Troppo alcol, una caduta e una ampia ferita al mento. E’ stato ricostruito così quanto accaduto la notte scorsa in via Statella, a Siracusa. I carabinieri hanno trovato un uomo, un extracomunitario, a terra e con il volto insanguinato. Trasportato in ospedale se l’è cavata con un paio di punti di sutura. In un primo momento si era pensato ad una aggressione, poi “alcune circostanze” hanno fatto ritenere più probabile che la ferita al mento sia la conseguenza di una caduta autonoma, probabilmente determinata dall’abuso di bevande alcoliche.

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Si era messo alla guida in evidente stato di ebrezza alcolica. Inevitabile, purtroppo, l’incidente stradale: lunga la 124, nei pressi di Floridia, un 36enne si è schiantato contro un muro adiacente la carreggiata. Estratto dai vigili del fuoco, ha rifiutato i controlli medici ed ha opposto netto rifiuto a sottoporsi alla prova del “palloncino”.
Il precario equilibrio e il forte puzzo di alcol, però, hanno comunque fatto scattadere la denuncia.

I Ris di Messina tornano a Siracusa nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Elvira Leone, la professoressa in pensione assassinata brutalmente nel 2014 nel suo appartamento di piazza della Repubblica. I carabinieri continuano a cercare la verità sull’efferato omicidio dell’ex insegnante. Alla ricerca di elementi su cui lavorare, per confermare o escludere alcune ipotesi ancora in piedi, i militari hanno raggiunto l’abitazione di una persona, pare un uomo, all’Arenella , in via Isole Filippine. Con i Ris, gli uomini del comando provinciale di viale Tica. Sopralluogo “per raccogliere dati necessari a riscontrare alcune ipotesi investigative formulate dai militari Le attività di riscontro sono state delegate dal P.M. Antonio Nicastro, titolare del fascicolo aperto presso la Procura di Siracusa. Sembra esclusa definitivamente l’ipotesi di una rapina culminata in tragedia. Resta, invece, in piedi la pista che porterebbe ad un delitto maturato nell’ambito delle conoscenze della donna.

Ancora sangue sulle strade siracusane. Un drammatico incidente ieri sera è costato la vita al 18enne Andrea Coppa, di Pachino. Era alla guida del suo scooter quando, all’ingresso di Noto, si è scontrato con una monovolume, una Mercedes classe A che si stava muovendo in direzione Avola.
Un impatto violento che non ha purtroppo lasciato scampo al giovane. Seriamente ferito anche l’amico che era con lui sulla moto, ricoverato al Di Maria di Avola.

Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio, ricettazione e porto e detenzione di arma e munizionamento. Ai domiciliari Stevens Aimone, 25 anni. La scorsa notte, i carabinieri lo hanno sorpreso in via Comiso, nella zona di viale Scala Greca, insieme ad un gruppo di giovani. Il presunto spacciatore, alla vista dei militari, avrebbe subito mostrato nervosismo, negando di avere al seguito la propria auto. Il veicolo, invece, una Ford Focus era parcheggiata vicino ai giovani. All’interno i carabinieri hanno rinvenuto un sacchetto contenente 40 grammi di hashish, occultato sotto il sedile posteriore destro, al di sotto del rivestimento in moquette, un astuccio contenente cinque grammi della medesima sostanza, un bilancino elettronico ed un coltello a serramanico intriso di stupefacente, occultato all’interno del cruscotto. Rinvenuta, inoltre, una pistola marca Kimar, mod. 85 auto, cal. 8 mm, priva di matricola, modificata, perfettamente funzionante, completa di caricatore munito di sei colpi , occultata sotto il sedile posteriore sinistro. La ricerca dei carabinieri ha consentito anche il rinvenimento di un paio di manette in metallo di colore nero, prive di marca e matricola, con relativa chiave, nascoste all’interno del vano porta oggetti anteriore, nonché di due anelli, di cui uno in oro bianco con tre brillanti ed uno in oro bianco/giallo con zircone al centro, rinvenuti all’interno del bagagliaio con relative custodie. I militari dell’Arma hanno anche sequestrato la somma contante di 205 euro in banconote diverso taglio. La pistola sarà inviata al R.I.S. di Messina per accertamenti tecnici finalizzati ad individuare l’eventuale utilizzo in pregressi eventi criminosi

Appropriazione indebita, è il reato contestato a due coniugi siracusani che da circa trent’anni si occupavano come badanti di un’anziana donna, poi deceduta nel 2015. Dalla morte di quest’ultima alla data odierna, i due si sarebbero impossessati di un quantitativo di oggetti in argento pregiato e di vecchia fattura del valore commerciale di circa 50 mila euro.
A riscontro di ciò, sono state sequestrate due polizze di impegno oggetti a nome dei coniugi che dimostravano l’appropriazione di una minima parte di oggetti sequestrati.

Nel corso del pomeriggio di ieri, a Noto, in Contrada Belliscala, i Carabinieri della Stazione di Pachino hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di furto aggravato Salvatore Presti, 50 anni, e Corrado Micieli, 52 anni, insieme a Giuseppina Alecci, 52enne, tutti originari di Rosolini e con precedenti di polizia.
In particolare, nel primo pomeriggio Presti, approfittando della calma del momento e del luogo appartato, si sarebbe introdotto con la propria autovettura all’interno di un terreno adibito a limoneto dove, utilizzando un bastone, avrebbe raccolto circa 100 chili di agrumi occultandoli tra gli alberi per poi poterli portar via in un secondo momento. Ma alcuni contadini del posto, notando un veicolo sconosciuto nel terreno hanno richiesto l’intervento dei carabinieri. L’uomo, che ha ammesso le sue responsabilità, è stato rimesso in libertà non sussistendo l’esigenza di richiedere l’applicazione di misure cautelari coercitive.
Successivamente, nel tardo pomeriggio, i militari della Stazione di Pachino hanno intrapreso un ulteriore servizio perlustrativo nelle campagne al confine tra Noto e Pachino. Arrivando nei pressi dello stesso terreno in cui era stato sorpreso Presti, hanno notato la presenza di un’altra auto e di una donna intenta a raccogliere limoni. Bloccati in flagranza Micieli e Alecci, che avevano già raccolto 8o chili di limoni. Anche in questo caso i due sono stati rimessi in libertà. La refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario.

Due minorenni sono stati denunciati dalla Polizia per tentato furto in concorso ed affidati ai rispettivi genitori. Gli agenti li hanno sorpresi in viale Tica, intenti ad armeggiare su di un motociclo. Due dei tre giovani sono stati bloccati, un terzo è riuscito a darsi alla fuga.

Aveva preso di mira un cittadino francese, ritenuto facile preda per il suo piano. Così ha affiancato la sua autovettura e, dopo aver simulato un incidente stradale, ha chiesto 300 euro per chiudere bonariamente la vicenda. La denuncia del turista ha permesso di identificare rapidamente l’autore della tentata truffa, un siracusano di 31 anni che dovrà rispondere anche di danneggiamento.

Gli agenti delle Volanti hanno tratto in arresto, per evasione dagli arresti domiciliari, Carmelo Bianca (classe 1992). Godendo di permesso di lavoro, nonostante gli arresti domiciliari, non è trovato al suo posto. Pertanto è stato arrestato per evasione e condotto presso la sua abitazione e nuovamente sottoposto al regime dei domiciliari, in attesa di udienza per il procedimento per direttissima.