimetri un collega che gli chiedeva insistentemente la restituzione di 25 euro precedentemente prestati. La polizia del commissariato di Pachino ha denunciato un giovane di 31 anni. Dovrà rispondere di lesioni personali aggravate.




Pachino. "Mazzetta" per una manifestazione, indagati ex amministratori comunali

Avvisi di conclusione indagini per concussione in concorso. Li hanno notificati ieri gli uomini della polizia giudiziaria della Squadra Mobile di Siracusa e del commissariato di Pachino, nell’ambito dell’operazione “Maschere Nude”, coordinata dalla Procura di Siracusa e, nel dettaglio, dal sostituto Antonio Nicastro. Destinatari, ex amministratori e attuali consiglieri comunali. Indagati l’ex sindaco, Paolo Bonaiuto, l’ex assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo , oggi consigliere comunale, Salvatore Spataro, il consigliere comunale Massimo Agricola e Salvatore Giuliano, 54 anni, già noto alle forze dell’ordine.
Secondo quanto appurato dagli investigatori, Bonaiuto, all’epoca sindaco, insieme ad Agricola ,Giuliano e Spataro, nelle vesti di intermediari, avrebbero costretto un imprenditore, titolare di una ditta aggiudicataria del servizio di noleggio service per la manifestazione dell’agosto pachinese 2012 per l’importo di 30.250 euro, a versare una tangente pari a 10.000,00 euro sotto la minaccia della mancata emissione del mandato di pagamento. La somma sarebbe stata intascata per metà da Bonaiuto e Agricola, mentre un’altra tranche sarebbe stata destinata a Spataro, che l’avrebbe divisa con Giuliano.
Nell’ambito della stessa indagine sono stati acquisiti elementi riguardanti un’attività di spaccio di droga, cocaina, hashish e marijuana a carico di Giuliano, oltre a Massimo Vizzini, 43 anni, Maria Parisio, 48 anni, Sebastiano Meli, 51 anni,Salvatore Palermo, catanese di 31 anni, Salvatore Cannavò, di Catania, 52 anni. Gli indagati, in concorso tra loro, avrebbero detenuto e ceduto a terzi droga da dicembre 2013 a febbraio 2014. L’attività investigativa ha evidenziato anzitutto le condotte illecite poste in essere da Giuliano e Spataro: i due indagati, infatti, in forza dello spessore criminale di Giuliano dei molteplici contatti che questi vantava nel mondo delinquenziale della vicina città di Catania, avrebbero acquisito la disponibilità di considerevoli quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, poi immessi sul mercato di Pachino e dei comuni limitrofi. Giuliano avrebbe prestato particolare attenzione al coinvolgimento nello spaccio al minuto, al fine di non attirare le attenzioni delle Forze di Polizia.
Parimenti, sono emersi inequivocabili elementi di responsabilità a carico un ulteriore gruppo di soggetti, anch’esso attivo nel settore dell’approvvigionamento e dello spaccio di droga. In tale contesto si è evidenziata la figura di Sebastiano Meli, anello di congiunzione con l’hinterland catanese e che per conto sia di Cannavò, detto “Giovanni cicala”, (catanese) che di Palermo inteso “Toro seduto” (catanese), avrebbe provveduto ad effettuare consegne di droga e a riscuotere il denaro della vendita dello stupefacente da Vizzini e dalla convivente Parisio. Le responsabilità del gruppo sarebbero state comprovate da attività tecniche ma anche dall’arresto in flagranza di reato di alcuni suoi componenti, trovati in possesso di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti e dal conseguente sequestro di droga (18 grammi di cocaina e 2 kg di marijuana) da parte degli agenti della Polizia di Stato,Squadra Mobile e Commissariato di Pachino (“definiti nel linguaggio criptico criminale come “teste di lametta”) . Le intercettazioni avrebbero fatto trasparire un rapporto tra gli indagati duraturo e consolidato nel tempo, basato sulla reciproca fiducia, ed avente come fine precipuo il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti (denominate nel linguaggio criminale a volte “cassette di roba” altre come “mortadella” o “datterino” mentre le sostanze per tagliare la droga denominate “medicinale per i sorci”, “Pillole per lo stomaco”), tra Catania-Pachino-Portopalo di Capo Passero, con un profitto di migliaia di euro.
Nei riguardi dei soggetti indagati, era stata inizialmente richiesta ordinanza di custodia cautelare in carcere. Tuttavia, stante il lasso di tempo trascorso, venute meno le esigenze cautelari, si è proceduto alla sola notifica degli avvisi conclusione indagini.




Avola. Perde una scommessa e scaglia uno sgabello contro i monitor della sala: denunciato

Scaglia uno sgabello contro i monitor tv installati in una sala scommesse, causando un danno pari a circa 2 mila e 500 euro. Gli agenti del commissariato di Avola hanno denunciato per danneggiamento un uomo di 52 anni, di Avola.L’episodio si è verificato ieri sera. La reazione dell’uomo è dipesa dalla perdita di denaro.




Siracusa. Rapina a mano armata al Penny Market: esplosi alcuni colpi in aria

Momenti di panico ieri sera in un supermercato della Mazzarrona. Nel mirino di due rapinatori, il Penny Market. In due, incappucciati, hanno fatto irruzione all’interno dell’esercizio comunale, sparando alcuni colpi di fucile in aria, allo scopo di spaventare i presenti e di farsi consegnare il contenuto delle casse. Dopo avere ottenuto il denaro dai dipendenti, i rapinatori sono fuggiti, facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri hanno avviato le indagini del caso, acquisendo anche le immagini raccolte dal sistema di videosorveglianza di cui il supermercato è dotato.
(Foto: repertorio)




Solarino. Le telecamere di videosorveglianza smascherano astuto ladro

Le telecamere di videosorveglianza del Comune di Solarino hanno permesso di individuare il presunto autore di un furto in piazza Plebiscito. L’astuto ladro, fingendo di riconoscere la sua vittima come un vecchio amico con cui si vedeva da tempo, sfruttando un caloroso abbraccio gli ha sfilato con abile mossa 300 euro dalla tasca dei pantaloni. Al posto delle banconote, del cartoncino per non far subito accorgere il malcapitato dell’avvenuto furto.
Avvisati i carabinieri, sono state avviate le indagini. La visione dei filmati delle telecamere del Comune hanno portato gli inquirenti sulle tracce del responsabile.




Vendicari. Intercettata nella notte barca a vela: 49 migranti a bordo, due scafisti

Nella serata di ieri, le unità navali della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza di Siracusa hanno intercettato e fermato una imbarcazione a vela. Lunga circa 14 metri, aveva a bordo 49 migranti di nazionalità afghana ed irachena (28 uomini, 7 donne, 14 minori).
L’imbarcazione era condotta da tre scafisti di nazionalità croata. Quando è stata bloccata, navigava a circa 15 miglia marine delle coste siracusane, al traverso di Vendicari.
A causa delle avverse condizioni meteomarine, non è stato possibile effettuare l’immediato trasbordo dei migranti sulle unità di soccorso. I militari sono però riusciti a salire a bordo dell’imbarcazione per constatare lo stato di salute degli occupanti ed eventuali emergenze.
L’imbarcazione è stata quindi scortata presso la rada di Siracusa per fare poi rotta al prto di Augusta dopo aver trasbordato i migranti e i scafisti sui mezzi della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.
Solo nelle prime ore del mattino hanno avuto inizio le operazioni di sbarco ed identificazione dei migranti. Arrestati gli scafisti. L’imbarcazione a vela, utilizzata per l’attività illecita, è stata ormeggiata nel porto di Siracusa a disposizione della magistratura.




Siracusa. Arti marziali per picchiare la madre, arrestato figlio manesco: domiciliari

Da tempo picchiava e minacciava la madre, per futili motivi, utilizzando le arti marziali di cui è profondo conoscitore. È per questo finito in manette un 34enne di Siracusa, incensurato. Al termine dell’ennesima discussione, la donna – dopo aver ricevuto calci e pugni – approfittando di un momento di distrazione del figlio manesco è scappata riuscendo a chiedere aiuto.
A prestarle soccorso una pattuglia di carabinieri di Siracusa che ha subito messo al sicuro la donna con vistose ecchimosi ed escoriazioni.
Il figlio è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari presso altra abitazione.




Floridia. Messaggi, telefonate, minacce e pedinamenti: arrestato stalker

I Carabinieri di Floridia hanno arrestato in flagranza di reato un 36enne incensurato, per il reato di atti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata. La donna da tempo era tempestata di messaggi e telefonate al suo cellulare, spesso dal contenuto offensivo e minaccioso, anche di morte, da parte dell’ex che non accettava la fine della loro relazione. Lo stesso più volte ha pedinato la donna mentre si recava al posto di lavoro o rientrava a casa creando nella stessa paura, sconforto e costringendola a modificare le sue abitudini di vita pur di evitare lo stalker.
Nell’ultimo episodio, l’arrestato ha seguito in macchina la donna fino al posto di lavoro, continuando a mandarle messaggi al cellulare e creandole problemi mentre anche la stessa si trovava alla guida della propria autovettura, fino a quando la donna ha chiesto aiuto e i Carabinieri che hanno proceduto all’arresto. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.




Floridia. Accoltella un giovane per un debito di droga, arrestato un 37enne

L’accusa è di tentato omicidio per il 37enne Giovanni Civita. Nella piazza principale di Floridia, al culmine di una lite con un ragazzo a cui aveva ceduto dello stupefacente “in appoggio” affinché lo potesse spacciare a sua volta, lo avrebbe aggredito con un coltello a serramanico, provocandogli delle ferite al collo e ad entrambe le mani. Il motivo dell’aggressione sarebbe un debito di circa 150 euro, somma che la vittima non avrebbe onorato e con cui doveva essere probabilmente pagato lo stupefacente ricevuto.
Il giovane ferito è stato trasportato all’ospedale di Siracusa: è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni.
Giovanni Civita, arrestato dai carabinieri, è stato tradotto presso il carcere di Cavadonna.