Siracusa. Tragedia alle Poste, dipendente si impicca in ufficio

Tragedia oggi all’interno della sede delle Poste di viale Santa Panagia. Un dipendente, un uomo di 57 anni, si è suicidato in un ufficio, impiccandosi. L’estremo gesto è stato compiuto intorno alle 6,30.  A fare il macabro rinvenimento,al loro arrivo, i colleghi dell’impiegato, che hanno allertato la polizia raccontando agli uomini delle Volanti quanto accaduto. La vicenda è al vaglio degli inquirenti.




Floridia. Ragazzina picchiata e segregata in casa dal padre: la famiglia va al mare

Sequestro di persona e lesioni aggravate, Con questa accusa i carabinieri hanno arrestato il padre di una ragazzina di 15 anni, picchiata e rinchiusa in casa. Un episodio scaturito ieri da una lite dovuta -pare- ad un ritardo nei preparativi per raggiungere il mare. La quindicenne sarebbe stata picchiata dal padre, chiusa in casa nonostante fosse dolorante. Il resto della famiglia, invece, sarebbe andata a trascorrere la giornata in spiaggia, come preventivato. La ragazza, in stato di choc, sarebbe riuscita a contattare la madre biologica che, preoccupata, si è rivolta ai carabinieri. Una volta raggiunta l’abitazione, i militari hanno rassicurato la giovane. Difficile, però, liberarla tanto da rendere necessario l’intervento dei vigili del fuoco per accedere attraverso la terrazza. La quindicenne, sottoposta a cure mediche, ha subito violenti colpi al volto. Per lei, una prognosi di 22 giorni. Il padre è stato sorpreso nei pressi dell’Arenella, a Siracusa. I carabinieri hanno atteso il ritorno dell’uomo in auto, per evitare che l’altro figlio, minore, assistesse a scene traumatiche. I dettagli della vicenda sono stati illustrati questa mattina, nella sede del comando provinciale di viale Tica, dal maggiore Paolo Sambataro . L’uomo è stato posto ai domiciliari. La ragazza è stata affidata dal tribunale alla madre.  Secondo quanto raccontato dagli inquirenti, la ragazza è rimasta segregata in casa per circa quattro ore.




Portopalo. Imbarcazione con 35 migranti si arena vicino Capo Passero, salvati dalla Guardia Costiera

Ancora sbarchi sulle coste siciliane. Alle prime luci dell’alba è giunta comunicazione alla sala operativa della Capitaneria di Porto di Siracusa circa un’imbarcazione arenata sulle coste dell’isola di Capo Passero con a bordo 35 migranti i. Tempestivi s gli interventi  della Guardia Costiera che, inizialmente, a bordo del gommone GC B50 ha soccorso i 35 migranti se, successivamente, c ha iniziato le operazioni di ricerca della ipotizzata imbarcazione arenata, con esito negativo.
In seguito, 31 migranti (di cui 20 uomini, 7 donne e 4 bambini di presunta nazionalità cinese, nepalese, iraniana, irachena e bengalese) sono stati imbarcati sulla motovedetta CP323 giunta da Siracusa e trasportati presso il porto di Augusta, mentre altri 4 migranti (1 donna e 3 bambini) sono stati trasportati presso l’ospedale di Noto per accertamenti sanitari.




Non accetta l'affidamento del figlio all'ex e fugge con il bimbo a Noto: francese arrestata per sottrazione di minore

Dovrà rispondere di sottrazione di minore una donna francese , arrestata dai carabinieri a seguito delle indagini di polizia giudiziaria condotte. Una storia partita da un divorzio complicato, con il giudice francese che dispone l’affidamento del figlio della coppia al padre. In occasione di una delle visite consentite, la donna non sarebbe rientrata in casa con il bambini, al contrario di quanto previsto e degli accordi presi con l’ex coniuge. L’episodio risale alla scorsa primavera. Una volta risultato chiaro che la donna non avrebbe riportato il piccolo dal padre, l’uomo ha allertato a gendarmeria. Scattate le ricerche, la famiglia francese del piccolo avrebbe reso noto alle forze di polizia ogni elemento ritenuto utile per rintracciare madre e figlio. Tra le ipotesi emerse, quella secondo cui la donna avrebbe potuto decidere di chiedere ospitalità a degli amici in Sicilia. Coinvolti, da luglio, nelle indagini anche i carabinieri. La donna è stata rintracciata sabato pomeriggio a Noto, anche grazie alla collaborazione della popolazione del luogo. E’ stata bloccata davanti ad un’agenzia immobiliare, dove cercava un appartamento in affitto. E’ stata arrestata e condotta nel carcere femminile di piazza Lanza, a Catania secondo un mandato d’arresto europeo. Il piccolo , che ha meno di 10 anni, è stato riaffidato al papà. La donna conosceva la zona sud della provincia di Siracusa in quanto, in passato, aveva trascorso in quell’area le vacanze. Luoghi che aveva apprezzato e in cui, fuggendo insieme al figlio, avrebbe deciso di trasferirsi, contando anche sulla propria disponibilità economica. Particolarmente delicate le fasi dell’arresto della donna, in presenza del figlio. I carabinieri sono stati molto attenti a muoversi in maniera tale da limitare l’impatto traumatico per il bambino. Nessuno in divisa, giocattoli in caserma e l’utilizzo della stanza riservata creata con il Soroptimist per i casi in cui la privacy diventa fondamentale.




Floridia. Centro raccolta scommesse illegale, denunciato gestore

Denunciato per esercizio abusivo di attività di giochi e scommesse un floridiano “smascherato” dagli uomini della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della questura di Siracusa. L’uomo, con l’espediente del punto di commercializzazione che consente solo attività di ricarica di conti gioco precedentemente aperti con società concessionarie autorizzate al gioco a distanza, avrebbe invece organizzato un vero e proprio centro di raccolta scommesse per conto di bookmaker aventi sede a Malta.
L’apparecchiatura hardware utilizzata (otto computer con relativi monitor e tastiere nonché tre stampanti) è stata sequestrata.




Pachino. Trovo un residuato bellico e lo porta in Comune: intervengono gli artificieri

In spiaggia a Morghella, un uomo ha trovato un proiettile della Seconda Guerra Mondiale. Il residuato bellico, lungo circa 70cm, è stato consegnato al Comune perché l’uomo riteneva si trattasse di un reperto storico di potenziale interesse.
I Carabinieri hanno delimitato l’area tenendo a debita distanza la nutrita folla di curiosi che nel frattempo era accorsa sul posto. Richiesto l’intervento dei Carabinieri specializzati artificieri antisabotaggio del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Catania i quali, dopo aver messo in sicurezza l’ordigno, procedevano a spostarlo in luogo sicuro e farlo brillare.
È doveroso evidenziare il grosso pericolo corso nello specifico episodio: nonostante il pessimo stato di conservazione, l’ordigno era perfettamente funzionante. Al riguardo, è opportuno ricordare alla cittadinanza che quando si rinviene un ordigno o qualcosa che possa farci sospettare che possa essere tale, innanzitutto non bisogna per alcun motivo toccarlo o tentare di rimuoverlo, ma occorre immediatamente riferirne la presenza alle Forze dell’Ordine che provvederanno a segnalare il pericolo in quella zona, delimitando l’area ed adottando le opportune misure di sicurezza provvisorie in attesa dell’intervento degli artificieri.




Canicattini. Lite tre ex consuocere, insulti e schiaffoni

Sono dovuti intervenire i Carabinieri per sedare gli animi e riportare la situazione alla calma in una abitazione del centro a Canicattini Bagni. Nella serata scorsa diverse chiamate al numero di emergenza “112” hanno segnalato una lite in atto tra due donne, richiedendo l’intervento di una pattuglia. Prontamente giunti sul posto i militari della Stazione di Canicattini Bagni, con il supporto del personale della locale Polizia Municipale, hanno riportato alla calma la situazione cercando di ricostruire quanto accaduto.
Alla base della lite vecchi rancori mai risolti, problematiche di vicinato e, in ultimo, la separazione dei figli: da quel momento, è stata una escalation di continui battibecchi, con dispetti reciproci ed insulti. Ma nella giornata di ieri è stato superato il limite e si è giunto alle mani: prima gli insulti e poi spintoni, schiaffi e tirate di capelli. L’intervento dei vicini e dei Carabinieri ha impedito che la situazione degenerasse. Riportate alla calma, le donne si sono recate presso il pronto soccorso di Avola per farsi medicare le ferite cagionatesi a vicenda, riservandosi di procedere per le vie legali.




Siracusa. Droga, in aumento il consumo e lo spaccio, specie tra i giovani

Il consumo di stupefacenti è un fenomeno in recrudescenza nelle fasce d’età più giovani in provincia. Cocaina, marijuana, eroina, hashish ed.ecstasy sono le droghe più diffuse. Comparando i dati dei primi otto mesi del 2015 l’anno in corso, si evidenzia un incremento del 46 % delle persone tratte in arresto dai Carabinieri per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, ad oggi ammontanti a 117; mentre si attesta al 29% l’incremento dei soggetti deferiti all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per la medesima fattispecie di reato, complessivamente 53.
Le operazioni di servizio condotte in questi primi otto mesi dell’anno hanno consentito il sequestro di quasi otto chili di marijuana, diciotto di hashish, 1.526 pasticche di ecstasy, 5 chili di cocaina, 30 grammi di eroina e circa un centinaio di piante di canapa indiana in avanzato stato di maturazione; quantitativi ingenti, nettamente superiori ai rispettivi dell’anno precedente.
Ad un’offerta elevata corrisponde una domanda elevata ed infatti il numero di persone indicate quali assuntori alla Prefettura di Siracusa raggiunge le 200 segnalazioni.
Età compresa tra i 15 e i 35 anni ma il dato ancor più tristemente significativo è che i giovanissimi, ovvero i minorenni, non si limitano più a comparire tra i consumatori di stupefacenti ma divengono con maggior frequenza parte attiva nello smercio della droga. Sono infatti già una decina i minorenni arrestati e denunciati in questi otto mesi per attività di spaccio nella provincia. “abbiamo posto, convinti, tra gli obiettivi prioritari della nostra attività, il contrasto agli stupefacenti, al consumo, alla detenzione, allo spaccio, alla coltivazione, a tutto ciò che di illecito orbita intorno a detto triste e dannoso fenomeno”, spiega il comandante provinciale, il colonnello Luigi Grasso.




Città Giardino. Incendio in stabilimento prodotti da forno, danni ingenti

Un incendio è divampato nella notte in uno stabilimento per la produzione di prodotti da forno sito a Città Giardino. intorno alla mezzanotte, le fiamme hanno colpito il deposito carico/scarico merci e ricovero automezzi. Nelle operazioni di sopralluogo, i carabinieri di Priolo Gargallo sono stati affiancati dai colleghi dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Siracusa per valutare la natura dolosa del rogo che però, al termine degli accertamenti svolti, è stata definitivamente esclusa.
Come ricostruito anche dai vigili del fuoco, le cause dell’incendio sarebbero accidentali e collegate alle preliminari operazioni di pulizia ed avviamento dei forni svolte da due dipendenti; verosimilmente una scintilla o un corto circuito hanno innescato le fiamme che sono poi velocemente propagate a causa del forte vento e della struttura interamente fatta di lamiera.
Il rapido intervento di più mezzi dei Vigili del Fuoco ha consentito di domare l’incendio, nel quale sono comunque andati distrutti tre furgoncini utilizzati per la distribuzione dei prodotti da forno sul territorio ed una vettura aziendale. Fortunatamente non vi è stato alcun ferito. I danni complessivi, benché ancora in corso di esatta quantificazione, sono comunque ingenti e non coperti da assicurazione per tali eventi. Ad essi si somma purtroppo anche l’interruzione dell’attività produttiva.




Pachino. Topo d'appartamento in azione: sorpreso e denunciato

Non ha portato a termine il proprio intendimento. E’ stato, invece, smascherato dagli agenti del commissariato di Pachino che lo hanno denunciato. Dovrà rispondere di tentato furto aggravato un 53enne, già noto alle forze dell’ordine. Secondo i poliziotti avrebbe tentato di perpetrare un furto all’interno di un’abitazione.